Mondadori: Oscar moderni. Cult
Il ragazzo del risciò
Lao She
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 315
					La Pechino dei primi anni Trenta, con l'invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di Xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di risciò. La parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della città imperiale non sembrano incidere più di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome "Cammello". Ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, Xiangzi rincorre la fortuna. Ma nonostante il nome, che significa "Fortunato", la sorte non gli sarà amica: la volontà di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurrà all'ineluttabile sconfitta.				
									1984
George Orwell
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2019
pagine: 321
					L'azione si svolge in un futuro prossimo del mondo (l'anno 1984) in cui il potere si concentra in tre immensi superstati: Oceania, Eurasia ed Estasia. Al vertice del potere politico in Oceania c'è il Grande Fratello, onnisciente e infallibile, che nessuno ha visto di persona ma di cui ovunque sono visibili grandi manifesti. Il Ministero della Verità, nel quale lavora il personaggio principale, Smith, ha il compito di censurare libri e giornali non in linea con la politica ufficiale, di alterare la storia e di ridurre le possibilità espressive della lingua. Per quanto sia tenuto sotto controllo da telecamere, Smith comincia a condurre un'esistenza "sovversiva". Scritto nel 1949, il libro è considerato una delle più lucide rappresentazioni del totalitarismo.				
									Il tallone di ferro
Jack London
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
					California, anno 419 della Fratellanza dell'Uomo, XXVI secolo dell'era volgare. Lo storico Anthony Meredith ritrova nascosto nel tronco di una quercia il Manoscritto che Avis, moglie e compagna del rivoluzionario Ernest Everhard, ha lasciato incompiuto nel 1932, prima di essere giustiziata dai Mercenari dell'Oligarchia. Nelle pagine scrupolosamente annotate da Meredith si narrano «gli anni turbolenti compresi fra il 1912 e il 1932», quando Stati Uniti, Canada, Messico e Cuba sono schiacciati sotto il "tallone di ferro" di una dittatura protofascista e un manipolo di coraggiosi rivoluzionari tenta, invano, di rovesciarla. Il momento culminante è la carneficina della Comune di Chicago (episodio in cui confluiscono le suggestioni della rivoluzione russa del 1905 e del terremoto di San Francisco del 1906). Sopravvissuta alla prigione e al massacro, protetta da una nuova identità, Avis rievoca gli astratti furori di Everhard e la violenza perfettamente orchestrata dell'Oligarchia in maniera vivida, con una totale adesione sentimentale che – chiosa Meredith – «restituisce la percezione in diretta di quell'epoca terribile». Capostipite dei grandi romanzi del Novecento utopico-distopici, "Il tallone di ferro" (1908) anticipa gli orrori dei totalitarismi che di lì a poco avrebbero segnato la storia mondiale, e se da un lato svela tutta l'ambiguità poetica del sogno socialista di Jack London, dall'altro è una lettura di notevole forza icastica, tuttora capace di lasciare senza fiato. Postfazione di Cinzia Scarpino.				
									Scusi, da che parte per Piazza del Duomo?
Dino Buzzati
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 468
					Milano è stata, per Dino Buzzati, «luogo del cuore e voce dello spirito, dove convivono gli opposti»: la bellezza nascosta e la bruttezza evidente, la durezza e la fragilità, la diffidenza e la solidarietà. Allo stesso modo, nello scrittore convivevano in perfetta armonia l'uomo di città e l'uomo di montagna, come dimostra il suo dipinto più famoso, quel Duomo di Milano che sembra una cima dolomitica, e come confermano le centinaia di pagine nelle quali, fin dai primi giorni nella redazione della cronaca del «Corriere», Buzzati le ha dato voce. Testimone d'eccezione, egli ha indagato la città, interpretandola e svelandola, cogliendone in tempo reale, se non in anticipo, le trasformazioni lungo i decenni, dal centro alla periferia, dalle piccole realtà alle grandi istituzioni; ha raccontato la città fascista, teatro di imponenti manifestazioni, le bombe della guerra, il fervore edilizio della ricostruzione e quello culturale e creativo, la metropoli soffocata dal traffico e dallo smog e persino quella del futuro. Negli scritti raccolti in questo volume - in massima parte cronache o bozzetti apparsi sul «Corriere della Sera» e sul «Corriere d'informazione», ma anche poesie, testi per documentari, reportage immaginari, articoli per riviste o cataloghi, racconti - Milano diventa un giornale da sfogliare, un album dei ricordi fatto di vie, negozi, case, tram, delitti, industrie, cinema e tanto altro. Scusi, da che parte per Piazza del Duomo? è la dichiarazione d'amore di un grande scrittore per la città che l'ha accolto e che egli ha fatto sua: la testimonianza di una lunga, ininterrotta fedeltà.				
									Il sopralluogo
Stanislaw Lem
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 384
					Nel suo quattordicesimo viaggio nel Cosmo, accuratamente raccontato nelle Memorie di un viaggiatore spaziale, il capitano Ijon Tichy ha visitato il pianeta Enteropia, dove, tra le altre avventure, ha partecipato a una caccia ai mastodontici cordelli. Anni dopo, in Svizzera, all'Istituto di Macchine Storiche, scopre di essere stato vittima di un fraintendimento: quello che ha esplorato era solo un satellite allestito a scopi museali e ricreativi, una specie di parco a tema. E ora la Sciallania, la principale nazione di quel lontano mondo, chiede una rettifica. A Ijon non resta che imbarcarsi ancora una volta e tornare a Enteropia - che in realtà si chiama Entia - per rendersi conto di come stanno davvero le cose. Opera dalla straordinaria inventiva linguistica, in perfetto equilibrio tra serio e grottesco, Il sopralluogo (1982) vede la luce in italiano per la prima volta, nella traduzione di Luca Bernardini. Con i suoi molteplici significati e livelli di lettura, il romanzo adombra la contrapposizione politica e ancor più sociale tra un Occidente liberale, tecnologicamente avanzato ed economicamente prospero, e uno Stato totalitario arretrato. Ma ancor più si diverte a mettere in scena un futuro in cui, tra accelerazione tecnologica, intelligenza artificiale e bioingegneria, eticosfera e immortalizzazione, le macchine prendono sempre più il sopravvento sugli esseri umani.				
									Fortezza assediata
Zhongshu Qian
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
pagine: 528
					Sul finire degli anni Trenta Fang Hongjian, giovane di buona famiglia, colto e intelligente ma incapace di prendere in mano il timone della propria vita, rientra nella Cina occupata dai giapponesi dopo un lungo "soggiorno di studi" in Occidente. In realtà ha bighellonato per l'Europa e tutto quello che è riuscito a procurarsi è un falso diploma di dottorato, acquistato per corrispondenza per soddisfare le aspettative di chi lo ha finanziato e della famiglia. Dal momento in cui sbarca dal transatlantico nel porto di Shanghai la sua vita è un susseguirsi di avventure professionali e sentimentali dalla tonalità tragicomica, in una perenne fuga da situazioni in buona parte create da lui stesso e dalla sua inettitudine. Capolavoro di narrativa parodistica e di finezza psicologica, Fortezza assediata (1947) gioca con le tradizioni letterarie e la filosofia sia orientali sia occidentali, satireggiando la classe media e gli intellettuali cinesi in un periodo di profonda trasformazione. Irriverente e coltissimo, dietro l'andamento picaresco nasconde una riflessione universale sulla condizione dell'uomo, sospeso tra idealismo e realismo, dentro e fuori la "fortezza assediata" della propria esistenza e delle relazioni sociali. Tutto ciò in una lingua brillante e dai molteplici registri, che alterna acute metafore, citazioni erudite e giochi di parole, efficacemente resa da Maria Gottardo e Monica Morzenti in questa prima versione italiana di un testo fondamentale della letteratura cinese del Novecento.				
									
