Rizzoli: Osservatorio straniero
Virilità. Il ritorno di una virtù perduta
Harvey C. Mansfield
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 358
Che cos'hanno in comune Tarzan e Platone, Hemingway e Margaret Thatcher? La virilità. Se questa parola può suonare fuori luogo alle orecchie di chi si prodiga per una società meno sessista, in cui le differenze tra uomini e donne si annacquano in una perfetta identità di genere, forse è soltanto perché non ne conosce a fondo il significato. Dalla filosofia greca all'attualità politica, passando per Stevenson e Machiavelli, Harvey Mansfield traccia un'analisi di questa virtù bistrattata. La psicologia sociale e la biologia evoluzionistica, grigie esponenti di una scienza troppo accademica e poco vitale, non hanno fatto che confermare gli stereotipi del senso comune, scambiando per aggressività il coraggio e per spacconeria un nobile desiderio d'affermazione. Perduto in questa società senza più ruoli, braccato da femministe e donne in carriera, il maschio rischia di passare la mano. La sua salvezza dipende esclusivamente da una presa di coscienza: dietro un'apparenza ingombrante e sfacciata, fatta di muscoli e scazzottate, l'uomo virile cela un cuore nobile e leale, gonfio di qualità positive e spirito di sacrificio.
La rivolta di Gaia
James Lovelock
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 235
Quarant'anni fa, James Lovelock elaborò una teoria che avrebbe rivoluzionato la nostra concezione dell'ecologia, della scienza e del futuro. Era l'idea di Gaia: l'ipotesi secondo cui la Terra è un unico, immenso organismo vivente, in grado di autoregolarsi. Oggi l'uomo ha incrinato i meccanismi alla base dell'equilibrio tra le forme di vita sui pianeta, e Gaia mette in atto una vera e propria rivolta, che potrebbe vedere l'umanità condannata a un'estinzione quasi totale nel breve volgere di un paio di generazioni. La previsione dello scienziato inglese è allarmante: nel 2050, a causa dello scioglimento dei ghiacciai, una città come Londra potrebbe essere sommersa dall'acqua e intere popolazioni potrebbero essere costrette. Di fronte a uno scenario così fosco, quale margine di speranza rimane per l'umanità? Convinto che la situazione attuale non giustifichi il fatalismo, l'autore riflette sulle prospettive energetiche per il futuro prossimo, passando in rassegna le principali fonti convenzionali e alternative. La sua tesi, che ha già suscitato un aspro dibattito tra gli ambientalisti, vede tra l'altro il ritorno al nucleare come possibile risposta alle necessità di un mondo sempre più affamato di energia. E su questo punto lo scienziato non esita a mettere in dubbio concezioni largamente condivise. Come quella della necessità di ridurre l'inquinamento: eliminare lo smog, che assorbe i raggi solari, servirebbe solo a riscaldare ulteriormente l'atmosfera terrestre.
L'Islam in Occidente. La costruzione di una nuova identità musulmana
Tariq Ramadan
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 333
Presentato da "Time" come uno dei cento protagonisti del dibattito politico internazionale, Tariq Ramadan è un intellettuale carismatico e controverso. Autore di testi imprescindibili per chi voglia capire l'Islam di oggi, con questo libro ha dato vita al suo saggio più importante, incentrandolo sul coraggioso progetto di un'identità islamica che guardi a Occidente, capace di assorbire e valorizzare il duro e fruttuoso impatto con una cultura diversa, spesso percepita come un'autentica minaccia. Eppure in Europa e negli Stati Uniti vivono ormai da anni milioni di musulmani, non più immigrati, ma autentici cittadini con esigenze e aspirazioni legittime. Scongiurando il rischio di un volontario isolamento, Ramadan illustra un percorso riformista che, accantonata la difesa a oltranza della diversità, sappia coniugare la salvaguardia spirituale dell'Islam e le dinamiche sociali di un mondo moderno e secolarizzato. Così, mentre riconosce il diritto dei musulmani a frequentare scuole confessionali, Ramadan si chiede quanto sia saggio esercitare quel diritto; e ricorda alle ragazze che, di fronte alla scelta tra andare a scuola e indossare il velo, è la scuola che dovrebbero scegliere. I musulmani che vivono nei Paesi occidentali devono rivendicare il loro ruolo di cittadini, riconoscendo la fondamentale autonomia della sfera legislativa da quella religiosa, guardando al Corano senza trascurare gli esiti più maturi della riflessione politica contemporanea.
Goodbye Europa. Cronache di un declino economico e politico
Alberto Alesina, Francesco Giavazzi
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 217
In America un procedimento giudiziario di sfratto dura circa 50 giorni. In Italia si arriva tranquillamente a 630. Tre giorni è il tempo necessario per aprire una nuova impresa in Danimarca. Un imprenditore italiano impiega 62 giorni. Da oltre un decennio, mentre gli Stati Uniti producono ricchezza, sviluppo e innovazione, l'Europa attraversa una fase di stagnazione economica. Ouali le cause? Alberto Alesina e Francesco Giavazzi offrono indicazioni decisive per interpretare la crisi del Vecchio Continente. L'Europa ha bisogno di maggior concorrenza, non di aumentare le infrastrutture pubbliche. Iniziative pro-crescita, come l'Agenda di Lisbona, non risolveranno i problemi dell'Europa, anzi possono essere controproducenti. Le università europee hanno bisogno di più mercato, non di più denaro. Le aziende europee hanno bisogno di meno tasse, di un mercato del lavoro meno regolato e di mercati dei prodotti che funzionino meglio, non di sussidi e protezioni. L'Europa ha solo bisogno dei giusti incentivi e di rimettersi a lavorare. Deve anche prepararsi a gestire società multietniche, un tema di fronte al quale gli europei sono impreparati e che potrebbe divenire esplosivo. Questo non significa che l'Europa debba semplicemente adottare in toto il modello americano: vi sono aspetti del welfare europeo che sono efficienti e debbono essere preservati. Significa che esiste una "terza via", a metà strada tra il modello americano e quello europeo?
Gesù e Yahvè. La frattura originaria tra Ebraismo e Cristianesimo
Harold Bloom
Libro: Copertina rigida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2006
pagine: 279
In questo saggio Bloom intende dimostrare che la tradizione giudaico-cristiana in realtà non esiste, che ebraismo e cristianesimo sono di fatto incompatibili. Esaminando con il metodo della critica letteraria e storica la Torà ebraica, l'Antico e il Nuovo Testamento e i Vangeli gnostici contemporanei a quelli canonici, Bloom arriva alla conclusione che il Gesù "ebraico" di Marco, così umano, irascibile e incline all'ironia, potrebbe essere davvero figlio di quella divinità fin troppo umana che è lo Jahvè della Torà; mentre il Cristo degli altri libri del Nuovo Testamento proviene da una famiglia del tutto diversa; e lo Jahvè degli ebrei e il Dio Padre dei cristiani hanno ben poco in comune.