Quodlibet: Quodlibet Studio. Città e paesaggio. Fuori formato
Tra simili. Storie incrociate dei quartieri italiani del secondo dopoguerra
Filippo De Pieri
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 304
Scomponendo e ricomponendo i destini incrociati di alcuni complessi residenziali italiani del secondo dopoguerra, l’autore si accosta alla storia dei quartieri con uno sguardo ben diverso da quello – essenzialmente costruito a partire da una divisione settoriale dei saperi – che abbiamo ereditato dalla città del Novecento. Cinque oggetti di studio situati in diverse parti della penisola (Brianza, Reggio Emilia, Roma, Pesaro, Torino) vengono sottoposti a un’osservazione ravvicinata, il cui fuoco non si colloca però dentro i singoli luoghi, quanto piuttosto nelle vicende che li attraversano, portando in primo piano lo spazio di risonanza che li unisce e li separa. Categorie interpretative consolidate, come quelle basate sull’opposizione tra pubblico e privato o tra autoriale e anonimo, vengono provvisoriamente poste in parentesi da una lettura che insiste sul ruolo degli attori progettuali (tra gli altri, Osvaldo Piacentini, Vico Magistretti, Carlo Aymonino, Ludovico Quaroni), sullo studio dei processi e sulla circolazione trasversale degli immaginari. Ne emerge un’attenzione a questioni ancora aperte quali la storia dell’attuazione della legge n. 167 del 1962, del professionismo diffuso, del ruolo delle cooperative di abitazione come snodo tra culture progettuali e politiche per la casa. Un libro narrativo nel suo incedere, argomentativo nel suo impianto, che indaga i modi attraverso i quali le storie dell’architettura, del territorio e del paesaggio possono costruire forme di generalizzazione capaci di non perdere il senso dei luoghi e di rinnovare le ragioni della propria dimensione pubblica.
La Maddalena. Atlante di un'occupazione-Atlas of an occupation
Eterotopia
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 237
Otto visioni in forma di atlante raccontano la stratificazione di storie, immaginari e architetture, che celebrano le alleanze inattese tra la terra e i suoi occupanti. L'arcipelago di La Maddalena è un modello complesso di rapporti di interdipendenza e connessione, che, nella sua unicità, è rappresentativo di diversi tipi di sistemi isolati sul territorio italiano. Nella sua storia quest'isola nell'isola ha registrato un continuo flusso di occupazioni e abbandoni, dall'esercito napoleonico al prolifico soggiorno della NATO, dalla fallimentare vicenda del G8 al carico antropico stagionale del turismo di massa. A distanza di tre anni dal laboratorio di ricerca territoriale a La Maddalena, che ha radunato alcuni protagonisti della scena internazionale dell'architettura e del campo dell'arte, della fotografia, della sociologia, dell'archeologia e della biologia, Eterotopia si immerge nella profondità di questi mari pieni di terre per riaffiorare con una visione unitaria, alla base di una pratica progettuale a scala territoriale.
Non-finito. I chiostri di San Pietro a Reggio Emilia-The cloisters of Saint Peter in Reggio Emilia
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 257
I Chiostri di San Pietro - il più singolare complesso monumentale di Reggio Emilia, recuperato dopo decenni di abbandono grazie al progetto di Zamboni Associati - formano oggi un polo culturale di rilievo internazionale, uno spazio pubblico dove è ancora viva la memoria comunitaria dell'antico monastero benedettino. Cuore concettuale dell'intervento è stato il restauro del Chiostro Grande, opera non finita attribuita alla mano di Giulio Romano. Come rileva Walter Angonese, si è trattato di «una scelta precisa e ponderata nell'evocare un carattere come quello di un vuoto pieno di storia». La valorizzazione del non finito è diventata, in questo senso, la regola metodologica per le altre scelte progettuali, incluse le nuove addizioni e gli spazi aperti. Attraverso la storia del complesso, le attribuzioni artistiche, il racconto del progetto e del cantiere, la nuova campagna fotografica (Alessandra Chemollo, Kai-Uwe Schulte-Bunert, Alessandro Molesini), e infine mediante una lettura dell'opera ultimata, il volume ricostruisce l'intera vicenda architettonica dei Chiostri di San Pietro secondo più punti di vista, confrontando quelli dei responsabili diretti dell'intervento con alcuni sguardi critici d'eccezione (Bruno Adorni, Walter Angonese, Nicola Di Battista, Tommaso Fantini, Maria Luisa Laddago, José Ignacio Linazasoro, Massimo Magnani), alla luce del dibattito internazionale sul recupero del patrimonio monumentale.
Almanacco di filosofia e politica. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 322
L’Almanacco di Filosofia e Politica, diretto da Roberto Esposito, presenta una riflessione filosofico-politica sul processo istituente e sulle istituzioni, concepiti come movimento di strutturazione politica dei conflitti. Da un lato si prendono le distanze dalle categorie della teologia politica, confrontando il pensiero con la storia e con la struttura conflittuale della società. Dall’altro, si registra l’impasse delle teorie che hanno sostenuto l’autonomia del sociale e la sua potenza di trasformare e inventare incessantemente la realtà. Il quarto volume è dedicato alla categoria di evento, indagata da tre principali prospettive: quella ontologica, che guarda alle manifestazioni evenemenziali dell’essere, dell’alterità e delle forme; quella storica, che si interroga sulla relazione di implicazione e di scarto tra evento e processo; quella biopolitica, che riflette sull’attualità della pandemia. La prima sezione, La filosofia nel tempo della pandemia, ospita i contributi di R. Esposito, D. Fassin, T. Lemke, V. Lemm, A. Zupančič. La seconda, Pensare in rapporto all’evento, comprende i saggi di É. Balibar, V. Morfino, E. Renault, C. Resta, allieve e allievi intervenuti al Seminario permanente di Filosofia e Politica presso la Scuola Normale Superiore. La terza sezione propone traduzioni di saggi, inediti in italiano, diversamente connessi al tema dell’evento (R. Schürmann, a cura di A. Martinengo, F. Guercio e I.A. Moore; S. Weil, a cura di R. Fulco).
Teorie dell'architettura. Affresco italiano
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 430
Il volume è un progetto di Tedea, un'unità di ricerca del Dipartimento di Culture del progetto dell'Università Iuav di Venezia. È dedicato agli strumenti e ai modi della produzione teorica in architettura. Declinandosi al plurale, all'esplorazione e al confronto tra posizioni di critici e progettisti, è pensato per restituire un affresco italiano. Strutturato come dizionario, il volume rimette in campo termini, scritti e illustrati, dimenticati dalla pratica teorica o dei quali è avvertita l'assenza nel territorio reale. La forma del glossario è tesa a produrre una narrazione molteplice e sfaccettata, le differenti voci convergono a rinnovare l'attenzione verso quanto sovente resta sottinteso o sottotraccia del progetto Il ragionamento sulle teorie dell'architettura ruota qui intorno a due cardini: "progetto e teoria" e "teorie e storia", due coppie di termini, due nodi attorno ai quali è raccolta una costellazione di lemmi per fissare coordinate e strumenti del pensiero e del fare. I termini dell'armamentario teorico-progettuale sintetizzano strategie, raccontano modi di agire e di costruire, fissano posizioni culturali, solidificano salde connessioni tra l'architettura e la realtà. Le parole, quando cariche di un portato teorico, rappresentano legami con "le cose", quindi con il loro mutare sia in chiave ipotetica (pensiero) che fattiva (architettura).
Come nascono i valori
Hans Joas
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 318
Nei dibattiti politici, mediatici e accademici si parla spesso di valori. Eppure, una questione rimane spesso senza risposta: come nasce un valore? Come emerge e come si costituisce qualcosa che è importante per noi, e a partire da cui valutiamo persone, cose, eventi, situazioni della nostra vita? In "Come nascono i valori", Hans Joas presenta una risposta originale a tale interrogativo: i valori nascono da esperienze individuali e sociali che scuotono e mettono in discussione i limiti della nostra identità. Nei dieci capitoli che compongono il volume, Joas sviluppa la sua proposta attraverso una retrospettiva storica e concettuale che va da Nietzsche a Habermas, passando per la filosofia tedesca del primo '900, il pragmatismo americano e il postmoderno.
Mille case per Bologna
Paola De Pietri, Fabio Mantovani, Allegra Martin
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 253
Le ricerche fotografiche di Paola De Pietri, Fabio Mantovani e Allegra Martin esplorano i paradigmi di alcuni recenti progetti di rigenerazione urbana e di alcune politiche per l'abitare della città di Bologna. Muovendosi su tre traiettorie specifiche ma non slegate – tra «archeologia urbana», architettura pubblica e antropologia – il volume propone una lettura autonoma delle trasformazioni fisiche, dei mutamenti sociali e delle relazioni tra comunità e spazio, ma soprattutto interroga il «progetto di città» portato avanti nel capoluogo emiliano. Un progetto che viene ripreso, discusso e di nuovo interrogato nei «cinque sguardi sull'abitare contemporaneo». Cinque saggi, a conclusione del volume, che propongono una «guida alla lettura» delle indagini fotografiche e mettono a fuoco questioni chiave sulla città contemporanea: gli alterni successi del discorso pubblico sul diritto alla casa e sul mercato della casa; le possibili derive di una certa idea di prossimità riemersa di recente; l'estrema articolazione e instabilità della domanda di casa; le connessioni, ancora poco esplorate ma sempre più urgenti, tra programmazione urbanistica e welfare abitativo. Riflessioni di cui fare tesoro anche per ricostruire una grammatica durante – e dopo – la drammatica fase che il mondo sta vivendo. A cura e con un saggio introduttivo di Marco Guerzoni. Con saggi di Bertrando Bonfantini, Massimo Bricocoli, Francesco Evangelisti, Patrizia Gabellini, Paola Savoldi.
Palazzo Gualino. 1928-2018. Un capolavoro del razionalismo italiano di Giuseppe Pagano Pogatshnig e Gino Levi-Montalcini. Ediz. italiana, inglese e russa
Armando Baietto
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 190
Palazzo Gualino, progettato e realizzato nel 1928 da Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini, è considerato, insieme con il coevo Novocomum di Giuseppe Terragni, il primo edificio moderno d'Italia e un simbolo del Razionalismo italiano. Il suo committente, il mecenate e collezionista Riccardo Gualino, è stato una figura di primo piano sulla scena culturale torinese e nazionale, da impreditore a mecenate e produttore cinematografico. Il volume analizza la storia dell'edificio e illustra il progetto di riqualificazione elaborato dallo studio Baietto Battiato Bianco. La decisione di realizzare questo testo avviene in occasione della presentazione di Palazzo Gualino allo Schusev State Museum of Architecture di Mosca, nel mese di marzo del 2018, prima mostra in Russia sul capolavoro italiano del Novecento. L'apparato documentale e iconografico restituisce l'impianto della mostra e mette in luce la difficile e per certi aspetti controversa eredità culturale, lasciata dall'architettura degli anni Venti e Trenta del secolo scorso.
La simpatia delle latitudini
Nico Ventura
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 236
In questo saggio atipico, le architetture della Mezquita-Catedral di Córdoba, del Ryoanji di Kyoto, del Potala di Lhasa, della Moschea di Djenné, del Padiglione tedesco a Barcellona, del Megisti Lavra di Monte Athos, delle Torres de la Ciudad Satélite di Città del Messico, del Campidoglio di Chandigarh, si presentano come interpreti di un dialogo a distanza che si rinnova nel corso della storia alle diverse latitudini. E insieme ai relativi apparati figurativi — pittura, scultura, design e grafica — si confrontano nei diversi contesti urbani e naturali, nei diversi sistemi culturali di riferimento. Qui sono riconosciute come «figure abitabili»: da «figure», riflettono l'attitudine a realizzare artefatti formulati per la rappresentazione, l'immaginazione e persino l'allusione; da «abitabili», riportano lo statuto artistico alla traduzione dei vincoli di uso-funzione in opportunità. La selezione è orientata dalla rilevanza artistica degli impianti iconografici, dalla convergenza tra culture, che pur declinandosi in modo specifico, si influenzano reciprocamente, e dall'attualità delle tematiche coinvolte. Il confronto si produce nel cortocircuito tra studio e viaggio, tra ricerca teorica ed esperienza diretta. Allora architetti, artisti, autori, storici e studiosi vengono invitati ad esprimersi con le loro stesse parole; inoltre, a promuovere, come suggerisce Vittorio Gregotti, le emozioni della «vibrazione morfologica», o, come Ludwig Mies van der Rohe, a pretendere l'intensità degli «effetti spaziali», ovvero, come Bruce Chatwin, a frequentare la specificità dei luoghi durante «un viaggio fatto a piedi». Di qui dovrebbe — è l'ipotesi di ricerca — muovere la simpatia, o almeno l'empatia, non solo nei confronti di un singolo apparato figurativo, ma piuttosto nel riconoscimento di «differenze e ripetizioni» e/o «invarianti e varietà» che si ritrovano nelle pieghe della comune umanità alle diverse latitudini. Un ritrovarsi che attraverso la curiosità potrebbe attivare aperture di dialogo anche in un periodo che sembra segnato, come dice Remo Bodei, dalle «chiusure dettate dalla paura e dall'egoismo». Sulla base di queste coordinate, l'autore allestisce un originale viaggio conoscitivo e narrativo, che attraversa non solo i confini geografici e storici, ma anche quelli fra i generi letterari.
'38 vs '18. Una storia di architettura
Gianni Ascarelli
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 160
Questo libro è l’espressione di tre fasi della biografia intellettuale di Gianni Ascarelli. La prima è una proustiana "Ricerca del tempo perduto" che affonda negli anni della guerra, a ridosso dei quali l’autore è nato in circostanze drammatiche; la seconda è una sorta di "Autobiografia scientifica" «dagli echi stendhaliani», che va dagli anni della formazione fino alla fondazione del primo Studio Transit insieme con Evaristo Nicolao, Maurizio Macciocchi e Danilo Parisio, nel 1972; la terza, infine, secondo Franco Purini, «è il racconto di un’esperienza esistenziale [...], e al contempo un progetto di vita. Una vita che da una parte si basa su una serie di esigenze stratificate, messe alla prova della realtà, espresse in modi particolari a seconda delle stagioni attraversate; dall’altra sul considerare tali conoscenze sempre relative e provvisorie in un processo che fa convivere continuità e discontinuità, certezze e dubbi, permanenze e mutamenti. Si potrebbe obiettare che questa convivenza è contraddittoria, ma occorre ricordare che la modernità, così come il passato, sono sempre stati mondi contraddittori, plurali, a volte temporalmente fuori fase, attraversati da opposizioni interne. Le architetture dello Studio Transit, di cui Gianni Ascarelli è stato il principale ispiratore, sono nel loro insieme una compiuta rappresentazione di tale condizione, che si può riconoscere come il tema disciplinare e umano che le attraversa interamente con esiti che hanno reso Roma contemporanea, là dove queste opere sorgono, altrettanti frammenti del futuro nel presente».
Cento case popolari
Fabio Mantovani
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2017
pagine: 152
Il saggio fotografico di Fabio Mantovani analizza dieci grandi sistemi abitativi italiani – Cielo Alto a Cervinia, Rozzol Melara a Trieste, Gallaratese a Milano, Forte Quezzi a Genova, Barca a Bologna, Villaggio Matteotti a Terni, Nuovo Corviale a Roma, Le Vele a Scampia, Spine Bianche a Matera, ZEN a Palermo –, o meglio documenta, attraverso dieci scenari, il modo in cui oggi le persone attraversano e abitano questi grandi agglomerati di edilizia pubblica, concepiti circa quarant’anni or sono come «parti di città». Da tempo e non soltanto in Italia, si assiste ad un crollo (e, in taluni casi, a un azzeramento) delle sovvenzioni all’edilizia pubblica, al punto che i grandi sistemi abitativi oggetto del libro rischiano ormai di essere desueti e quasi inspiegabili, e infatti sono spesso oggetto di polemiche retroattive. Con il presente volume, però, l’autore non vuole denunciare o lanciare nuovi messaggi, cerca piuttosto di ricostruire un quadro attendibile, unitario e coerente della vita quotidiana nelle periferie italiane, in un momento che le vede nuovamente al centro del dibattito politico.
Recycled theory: dizionario illustrato-illustrated dictionary. Ediz. italiana e inglese
Libro
editore: Quodlibet
anno edizione: 2016
pagine: 672
Recycled Theory è un dizionario multidisciplinare che raccoglie parole d'autore, lemmi in forma di citazioni e termini illustrati per esplorare il concetto di "riciclo" nelle culture del progetto e nelle teorie di cui si alimentano. Solitamente si riciclano cose, oggetti, spazi, ma ancora più spesso si torna su principi e approcci per riordinarli, rimetterli in circolo, sovrascriverli. La pratica del riciclo si colloca dunque in un'area di negoziazione tra memoria e amnesia, fa emergere l'inaspettata potenzialità autorigenerativa dell'esistente, attualizzando la nostra capacità di conservarlo e di reinventarlo anche attraverso il suo parziale disfacimento. Alcune voci (dalla A di "amnesia" alla Z di "zone") individuano materiali, procedure, ambiguità, deviazioni, potenzialità e nessi del riciclo, registrando termini che raccontano i diversi processi di produzione e di senso della città e del paesaggio dopo i rivolgimenti socio-economici degli ultimi anni e l'ampliarsi della nozione di conservazione come scenario prevalente per il progetto. Recycled Theory nasce dalla collaborazione di undici università italiane impegnate nella ricerca "Re-cycle Italy. Nuovi cicli di vita per architetture e infrastrutture della città e del paesaggio".

