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Nemapress: Poesia. Gli europei

Tsunami. Poemetto

Tsunami. Poemetto

Bruno Rombi

Libro: Libro rilegato

editore: Nemapress

anno edizione: 2005

pagine: 80

“Così Bruno Rombi, autore del libro, parla della nascita di questo suo poemetto: “se mi fosse chiesto com'è nato il testo di “Tsunami”, se in seguito agli eventi che hanno sconvolto l'Oceano Indiano e molti dei paesi che si affacciano sulle sue sponde, dovrei rispondere subito, anche se in maniera apparentemente assurda, che ho avvertito ‘l'onda anomala’ che ha colpito gran parte del nostro mondo, in anticipo. E cioè che, prima ancora che l'evento si verificasse, il mio animo era scosso da un'angoscia profonda e così inspiegabile da pormi in crisi. I primi versi, poi indubbiamente elaborati in seguito al verificarsi dell'evento, erano emersi dal profondo della mia anima qualche giorno prima come annuncio di un dolore che avrebbe trasceso la mia vita personale per assumere un senso più ampio: universale. A distanza di qualche giorno dalle prime battute del poemetto ecco chiarirsi, con il disastro mediaticamente esposto alla vista del mondo intero, il perché di tanta angoscia del mio spirito”. (dall'introduzione dell'autore)
12,00

A Costantino Nivola. Testo inglese a fronte

A Costantino Nivola. Testo inglese a fronte

Bruno Rombi

Libro: Libro rilegato

editore: Nemapress

anno edizione: 2001

pagine: 47

“Solo l'intima percezione di una interiore affinità con l'artista può aver suggerito a Bruno Rombi la commozione di questo straordinario poemetto. Li accomuna la loro origine e la devozione a quella Zolla stesa sul Mediterraneo che ai due si presenta come memoria mitica, insostituibile nutrimento e come porto sicuro al proprio viaggiare. E li accomuna l'esodo, la lontananza fisica dalla radice inestirpabile che si sono portati dentro, coltivandola nell'intero arco della vita. La consonanza biografica consente quelle affettive che traspaiono dall'incontro di questo omaggio. Rombi ripercorre le tappe più significative dell'itinerario umano e artistico di Nivola, ma con il passo lento e leggero di chi, mentre rievoca, contempla e riflette. Può descrivere quasi in diretta, come si può per chi conosciamo da sempre. La composizione fa sporgere i segni non olegrafici di una vita aspra, inzuppata di silenzi e di sogni dolorosi”. (dalla prefazione di Ugo Collu)
9,30

Occhi verdi un tempo

Occhi verdi un tempo

Piera Porcu

Libro: Libro rilegato

editore: Nemapress

anno edizione: 1998

pagine: 39

«Piera Porcu ha scritto questi versi per narrare il suo vivere, anzi per dire la sua sorte. L’odissea di chi è sbalzato dalla sua terra e sogna e spera individui e spazi eccezionali. Forse è tristezza, forse è malinconia, lo spirito con cui pensa e scrive questo breve canzoniere, che è come una piccola epopea familiare. Vi sono tutti coloro che le sono stati e le stanno accanto: genitori, parenti: volti neppure troppo definiti, ma che hanno la sorte, di vivere per quell’atto d’amore che hanno compiuto, e per la tenerezza per la quale vivono all’interno di una breve lirica. [...] Composte in varie occasioni del vivere, le liriche ti danno anche la sensazione di un lungo discorso ritmato. Ed è anche per questo che la lettura impegna le attenzioni, per dare significato sempre più profondo ai pensieri e alle immagini che ti lasciano dentro un senso indicibile ora di tristezza ora di malinconia.» (dalla prefazione di Enzo Espa)
5,16

Sull'ala dei sogni. Testo francese a fronte

Sull'ala dei sogni. Testo francese a fronte

Marc Porcu

Libro: Libro rilegato

editore: Nemapress

anno edizione: 1994

pagine: 63

7,75

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