LetteraVentidue: Alleli/Research
L'architettura parlata. Contro la dittatura della spettacolarizzazione
Alfredo Passeri
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 268
Chi non legge non sa cosa succede, perché le idee talvolta si irrigidiscono, talvolta si assopiscono, talvolta come le stelle si spengono. La concentrazione, il silenzio, la solitudine sono essenziali. L’homo sapiens è capace di decodificare segni e di elaborare concetti astratti; l’homo videns non è portatore di pensiero ma fruitore d’immagini, con conseguente impoverimento della capacità di comprensione, ragionamento, giudizio critico. "L’Architettura parlata" assorbe e amplifica simili e diffusissime consuetudini. Il presente lavoro vuole essere il contraltare del vaniloquio senza logicità, incomprensibile. Trattando di stretta attualità, il libro "L’Architettura parlata" è come raccontare di un cantiere con i lavori in corso. Un certo numero di interventi si stanno portando avanti, alcuni molto lentamente, altri sono fermi, altri ancora non vedranno mai la luce. Sarebbe auspicabile registrare che il maggior numero di progetti vada in porto. Ma una buona dose di realismo non guasta e aiuta a non farsi troppe illusioni. Presentazione di Paolo Berdini.
Landscape of[f] limits. Shifting perspective on landscape architecture
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 96
The affective city. Laurentino 38. Corpi e luoghi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 168
È possibile declinare la dimensione affettiva negli spazi della città pubblica? Questo volume osserva la vicenda del Laurentino 38 alla luce di una prospettiva che mette al centro il soggetto come corpo che percorre e occupa gli spazi, e che è dunque abilitato a vivere, abitare, ri-progettare un luogo. Al Laurentino il tema del corpo sembra avere un posto privilegiato, interferendo con il cliché di una modernità sterilizzata da ogni sfera emotiva. Mai come in questo quartiere il corpo è infatti dispositivo di percezione, poiché costantemente attivato in un movimento che i progettisti avevano immaginato come circolatorio, ma che si è riorganizzato sulla base di promesse mantenute o disattese, iniziative pianificate o spontanee, eventi positivi o distruttivi. A cinquant'anni dalla sua costruzione, rileggere il Laurentino 38 con gli occhi e gli strumenti proposti - spazio, corporeità, memoria/trauma - aggiunge gradi di complessità alla visione novecentesca di questo modello urbano; un differente approccio che trova qui le condizioni ideali di sperimentazione, a partire dall'assunto che l'abitare non sia un concetto ma, prima di tutto, una pratica.
L'Adriatico come smart sea. Narrazioni e interpretazioni per un mare condiviso
Lorenzo Pignatti
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 112
Per noi che viviamo o lavoriamo a Pescara o per lo meno lungo la costa adriatica, il Mare Adriatico è sicuramente il protagonista di un grande contesto geografico rappresentato dalla Macro Regione Adriatico-Ionica-Balcanica, uno spazio fluido capace di integrare culture, storie e saperi che si sono sviluppati su entrambe le sponde del suo bacino. Attualmente, il carattere cosmopolita e culturalmente diversificato dell'intera regione necessita di un luogo identitario, un luogo di nuova centralità, che sia sicuramente esterno agli Stati limitrofi che hanno le loro storie e proprie identità. Uno spazio neutro che possa incentivare nuove ed inaspettate relazioni tra l'Europa e i Balcani, «uno spazio-movimento», ovvero un unico sistema connettivo composto da «pianure liquide comunicanti» (Braudel 1987). All'interno di queste riflessioni e malgrado i conflitti che sono emersi in questi ultimi mesi nell'Est Europa e in Medio Oriente, emerge la possibilità di interpretare l'Adriatico come uno Smart Sea, ovvero uno spazio condiviso che si basi sulla demografia cosmopolita che popola le sue sponde, che possa considerare i confini come linee porose che permettano prolifiche contaminazioni e che possa incentivare nuove connessioni fisiche e virtuali tra le città e le loro istituzioni. Quindi uno spazio inclusivo, attrattivo e competitivo, uno spazio assolutamente smart. L'Adriatico come Smart Sea.
Architettura e morte. Riti, sepolcri e resti dell'umano
Caterina Padoa Schioppa
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 160
In un mondo che non si scandalizza più del ricorsivo dominio della natura sulla cultura, e pensa alla "fine" come condizione di vulnerabilità universale che accomuna umani e non-umani, la morte si offre quale grande opportunità per escogitare strategie di vita e di progetto, atte a costruire relazioni carnali, empatiche tra simili e tra estranei. Riti, sepolcri e resti dell'umano definiscono tre distinte dimensioni dello spazio per la morte, mutate nel tempo in funzione dello scambio simbolico tra vivi e morti. Nel presente, mentre pratiche, tecniche e tecnologie, con il sovvertimento della gerarchia tra permanenza e impermanenza, preannunciano la drastica riduzione delle architetture per la memoria, le comunità della non-appartenenza chiedono con sempre maggiore insistenza spazi civili dove ritualizzare e celebrare il commiato. Con lo scopo di posare lo sguardo su una zona d'ombra, una "domanda di architettura" inedita, remissiva seppur emergente, questo libro tenta di abbozzare un primo affresco di riflessioni teoriche e visioni progettuali sulla morte post-secolare. Con contributi di: Stefano Catucci, Felice Cimatti, Stefano Colavita, Giovanni Corbellini, Niccolò di Virgilio, Mariacristina D'Oria, Marcello Massenzio.
TULOU. La casa-fortezza del Fujian
Mariangela Turchiarulo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 172
Il paesaggio rurale cinese costituisce una straordinaria esperienza di ricerca sul senso profondo delle forme, nel loro rapporto universale con la Natura, che consente di ritrovare un ordine profondo e paradigmatico, oltre il particolare fatto architettonico. Le circolari case-fortezza cinesi (Tulou), disseminate lungo le direttrici fluviali, tra campi di riso e ponti di legno, costituiscono l'unità minima del villaggio: un arcipelago rurale fatto di "edifici-città" che accolgono intere comunità, nei quali la grande corte assume il ruolo di "spazio pubblico", di "scena urbana". Recinti ancestrali di terra, res monumentali della Natura, isolati e al tempo stesso connessi dal medesimo paesaggio, rimandano ad una storia universale delle forme. Una forma concava e al contempo convessa, dall'origine "anfibia e terrestre", dotata di una grande forza formalizzatrice e strutturante. Il recinto diventa il sistema che misura le relazioni tra le parti che compongono la geografia territoriale; una forma che diventa segno, espressione di un contenuto; significato e significante nella semiotica del paesaggio.
Borghi nuovi. Paesaggi della contemporaneità
Natalina Carrà
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 304
Il volume si occupa di tematiche relative ai processi di valorizzazione dei borghi, i piccoli insediamenti, delle aree interne, nello specifico dei territori della Città Metropolitana di Reggio Calabria, proponendo una sperimentazione progettuale in un piccolo centro di questo territorio (Samo-Precacore). Le aree interne concorrono ai futuri assetti del territorio attraverso il rafforzamento e la costruzione dell'immagine e della forma dei luoghi, valorizzando gli aspetti consolidati nel tempo. Le risorse culturali, materiali e immateriali, con forti specificità locali perseguono forme processuali, approcci e orientamenti finalizzati prevalentemente al rilancio di nuove economie e sviluppo. Ma, il rilancio delle aree interne che passa per la rivitalizzazione di borghi, paesi e centri storici minori si scontra con un problema di fondo, ovvero la capacità di elaborare politiche pubbliche capaci di coniugare le aspettative di sviluppo del territorio, sfruttandone i vantaggi competitivi naturali, con la salvaguardia delle identità storiche e culturali.
NiLab. Nile as laboratory
Marina Tornatora, Ottavio Amaro, Ahmed Sami Abd Elrahman, Moataz Samir
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 316
From emergency to emerging places
Paolo Bonvini, Maddalena Ferretti, Gianluigi Mondaini
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 320
A seguito del sisma che ha colpito il centro Italia nel 2016, il Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura dell'Università Politecnica delle Marche, con il suo gruppo di ricerca Hub for Heritage and Habitat dell'area Architettura, ha dedicato un programma di esplorazione progettuale per alcune città colpite dall'evento sismico all'interno della Regione Marche.
Spiritual A.I. Immagini di spazio per l'architettura ecclesiale. Imagining spaces for ecclesial architectures
Grisi Tino
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 80
La ricerca accetta la sfida della rappresentazione dello spazio architettonico ecclesiale alla luce delle teologia moderna, auspicando un'autentica innovazione. L'uso dell'Intelligenza Artificiale per generare immagini spaziali apre a una progettazione dinamica e non sostituisce, ma può arricchire, l'esperienza religiosa in architetture aperte alla meditazione e alla comunità. Le idee di Romano Guardini, Barnett Newman, Jacques Maritain influenzano tale prospettiva, dove l'I.A. crea espressioni estetiche in evoluzione, suggerendo nuove possibilità percettive. Le immagini uniscono apprendimento simbolico, innovazione urbana e apertura multiculturale, proponendo quali nuovi "tipi" spirituali la cappella urbana e l'edificio ibrido, luoghi dove poter sviluppare, ancora, la forza creativa dell'architettura ecclesiale.
Contro il rischio della ricostruzione. Verso teorie progettuali per il post-sisma nelle aree interne e marginali italiane. Ediz. italiana e inglese
Giovangiuseppe Vannelli
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 152
Contro il rischio della ricostruzione è un invito a reintrodurre il progetto nella gestione dell’emergenza ponendo al centro la necessità di una rinnovata dimensione teorica e critica. Il volume indaga i paesaggi interni e marginali italiani – principalmente in riferimento ai territori dei crateri del sisma 2009 e del sisma 2016-17 – rappresentativi di una critica condizione contemporanea dell’abitare al tempo della policrisi. Trascendendo la nozione di temporaneo, il progetto nel post-emergenza è indagato nella sua capacità di fare – e rifare – città. Le forme del temporaneo sono reinterpretate nell’ambito di una visione relazionale, interscalare e, necessariamente, complessa. In definitiva il volume accende i riflettori sulla prassi ricostruttiva assumendo come punto di osservazione il patrimonio temporaneo che necessita oggi di essere ripensato nelle sue tracce passate ma ancor più nella costruzione delle domande di progetto a venire. Introduzione di Angela D'Agostino. Prefazione di Camillo Boano.
Progettare lo sport. Teorie ricerche architetture
Davide Allegri, Emilio Faroldi
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2024
pagine: 252
La narrazione di esperienze collocate tra passato e futuro determina per l'architettura un tramite unico di esplorazione del rapporto tra esistente e nuovo, tra antico e moderno, tra memoria e innovazione, tra storia e contemporaneità. Un solco tematico di deciso confronto e dibattito, volto ad alimentare l'articolata sfera rappresentata dai contributi teorico-progettuali in materia, per mezzo di una pratica dialogica finalizzata al dominio della complessità del fenomeno urbano contemporaneo. Specularmente, nell'ambito del progettare lo sport e le sue infrastrutture, l'architettura della città rimane il punto di rifermento e di osservazione di una realtà in divenire dal valore comune: un'entità fisica e sociale la cui pianificazione veicola la vivibilità della medesima. Una realtà disegnata da un territorio articolato di reti, servizi e spazi pubblici, nei confronti della quale la ricerca urbanistica e architettonica stimola l'attuazione, all'interno di politiche di rigenerazione urbana, di recupero e valorizzazione di spazi e contenitori esistenti, parallelamente all'addizione di nuove architetture atte a riattivare energia e relazioni. In armonia con tali presupposti si colloca la presente raccolta di un consistente numero di teorie, ricerche, architetture quali testimonianze del lavoro didattico svolto nell'ambito del nostro laboratorio di tesi di laurea, elaborate e discusse presso la oggi Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, riguardante temi connessi all'architettura riferita allo sport nei suoi articolati profili. Il volume elegge la cultura dello sport e la gestione colta del tempo libero quale barometro interpretativo della definizione di modelli e strategie di rigenerazione urbana e sociale degli ambienti costruiti. Luoghi e spazi che lo sport trasforma in beni culturali da condividere e valorizzare, analizzando le ricadute che tale variabile esprime sulla trasformazione del tessuto urbano, in linea con le tendenze e i solchi di ricerca in atto negli scenari antropizzati e naturali più evoluti. Il contesto dell'architettura mostra azioni di rinnovata trasformazione e strategico insediamento delle strutture polifunzionali sportive che sempre più assumono un ruolo determinante e significativo nella configurazione delle città e del territorio. La selezione dei lavori, all'interno del più ampio panel di tesi di laurea sviluppato sul tema, fonda le sue radici nell'interesse pedagogico della diffusione di esiti di eccellenza e nel loro porsi, per metodo e atteggiamento culturale, in modo innovativo nei confronti di dinamiche urbane spesso statiche e non più confacenti a una interpretazione aperta e inclusiva dello sport e delle sue declinazioni. Gli studi restituiscono esperienze progettuali consapevoli della complessità del fenomeno architettonico e costruttivo: in tale ambito, la ricerca storica, lo studio del contesto sociale e culturale, la sensibilità artistica, la verifica costruttiva e le istanze compositive si fondono in una competenza integrata di sintesi dalla quale, lo studente-progettista, attinge per configurare l'ipotesi trasformativa di un luogo attraverso la valorizzazione di una funzione primaria quale risulta essere lo sport, oggi riconosciuta come fondante per una rinnovata società. Nell'architettura contemporanea la progettazione delle infrastrutture sportive, anche nella loro declinazione di ambiti privilegiati atti a ospitare grandi eventi, offre un'occasione, spesso unica, di trasformazione e rivalutazione strategica della città e del territorio. Individuare nuove forme di sviluppo urbano polifunzionale, risulta imprescindibile all'interno della necessità di delineare, per mezzo di una paziente attività di analisi e ricerca, le caratteristiche e le potenzialità peculiari del tessuto territoriale nel quale si inseriscono.