Narrativa erotica

Terza parte ed epilogo del libro il quale parla del protagonista che racconta un suo sogno, in cui vede le idee degli sceneggiatori tramutarsi in cavalli liberi e selvaggi galoppare per le strade senza più restrizioni, metafora del non avere più barriere di budget o politica per esprimere la propria creatività filmica, scappati dalle stalle da un immaginario castello dove erano segregati dal produttore cinematografico. Il protagonista si risveglierà poi in un paesaggio di mare, appunto una ipotetica Bora Bora, che significa successo, soldi, bella vita, avendo seguito la propria ispirazione e vena artistica senza prestare ascolto alla critica e alla censura, in uno chalet, con la attrice dei suoi sogni.

"Nel mondo del cinema contano solo l'apparenza, i soldi e i contatti. Questo è uno sfogo ironico e messo in forma artistica che vuole essere divertente e non offensivo, del fatto che non bastano solo il talento e la creatività, ma i mezzi per prodursi soprattutto, le raccomandazioni, il leccaculismo, il giro. Ed avere a che fare con una boria ed una presunzione della gente oltremodo fuori misura."

Romanzo erotico, ironico, surreale, che racconta dei tabù sul sesso, e della vera faccia oscura della gente, dei delitti e azioni sataniche dei borghesi, dietro le divise delle cariche pubbliche. La sporcizia filmata da un regista che non ha paura di sporcarsi. Finti moralisti che sono come degli zombie frustrati, angeli maledetti che parlando di buon senso mordono contro i giovani i quali vogliono amarsi alla luce del sole a primavera. Delle famiglie invadenti, moleste, completamente squilibrate, violentemente stupide e maleducate nella loro presenza non voluta e fastidiosa dentro le coppie, che rovinano i matrimoni, dei loro rapporti disgustosi e appiccicosi con le figlie, figure inquietanti che non stanno al posto loro, da film horror, contro le quali non c'è altro rimedio della forza. E della libertà dell'amore che è invece un viaggio da percorrere da soli nel proprio spazio, vivendo le esperienze lungo una propria strada diversa, soprattutto con i propri figli, frutto della passione, di rock n roll. Di vibrazioni forti. E non di schemi, programmi, orari, etichette sociali. E mettere in mezzo altre figure è profondamente sbagliato e pernicioso. E delle false apparenze della televisione come le persone vengono ridipinte da una sorta di specchio deformante da ciò che realmente sono davanti ai social, le inquadrature ricercate delle camere costruendoli per il pubblico.

Aleksandr Volkov è il capo della mafia russa. Mosca è il suo personale inferno, ma anche il miglior paradiso per uno come lui. Nessuno può dirgli di No: lui ordina, il resto del mondo criminale, esegue. A San Francisco per affari, stringerà la mano di Drake Roberts nel suo Lily's Club. Quello che però non sa è che Lily non è solo il nome di un club, ma quello del tesoro più prezioso di Drake. Quando Aleksandr scoprirà chi è veramente Lily, sarà ormai troppo tardi. Si odieranno al primo sguardo, ma non appena lui la sfiorerà, tutto il suo dannato mondo vacillerà. Aleksandr sa che dovrebbe rimandarla a casa da Drake, ma a volte, il destino gioca la sua carta migliore e allora Lily sarà costretta a rimanere col figlio del diavolo in persona, pur di salvarsi la vita. All'inferno non c'è spazio per le emozioni, né tantomeno per l'amore, ma allora cosa spingerà Lily a cedere un pezzo di cuore alla volta all'uomo più spietato di tutti? E se Aleksandr dovesse combattere contro un nemico peggiore del proprio cuore?