Nottetempo: Saggi. Architettura
Dell'organizzazione dello spazio
Fernando Távora
Libro: Copertina morbida
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 192
Scritto nel 1962 per il conseguimento della cattedra universitaria, "Dell'organizzazione dello spazio" va ben al di là della contingenza accademica e pone il tema dello spazio alla base di un'indagine sul complesso sistema di relazioni che intercorrono tra architettura e città, architetto e uomo. "Ogni uomo crea forma, organizza il suo spazio. E se le forme sono condizionate dalla circostanza", scrive infatti Távora, "allo stesso modo esse producono circostanza, o, in altre parole, l'organizzazione dello spazio, che è condizionata, si trova a diventare fattore condizionante". Al problema della generazione e della metamorfosi delle forme si accosta qui quello della dimensione spazio-temporale, che apre il campo da un lato a una serie di questioni relative alla percezione e al movimento, dall'altro all'analisi di aspetti sociali, politici e culturali da cui l'architettura non può prescindere. Attraverso l'analisi di casi concreti Távora restituisce, in tutta la sua peculiarità e vivacità, il clima culturale portoghese alle soglie dell'ultimo decennio di dittatura, ma soprattutto delinea un'idea di architettura come "attitudine alla visione globale dei fenomeni dello spazio", "opera collettiva di partecipazione", persino "creazione di felicità".
La città per tutti. Scritti scelti
Paulo Mendes da Rocha
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 112
Paulo Mendes da Rocha è uno degli architetti contemporanei più premiati al mondo. La sua opera è interessata a una pluralità di elementi che vanno dalle scienze umane a quelle strutturali, con l'obiettivo di rimettere al centro della riflessione sull'architettura - e della sua pratica - la questione dello spazio per l'uomo. Da questa selezione di testi del maestro brasiliano, tutti finora inediti in italiano, emergono la sua visione e il suo pensiero aperti al mondo e ai temi della contemporaneità, in cui l'architettura svolge un ruolo cruciale attraverso il condizionamento urbano del presente. Il rapporto con la natura, l'ambiente, la geografia e lo spazio della città è costante nell'opera di Mendes da Rocha e, proprio perché "costruendo la città contemporanea realizziamo la più alta aspirazione dell'uomo", ciò che emerge dalla sua ricerca è il valore umanistico dell'architettura e la portata rivoluzionaria che essa può avere, facendo leva sull'immaginazione e con lo sguardo sempre rivolto al futuro.
La poltrona di Proust
Alessandro Mendini
Libro: Libro in brossura
editore: Nottetempo
anno edizione: 2021
pagine: 143
La mia vocazione è un istinto: quello di cercare dentro e fuori di me (nella memoria, nella storia, nei luoghi, nelle persone, raramente nella natura) dei segnali visivi, e di elaborarli e di restituirli, di trasformarli in ‘realtà’. Questo è il mio unico e labirintico lavoro”. “La poltrona di Proust” è stata pubblicata per la prima volta nel 1991, ma trent’anni dopo questa raccolta di scritti di Alessandro Mendini è ancora attuale, anzi forse anche più attuale, per lo sguardo acuminato che getta sull’arte, l’architettura, il design. Questa serie di “telegrammi”, incisivi e quasi aforistici, compone un piccolo teatro popolato di oggetti, pensieri e idee sul mondo del progetto. Un’antologia di ispirazioni e vividi punti di vista sulla progettualità, emblematica del pensiero di una delle menti più brillanti degli ultimi decenni. “Uomo schivo, non mondano, internazionale”, scrive Marisa Galbiati nell’introduzione a questa nuova edizione del libro, “un ‘grande e domestico eroe borghese’ come lo definisce Fulvio Irace, Mendini ha influenzato generazioni di progettisti ma anche di persone non necessariamente vicine ai territori del progetto. Grazie a lui oggi vediamo i paesaggi umani e artificiali con altri occhi. Ci ha regalato uno sguardo curioso e poetico capace di trarre energia dagli oggetti banali, dagli spazi che abitiamo”.

