Mondadori: Strade blu
Alzarsi all'alba
Mario Calabresi
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 168
Viviamo nel tempo della comodità, dove ogni cosa è studiata per sembrarci facile. Ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocità un sinonimo di successo. Eppure, per milioni di persone la fatica non è solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell’esistenza, «figlia del senso del dovere, della responsabilità, dell’amore per la propria professione». È un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da venticinque anni si prende cura della moglie malata, un papà che corre le ultramaratone perché solo così ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perché tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. E ancora, è un maestro di pianoforte che è salito nelle vigne del padre per non sprecare una vita di sacrifici, una restauratrice che coltiva la pazienza per salvare la bellezza, tutti coloro che fanno parte della pattuglia dell’alba che fa funzionare il mondo. «La fatica la devi adorare» ha detto Veronica, giovane atleta paralimpica, prima di sfidare la sabbia e l’acqua gelata del mare per allenarsi. Le sue parole, così audaci e controcorrente, sono state la scintilla che ha messo in moto questo libro. Nell’epoca del tutto e subito, Mario Calabresi ci invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza attraverso un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non è una scelta ma un gesto estremo d’amore. Ci conduce così, senza retorica, ma con lo sguardo attento e partecipe del grande giornalista, in un nuovo viaggio, pieno di speranza.
I figli dell'odio. La radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina, l'umiliazione dell'Iran
Cecilia Sala
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 156
A Hebron, un gruppo di minorenni ebree innalza uno striscione contro i matrimoni misti. A Tulkarem, i ragazzini palestinesi appendono ai fucili le foto degli amici uccisi e si preparano a combattere i soldati israeliani. A Teheran, Abbas piange il cugino impiccato dal regime e prova un misto di terrore ed eccitazione per il grande attacco dello Stato ebraico alla Repubblica islamica. Il nuovo reportage di Cecilia Sala è un viaggio che guarda da vicino tre grandi storie intrecciate tra loro: la radicalizzazione di Israele, la distruzione della Palestina e il collasso dell’Asse della resistenza che ha la sua testa a Teheran. Con uno stile vivido e in presa diretta, Cecilia Sala ci fa attraversare i check-point e i raid, ci fa entrare nelle case delle vittime e dei carnefici, dei leader militari e dei sopravvissuti. Ci svela così lo scontro generazionale che attraversa ciascuno di questi paesi, divenuto una delle linee di faglia più rilevanti – e meno indagate – del nostro presente. Perché mentre i «pacifisti esausti» tra gli anziani israeliani assistono impotenti alla deriva del proprio paese, una generazione di coloni giovanissimi è la più feroce di sempre in Cisgiordania. Mentre in Palestina un padre come Firas crede ancora nella diplomazia e rimpiange i tempi degli accordi di Oslo, il figlio Samih vede nei suoi tre fucili d’assalto l’unica risposta all’occupazione. E mentre i vertici della Repubblica islamica dell’Iran tentano di nascondere la propria debolezza, le arrabbiate senza velo che sfidano le telecamere per il riconoscimento facciale sono diventate centinaia di migliaia. Il racconto sul campo si arricchisce di alcune interviste a figure chiave, come Hossein Kanaani, uno dei fondatori dei pasdaran, e Ronen Bergman, giornalista premio Pulitzer che spiega il fallimento di Israele nel difendersi dal suo nemico interno, l’estremismo armato. E ancora Imad Abu Awad, analista palestinese, che non crede esista più una soluzione diplomatica né una militare e per risolvere i problemi del suo popolo spera in una guerra civile interna a Israele. Da questo coro di voci, che Cecilia Sala orchestra con maestria, rigore giornalistico e una straordinaria capacità narrativa, nasce un libro essenziale per comprendere i conflitti che definiscono il nostro tempo. Un ritratto complesso, inedito e profondamente umano di un Medio Oriente in trasformazione.
Appunti su un cuore spezzato
Annie Lord
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 348
Il primo amore non si scorda, né tantomeno la prima volta che il proprio cuore è andato in frantumi. Dopo una relazione durata cinque anni, Annie viene lasciata di colpo davanti alla stazione di King’s Cross dal ragazzo con cui pensava che avrebbe trascorso il resto della vita. Con il cuore spezzato e la sensazione di aver perso ogni punto di riferimento, comincia a ripercorrere tutti i dettagli della loro storia d’amore: il giorno in cui si sono conosciuti, i piccoli momenti di quotidianità, il lessico segreto costruito negli anni. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio viene messo sotto la lente, come se, analizzando il passato, potesse trovare una spiegazione, un punto preciso in cui qualcosa ha iniziato a rompersi. Parallelamente, Annie racconta le settimane e i mesi che seguono la rottura, dai titanici sforzi per tirarsi fuori dal letto alle disastrose esperienze di sesso occasionale; dai messaggi scritti e mai inviati allo stalking sui social della nuova ragazza di lui. Un percorso disordinato, ma fondamentale per capire chi è lei al di fuori di quel “noi” in cui aveva finito per perdersi. "Appunti su un cuore spezzato" è un memoir intimo e tagliente, che si legge come un romanzo. Con una voce autentica, vulnerabile e ironica, Annie Lord descrive un dolore che è personale ma parla a tutte e a tutti, raccogliendo il meglio e il peggio dell’amore: l’euforia e il dolore, la bellezza e il caos.
Terra chiama Luna. Un viaggio folle e sincero con un padre di nome Frank Zappa
Moon Unit Zappa
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 420
Come si può trascorrere un'infanzia ordinaria quando si è figli di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi? È normale chiamare i propri genitori Frank e Gail invece che papà e mamma? Vederli gironzolare per casa nudi a discutere di sesso e tradimenti, in un clima di assoluta libertà e anarchia creativa? Per Moon Unit, figlia del visionario artista Frank Zappa e della sua "manager" Gail, dare un senso a una vita così stravagante, scandita dai capricci del genio, dalle tendenze della cultura pop e dalle dinamiche della celebrità è stato un percorso a tratti doloroso, a tratti chiarificatore, ma soprattutto profondamente destabilizzante. In "Terra chiama Luna", Moon Unit Zappa racconta con brutale autoironia cosa significhi crescere nella Los Angeles degli anni Settanta in una famiglia del tutto anticonvenzionale, benedetta e maledetta dal successo; diventare adulta tra le colline di Hollywood negli anni Ottanta nei panni della "Valley Girl" e ritrovarsi per caso su una nuova rete chiamata MTV; cercare la propria strada come attrice, artista, moglie e madre, e infine riconnettersi con sé stessa dopo la perdita dei genitori, quando tutti i suoi legami più stretti sono stati messi alla prova. Spassoso e pieno di aneddoti esclusivi sulla famiglia Zappa, questo memoir celebra il viaggio tortuoso verso la piena realizzazione di sé, il confronto con i fantasmi del passato e due genitori che, presi dalla loro ossessione artistica, hanno causato ferite profonde nella figlia. Ma è anche un ritratto intimo e mai visto di uno dei più grandi talenti musicali di sempre, e di una generazione cresciuta all'insegna degli ideali del libero amore sulla West Coast americana degli anni Settanta.
La Cina è un'aragosta. Come sta cambiando il gigante asiatico
Giada Messetti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 228
«Cinquant'anni fa sarebbe stato impossibile immaginare la Cina di oggi» sostiene Giada Messetti. E questo perché, come afferma un suo amico cinese, «la Cina è un'aragosta». L'immagine è particolarmente azzeccata perché come l'aragosta, che crescendo è costretta ad abbandonare il vecchio carapace e ad aspettare, vulnerabile, che se ne formi uno nuovo, anche la Cina di oggi sta vivendo una fase di muta faticosa e complessa. Dopo aver raccontato nei suoi saggi precedenti l'attualità e le dinamiche culturali del Celeste Impero, in questo nuovo libro Giada Messetti si concentra sulla società cinese. Durante i suoi ultimi viaggi, avvenuti dopo la riapertura delle frontiere, ha incontrato molte persone di diversa provenienza ed estrazione sociale. Ha così potuto appurare sul campo quante cose siano cambiate nella vita quotidiana dei cinesi: dall'atteggiamento dei giovani verso il lavoro e il loro futuro, alla nuova consapevolezza delle donne riguardo la famiglia e il loro ruolo tradizionale, fino alla voglia degli anziani di godersi gli anni della pensione. Ma non solo, statistiche alla mano, ha fotografato l'evoluzione di abitudini e stili di vita e ha potuto constatare quanto sia ormai generale l'attenzione all'ambiente: il cielo sopra Pechino è finalmente azzurro, segno di una vera svolta green. Una testimonianza di prima mano, non ideologica e quindi preziosa, proprio quella che serve per contrastare gli stereotipi ancora troppo diffusi in Occidente. Perché il Dragone, benché al momento soffra di seri problemi interni, come l'invecchiamento della popolazione, il rallentamento della crescita, la disoccupazione giovanile e la crisi immobiliare, è ancora in ascesa e capace di ridefinire le dinamiche economiche e geopolitiche del mondo. Perciò tentare di comprenderne le contraddizioni e le sfumature, in questo momento storico di grandi cambiamenti, è davvero cruciale.
Un amore di contrabbando. Gigi Riva, una vita in rovesciata
Nicola Muscas
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 252
Quando è morto Gigi Riva se n’è andato l’ultimo dei ribelli, un irregolare per sottrazione. “Quel gol in rovesciata? Ma no, niente: ho visto il pallone arrivare, ci ho provato, mi è andata bene.” Leonardo Carboni, giornalista e scrittore con l’anima in riserva, partecipa al funerale in una Cagliari avvolta da un silenzio irreale, perso in mezzo ad altre trentamila persone. Gli occhi intorno a lui brillano di commozione, ma presto a risplendere è la limpidezza dei ricordi che genera un misterioso senso di comunità. In tanti sentono l’urgenza di raccontare il loro Gigi Riva, chi lo ha visto giocare, chi lo ha conosciuto, chi lo ha solo immaginato. Dietro quei racconti Leonardo vede pulsare vite piene di emozioni. Cosa è stato, per loro, Gigi Riva? E cosa scopriamo, di noi stessi, tra le pieghe delle vite degli altri? Sono queste domande a fargli prendere una decisione improvvisa: inseguire il fantasma di Riva per rimettersi in gioco, dando vita a un romanzo che è fatto di incontri, viaggi, speranze, sorprese, amori, consigli e bugie. Tappa dopo tappa – tra Leggiuno e Milano, tra Cagliari e Torino, tra Carloforte e Roma – emerge il profilo di un uomo votato al tragico, che da eroe ci ha mostrato come si diventa mito, e cioè alla sua maniera, l’unica possibile: scomparendo. Questa è la storia dei suoi tiri mancini e dei suoi no così ostinati, del suo dolore così profondo, così pieno di pudore, così scintillante di dignità. La storia di Rombo di Tuono e dell’Hombre Vertical, un calciatore che era un’iradiddio, un uomo che non somigliava a nessuno. “Se non avessi giocato a calcio? Avrei fatto il contrabbandiere.”
Il futuro è già qui. Cosa può fare davvero l'intelligenza artificiale
Barbara Gallavotti
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 252
Non passa giorno senza che stampa o televisione parlino dei più recenti e strepitosi progressi dovuti all'Intelligenza Artificiale. In ogni ambito, dall'ingegneria aerospaziale alla medicina, dall'arte alla quotidianità domestica, vengono sviluppati programmi capaci di alleviarci da compiti ripetitivi, noiosi o che semplicemente non riusciremmo a fare, portandoli a termine con precisione, pazienza e meticolosità decisamente sovraumane. È rivoluzionario poter avere macchine che eseguono in pochi secondi calcoli assai complessi, oppure un frigorifero che ci avvisa quando il latte sta per scadere. Ma cosa accade quando questa tecnologia sembra diventare troppo pervasiva e pare appropriarsi di capacità che abbiamo sempre pensato fossero esclusivamente «nostre»? Per riannodare i fili e comprendere cos'è l'Intelligenza Artificiale e di conseguenza quali promesse può mantenere o minacce rappresentare, Barbara Gallavotti ripercorre la storia dei visionari che nei secoli hanno sognato di creare macchine intelligenti quanto esseri umani e messo le basi della IA di oggi. Ma soprattutto mette in luce le profonde differenze fra il modo di funzionare del nostro cervello e quello degli strumenti che abbiamo inventato. Solo cogliendo queste diversità, infatti, è possibile spiegare perché l'Intelligenza Artificiale ci supera tanto agevolmente in certi compiti mentre altri sembrano destinati a restare fuori dalla sua portata ancora a lungo, se non per sempre. Argomenti complessi, che l'autrice riesce però ad affrontare con grande chiarezza, mettendoci così in grado di partecipare attivamente alla discussione su quali strade vogliamo intraprendere. Davanti a questa svolta epocale, destinata a modificare la traiettoria dello sviluppo umano, la scelta sul ruolo da destinare alla nuova tecnologia nelle nostre vite appartiene a noi, come singoli e come collettività. Sta a noi far sì che quella in cui entriamo sia soprattutto l'era dell'Intelligenza Naturale: l'era nella quale più che mai sapremo trarre vantaggio da ciò che abbiamo inventato.
2100. Come sarà l'Asia, come saremo noi
Simone Pieranni
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 192
Carne coltivata e cocktail di meduse, Big Data e intelligenza artificiale, aziende milionarie e sorveglianza, chirurgia da remoto e chip neurali, leggi anti fake news e deepfake. L’Asia è ormai una potenza demografica, economica, culturale e militare, che cresce a un ritmo serrato e dove ciò che accade spesso è soltanto un’anticipazione di quel che accadrà nelle nostre società occidentali. D’altronde, osserva Simone Pieranni, oggi in Asia si stanno discutendo, affrontando, e in alcuni casi risolvendo, temi e problemi di cui da tempo si dibatte anche da noi. Cosa mangeremo in futuro? Come garantiremo sostenibilità e vivibilità alle nostre città? In che modo si evolvono i diritti e le idee sulla famiglia, o in che modo quei diritti svaniscono, vacillano o vengono eliminati? E ancora: in che direzione si muovono il lavoro, l’informazione, l’intelligenza artificiale? Sullo sfondo, poi, la questione del cambiamento climatico, all’ordine del giorno a livello mondiale ma che in Asia, in particolare, è una priorità. Non è detto che il futuro asiatico debba essere il nostro, anzi. Ma superare quella «visione ferma nel tempo» che l’Occidente ha nei confronti dell’Asia, e che spesso distingue poco tra paese e paese, è un passo necessario. Spaziando dall’ordinata Singapore al Myanmar dei militari e alla Malaysia, dal Vietnam in pieno boom alla Cambogia, dalla Cina all’India al Giappone, e ancora, tra gli altri paesi, alle Filippine, a Taiwan e alle due Coree, Pieranni offre dunque uno sguardo approfondito su un continente che, tra conflitti sociali, novità tecnologiche e tendenze culturali, ci aiuta a immaginare il futuro che ci aspetta. Per trarne esempi, spunti, soluzioni. O semplicemente evitare di ripeterne gli errori.
La cattiva abitudine
Alana S. Portero
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 192
Non è facile abitare il corpo sbagliato. Nascere maschio e sentirsi femmina. Soprattutto se sei nata e cresciuta negli anni Ottanta, nel quartiere operaio di San Blas, alla periferia di Madrid: un luogo devastato da eroina, miseria e violenza. La protagonista di questo romanzo capisce fin da piccola che l'universo degli uomini non le appartiene: spinta dalla società verso i loro codici e comportamenti, da cui si sente ogni volta più estranea, è invece attratta irrimediabilmente dal mondo delle donne e alla loro comunità sogna segretamente di appartenere, mentre, chiusa nel bagno, prova di nascosto trucchi e vestiti, schiacciata dalla paura e dall'incapacità di accettarsi. Per lei, ragazza trans in un mondo che non sembra nemmeno capace di immaginare altri modi di vivere la propria identità, l'unico rifugio diventano una serie di personaggi sghembi ed emarginati, soli come lei, ma disperatamente veri. C'è María la Parrucca, dai capelli sintetici e il trucco irregolare, che tutti temono come fosse una strega ma che, a sorpresa, la avvicina e, con calma severa, le insegna a non balbettare; Margarita, la prima donna trans in cui si riconosce, vestaglia rosa, pantofole e il volto devastato dal silicone; Eugenia la Moretta, un groviglio di tenerezza e cicatrici al posto del cuore, che lavora come prostituta indossando stivali rattoppati qua e là con il nastro adesivo. E, sullo sfondo, Madrid: le strade da percorrere al buio, nella notte, e i bar di Chueca, dove incontrare chi non ha paura della propria diversità. Accompagnata da queste donne fuori dal comune, che la affiancano nella sua personale odissea, si mette in viaggio alla ricerca della propria identità, per combattere la paura e la violenza che la minacciano a ogni passo e imparare a esistere seguendo i propri desideri, a testa alta. Un esordio dalle atmosfere almodovariane, un romanzo di formazione crudo e feroce, ma anche poetico, dove gli estremi si incontrano per mostrarci come sopravvivere a una società che non accetta il diverso; una voce trasportata dalla bellezza e dalla rabbia, che insegna a guardare il mondo con occhi nuovi.
Prendetevi la luna. Un dialogo tra generazioni
Paolo Crepet
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 204
«Prendetevi la luna» non è un consiglio, ma una suggestione. Non vale solo nei momenti difficili, ma anche in quelli di gioia, o quando si tende più alla rassegnazione che all'esaltazione. La luna è lì apposta, scompare e ricompare proprio perché se ci fosse sempre sarebbe banale. Funziona come il desiderio, che implica il cercar le stelle proprio quando non ci sono o si teme siano nascoste da qualche parte dell'universo. Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo. La famiglia fatica nella propria funzione autorevole, la scuola è inzuppata di burocrazia e impermeabile al cambiamento, l'attenzione per l'ambiente, tentando di garantire un futuro benefico, rischia di colpire la bellezza, mentre le tecnologie disegnano un mondo di relazioni mute e asservite a nuovi ordini categorici. È come se il futuro proponesse messaggi controversi invece che rassicuranti. Eppure, non sono gli eventi che ci stanno cambiando, ma noi che cambiamo gli eventi. Inseguire un orizzonte, non conquistarlo, questo è il senso di pensare e di scrivere. E oggi c'è proprio bisogno di cercare qualcosa di nuovo. Non tutti ci provano, né sentono quest'obbligo. Si combattono guerre terribili, eppure è più preoccupante ciò che non fa rumore e che si annida in tante anime persuadendole ad arroccarsi, a difendersi chiudendo l'uscio di casa. Girano spacciatori di comodità, allettano i pensieri di molta gente. In questo libro, Paolo Crepet torna sui temi a lui più cari, l'educazione, la scuola, la famiglia, con un intento chiaro: fornire uno strumento per orientarsi oltre la coltre di nubi che oscurano la luna, ovvero la speranza. Per questo dice ai giovani e anche a chi non lo è più: prendetevi la luna. Ognuno la sua, ovviamente.
Testa alta, e avanti. In cerca di giustizia, storia della mia famiglia
Gaia Tortora
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2023
pagine: 144
Roma, 17 giugno 1983. Gaia, quattordici anni, esce di casa di primo mattino con lo zaino in spalla. È il giorno del suo esame di terza media. Procede spedita verso la scuola e non sa che, poche ore prima, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione in una camera dell'Hotel Plaza e arrestato suo padre per associazione camorristica e traffico di droga. Quando la televisione lo ritrae all'uscita del commissariato, stretto tra due carabinieri, le manette bene in vista, Gaia smette di parlare. Le immagini, invece, non si fermano: fanno il giro di tutte le prime pagine e dei telegiornali. Perché suo padre è Enzo Tortora, uno dei più famosi presentatori della televisione italiana, noto per i modi eleganti, la vasta cultura, un'integrità intellettuale esemplare. In poche ore (e per mesi) Tortora diventa l'oggetto di una violenta gogna mediatica: il coro di intellettuali e giornalisti è quasi unanime, grida «colpevole». Inizia così uno dei più clamorosi casi di malagiustizia del nostro paese, ma anche un calvario umano che durerà anni, deviando il corso delle vite di tutte le persone coinvolte. In questo libro Gaia Tortora racconta la sua storia, nella consapevolezza che non sia solo sua: ogni giorno tre innocenti finiscono in carcere per errore, più di mille cittadini l'anno. E i media continuano a comportarsi come fecero con suo padre: titoloni per additare i presunti colpevoli e, quando va bene, trafiletti seppelliti nelle ultime pagine a segnalare l'assoluzione, il proscioglimento, l'errore giudiziario. Condividere il proprio intimo dolore, allora, diventa un modo per combattere contro l'ingiustizia, per impedire che tutto ciò si possa ripetere. E andare avanti, come le diceva suo padre, a testa alta.
Il lungo inverno. False apocalissi, vere crisi ma non ci salverà lo Stato
Federico Rampini
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2022
pagine: 240
Guerra e shock energetico. Cambiamento climatico. Squilibri demografici e pressioni migratorie. Ricatti alimentari. Non è facile distinguere fra crisi vere e false Apocalissi annunciate da profeti interessati a gettarci nel terrore. Siamo entrati in un'era segnata dalla scarsità. Ci sentiamo assediati da ogni sorta di penuria. Mancano l'energia e spesso anche l'acqua. Alimenti essenziali costano più cari. Troppe aziende lamentano di non trovare lavoratori. Sullo sfondo c'è la decrescita della popolazione, che non risparmia la Cina. Con l'inflazione e il rialzo dei tassi diventa più rara e costosa la moneta. Quanto è reale, quanto è «fisica», oggettiva e palpabile, la scarsità in ciascuno di questi aspetti? Quanto è invece fabbricata, artefatta, il risultato di comportamenti e scelte politiche sbagliati? È irreversibile? O invece è un fenomeno temporaneo da cui usciremo come guarimmo da altre crisi? Il trauma, cominciato con la pandemia e aggravato dalla guerra in Ucraina, sarà solo l'inizio di una fase storica segnata da ristrettezze, sacrifici, razionamenti e tagli su tutto? Dalla profezia errata sulla fine dello sviluppo che fu l'ossessione degli anni Settanta, dovrebbe essersi insinuato fra noi un dubbio: che vedere dietro l'angolo l'Apocalisse imminente sia un tratto di civiltà decadenti. In Europa diverse opinioni pubbliche chiedono sempre più Stato. Gli aiuti erogati durante la pandemia sono un antipasto rispetto a tutto quel che viene richiesto ai governi per proteggerci dalle avversità. Uno Stato-mamma troppo invadente addormenta i riflessi vitali e non è efficiente, sono state proprio le scelte dei governi negli anni passati ad aver fabbricato questo disastro. L'Italia è il paese occidentale più vulnerabile alla tentazione statalista, per il suo debito pubblico già eccessivo; perché ha una burocrazia invadente e inetta; perché una parte della sua popolazione ha introiettato l'assistenzialismo come orizzonte di vita. I passaggi d'epoca, le grandi rotture storiche, si capiscono guardando a un triangolo fondamentale: energia, moneta, tecnologia (che include le armi). L'America domina ancora quel triangolo strategico. L'Europa arranca in ritardo. Ha le idee confuse, invischiate in dogmi e tabù. Ha più velleità che ambizioni. Ha il disarmo facile. E con il disarmo arriva la sottomissione. Il lungo inverno all'insegna di tante scarsità è anche inverno della ragione. Lo supereremo se attingiamo alle qualità del nostro modello, non se ammiriamo chi ci odia. Il lungo inverno può preludere a una stagione di creatività, in cui troveremo risposte innovative ai nostri problemi energetici ed economici.