Pav Edizioni: Romanzo

Si dice che per trovarsi bisogna prima perdersi. Così, un uomo decide di lasciare tutto e si mette in cammino. In questo libro accompagnerete l’uomo barbuto e le sue “bestiacce”, nel loro viaggio attraverso la Puglia in un anomalo luglio piovoso. (EDIZIONE DELUXE)

Cosa accadde di così inaspettato quella sera durante il concerto al mite e introverso Gregori Antoni Zvonko, onesto violinista di fila nell’orchestra più longeva dell’est Europa? La storia ce la racconta lui stesso. Ci racconterà del suo incontro con la musica, delle signore imbellettate del teatro e del suo amico italiano Vincenzo L., ma soprattutto della bella Olga Belova, violinista di riserva nell’orchestra di cinquanta elementi guidata dal più affascinante Direttore d’Orchestra di quel decennio, colui che era amato dai critici ma temuto dai suoi musicisti. Potete chiamarlo come si faceva chiamare lui: Illustrissimo Maestro Ulic Kraposki. O, se volete, la “Belva”. (Ediz. Deluxe)

Margareth è una ragazza che vive con passione il suo lavoro anche per non affrontare la sua relazione di coppia “spenta”. Viene costretta però, da eventi esterni, ad affrontarla. Sofferente, per distrarsi, parte per qualche giorno di vacanza in Liguria. Qui, per caso, fa amicizia con Alina e Carlo. I tre ragazzi si raccontano. Sarà un mazzo di carte, trovato per caso, e tre carte in particolar modo a illuminarci su alcuni tratti dei tre ragazzi. Le carte raffiguranti un lupo, un orso e un bradipo. I protagonisti di questo romanzo sono i sentimenti e le emozioni, la paura e il coraggio, gli aggressori manipolativi e le vittime che cercano di riscattarsi, persone morte e lettere ritrovate. Ma anche i colori e i profumi dei paesaggi liguri.

Tra gli scenari incantevoli e arcaici della Calabria degli anni ’60 -’70, questo romanzo offre un viaggio avvincente attraverso l’infanzia e lo sviluppo di Rocco, figlio di un influente membro del mandamento mafioso di Gioia Tauro. Mentre il padre cerca di plasmarlo nel contesto criminale, la coraggiosa opposizione della madre si scontra con il desiderio di proteggere il figlio da un destino oscuro. In un contesto tra affetto e malavita, la storia di Rocco si dipana tra le tensioni familiari e le sfide di maturare in un mondo dove le scelte determinano il destino. Nel corso della sua crescita, si trova a fronteggiare il percorso della ‘ndrangheta, che evolve da una realtà rurale e pastorale a una spietata multinazionale del crimine. La sua lotta per navigare tra le intricanti trame dell’organizzazione criminale offre uno sguardo penetrante sulle trasformazioni oscure e implacabili di un mondo che si allontana sempre più dalle sue radici.

"Tutti attraversiamo una vita fra una tempesta di emozioni che il vento del tempo si porta via, ma può accadere in un giorno qualunque che un’emozione rimane imprigionata dentro noi, in un angolo nascosto del nostro cuore, rendendola immortale nella nostra mente. Forse siamo nati per vivere quell’emozione."

Amore in varie espressioni, tragedia, sciamanesimo, amoralità, turbe psichiche e pazzia, ma anche normalità. Grida di civetta affronta temi che, a parte la stregoneria, possono essere parte del vissuto di ogni essere umano, soprattutto se consideriamo ogni vita una tragedia. A volte quando di notte un fatto luttuoso si compie, una civetta fa sentire il suo verso. Chi vuole, può trovare che i riferimenti alla tragedia Macbeth di Shakespeare non sono casuali.

Martina ha ventiquattro anni e l’entusiasmo per una promozione sul lavoro. Da semplice correttrice di bozze è passata a scrivere articoli sull’immigrazione. Per riuscire al meglio nel suo nuovo incarico, chiede aiuto a Irene, la domestica di famiglia, convincendola a incidere la sua testimonianza di immigrata su un vecchio registratore. Determinata a prendersi la rivincita sulle sopraffazioni subite, la voce di Irene si eleva potente al di sopra dell’abuso più vecchio del mondo: approfittare dell’indigenza e dell’ignoranza di una madre per sottrarle il figlio. Martina otterrà un racconto inatteso e sagace, animato da personaggi capaci di dipingere più di mezzo secolo di costumi e arretratezze del nostro paese. Tra di essi, sarà proprio Martina a spiccare con la sua personalità forte e ribelle, fino a quando Irene non le conferirà la consistenza delicata e precaria che appartiene a tutti, perché “viviamo tutti sotto la stessa pioggia. Siamo piume, costantemente esposte all’alternanza di acqua e di sole”.

Giunta alla fattoria dov’è nata e cresciuta insieme alla sorella Anna, Italia riesce a brevettare la ricetta di un vecchio liquore che le frutterà un fortunato investimento. Dopo la morte della nonna, Matteo non vuole sentire ragione e continua, imperterrito, a oziare nei suoi vizi. Nel frattempo, Michele è sempre più in crisi. Tuttavia, decide di aiutare Matteo. I due ragazzi diventeranno amici. La loro amicizia li porterà all’agriturismo di Italia. Cosa succederà al “A Casa di Italia”? Italia, divenuta una imprenditrice di fama, riuscirà a tenere a bada le emozioni? Matteo e Michele troveranno proprio all’agriturismo la loro pace interiore?

Borgata di Roma Est. Quattro amici sono uniti come fratelli. Uno di loro, Giuseppe, insoddisfatto del suo lavoro, tenta di intraprendere, all’insaputa degli amici, una strada pericolosa. Giornate che scorrono tra sogni e delusioni dei personaggi di questa storia: Le ragazze del quartiere Casalotti, e “gli scapestrati de C.R.”, della borgata di Case Rosse. “Io che non vivo senza te” è il terzo romanzo di una tetralogia dedicata ai giovani di Roma Est, ragazzi di borgata che lottano per conquistare il proprio posto al sole, sapendo che nessuno gli regalerà nulla.

L'eco di una brezza marina leggera, incantatoria, quasi gotica, attira Artù, astrofisico prestato alla ristorazione, nella città di Torre Sant'Agata, di cui diventa il primo cittadino. Nessuno sa niente di lui, ma la sua intelligenza, la discrezione e l'umiltà che lo caratterizzano, conquistano la fiducia di tutti. Perseguitato da un sogno ricorrente e dal ricordo di un passato arido, combatte un'eterna partita a scacchi con la vita, che affronta con ironia distaccata. L'incontro con un giovane cantautore lo rapisce a se stesso e alle sue certezze a causa di coincidenze che non riesce a decifrare con la sua amata razionalità. Allora la sua scacchiera, popolata da forti personalità, come l'amica Fiore e il dottor Accardi, ma anche da una misteriosa ed enigmatica presenza eterea, si anima, aiutandolo ad espugnare lo scacco matto finale.

Quando Edward riaprirà gli occhi, lo farà da prigioniero in una singolare bottiglia di whisky. Da quel momento, il suo nome sarà Jack 44. Privo di memoria e piccolo come un topo, egli dovrà intrattenere un insolito gruppo d’individui dal volto animale chiamato I Gentiluomini. Rinchiusi nel loro club, amano infatti udire storie narrate dai loro piccoli prigionieri. Anche Jack 44 racconterà storie, ma le sue saranno differenti da tutte le altre. Incredibilmente nascoste in una testa dolorante, parleranno di uomini e donne in apparenza lontani fra loro ma legati da un unico filo invisibile. Racconteranno di creature oscure come gli Uomini Ombra o gentili come i Giganti e del loro mondo bizzarro chiamato Labirinto. Riuscirà Jack 44 a liberarsi? Chi è veramente Jack 44? Perché Jack 44 è così speciale? (Ediz. Deluxe)

«Capisce professore, un giorno si presenta un tizio spacciandosi per uno scrittore, mi vende la storiella di un presunto signor X e lì cominciano le stranezze, a principiare dal manoscritto, che, stia bene attento, ritroviamo pure a casa del signor Autieri, dall’altra parte del mondo e incredibilmente gli parliamo, capisce professore!»