Pisa University Press: Saggi e studi
Élites e reti di potere. Strategie d'integrazione nell'Europa di età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 257
Il volume presenta le più recenti ricerche dedicate alla storia delle élites europee di età moderna mettendone a confronto le strategie di integrazione e di assimilazione politica e culturale. Lo studio delle forme di affermazione dei ceti nobiliari e cittadini, nelle pieghe delle dinamiche cortigiane della Monarchia ispanica o espresse dai network femminili, rivela i metodi attuati da questi gruppi transnazionali per consolidare il proprio potere tra istituzioni, politica e società.
La guerra, la violenza, gli altri e la frontiera nella «Venetia» altomedievale
Luigi A. Berto
Libro: Libro rilegato
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 135
Tra la fine del sesto secolo e gli inizi dell'undicesimo la Venezia delle lagune subì delle drastiche modificazioni. Da una periferia poco rilevante dell'impero bizantino diventò la massima potenza adriatica. In tale periodo i Venetici avevano inoltre ottenuto la piena indipendenza da Costantinopoli, evitato di essere assorbiti dai poteri della vicina terraferma e di subire disastrose distruzioni ad opera di incursori ed invasori, guadagnato sempre più ampie zone di mercato nell'Italia settentrionale e nel Mediterraneo orientale e raggiunto un assetto politico-istituzionale stabile. Questo non fu un processo lineare, ma i Venetici conseguirono e difesero questi risultati con grande tenacità, creando così le basi per il notevole sviluppo dei secoli successivi. Questo volume esamina alcune tra le più rilevanti tematiche che contraddistinsero Venezia nel corso di quest'epoca: la guerra, la violenza, la maniera in cui gli "altri" erano percepiti che cosa si conosceva su di loro e la frontiera.
L'«ebreo» nella letteratura inglese medievale
Enrico Giaccherini
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 155
"Chimere", fantasie irrazionali disancorate dalla realtà verificabile, è il termine con il quale agli inizi degli anni '90 lo storico canadese Gavin Langmuir definì le rappresentazioni degli ebrei cristallizzate nell'immaginario comune dell'Europa medievale e cristiana. Ecco perché anche quella elaborata in una manciata di testi della narrativa e della drammaturgia medioinglesi soprattutto fra XIV e XV secolo non è una rappresentazione letteraria degli, o di, ebrei nell'Inghilterra del tempo, ma dell'"Ebreo": una chimera, appunto, una creatura fantastica appartenente allo spazio del mito piuttosto che a quello del reale. Privilegiando, pur senza rinunciare alla indispensabile contestualizzazione "culturale", l'analisi testuale e letteraria, questa indagine si rivolge in particolare a quelle opere che, sempre nell'ottica del cristianesimo imperante, collocano l'"ebreo", nelle sue varie declinazioni, al centro dell'invenzione tematica, con esiti talora sorprendenti. Dopo aver passato in rassegna le sporadiche allusioni presenti nel macrotesto del maggiore autore del medioevo inglese, Geoffrey Chaucer, lo studio affronta quindi in modo specifico i rari testi esemplari di questa tradizione.
Ranieri, Benincasa e il Barbarossa
Mauro Ronzani
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 96
Szymborska, la gioia di leggere. Lettori, poeti, critici
Libro
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 160
Dietro la soglia. Teatro, istituzioni totali e identità
Irene Psaroudakis
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2016
pagine: 151
Il volume costituisce una riflessione attorno alle possibilità di ricostruzione dell'identità (Self) de-strutturata dei reclusi, nella cornice di riferimento delle istituzioni totali (il carcere), attraverso i rituali della performance teatrale e ponendo come focus le pratiche del Sé. Attingendo con ricchezza di riferimenti alla letteratura sociologica più consolidata, le "tecnologie del Self" vengono interpretate dall'autrice come condizione essenziale per il recupero della completezza del Sé da parte di chi l'ha perduta a causa degli esiti di de-identificazione tipici dei processi di degradazione, marginalità e stigmatizzazione. Il teatro sociale, con la sua metodologia di azione laboratoriale, relazionale e auto-riflessiva, interviene come un'ipotesi e una pratica da perseguire: contribuendo a restituire ai detenuti una piena identità, e offrendo loro un'opportunità diversa di comprensione della realtà di cui sono parte, significativa anche una volta oltrepassata la soglia.
Farmtecture the future of the sustainable integrated agriculture. Summer school 2014 university of Pisa: innovative technologies... Ediz. inglese e francese
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 72
Farmtecture, neologismo ideato dall'architetto Danilo Capellini in collaborazione con il Prof. Paolo Berni, dalla fusione di "farm" e "architecture", per definire una collaborazione tra agricoltura e architettura in base di un metodo nuovo di pensiero e offrire all'uomo risposte al bisogno di benessere e soddisfare le necessità alimentari. L'architettura ha creato un nuovo ordine di spazio, perché l'agricoltura ritornasse nell'ambiente urbano con una nuova forma urbis, ristabilendo l'ideale rapporto uomo/città, deteriorato attraverso l'urbanizzazione selvaggia. L'agricoltura contribuisce ripensando il complesso rapporto uomo/città/coltivazioni, con un modo di gestione innovativo, diverso dal classico fattoria/ambiente, con l'uso di fonti rinnovabili e riuso di reflui urbani come risorse. Farmtecture, come dimostrato dallo studio Capellini archtects, è adattabile a specifici requisiti di Vertical Farm o Floatig Farm, dove Farmtecture occupa una zona d'acqua prossima a una città. I sistemi produttivi acquacolturali e agricoli, sono integrati, efficienti, compatibili con l'uso sostenibile delle risorse rinnovabili e con l'obiettivo del massimo reddito, ottimizzato attraverso il metodo della programmazione lineare in agricoltura. Inoltre, Farmtecture offre la possibilità di produrre a km "0", beni e prodotti di qualità certificata e con tracciabilità totale.
Alla ricerca del socialismo libertario. Scritti scelti 1962-2003
Luciano Della Mea
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 240
Luciano Della Mea (1924-2003) è stato, in primo luogo, un intellettuale atipico, uno scrittore e un pensatore "irregolare". Formatosi politicamente all'interno di un'area specifica del Psi milanese - quella che ebbe fra i suoi esponenti più significativi intellettuali come Raniero Panzieri, Gianni Bosio, Giovanni Pirelli - della Mea è stato un interprete originale del marxismo critico e un protagonista della vita culturale e politica della sinistra italiana del secondo dopoguerra. Redattore dell'"Avanti!", dei "Quaderni rossi", di "Nuovo Impegno" e di numerose riviste di base, ha preso parte all'intensa stagione dei movimenti che hanno contrassegnato la scena politica e sociale italiana negli anni Sessanta e Settanta, ponendosi come trait-d'union fra l'originale elaborazione teorico-politica del "socialismo di sinistra" e le pratiche politiche e sociali dei movimenti della Nuova Sinistra. La cifra dell'apporto dato da Della Mea alla cultura della sinistra italiana può essere sintetizzata nella costante tensione che ha contraddistinto il suo impegno politico nel superare la separazione esistente fra pratica e teoria operando all'interno del conflitto sociale: come osservatore partecipante, rifiutando quindi il ruolo di intellettuale esterno. Il volume raccoglie una silloge di scritti pubblicati da Della Mea fra il 1962 ed il 2003 relativi a una pluralità di tematiche: l'operaismo, l'imperialismo, la struttura del capitale, il disagio psichiatrico...
L'Italia della conoscenza. Ritardi, retoriche e opportunità
Gerardo Pastore
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 136
Una delle espressioni che ormai da lungo tempo circola speditamente fra politici, intellettuali e studiosi di vari orientamenti disciplinari è sicuramente quella di società della conoscenza. Dal concetto di educazione permanente lanciato dall'UNESCO negli anni settanta fino alla recente Strategia "Europa 2020" si è diffusa e stabilizzata un'idea di progresso che trova la sua ragion d'essere proprio nella "conoscenza", come fattore in grado di garantire benessere diffuso, assicurare lo sviluppo dell'individuo, della società e dell'economia. Dal punto di vista dell'analisi del mutamento sociale alcuni studiosi presentano un cambio di paradigma, una transizione dal materiale all'immateriale, dall'hardware al software, dai mercati alle reti. In base a queste trasformazioni l'esigenza di una Knowledge Society appare del tutto manifesta e segna un passaggio epocale rispetto al tempo passato. Che i percorsi avviati a livello nazionale diano anche delle risposte convincenti, anzi generalmente persuasive, in termini di inclusione sociale, dilatazione della base culturale, soddisfazione nel lavoro e nelle professioni è un argomento del tutto diverso e non privo di controverse evenienze. Il testo propone un'analisi dello stato di avanzamento del percorso italiano verso la società della conoscenza e avvia una riflessione sull'effettiva volontà istituzionale di sostenere il processo.
La cremazione a Pisa. Le ragioni di una scelta
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 158
La pratica della cremazione costituisce un fenomeno in rapida crescita nel nostro paese, soprattutto negli ultimi anni. La Società per la Cremazione di Pisa ha avviato una significativa riflessione sulle ragioni di questa tendenza, scegliendo di mettersi "in ascolto" dei propri iscritti, attraverso una ricerca condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Pisa, di cui in questo volume si restituiscono i risultati. Esso contiene una delle prime indagini sociologiche rivolte alla ricostruzione dei profili degli iscritti alla So.Crem. e delle motivazioni che li hanno condotti ad aderire ad una proposta associativa così coinvolgente sul piano simbolico, che porta - nel pieno esercizio della propria libertà individuale - a vincolarsi alla scelta di farsi cremare. Il libro che qui si presenta raccoglie contributi di riflessione e resoconti empirici che affrontano queste tematiche con leggerezza e disincanto, ma senza rinunciare al dettaglio dell'analisi, in un intento interdisciplinare che transita dalla ricostruzione storiografica al racconto storico, dall'analisi teorico-astratta alle generalizzazioni fondate sui dati empirici. Ne emerge un testo plurale che introduce il lettore nella vicenda storica pisana relativa allo sviluppo della pratica della cremazione nonché al duplice tema delle direzioni strategiche dell'azione associativa della So.Crem. e delle motivazioni che conducono sempre più persone a identificarsi in essa.
Il presidente sovrano. Leadership e politica estera nell'era unipolare
Sergio Imparato
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2015
pagine: 192
Il Presidente Sovrano incarna un cambiamento di prospettiva nella percezione pubblica dei leader e un'espansione del loro ruolo nei processi decisionali di politica estera. Questo studio analizza tre democrazie - Stati Uniti, Regno Unito e Francia -con architetture istituzionali e tradizioni politiche diverse, ma con un'unica idea di leadership. Un'idea imperniata sulla mediatizzazione del corpo e del carisma del leader nell'arena internazionale e sulla personalizzazione del potere esecutivo nella gestione degli affari esteri. I Presidenti Sovrani esibiscono un potere di stampo monocratico, indisturbato dall'azione di parlamenti, partiti o ministeri. È possibile arginare l'ascesa del Presidente Sovrano nel panorama democratico? Quali limiti, politici e istituzionali, hanno in serbo le democrazie occidentali?

