Mimesis: Semiotica e filosofia del linguaggio
Teoria delle emozioni. Studio storico psicologico
Lev S. Vygotskij
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 300
Lev Semënovic Vygotskij è noto per aver gettato le fondamenta della “psicologia storico-culturale” che offre una concettualizzazione dell’apprendimento umano produttivo ed efficace e quindi imprescindibile strumento di conoscenza del mondo dell’educazione e dell’istruzione. La "Teoria delle emozioni" è un dettagliato viaggio nel tempo e nel mondo che ci guida attraverso numerosi studi e teorie in un vasto ventaglio di approcci che spaziano dal fisiologico al filosofico, senza mai tralasciare la solida impostazione psicologica che caratterizza tutto il lavoro di Vygotskij. Attraverso la lettura di questi venti capitoli è possibile percorrere un viaggio, storico e teorico, che consente di fermarci in diverse epoche della scienza e ci concede l’opportunità di trovare, spesso con dovizia di dettagli, i nomi di gran parte degli studiosi e dei personaggi storici che hanno affrontato il tema elusivo ma imprescindibile delle emozioni. Il libro è corredato dall'Introduzione di Maria Serena Veggetti, una delle più importanti studiose del pensiero di Vygotskij.
L'antifilosofia di Wittgenstein
Alain Badiou
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 89
Tra il 1992 e il 1996 Alain Badiou dedica il seminario che tiene presso l’École normale supérieure alla definizione della nozione di antifilosofia. Dopo aver ripercorso il pensiero di Nietzsche (1992-1993) e prima di affrontare Lacan (1994-1995) e san Paolo (1995-1996), il filosofo francese si sofferma su Wittgenstein (1993-1994), proponendo una complessiva e originale rilettura del "Tractatus logicophilosophicus". In esso vengono rintracciate le tre operazioni che contraddistinguono l’antifilosofia: la critica linguistica degli enunciati filosofici; il riconoscimento della filosofia come atto; l’appello, contro l’atto filosofico, a un atto alternativo e innovativo, che nel caso di Wittgenstein si presenta come “arci-estetico”, puro mostrarsi di ciò che non può essere detto. Badiou offre così una inedita interpretazione di uno dei testi chiave della filosofia del Novecento e un insolito ritratto del suo autore, “mistico, esteta, staliniano della spiritualità”.
Linguistica e filosofia del linguaggio. Studi in onore di Daniele Gambarara
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 540
La vita scientifico-accademica di Daniele Gambarara coincide in gran parte con quella dell'Università della Calabria, in cui arrivò nel 1974, a poca distanza dalla fondazione. Da allora, non ha mai lasciato l'Unical. Questo non significa che si sia votato all'isolamento: la cifra del suo lavoro è esattamente opposta. Il compito che egli si è assegnato in tutti questi anni è stato quello di porre l'Università della Calabria (e il gruppo che attorno a lui negli anni si è formato -rappresentato dai curatori di questo volume) al centro di una rete che non si limita ai contatti più stretti, e nemmeno alla variegata galassia demauriana, ma si apre al dialogo, alla collaborazione e allo scambio con le realtà più diverse. Di questo dialogo, che dura da più di quarant'anni, il libro è una testimonianza e un rilancio.
Le geografie della mafia nella vita e nella letteratura dell'Italia contemporanea
Robin Pickering-Iazzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 276
Oggigiorno si parla molto della mafia come fenomeno territoriale, ma quali sono i rapporti tra racconti e mafia? Quali terreni, concreti e fantasticati, ne derivano? Questo studio esplora le geografie della narrazione della mafia create grazie alle testimonianze e alle opere letterarie di figure come Silvana La Spina, Maria Rosa Cutrufelli, Dacia Maraini e Rita Atria. L'analisi evidenzia le pratiche e i modi di pensare, mafiosi e anti-mafiosi, che stanno alla base di diverse città-mondo come Catania, Palermo e Gela, ma anche della nazione intera, con finestre aperte su paesaggi cyberspaziali. Attingendo a concetti provenienti dalla cartografia culturale e sociale, sviluppati da autori come Edward W. Soja, Lea Vergine e Michel de Certeau, vengono proposti nuovi modi per comprendere la mafia, l'ideologia, l'immaginario mafioso al femminile, la resistenza civile e l'impegno postmoderno, la memoria e la cultura della legalità nella rete.
Walter Benjamin, Gershom Scholem e il linguaggio
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 202
Walter Benjamin sviluppa nel 1916 una teoria del linguaggio che esporrà nel saggio rimasto inedito Sulla lingua in generale e sulla lingua dell’uomo (1916), e lo farà a stretto contatto, dal 1915, con l’amico Gershom Scholem, allora giovane studente di matematica e filosofia e studioso di ebraismo. Benjamin mostra di essere in piena sintonia con Scholem e con la sua visione cabbalistica del formalismo del linguaggio della Torah, in cui sono fondamentali il suono, il valore numerico e la forma delle lettere, e non i contenuti e i significati del testo, nella sua concezione mediale della lingua dei nomi (riflesso, nel loro caratterizzarsi come idee, della parola creatrice di Dio) e delle parole, che hanno finito per comunicare contenuti estrinseci e sono il fondamento dei concetti. In una serie di note di diario del 1916 Scholem individua un legame – di cui discute con Benjamin – tra una sua “teoria matematica della verità” e la forma interna della lingua ebraica Le conoscenze teologiche di Scholem e le letture che Benjamin e Scholem intraprendono portano entrambi a sviluppare una teoria del linguaggio fondata sulla interpretazione della Genesi e della Cabbalà, ma anche ad affrontare questioni gnoseologiche e matematiche sviluppate a partire da testi kantiani, neokantiani, husserliani e fenomenologici in generale.
Ermeneutica della vita pratica. Deliberazione e persuasione atraverso Heidegger e Aristotele
Armando Canzonieri
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 162
Nel 1924 Heidegger avvia un confronto serrato con la Retorica di Aristotele, vedendo in quest'opera il punto di partenza per comprendere la struttura dell'ascolto del logos. Nelle lezioni di Marburgo sui concetti fondamentali della filosofia di Aristotele, dunque, le pratiche retoriche e non la filosofia del linguaggio esibiscono, agli occhi di Heidegger, gli aspetti strutturali del modo in cui l'essere umano parla con sé stesso quando prende una decisione, deve governare una passione, quando fa i conti con i propri desideri. Aprire all'interno della propria vita degli spazi di autodeterminazione, diventa in questo quadro di riferimento l'effetto della possibilità di far abitare nella propria coscienza i consigli, i rimproveri, le lodi degli altri.
Bestie filosofi e altri animali
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 303
Tra filosofia e animalità c'è un rapporto intrinseco, perché per capire che cos'è l'essere umano occorre avere un termine di confronto. L'animale, appunto. Parlare degli animali significa occuparsi dell'umano, e viceversa, fin da quando, per definire quest'ultimo, Aristotele spiegò che l'umano è quel vivente che ha il linguaggio e che, di conseguenza, l'animale (non umano) è quel vivente che non ha il linguaggio. Non importa tanto se questa definizione sia vera o falsa (dipende da come, a sua volta, si definisce il linguaggio, operazione piena di difficoltà), quanto che la definizione dell'umano sia possibile solo sullo sfondo di quella dell'animale, e viceversa. Muovendo da tale ipotesi, questo libro ricostruisce alcune delle tappe fondamentali della riflessione filosofica sull'animalità, dal mondo greco, al Rinascimento, fino all'arte contemporanea. Un percorso che mostra come, progressivamente, quel confine così tenacemente difeso sia sempre più labile, sempre meno sicuro.
La chiave musicale di Wittgenstein. Tautologia, gesto, atmosfera
Stefano Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: V-230
"È impossibile per me dire nel mio libro una parola su tutto ciò che la musica ha significato nella mia vita. Come posso sperare allora di essere compreso?". Con queste parole Ludwig Wittgenstein spiegava all'amico Maurice O'Connor Drury l'importanza della musica per lo sviluppo del suo lavoro filosofico. Questo libro segue l'indicazione data dal filosofo, individuando nella riflessione sulla musica una chiave d'accesso all'intero percorso che va dal Tractatus logico-philosophicus alle annotazioni contenute in Della Certezza. Senza voler tracciare un'estetica musicale wittgensteiniana (ma non rinunciando a un confronto con le principali voci della filosofia della musica), il presente lavoro rilegge l'opera di Wittgenstein trovando nell'arte dei suoni la pietra di paragone a partire dalla quale tentare di spiegare alcuni tratti caratteristici della logica, della comprensione verbale e dell'accordo tra i parlanti.
Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 222
I testi raccolti in questo volume continuano e approfondiscono la ricerca "Istituzione e differenza. Attualità di Ferdinand de Saussure" avviata dall'Istituto Svizzero di Roma, in collaborazione con l'Università della Calabria e il Cercle Ferdinand de Saussure. Il grande linguista ginevrino, riferimento indiscutibile delle scienze umane del Novecento, torna al centro della scena presentato in una chiave inedita. Studiosi di fama internazionale e giovani ricercatori propongono una ricerca libera dall'ipoteca strutturalista, un laboratorio spericolato capace di offrire strumenti utili alla comprensione del presente. "Istituzione e differenza" sono le nozioni saussuriane a partire dalle quali questo volume sviluppa una traiettoria critica che eccede gli steccati disciplinari, combinando filosofia del linguaggio e antropologia, teoria politica e scienze della vita, economia e psicoanalisi.
Dalla metafisica all'antropologia
ERNST TUGENDHAT
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 232
I saggi che compongono "Dalla metafisica all'antropologia" articolano e sviluppano il nucleo tematico principale della riflessione di Ernst Tugendhat in questi ultimi anni: la descrizione delle esperienze e delle azioni specificamente umane a partire dal fatto che l'umano è quel vivente segnato in modo radicale dal linguaggio proposizionale. Termini singolari, deissi, possibilità di esprimersi e di riflettere a partire da enunciati assertori o imperativi, diventano, in questi saggi, gli strumenti per comprendere la peculiarità del modo in cui l'essere umano esperisce se stesso, la propria esistenza temporale, i suoi desideri. Particolare attenzione viene dedicata a tre costellazioni tematiche da sempre centrali nella riflessione di Tugendhat: l'esperienza morale, l'esperienza mistica e l'esperienza religiosa.
Il bambino che non diceva nulla
Laurent Danon-Boileau
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 166
"A volte mi domando se la propensione di un bambino a propormi fantasmagorie in cui finzione e realtà si mescolano in maniera inquietante, non sia dovuta al fatto che per lui le parole siano soltanto delle forme vaghe, sulle quali non può far affidamento per tenere a distanza le idee che lo disturbano. Non riesce ad esprimersi in modo chiaro e rimane intrappolato in uno stato mentale di incertezza, tra significanti dai contorni vaghi. Tra le storie che vi racconterò c'è quella di un bambino che parlava piuttosto male, quando l'ho incontrato, non leggeva e mi dava spesso l'impressione di non distinguere tra il suo mondo immaginario e il mondo reale. Ho considerato che questa confusione avesse qualcosa a che fare con la sua carenza linguistica; di conseguenza, ho alternato nella terapia l'ascolto analitico con interventi prettamente pedagogici". Con la sua prosa fatta di racconti semplici e diretti, Danon-Boileau invita il lettore nella sala dove si svolgono le sedute con i bambini che soffrono di patologie dell'affettività, del linguaggio e della comunicazione. In questo libro Danon-Boileau non presenta una tecnica vera e propria; quello che vuole è mostrare come ogni caso richieda un approccio e una sensibilità diversi. Con il suo modo di agire difende un'etica psicoanalitica più umana grazie alla quale ogni piccolo paziente possa ritrovare sé stesso e quel piacere che viene dalla possibilità di condividere affetti ed esperienze... Prefazione di Marco Matsella.
La lingua traveste il pensiero. Immagine, logica e giochi linguistici in Wittgenstein
Marco Carapezza
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2014
pagine: 124
La lingua traveste il pensiero sottopone ad analisi uno dei principi guida del pensiero di Wittgenstein dal Tractatus fino alle ultime opere: il pensiero non viene espresso ma trasformato dal parlare. Il tema viene indagato attraverso la chiarificazione di nozioni centrali per la riflessione del filosofo: l'immagine, il gioco linguistico, il linguaggio privato. Per ognuna di queste nozioni viene proposta una lettura teoricamente avvertita che tiene conto dell'attuale dibattito tra letture resolute e letture "sostanziali". Vengono, così, ribaltate alcune tesi tradizionalmente attribuite a Wittgenstein in merito alla possibilità di confrontare direttamente immagini e fatti. Un intermezzo dedicato alla logica come linguaggio perfetto mette in dialogo la posizione di Wittgenstein con le attuali teorie sulla complessità computazionale.