Luni Editrice: Classici della storia
Note e ricerche sugli «Illuminati» e il misticismo rivoluzionario (1789-1800)
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
Autobiografia del fascismo. Antologia dei testi fascisti 1919-1945
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
L'Italia fra tedeschi e alleati. La politica estera fascista e la seconda guerra mondiale
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 304
Questo volume raccoglie una serie di saggi curati da Renzo De Felice, dedicati all’analisi di alcuni aspetti politici e diplomatici delle seconda guerra mondiale. Alcuni saggi trattano nello specifico la politica estera fascista a cui fa riferimento nel volume un ricco insieme di saggi di Jens Petersen, Renzo De Felice, Pietro Pastorelli, Gianluca André. Parlare di politica estera fascista significa fare continuo riferimento anche alla politica estera tedesca: un saggio di Andreas Hillgruber ne delinea lo sviluppo fra il 1933 e il 1941. Alle contromisure tedesche nel momento cruciale della caduta di Mussolini, è dedicata una approfondita ricerca di Josef Schröder, mentre Elena Aga Rossi studia la politica degli alleati verso l’Italia nel 1943. Chiude il volume un saggio di Lamberto Mercuri sugli alleati in Sicilia, testo interessantissimo riguardante la politica degli alleati verso l’Italia dopo la caduta del fascismo.
Intellettuali di fronte al fascismo
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 336
Il fascismo e l'Oriente. Arabi, ebrei e indiani nella politica di Mussolini
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2018
pagine: 384
D'Annunzio politico
Renzo De Felice
Libro
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 304
Questo volume rappresenta uno degli interventi critici più significativi relativamente all’attività politica e militare di Gabriele d’Annunzio. Attraverso documenti d’archivio del Vittoriale degli Italiani, lettere e memorie dei legionari, Renzo De Felice intende far luce sulla politica dannunziana distinguendola dall’ideologia fascista, con l’intento di sfatare l’idea divulgata dal Regime fascista di d’Annunzio “precursore” di Mussolini. Come sottolinea l’autore nell’introduzione, è fuori dubbio che il fiumanesimo dannunziano e il fascismo delle origini affondino le loro radici nello stesso magma culturale e siano entrambi figli della crisi determinata dalla prima guerra mondiale e dell’affermarsi della società di massa. La marcia su Fiume prefigura quella su Roma, i discorsi alle masse preannunciano quelli di piazza Venezia, gli slogan e le divise dei legionari anticipano i modelli degli squadristi-gerarchi fascisti. Eppure, nonostante tutto questo, nonostante queste apparenti evidenze e somiglianze, è necessario procedere con estremo rigore e senso critico, evitando generalizzazioni affrettate o semplicistiche, approfondendo i vari fenomeni e i loro contesti. Dice De Felice nell’introduzione: «Gli intenti politici, il fervore morale, le prospettive a più lungo respiro che d’Annunzio e Mussolini misero nell’impresa di Fiume furono e divennero via via diversissimi, come diversissimi furono le conseguenze, gli ammaestramenti che ne trassero». La vita di Gabriele d’Annunzio è stata un continuo atto di sfida e grandezza tanto che uno dei motti che il Vate aveva stampato sulla sua carta da lettera era Memento Audere Semper: De Felice insegna in queste pagine a non confondere lo slancio eroico, il sogno pratico e al tempo stesso intellettuale di d’Annunzio con il “momento” storico di Mussolini e del fascismo: essi camminavano a fianco, potevano anche condividere molti ideali, ma mai potranno essere confusi come uno miscela dell’altro.