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Lindau: Universale film

John Ford. Sentieri selvaggi

John Ford. Sentieri selvaggi

Alberto Morsiani

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 141

Attraverso il personaggio di Ethan Edwards - un soldato sudista che rientra a casa dopo la dolorosa esperienza della Guerra Civile - John Ford narra la storia dell'"eroe americano", coraggioso, solitario e intransigente. Ford realizza un western complesso, a suo modo misterioso, in un ambiente che ricorda la tragedia antica e in cui risuonano i mille significati del mito del West e insieme gli archetipi culturali americani: il rapporto tra le legge e l'etica, la necessità della violenza, la libertà dell'individuo sacrificata alle esigenze della collettività, il confronto tra l'adolescenza e l'età adulta, il viaggio e la scoperta dell'altro, il rapporto con una natura aperta e selvaggia.
14,00

Ozu Yasujiro. Viaggio a Tokio

Ozu Yasujiro. Viaggio a Tokio

Dario Tomasi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2007

pagine: 143

Lo spettatore trova nel capolavoro di Ozu un'organizzazione narrativa, uno stile di rappresentazione, dei modelli comportamentali che affondano le loro radici nella cultura e nella società giapponesi. Ma al contempo questi elementi approdano a temi che hanno una portata universale: la famiglia, l'ineluttabile trascorrere del tempo, il senso dello scacco esistenziale, il nostro modo di rapportarci all'effimero che ci circonda. È per questo che assistere a questo (come agli altri) film del grande regista è sempre un'esperienza unica: un viaggio in una cultura lontana e affascinante, ma anche dentro di noi e il nostro mondo.
14,00

Mark Sandrich. Cappello a cilindro

Mark Sandrich. Cappello a cilindro

Ermanno Comuzio

Libro

editore: Lindau

anno edizione: 2002

pagine: 128

9,00

Peter Greenaway. I misteri del giardino di Compton House

Peter Greenaway. I misteri del giardino di Compton House

Alessandra Curti

Libro

editore: Lindau

anno edizione: 2000

pagine: 147

"I misteri del giardino di Compton House" fu presentato in concorso al Festival di Venezia nel 1982. Fra il disappunto di molti non vinse nessuno dei premi principali. Una volta distribuito internazionalmente, divenne però un caso, fornendo un'ulteriore conferma a chi voleva vedere nell'asfittico panorama cinematografico di quegli anni il fermento di una "rinascita britannica". Peter Greenaway è oggi uno degli autori più complessi, eccentrici e rispettati del cinema contemporaneo.
13,00

Luis Buñuel. Viridiana

Luis Buñuel. Viridiana

Vicente Sánchez Biosca

Libro

editore: Lindau

anno edizione: 2000

pagine: 120

8,26

Luchino Visconti. Rocco e i suoi fratelli

Luchino Visconti. Rocco e i suoi fratelli

Mauro Giori

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2011

pagine: 243

Nei suoi cinquant'anni di vita, Rocco e i suoi fratelli non ha mai perso il suo status di opera-chiave di un'epoca in cui il cinema assolveva un ruolo capitale nella cultura del nostro paese. Raccogliendo l'eredità trasgressiva di La dolce vita, il film di Visconti ha urtato sensibilità molto accese in un momento di delicata transizione politica, suscitando un aspro dibattito che ha coinvolto la censura, la politica e la magistratura. Facendo ricorso a documenti in buona parte inediti reperiti in vari archivi, e prendendo le mosse da un'analisi filologica delle carte del regista, questo volume propone nuove ipotesi sulle complesse e tormentate fasi che portano alla stesura della sceneggiatura, sulle fonti (in particolare sul ruolo svolto da Giovanni Testori), sulle vicende censorie e sulla ricezione di quella che resta una delle opere più studiate di Visconti, riletta alla luce del suo contesto culturale.
19,00

Stanley Kubrick. Shining

Stanley Kubrick. Shining

Giorgio Cremonini

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2011

pagine: 146

"Shining assomiglia in modo esemplare al labirinto che il protagonista Jack Torrance osserva agli inizi della sua follia, di cui si crede dominatore, ma da cui gli sarà impossibile uscire. Nel momento in cui tutto sembra finire e crediamo di esserne fuori, basta un'immagine a ricacciarci al suo centro, in quel groviglio di contraddizioni irrisolte che è l'Uomo, lo specchio opaco in cui ogni risposta, lungi dall'essere risolutiva, è parziale e sfuggente, elusa con la stessa cura con cui vengono edificate le domande." (Giorgio Cremonini)
14,50

Federico Fellini. La dolce vita

Federico Fellini. La dolce vita

Antonio Costa

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2010

pagine: 216

Non c'è titolo di film italiano famoso quanto "La dolce vita". Lo si è usato e si continua a usare per evocare di tutto: l'Italia del boom, il mito di Roma tra nobiltà nera e Hollywood sul Tevere, stili di vita, capi di abbigliamento, (cattive) abitudini italiche e peccati, soprattutto peccati, di tutti i tipi. A cinquant'anni dalla prima proiezione pubblica (3 febbraio 1960) e dopo il diluvio di celebrazioni, testimonianze, rivelazioni, gossip, il libro di Antonio Costa lascia tutto questo sullo sfondo ed entra nel merito del film in quanto tale: ne studia la struttura, si occupa della composizione delle sequenze, analizza i personaggi, discute le tematiche e definisce la mappa delle straordinarie invenzioni di Fellini. In chiusura, una nutrita antologia di commenti, scelti per lo più tra quelli di famosi scrittori quali Pasolini, Fortini, Arbasino, Vittorini e Le Clézio.
19,00

George A. Romero. La notte dei morti viventi

George A. Romero. La notte dei morti viventi

Dario Buzzolan

Libro: Copertina morbida

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 126

"Si ha l'impressione che "La notte dei morti viventi" sia a lungo rimasto vittima di un equivoco: l'idea che il film fosse non soltanto un film di genere, un horror, ma in particolare una sorta di capostipite dello splatter. Il che gli ha fruttato l'esilio nel territorio dei "film per appassionati". E invece "La notte dei morti viventi" è molto più simile a "Gli uccelli" di Alfred Hitchcock che a "Non aprite quella porta" di Tobe Hooper. La forza che ha turbato più d'una generazione di spettatori non è quella che scaturisce dall'esposizione di uno squartamento, dallo spettacolo "osceno" della carne martoriata. È più sottile, più profonda. La notte dei morti viventi è, prima che un film di genere che usa la morte per spaventare, uno dei più radicali film sulla morte che siano mai stati realizzati. Per questo, come il suo oggetto, continua - e continuerà a lungo - a affascinarci e sfuggirci, a attrarci e respingerci.»
14,00

Pier Paolo Pasolini. La ricotta

Pier Paolo Pasolini. La ricotta

Tomaso Subini

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 221

Il nodo centrale che ogni analisi testuale del film di Pasolini si trova a dover sciogliere è il funzionamento della sua struttura portante in mise en abîme. "La ricotta" è infatti una rappresentazione che duplica se stessa al suo interno, adottando il procedimento tipicamente manierista della citazione. Così facendo, Pasolini elabora una complessa, per quanto spettacolare, riflessione di natura metalinguistica, sullo sfondo di una provocatoria e scandalosa rappresentazione del religioso, costatagli una condanna per vilipendio alla religione di Stato. Ma ciò che all'uscita del film fu giudicato irriverente - in particolare l'aver suggerito un'equivalenza tra la vicenda di Gesù e quella di Stracci, comparsa sottoproletaria che percorre le tappe di un calvario moderno fino alla morte in croce - si impone con forza alla sensibilità odierna quale emblematica espressione di un inquieto e autentico percorso religioso.
18,00

Alfred Hitchcock. Psyco

Alfred Hitchcock. Psyco

Mauro Giori

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2009

pagine: 233

Proprio quando la sua fortuna critica si trovava a un punto di svolta, Hitchcock sorprese il pubblico e i recensori allontanandosi dalle formule dei suoi consueti film a suspense e realizzando una grande "giostra" macabra. Ma dietro la sua parvenza dimessa - fu girato con pochi soldi, in bianco e nero, in formato non panoramico - "Psyco" è un'opera estremamente complessa e innovativa, capace di scavare nelle pieghe più angosciose della società. Sulla falsariga del romanzo omonimo di Robert Bloch - un libro di controversa qualità, sottoposto peraltro a sottili ma significative manipolazioni Hitchcock aggiorna il binomio romantico amore-morte alla luce della vulgata psicoanalitica diffusasi negli Stati Uniti negli anni '50 e porta alle estreme conseguenze le sue ossessioni per la violenza, il sesso e le inibizioni prodotte dalla famiglia. Ne risulta un film eversivo e proteso verso la modernità, capace di incidere sull'immaginario collettivo anche oggi, a distanza di mezzo secolo dalla sua uscita.
19,50

David Lynch. Mulholland drive

David Lynch. Mulholland drive

Luca Malavasi

Libro: Libro in brossura

editore: Lindau

anno edizione: 2008

pagine: 228

Tra i film più importanti del cinema contemporaneo, "Mulholland Drive", per la sua particolare struttura narrativa, ha sollecitato fin da subito un'infinita serie di ipotesi di lettura, quasi tutte consacrate a sciogliere il mistero della sua natura "doppia". Sottraendosi al gioco "enigmistico" che ha segnato il destino analitico del film, il volume propone una lettura originale, interessata a comprendere come il particolare arrangiamento del racconto metta in scena una sola storia, quella di un movimento di caduta e di sconfitta di cui Lynch non descrive semplicemente l'itinerario, ma i continui processi di trasformazione figurativa. Muovendosi sul crinale sottile e sempre più indecifrabile che separa la realtà dalle dimensioni che la anticipano e la doppiano, "Mulholland Drive" compone un requiem laico per la realtà e le illusioni del mondo contemporaneo, proponendo al tempo stesso una filosofia dell'incertezza e della continua riapertura delle forme capace di testimoniare ciò che è e, al tempo stesso, ciò che non è.
18,50

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