Nutrimenti: Greenwich
Il paese di Dio
Percival Everett
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2010
pagine: 200
II mito del West sgretolato da un antieroe falso e bugiardo. "Ho scritto II paese di Dio nel 1991 quando vivevo nella Wind River Indian Reservation, Wyoming", non troppo distante dai luoghi che faranno da sfondo alle vicende narrate in Ferito. "Non sono mai stato un grande appassionato dei western americani", spiega Everett, "sebbene riconosca che facciano parte del grande mito del mio paese. E così un giorno ho pensato di sfruttare questa forma per indagare il mito alla radice. Mi interessava capire in che modo gli americani vogliono vedere sé stessi, mi interessava esplorare il racconto di frontiera". "Tutti i western sono artificiali, autentiche falsificazioni, nessun western è una rappresentazione storica autentica, nemmeno quando trattano di avvenimenti realmente accaduti". Everett ha agito cosi: "Ho dissezionato oltre un centinaio di film e altrettanti romanzi western in modo tale da poter fare mio quel tipico modo di parlare, soprattutto quei cliché. Volevo che venisse fuori una lingua familiare, qualcosa che suonasse reale e irreale allo stesso tempo, proprio come nei film western". "Ero consapevole che stavo scrivendo una parodia di quel genere, una demistificazione che parte da un'unica certezza: nelle nostre menti c'è e sempre ci sarà un mitico vecchio West".
Non sono Sidney Poitier
Percival Everett
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2010
pagine: 256
Los Angeles, 1968. Nato dopo due anni di gravidanza isterica da una madre, la signora Poitier, non proprio sanissima di mente e che a memoria d'uomo non aveva avuto rapporti con l'altro sesso, Non Sono Sidney Poitier - sì, si chiama proprio così - porta già nello strampalato nome il segno del suo disadattamento e della sua diversità. Non Sono Sidney, pur somigliando come una goccia d'acqua fin dalla nascita al noto attore americano, e pur assomigliandogli sempre di più con il passare degli anni, non ha niente a che fare con lui, anzi quella sovrapponibilità sarà la sua croce, il perpetuarsi di un passaggio obbligato ogni volta che gli chiederanno chi è, fatto di parossistici distinguo e precisazioni che scateneranno il più delle volte l'effetto contrario. La scalcinata e taccagna madre passa a miglior vita quando Non Sono Sidney ha undici anni, ma non prima di aver effettuato un lungimirante investimento nell'allora sconosciuta Turner Broadcasting System. In pochi anni, il giovane diventa così ricco che lo stesso Ted Turner decide di prenderlo sotto la sua custodia a Atlanta. Deciso per noia a dare una sterzata alla sua vita, Non Sono Sidney si compra l'ingresso al college dove farà il fatale incontro con il professor Percival Everett, docente di Filosofia dell'assurdo, e si fidanzerà con Maggie Larkin, anche lei nera. Ma sarà il desiderio di tornare alle origini che lo porterà a essere accusato dell'omicidio di un uomo identico a lui.
I vivi e i morti
Joy Williams
Libro: Copertina morbida
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2009
pagine: 382
Accecante inno alla provvisorietà dell'essere, ispido tributo al disallineato genio dell'adolescenza, "I vivi e i morti" racconta, nella cornice dell'aspro deserto del Sud-ovest americano, le assurde vicende di Alice, Corvus e Annabel, sedicenni orfane di madre, amiche per caso, eroine loro malgrado nella tragedia della loro vita. Alice non ha mai conosciuto i genitori: dopo la morte della madre, in un incidente aereo, ha sempre vissuto con i nonni, scoprendo solo da grande che il fratello maggiore era in realtà il padre. Ecologista militante, vegetariana, preferisce di gran lunga gli animali agli uomini. Corvus fa del lutto una ragione di vita; ha da poco perso i genitori in un bizzarro incidente d'auto e, dopo aver dato fuoco alla casa ed essersi ritirata in una roulotte con il suo cane, sembra sprofondare in un'indolenza da cui la scontrosa Alice tenta di liberarla. Annabel, la più aggrappata alla vita delle tre, invece, sembra solo una vanitosa intenta a prendersi cura della sua pelle. Intorno, una parata di personaggi che compaiono e scompaiono a formare un'obliqua rete di dipendenza, fiducia e sospetto. Nel silenzio occhiuto del deserto tutto è sulla difensiva, combattivo, deciso a vivere a ogni costo; tutto è e rimane confine, paranoie di vivi già morti e di morti che tornano in vita, e il silenzio è ogni tanto squarciato da qualche mentecatto che si diverte a sparare ai cactus, onnipresenti sentinelle e miraggio di immortalità.
Deserto americano
Percival Everett
Libro: Copertina morbida
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2009
pagine: 263
È una realtà sconvolgente, una trasformazione radicale, impossibile, quella da cui trae inizio questo romanzo. Theodore Street, stanco di tutto e di tutti, esce di casa deciso a porre fine alla sua esistenza. Soluzione suicidio. Street ha fallito su tutti i fronti: la sua carriera universitaria si è inceppata, il suo matrimonio a rotoli. Nemmeno l'amore per i figli e le scappatelle con le studentesse gli bastano più. E mentre a bordo della sua Lancia si sta recando al luogo prescelto per togliersi la vita, viene cen¬trato da un camion. Risultato: un corpo senza testa e una testa. Decapitato. Nel bel mezzo del suo funerale, Street, a cui la testa è stata malamente riattaccata, si risveglia; come se niente fosse esce dalla bara e, tra lo sgomento dei presenti - lì, cerimoniosi a porgere quello che pensavano fosse l'ultimo saluto -, li squadra "ad uno ad uno ricordandone la voce e ciò che di buono o di cattivo avevano detto o fatto nei suoi confronti", liberandosi così del male che aveva dentro. E dev'essere stata una purificazione singolare perché da quel momento, da morto, Theodore Street è un altro uomo. È, però, l'inizio dell'inferno.
Ferito
Percival Everett
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2008
pagine: 240
Qualcosa sta per accadere - la consapevolezza di questa tensione è l'ossatura del libro - perché nulla accade mai a Highland, Wyoming, profondo e gelido West, dove un impenetrabile cowboy di mezz'età, uno tra John Wayne e Gary Cooper, vedovo, laureato in storia dell'arte con una passione per Klee, Kandinskij e le caverne, naturalmente nero vive la sua appartata quotidianità fatta di giornate che iniziano alle cinque e trenta, un centinaio di chili di escrementi di cavallo da spalare, cavalli difficili da addestrare, un cucciolo di coyote con tre zampe da curare. Perché la comunità locale, compresi gli amici del protagonista, apostrofa con pesanti epiteti il ragazzo gay scomparso? È l'intolleranza bruta che permea il doppio fondo dell'etica individuale, una reazione che ricorda da vicino i cartelli imbracciati da migliaia di persone comuni nelle contromanifestazioni "per ristabilire i princìpi etici" dopo il tragico omicidio del giovane Matthew Shepard nel 1998, sempre da quelle parti, dichiarato punto di partenza della riflessione di Everett. Con uno stile disadorno e lontano da qualsiasi genere, Everett dimostra che la narrativa è un mezzo, e che qui la suspance non è tanto data da ciò che il lettore non si aspetta che accada, ma dal fatto che accada ciò che il lettore sa perfettamente debba accadere.
La cura dell'acqua
Percival Everett
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2008
pagine: 194
Ishmael Kidder è stordito dalla sofferenza: hanno ammazzato la figlia di appena undici anni dopo averla violentata. Incapace di sopportare il dolore, rapisce e segrega nella sua cantina il maggiore indiziato, e inizia a torturarlo. La "cura dell'acqua" è la più atroce delle sevizie a cui lo sottopone: dopo essere stato immobilizzato, Ronnie o W, la vittima, viene incappucciato e gli viene fatta colare acqua sul viso, in modo che abbia costantemente la sensazione di morire annegato. Pubblicato negli Usa nel 2007, arriva in Italia l'ultimo romanzo di Percival Everett. Un esplicito atto d'accusa nei confronti dell'amministrazione Bush.
Glifo
Percival Everett
Libro: Libro in brossura
editore: Nutrimenti
anno edizione: 2007
pagine: 224
Il libro narra la storia di un piccolo bimbo prodigio con il quoziente intellettivo pari a 475, che non parla per scelta, trascorre il tempo nella culla a leggere complessi trattati filosofici e a divorare libri di narrativa che gli passa furtivamente la mamma. Ralph, ovviamente, adora la sua mamma, mentre ha un pessimo rapporto con il padre, "un poststrutturalista fallito", permaloso e piuttosto in carne. Una volta trapelata la notizia delle sue doti portentose, sono in molti a voler trarne vantaggio in un susseguirsi di colpi di scena e di rapimenti. Un'odissea in cui il bimbo non farà altro che prendersi gioco dei suoi carcerieri, riflettendo su teorie filosofiche e linguistiche, fino a una sorprendente conclusione a cui solo un bambino può arrivare: il primato dell'amore sull'intelletto.