Monte Università Parma: Mirabilia palatina
L'insigne ornamento. La raccolta di stampe di Massimiliano Ortalli nella Biblioteca Palatina di Parma
Roberta Cristofori, Grazia M. De Rubeis
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2015
pagine: 126
Il volume è dedicato alla collezione di opere d'arte incisoria realizzata dal parmense Massimiliano Ortalli e conservata dal 1828 nella Biblioteca Palatina di Parma per volontà di Maria Luigia. La raccolta infatti, dopo essere stata acquistata da Paolo Toschi, direttore dell'Accademia delle Belle Arti, venne da questo ceduta alla duchessa di Parma. Quest'ultima, depositò la raccolta in Biblioteca e, per evitare che fosse dispersa, dispose di realizzare un inventario delle opere in essa contenute. L'obiettivo di Maria Luigia era evidentemente quello di indirizzare un'opera di tale portata a tutti i cittadini e non solo a un pubblico di specialisti. La raccolta si compone di oltre quarantacinquemila esemplari della tradizione incisoria parmense datati tra il quindicesimo e il diciannovesimo secolo e rappresenta un caso unico sia per la ricchezza di stampe che per le modalità di classificazione delle stesse. Sono infatti contenute e ordinate stampe dei maestri di Scuole Italiane e "Oltramontane", ampiamente illustrate e descritte, testimoni dell'evoluzione dell'arte incisoria nel corso dei secoli. Il volume contribuisce dunque ad arricchire una collana che da anni ormai persegue l'obiettivo di scoprire e far conoscere i tesori della Biblioteca Palatina, dando spazio ai fondi più importanti e ai pezzi più significativi che essa raccoglie.
Cometographia Palatina. Stelle erranti nei libri della Biblioteca Palatina di Parma
Emanuela Colombi, Sabina Magrini
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2014
pagine: 121
Un repertorio di libri rari e preziosi - dal XV al XIX secolo - dedicato al mondo degli studi astronomici. Manoscritti arabi e latini, testi di cosmogonia medievale, mappe del cielo e disegni di studio sulle comete; un frammento significativo dello straordinario patrimonio conservato presso la Biblioteca Nazionale Palatina di Parma. Il repertorio iconografico è accompagnato da accurate schede scientifiche di approfondimento e da testi che intendono descrivere l'interessante e poco nota storia degli studi astronomici a Parma.
I giorni sotto la luna. Lunari, almanacchi e cantari: la cultura popolare parmense nella Biblioteca Palatina
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2011
pagine: 132
Il libro ripercorre la storia della datazione e il calcolo del tempo negli almanacchi e nei lunari parmigiani conservati negli archivi della Biblioteca Palatina, raccontando i cambiamenti nel modo di calcolare il tempo e registrarne il passaggio e soffermandosi sulle peculiarità di lunari e almanacchi: i primi poveri e ridotti all'essenziale nella parte decorativa, i secondi arricchiti, nel corso del tempo, di un apparato illustrativo che ne rende più gradevole l'aspetto. L'analisi, che evolve da un'appassionata e paziente ricerca dei documenti contenuti nei fondi della Biblioteca Palatina, permette un viaggio nel passato, nei modi di dire, nelle abitudini sociali, nei mestieri, nella lingua della quotidianità parmigiana che ci ha preceduti. Calendari, sostitutivi dei giornali, oggetti d'arredo, gli almanacchi hanno contribuito a diffondere una sorta di letteratura popolare. Il volume presenta, dopo un'introduzione, la riproduzione dei lunari e degli almanacchi con relative schede esplicative del contenuto e dell'iconografia; corredate da curiosità e informazioni aggiuntive che aiutano il lettore nella comprensione. Una sezione, a cura di Ilaria Azzoni, è poi dedicata ai cantari moderni, ulteriore forma di letteratura e informazione popolare. I cantari ci informano anche sulla moda e sul gusto del tempo, riportano situazioni e modi di dire satirici, illustrano, ancora una volta, un pezzo di storia poco conosciuto.
Libri a corte. Le biblioteche dei duchi di Parma conservate nella biblioteca Palatina
Andrea De Pasquale
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2011
pagine: 137
In occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia si vuole per la prima volta mostrare e raccogliere in un unico volume il prezioso materiale presente nelle raccolte della Biblioteca Palatina di Parma che di fatto andò a costituire l'apporto culturale del Ducato nello stato nazionale. Il libro, corredato da immagini e puntuali testi scientifici, testimonia gli interessi bibliografici e culturali dei duchi e i preziosi esemplari che essi collezionarono. Tra essi troviamo ad esempio un manoscritto autografo di Torquato Tasso, un codice con annotazioni di Marsilio Ficino, magnifici libri d'ore miniati tra i quali un esemplare appartenuto a Maria de Medici, ed un altro posseduto da Maria Stuarda. A concludere numerosi incunaboli e rari libri a stampa. Il volume si sofferma sugli aspetti iconografici e strutturali dei libri, dando conto non solo delle miniature e delle illustrazioni ma anche delle preziose legature alle armi sette-ottocentesche riferite ai diversi Duchi.
Collezioni scelte. Libri rari nelle raccolte private acquisite nel XIX secolo dalla Biblioteca Palatina di Parma
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2010
pagine: 144
Exoticis linguis. Libri ebraici e orientali della biblioteca Palatina di Parma
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2009
pagine: 164
I capolavori della tipografia di Giambattista Bodoni
Andrea De Pasquale
Libro: Copertina rigida
editore: Monte Università Parma
anno edizione: 2012
pagine: 115
In questo libro l'autore accompagna il lettore in un viaggio tra i locali dei vecchi palazzi ducali, sede della stamperia bodoniana, in una sorta di tour virtuale tra stanze e corridoi, presentandogli tutti i collaboratori e gli impiegati che hanno lavorato con il maestro piemontese. In un primo momento ripercorre tutte le fasi della stampa, dall'impostazione grafica del frontespizio e del testo alla commercializzazione del volume, occupandosi in particolare delle tecniche e delle modalità di impaginazione e impressione. De Pasquale focalizza l'attenzione sulle maggiori opere dello stampatore settecentesco, rilevando inoltre le peculiarità tipografiche che lo hanno reso un maestro nell'arte della stampa. Guidato dalle citazioni del "Manuale tipografico bodoniano", il lettore giunge, nella seconda parte del volume, a confrontarsi in maniera diretta con l'"Iliade" e "Les adventures de Télémaque" di Fénelon. Si trovano, in particolare, informazioni in merito ad alcune edizioni di "Anacreonte", per le quali Bodoni incise nuovi caratteri greci, perfezionandone progressivamente la conformazione e la nitidezza, passando poi all'"Aminta" di Torquato Tasso, ad un'edizione de "Le stanze" di Poliziano, attraverso opere di Cornelio Nepote, Sallustio e Tacito, in un sapiente excursus dei capolavori bodoniani.