Neri Pozza: Le tavole d'oro
Radio Imagination
Ito Seiko
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2015
pagine: 202
C'è una radio che non ha bisogno di microfoni, frequenze e studi di registrazione perché va in onda soltanto nell'immaginazione di chi l'ascolta. Il suo speaker è "il superlogorroico dalla lingua sciolta" DJ Ark che trasmette dalla cima di una cryptomeria. DJ Ark ha la netta sensazione di trovarsi impigliato tra i rami di quella pianta da un bel pezzo, ma ha un vago ricordo di ciò che gli è accaduto. Ricorda soltanto di aver sentito uno strattone improvviso e di essere stato sballottato e trascinato a decine di metri dal suolo da una forza improvvisa. Certo, sa di avere trentotto anni, un passato senza gloria da musicista rock e da manager musicale, una moglie dolcissima di nome Misato e un figlio, Sosuke, che studia negli Stati Uniti; ma, per quanto si sforzi, non riesce a trovare una spiegazione razionale che chiarisca il motivo per cui si trovi lassù, tra i rami alti di quella pianta, come fosse il monaco buddhista Roben che, secondo la leggenda, fu preso da un'aquila quando era ancora in fasce e lasciato, appunto, in cima a una cryptomeria. In ogni caso fa davvero freddo da quelle parti e a DJ Ark non resta che trasmettere musica a tutto spiano, dai Monkees a Bob Geldof, a Jobim, e lanciare nell'etere una quantità esorbitante di argomenti, sovraccarico com'è, come un camion sferragliante che traballa a destra e a manca.
La cicala dell'ottavo giorno
Mitsuyo Kakuta
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2014
pagine: 398
Kiwako è un'attraente ragazza quando, alla fine degli anni Ottanta, viene assegnata dalla K, una grande industria di abbigliamento intimo, alle Pubbliche relazioni col compito di illustrare sul bollettino mensile dell'azienda i profili dei nuovi impiegati. Incaricata di descrivere Akiyama Takehiro, un impiegato di Nagano appena approdato alla sede centrale di Tokyo, Kiwako commette un errore grossolano. Pubblica, a corredo dell'articolo, una fotografia che non ritrae il nuovo arrivato, ma l'impiegato oggetto del pezzo successivo. Quando va a scusarsi con Takehiro, questi risponde scherzosamente: "Invitami a cena e sarai perdonata". La cena si svolge, e si rivela fatidica. I due cedono senza ritegno alla passione e si legano in un rapporto che non risparmia a Kiwako umiliazioni e ferite. Takehiro, infatti, è sposato con Etsuko, un'impiegata part-time presso la K di Nagano, e non esita a ricorrere a menzogne, sotterfugi e false promesse, innanzi tutto quella di abbandonare la moglie, pur di tenere legata a sé Kiwako. Dopo aver subito un aborto dalle conseguenze irreparabili e aver assistito, sgomenta, alla nascita della bambina di Takehiro ed Etsuko, Kiwako compie qualcosa di inimmaginabile, un crimine per il quale finisce ricercata dall'intero commissariato di polizia di Hino, a Tokyo. Penetra in casa di Takehiro ed Etsuko e rapisce Erina, la loro figlia di sei mesi. Con la bambina in braccio, una neonata che sorride dolcemente, Kiwako riesce a far perdere le proprie tracce...
Amore, cucina e curry
Richard C. Morais
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2014
pagine: 283
Hassan Haji, secondogenito di sei figli, è nato sopra il ristorante di suo nonno, in Napean Sea Road a Bombay, vent'anni prima che fosse ribattezzata Mumbai. Ed è cresciuto guardando la figura esile di sua nonna che sfrecciava a piedi nudi sul pavimento di terra battuta della cucina, passava svelta le fettine di melanzana nella farina di ceci, dava uno scappellotto al cuoco, gli allungava un croccante di mandorle e rimproverava a gran voce la zia. Tutto nel giro di pochi secondi. E ha capito infine come va il mondo osservando suo padre, il grande Abbas, girare tutto il giorno per il suo locale a Bombay come un produttore di Bollywood, gridando ordini, mollando scappellotti sulla testa degli sciatti camerieri e accogliendo col sorriso sulle labbra gli ospiti. Naturale che quando l'intera famiglia Haji si trasferisce, dopo la tragica scomparsa della madre di Hassan, prima a Londra e poi a Lumière, nel cuore della Francia, sia proprio lui, Hassan, a prendere il posto della nonna Ammi ai fornelli della Maison Mumbai, il ristorante aperto a Villa Dufour dal grande Abbas. Un locale magnifico per gli Haji, con un'imponente insegna a grandi lettere dorate su uno sfondo verde Islam, e la musica tradizionale indostana che riecheggia dagli altoparlanti di fortuna che zio Mayur ha montato in giardino. Peccato che abbia di fronte un albergo a diverse stelle, Le Saule Pleureur, la cui proprietaria, una certa Madame Mallory, sia andata a protestare dal sindaco per la presenza di un bistrò indiano...
I gatti di Nizamuddin
Nilanjana Roy
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 271
Un'altra torrida estate è finita a Delhi, e la festa di Diwali, con il suo frastuono, la folla, gli striscioni colorati e i minacciosi fuochi d'artificio, è ormai lontana. Quale momento migliore, dunque, per stiracchiarsi, sbadigliare, scuotere le zampe, e riaprire la caccia per i gatti di Nizamuddin, un nobile quartiere alla periferia della città? I gatti di Nizamuddin sono una delle più antiche colonie di felini di Delhi. Da secoli gironzolano indisturbati tra i tetti e le rovine del quartiere alla ricerca di cibo e di avventure. Da secoli si tramandano la storia delle loro mirabolanti imprese. Miu-Miu, la più anziana del clan, ne conosce alla perfezione i più piccoli dettagli e non manca di trasmetterli ai membri più in vista della colonia. A Katar, innanzi tutto, il bel maschio grigio che con lei condivide l'autorevolezza concessa dall'età. A Hulo, il guerriero con le orecchie tremebonde, il pelo perennemente arruffato e le numerose ferite sulla schiena riportate nelle epiche battaglie contro i ratti. A Beraal, la gatta dal pelo bianco e nero così lungo che si arriccia setoso sulle zampe e si sporca facilmente di terra e foglie secche. A Mancino, l'orfano della colonia, uno scavezzacollo che non fa che mettersi nei guai. Una storia così illustre che suscita un tale rispetto e timore che non vi è micio del mercato o selvatico delle colonie vicine di Qawwali e della Dargah che osi avventurarsi dalle parti di Nizamuddin...
La mappa dei ricordi perduti
Kim Fay
Libro: Copertina morbida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 398
Nel 1925, a Shanghai, nessuno si chiede perché un forestiero metta piede in città. Si dà semplicemente per scontato che abbia qualcosa da nascondere. A che cosa serve, infatti, un'enclave in cui non occorre esibire alcun visto o passaporto se non a offrire rifugio a diseredati, avventurieri e criminali d'ogni specie desiderosi di una vita nuova? Irene Blum non sfugge alla regola e, nel 1925, arriva a Shanghai col suo bravo segreto da custodire gelosamente e celare a sguardi e orecchi indiscreti. Irene è cresciuta girovagando per le sale del museo Brooke di Seattle, e ascoltando, come fosse una favola per bambini, la storia della civiltà khmer. Henry Simms, il più vecchio e più intimo amico di suo padre, il collezionista che annovera tra i suoi oggetti preziosi parte dell'argenteria romana del primo secolo recuperata dalle ceneri del Vesuvio e la Venere allo specchio di Tiziano, si è preso cura di lei quando è rimasta orfana. Insieme ai biscotti allo zenzero preparati dalla cuoca, le lasciava in cucina, quando era poco più di una bambina, mappe disegnate con cura, che la guidavano in avventurose cacce ai tesori perduti della civiltà khmer. Anni dopo, quando Irene è diventata l'anima stessa del Brooke, il vecchio Simms si è presentato al suo cospetto e con mano malferma ha frugato nella tasca della sua giacca e ha tirato fuori un libriccino, un diario risalente al 1825, in cui un tal Reverendo James T. Garland annunciava un ritrovamento sensazionale: un sottile rotolo di metallo...
Sete
Shree Ghatage
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 304
È soltanto durante la cerimonia di nozze che Babà vede per la prima volta la sua sposa Vasanti. Precisamente quando il sacerdote abbassa lo scialle di seta che separa la ragazza da lui. Lunghi capelli neri raccolti in uno chignon, pallida e così timida da non riuscire a guardarlo in faccia, Vasanti appare molto più giovane, nell'aspetto, dei suoi diciotto anni. E Babà si scopre a interrogarsi sulle ragioni che l'hanno indotto a piegarsi alla volontà della sua famiglia, accettando di prendere in sposa quell'ingenua ragazza rimasta orfana di entrambi i genitori. Nei mesi successivi, tuttavia, la grazia e la bellezza di Vasanti aprono una profonda breccia nel cuore di Babà. E quando il giovane affonda per la prima volta il viso nei capelli della sua sposa, l'attrazione si trasforma in un amore così struggente che Babà sente vacillare il suo proponimento di lasciare l'India e raggiungere l'Inghilterra. Il ventiquattrenne ultimogenito del bramino Nanashib, tuttavia, parte. Troppo forte è il desiderio di diventare un avvocato, frequentando una di quelle prestigiose associazioni professionali inglesi che abilitano alla professione. Londra, però, non è la città che ha immaginato. Lontano migliaia di chilometri da casa, in una terra devastata dalla guerra e dalla miseria, Babà sente di aver commesso un terribile errore e tornerebbe da Vasanti, se non sapesse che la prima nave per Bombay non salperà prima di un mese.
La fine dell'estate
Harumi Setouchi
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 187
"La fine dell'estate" è il primo romanzo, nella letteratura giapponese moderna, a narrare senza reticenze di un burrascoso, romantico e scandaloso triangolo amoroso. Tomoko è una giovane donna raffinata e piena di grazia e attenta ai doveri della tradizione. Si è sposata seguendo la secolare consuetudine dell'o-miai, il matrimonio combinato, con Sayama, giovane professore universitario che ha ricevuto un incarico a Pechino. Nella capitale straniera, Tomoko assolve i suoi compiti di moglie, accudisce la casa, cura la vita pubblica di Sayama ricevendo i suoi giovani allievi. Il suo inappuntabile comportamento esteriore cela, però, il più grande tumulto interiore: un cuore pronto a concedersi alla passione più sfrenata, e dei sensi che aspettano solo di accendersi e bruciarsi in un niente. Il giorno, perciò, in cui Ryota, uno degli allievi di Sayama, le rivela di essere incantato dalla sua grazia così priva del distacco delle "signore della sua età", Tomoko abbandona il tetto coniugale e va a vivere con il giovane studente. Ma il loro amore dura solo un'intensa breve stagione. Rimasta sola, Tomoko va a vivere a Kyoto, dove frequenta una scuola di tintura tradizionale di tessuti. Qui incontra Shingo, un autore di romanzi di scarso successo che da anni vive una vita di stenti in compagnia di moglie e figlia. Con Shingo stringe una relazione alimentata da affetto tenace e forza delle abitudini, una relazione che va avanti per otto anni, finché non compare di nuovo Ryota a creare scompiglio.
Shantaram. La saga completa
Gregory David Roberts
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2019
pagine: 2270
Il cofanetto contiene entrambi i volumi della saga: "Shantaram" e "L'ombra della montagna".
Redenzione
Neel Mukherjee
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 320
Costruito intrecciando vite segnate dalla crudeltà e dalla violenza, "Redenzione" è un romanzo corale che pone al suo centro la volontà di riscatto di cinque personaggi accomunati, in India, da un unico desiderio: vivere una vita migliore. Un desiderio che si misura con una potenza tuttora imperante nell'India moderna: la povertà, vissuta come una vera e propria punizione divina («I morsi della fame sono un grande castigo. Dio ci ha dato lo stomaco per punirci» dice la madre di una delle protagoniste del libro) e, ad un tempo, come la forza che sradica, che muove a un'esistenza diversa, che può essere caratterizzata tanto dall'umiliazione e dalla vergogna quanto dal riscatto e dalla redenzione. Ecco allora la donna, che dalla campagna ha raggiunto la grande metropoli per lavorare fino allo stremo e garantire gli studi al giovane nipote in Germania; ecco il contadino diventato in città un mazdoor, un muratore esposto alla miseria e ai pericoli del suo nuovo stato; l'uomo che crede di arricchirsi insegnando a danzare al suo orso, e diventando nei fatti un qalandar, un maldestro sfruttatore di animali; la ragazza che abbandona il villaggio per rifugiarsi nella giungla e trasformarsi in una naxalita, una ribelle maoista; il padre che ritorna in India per smarrirsi definitivamente nell'improvvisa, incomprensibile oscurità del suo paese natio.
Il ciliegio del mio nemico
Ting-Kuo Wang
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 280
Un giorno Luo Yiming, alto dirigente bancario in pensione, esce dalla sua vetusta dimora in stile giapponese, attraversa il giardino con il vecchio ciliegio dai boccioli in fiore e, inforcata la sua bicicletta, costeggia l'argine del fiume per poi fermarsi a un caffè ai margini della sua piccola città, unico cliente nell'ora che precede il pranzo. Di lì a poco quello stesso rispettabile pensionato esce dalla porta a vetri del locale come un giocatore disperato che abbia perso tutto, torna a casa e si ammala. Alcuni giorni dopo, un pomeriggio, la sua senile integrità volge definitivamente al termine. Luo Yiming sale in terrazza e, come se avesse ricevuto un ordine segreto, scavalca la balaustra per poi essere raccolto in strada con le gambe ancora tremanti e il viso di un pallore mortale. A detta di tutti, l'improvvisa malattia del pensionato, noto benefattore e anima generosa, ha un solo colpevole: il proprietario del caffè, cui non resta che dileguarsi con la coda tra le gambe, come un malfattore. Nessuno sa che quell'incontro mattutino è stato però fatale e inaspettato anche per lui, che aveva servito Luo Yiming come un automa e, pur di non sentirgli dire niente né vederlo pagare il conto, aveva abbandonato il suo locale aspettando che uscisse. Anni addietro, l'uomo aveva infatti frequentato Luo Yiming, ospite della sua ricca dimora insieme con Qiuzi, la moglie, giovane donna dal sorriso radioso e dalla pelle così candida che quando corrugava la fronte sembrava sporcarsi con la polvere del mondo. Qiuzi allietava la vita del proprietario del caffè prima di prendere lezioni di fotografia da Luo Yiming. Non era ancora la stagione della fioritura, il ciliegio era coperto di foglie verdi e i suoi rami erano d'un rosso cupo, quando Qiuzi lo aveva abbandonato.
Le vedove di Malabar Hill. Le inchieste di Perveen Mistry
Sujata Massey
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 400
Bombay, 1921. Figlia di una rispettabile famiglia parsi, Perveen Mistry è da poco entrata a far parte dello studio legale del padre, situato in un elegante edificio nel quartiere del Fort, l'insediamento originario di Bombay. Laureata in legge a Oxford, oltre alle funzioni di procuratore legale, la giovane donna svolge anche quelle di segretaria, traduttrice e contabile. Ma non può certo lamentarsi: nessun altro studio legale in città sarebbe disposto ad assumere un'avvocatessa. Incaricata dal padre di eseguire il testamento di Mr Omar Farid, un ricco musulmano che ha lasciato tre vedove, Perveen si trova al cospetto di tre "purdahnashin", donne che non parlano con gli uomini e vivono in isolamento, musulmane ricche e in clausura che potrebbero rappresentare un'eccellente opportunità da un punto di vista professionale. Sfogliando, tuttavia, il carteggio relativo all'eredità, qualcosa di strano salta agli occhi dell'avvocatessa: in una lettera scritta in inglese, Faisal Mukri, amministratore dei beni della famiglia Farid, comunica che, su espressa richiesta delle tre donne, la rendita che, secondo le disposizioni patrimoniali, spetterebbe a ognuna di loro, va devoluta al "wakf" un fondo di beneficenza. Una richiesta davvero singolare, considerato che le tre "purdahnashin" rinuncerebbero in tal modo ai loro unici mezzi di sostentamento dopo la morte del loro marito; una richiesta, inoltre, che due delle firme apposte alla lettera, pressoché identiche, rendono a dir poco sospetta. Convinta che le tre vedove stiano subendo il raggiro di un uomo senza scrupoli, Perveen si reca a casa Farid per appurare la veridicità di quel documento. Giunta però nella ricca dimora del defunto Mr Farid, si imbatte nel corpo senza vita di Faisal Mukri. Dalla gola dell'amministratore sporge un coltello argenteo e il sangue inonda la nuca e il collo. Che anche le tre purdahnashin siano in pericolo di vita? Ispirato alle prime avvocatesse indiane: Cornelia Sorabji, prima donna a frequentare legge a Oxford nel 1892, e Mithan Tata Lam, prima donna ammessa al foro di Bombay nel 1923, il personaggio di Perveen Mistry annuncia l'entrata in scena di una nuova, formidabile investigatrice e il debutto di una serie ambientata nella Bombay degli anni Venti, una metropoli abbagliante in cui suoni, odori e colori di mille comunità danno vita a un luogo dall'anima unica e irripetibile.
La città d'oro
Sabrina Janesch
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2018
pagine: 528
Questo romanzo è l’avventurosa storia di Rudolph August Berns, l’uomo che per primo scoprì Machu Picchu, l’antica città perduta degli Inca, quarantaquattro anni prima che l’esploratore americano Hiram Bingham ottenesse fama e fortuna rivendicando a sé la sensazionale scoperta. Come hanno fatto numerose ricerche storiche recenti, questo libro ripara perciò un torto della storia, narrando della vita e della figura di un affascinante avventuriero che, nel 1887, fu celebrato dalle gazzette di Lima come colui che aveva restituito al mondo la misteriosa El Dorado. Tutto ha inizio in Germania, nella prima metà dell’Ottocento, quando il piccolo Rudolph August Berns, primogenito del commerciante Johann Berns e della moglie Caroline, passa il suo tempo nella bottiglieria del padre a fantasticare sui miti e le leggende delle epoche passate. I suoi sogni a occhi aperti riguardano soprattutto le cronache del viaggio in Perù di Johann Jakob von Tschudi, dove si narra delle meraviglie di quel paese, di giacimenti d’oro e gioielli preziosi, di vestiti, strumenti e strade d’oro, e dove si afferma che, all’arrivo degli Spagnoli, gli Inca furono costretti a rivelare i propri segreti. Tutti, tranne uno: El Dorado, la città sacra, interamente fatta di oro purissimo: i ponti, le case, le strade, le terme… una meraviglia dell’architettura, che avrebbe lasciato a bocca aperta, entusiasmato e contemporaneamente arricchito chiunque l’avesse ritrovata. Nel corso degli anni in molti si erano cimentati nel suo ritrovamento: Gonzalo Pizarro l’aveva cercata inutilmente, arrivando a scoprire soltanto il Rio delle Amazzoni. Alexander Von Humboldt, l’avventuriero venerato da Rudolph, si era recato in Perù e aveva soggiornato a lungo sulle Ande, senza venire a capo di nulla. Determinato a trovare la città d’oro, Berns intraprende così un pericoloso viaggio in Perù, sulle tracce della città abbandonata nel fitto nella giungla o da qualche parte tra le montagne.

