Minimum Fax: Minimum Fax cinema
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Werner Herzog
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2014
pagine: 405
Cineasta, esploratore, poeta, visionario, antropologo. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo: Werner Herzog. Famoso per i suoi film "estremi", Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per Herzog, è l'individuazione dello strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. Il libro rappresenta una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e reale. Gran parte delle voci su Werner Herzog sono infondate. La quantità di false dicerie e di totali menzogne che circolano in riferimento a quest'uomo e ai suoi film è davvero impressionante e non ha analoghi tra gli altri registi, vivi o morti. Quando, di recente, ho trascorso qualche tempo insieme a Herzog, confesso di aver subdolamente desiderato di farlo cadere in contraddizione, di trovare falle nei suoi ragionamenti, di scoprire un mucchio di affermazioni contrastanti le une con le altre. Ma è stato tutto vano. Delle due l'una: o è un maestro della bugia oppure, più verosimilmente, mi ha detto la verità.
Rocco e i suoi fratelli. Storia di un capolavoro
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2010
pagine: 139
"Rocco e i suoi fratelli" è una delle opere più note e acclamate di Luchino Visconti. Con i giovani Alain Delon e Annie Girardot in una delle loro interpretazioni più memorabili, il film racconta di una madre e dei suoi cinque figli che lasciano la campagna affamata del Sud per emigrare nella Milano in pieno sviluppo industriale. Mentre alcuni di loro si adatteranno gradualmente alla nuova vita, altri ne verranno tragicamente schiacciati. Ritratto appassionato della società italiana del secondo dopoguerra e insieme potente dramma psicologico, fu al centro di molte controversie, ma dopo una lunga battaglia con la censura diventò un successo internazionale. Il nucleo di questo libro è il diario delle riprese tenuto dal critico e sceneggiatore Gaetano Carancini. Ricco di interviste al regista, agli attori e alla troupe, il suo reportage offre una preziosa analisi della tecnica di regia di Visconti e un dettagliato e affascinante "dietro le quinte" del film. Completano il volume un saggio dello stesso Visconti sulle sue fonti di ispirazione letteraria e politica, una testimonianza del produttore del film, una recensione di Alberto Moravia e un ricco inserto fotografico.
C'era una volta il '48. La grande stagione del cinema italiano
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2008
pagine: 329
II 1948, anno fondamentale nella storia d'Italia, è anche un anno straordinario per il cinema italiano: "La terra trema" di Luchino Visconti, "Ladri di biciclette" di Vittorio De Sica, "Germania anno zero" di Roberto Rossellini sono i titoli d'eccellenza tra i cinquanta film realizzati in quella stagione, in un paese da poco uscito dalla tragedia della guerra ma in grado di esprimere energie culturali, risorse intellettuali, intraprendenza e talento, non solo sullo schermo, ma anche nelle varie forme della cultura di massa e dello spettacolo. Il libro raccoglie saggi, articoli, lettere, testi inediti accompagnati da immagini di scena e di set, foto d'attualità, manifesti e locandine d'epoca, oltre alla filmografia completa dell'anno.
Con un altro obiettivo. Il cinema tra arte e politica
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2006
pagine: 316
Il cinema-denuncia di Costa-Gavras, l'umanità di Jack Lemmon, i potenti affreschi di Akira Kurosawa, l'orgoglio identitario di Spike Lee, lo sguardo impietoso di Oliver Stone: una panoramica del cinema come arte sociale. Fondata nel 1967, la rivista americana "Cineaste" si è interessata da sempre alla valenza politica della settima arte. In questa raccolta di venti interviste, pubblicate fra gli anni Settanta e Novanta, il dialogo con alcuni grandi protagonisti del cinema mondiale (sia "d'autore" che "di cassetta") viene usato come strumento critico per affrontare i temi del rapporto fra l'espressione artistica e i valori etici, raccontando l'impegno civile del regista, dell'attore, dello sceneggiatore in diversi contesti.
I maestri della luce. Conversazioni con i più grandi direttori della fotografia
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2019
pagine: 596
Che cosa sarebbero stati “Il Padrino” senza i chiaroscuri e le luci notturne di Gordon Willis e “Apocalypse Now” senza le esplosioni di luci e fiamme orchestrate da Vittorio Storaro? Sarebbero passati alla storia “Il cacciatore” di Cimino senza la maestosa concertazione di colori di Vilmos Zsigmond e “Toro scatenato” senza il superbo bianco e nero di Michael Chapman? Si potrebbe procedere all'infinito: i quindici direttori della fotografia che si raccontano in questo libro hanno infatti determinato come pochi altri l'immaginario filmico di un'autentica età dell'oro, nella quale il cinema d'autore si è imposto a Hollywood e nel mondo intero. Ognuno degli intervistati racconta il proprio mestiere, i mille modi di conferire a ciascun film un aspetto visivo inconfondibile, le loro imprese più difficili, tecnicamente e non solo, i rapporti con i grandi registi con cui hanno lavorato. E ricostruiscono così una delle fasi più creative nella storia del cinema, muovendosi tra la nouvelle vague francese e il film d'autore italiano; tra la nuova Hollywood di Scorsese e Coppola e i maestri del cinema di genere.
Perdersi è meraviglioso. Interviste sul cinema
David Lynch
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2012
pagine: 433
David Lynch (1946) è uno dei massimi cineasti statunitensi degli ultimi decenni, vincitore di due Palme d'Oro a Cannes, due Cesar e un Leone d'Oro alla carriera. Con film come Eraserhead e Inland Empire, passando per The Elephant Man, Velluto blu, Twin Peaks e Mulholland Drive, ha affermato negli anni un proprio personalissimo stile fatto di ambiguità, mistero, perversione, di situazioni vissute in un confine indistinguibile fra sogno e realtà. Gli autori di queste ventiquattro interviste - che ripercorrono l'intera carriera del grande regista, dal 1977 fino a oggi - scavalcano abilmente il riserbo quasi maniacale di Lynch sul significato dei propri film, riuscendo a farlo aprire a risposte mai scontate e sempre penetranti, con ampie digressioni sulle altre forme artistiche che ama: dalla pittura alla musica, al design. Fra notazioni tecniche, aneddoti dal set, ricordi personali e vere e proprie dichiarazioni di poetica, queste pagine offrono un ritratto in presa diretta di uno dei registi più visionari della storia del cinema.
Fare un film
Sidney Lumet
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2010
pagine: 260
Sidney Lumet (1934) ha diretto oltre quaranta film, tra cui Assassinio sull'Orient Express, La parola ai giurati, Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Quinto potere e Onora il padre e la madre. Nel 2004 ha ricevuto l'Oscar alla carriera. In queste pagine accompagna il lettore in un'appassionante analisi di ogni aspetto della realizzazione di un film, condensando cinquant'anni di esperienza in un libro che è innanzitutto una preziosa lezione di cinema per studiosi e appassionati, ma anche un divertente excursus nella vita sul set, un'occasione per sbirciare dietro le quinte e scoprire tutto ciò che vuol dire, nella teoria come nella pratica, "fare un film". Questa nuova edizione italiana comprende la prefazione di Ethan Hawke, attore candidato all'Oscar che ha lavorato con Lumet in Onora il padre e la madre.
Il piacere degli occhi
François Truffaut
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2010
pagine: 302
François Truffaut (1932-1984) è stato uno dei massimi esponenti della cinematografia francese. Oltre ad aver diretto capolavori come I 400 colpi, Gli anni in tasca, Jules e Jim, L'ultimo metrò, Finalmente domenica! e La signora della porta accanto si è distinto anche come critico cinematografico, sceneggiatore, produttore e attore. Il piacere degli occhi è il libro in cui Truffaut desiderava raccogliere una selezione di ciò che aveva scritto sul cinema in quasi un trentennio di carriera, prima in veste di critico e polemista per riviste celebri quali Arts e Cahiers du cinéma, poi come cineasta affermato. Dopo la sua scomparsa, Jean Narboni e Serge Toubiana hanno ripreso il progetto sulla falsariga tracciata dallo stesso Truffaut, restituendoci in questo volume una galleria di ritratti vividi e penetranti di registi (Chaplin, Hitchcock, Welles, Spielberg), scrittori (André Gide, François Mauriac) e attori (Fanny Ardant, Julie Christie, Catherine Deneuve, Charles Aznavour), oltre a un'analisi acuta e talvolta spietata sullo stato dell'arte cinematografica: una testimonianza importante di chi ha vissuto dall'interno un periodo tra i più fecondi del cinema francese e mondiale.
Il bello del mio mestiere. Scritti sul cinema
Martin Scorsese
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2010
pagine: 243
Martin Scorsese (New York, 1942) è uno dei più grandi autori del cinema americano contemporaneo. Fra i suoi capolavori, Taxi Driver, Fuori orario (entrambi premiati con la Palma d'oro al Festival di Cannes), Mean Streets, Toro scatenato, Quei bravi ragazzi, L'età dell'innocenza, Gangs of New York, The Departed. Nei saggi e nelle interviste raccolti in questo volume (originariamente apparsi sui prestigiosi Cahiers du cinéma) Scorsese racconta i film che ha girato e quelli che ha amato, gli attori con cui ha lavorato e i registi da cui ha tratto ispirazione, unendo l'esperienza del grande maestro alla passione sincera del cinefilo. Questa nuova edizione contiene una filmografia e un'appendice aggiornate alle opere più recenti del regista.
Incontri alla fine del mondo. Conversazioni tra cinema e vita
Werner Herzog
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2009
pagine: 405
Cineasta, esploratore, poeta, visionario, antropologo. Tutti questi tratti si fondono organicamente in una delle figure più originali, irriducibili e creative del panorama cinematografico contemporaneo: Werner Herzog. Famoso per i suoi film "estremi", Herzog ne ripercorre in questo generoso libro-intervista la genesi, la lavorazione e l'impatto su critica e pubblico. Ma quel che più conta, per Herzog, è l'individuazione dello strettissimo legame tra i suoi film e la sua vita, tanto stretto da far sì che i primi appaiano un naturale prolungamento e sviluppo della seconda. Perché ciò sia possibile, Herzog si tiene alla larga dai teatri di posa e dalle produzioni in provetta; si getta nel mondo e trasforma il set in un luogo avventuroso e pulsante. Il libro rappresenta una lucida riflessione teorica sul rapporto tra cinema di finzione e documentario, tra mondo dell'immaginario e reale. Gran parte delle voci su Werner Herzog sono infondate. La quantità di false dicerie e di totali menzogne che circolano in riferimento a quest'uomo e ai suoi film è davvero impressionante e non ha analoghi tra gli altri registi, vivi o morti. Quando, di recente, ho trascorso qualche tempo insieme a Herzog, confesso di aver subdolamente desiderato di farlo cadere in contraddizione, di trovare falle nei suoi ragionamenti, di scoprire un mucchio di affermazioni contrastanti le une con le altre. Ma è stato tutto vano. Delle due l'una: o è un maestro della bugia oppure, più verosimilmente, mi ha detto la verità.
La Nouvelle Vague. Il cinema secondo Chabrol, Godard, Resnais, Rivette, Rohmer, Truffaut
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2009
pagine: 300
I registi di questa corrente cinematografica che ha cambiato la storia del cinema hanno mosso i loro primi passi come critici dei "Cahiers du cinéma". È infatti in seno alla rivista che hanno elaborato la "politica degli autori", dando vita a un modo diverso di concepire il cinema. Questo libro riprende i documenti pubblicati alla fine del 1962 in un numero speciale dei "Cahiers" tutto sulla Nouvelle Vague: la prima parte riporta le critiche ai film d'esordio di Truffaut, di Godard e di Chabrol, insieme ad un saggio su Resnais. La seconda parte invece riprende tre interviste inedite in Italia a Godard, Chabrol, Truffaut. Completano la serie altre due lunghe conversazioni con Rohmer e Rivette.
Con Kubrick. Storia di un'amicizia e di un capolavoro
Michael Herr
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2009
pagine: 107
Nel gennaio del 1999, mentre stava terminando il montaggio di "Eyes Wide Shut", Stanley Kubrick telefonò a Michael Herr, con cui aveva sceneggiato "Full Metal jacket", e disse che sarebbe stato felice di fare una lunga intervista con lui in occasione dell'uscita del film. Si erano conosciuti nel 1980 e per anni avevano scritto insieme quello che è ritenuto da molti il più grande film di guerra di tutti i tempi, e quando l'improvvisa morte di Kubrick impedì l'intervista che aveva chiesto, Michael Herr scrisse al suo posto questo libro furioso e malinconico, la storia di quell'amicizia e di quel capolavoro. Nel tratteggiare la figura di Kubrick, Herr si propose di confutare la trita mitologia che lo circondava, sostituendo all'icona minacciosa del regista folle e misantropo il ritratto di un uomo pieno di calore umano, leale, appassionato e infinitamente curioso. Questo volume offre uno sguardo privilegiato e definitivo sul regista che ha cambiato per sempre il cinema contemporaneo, e sull'uomo, complicato e spesso frainteso, che si teneva nascosto dietro l'immagine dell'artista. Un testo veemente steso nell'estate del 1999 come a voler eseguire le ultime volontà di Stanley Kubrick: una furente elegia, una lenta meditazione su un amico appena morto e su un regista immortale, un'impossibile intervista postuma, un dialogo per voce sola e, soprattutto, una commemorazione aperta da una dichiarazione di amicizia per l'uomo e conclusa da un inchino alla perfezione dell'artista.