LEG Edizioni: Le guerre
Slovenia 1945. Ricordi di morte e sopravvivenza dopo la seconda guerra mondiale
John Corsellis, Marcus Ferrar
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 290
Alla fine del maggio 1945 12.000 soldati sloveni vennero posti a bordo di treni dell'Esercito britannico e trasportati in Austria. Essi pensavano fosse il tragitto che li avrebbe condotti in Italia, e quindi verso la salvezza. La vera destinazione fu però la Slovenia, con la tortura prima e la morte poi. Questo libro, basato sulle testimonianze dei sopravvissuti, racconta la storia sconosciuta dei Domobranci, membri cattolici e anticomunisti della compagine dei collaborazionisti dei tedeschi e degli italiani che venne sterminata e dispersa in una diaspora tra le più crude nell'ambito del dopoguerra.
I bosniaci sul fronte italiano 1915-1918
Werner Schachinger
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 242
Un'aura particolare, ancor oggi viva in virtù della tradizione orale, circonda l'unicità dei combattenti bosniaci inquadrati in reggimenti austro-ungarici dopo l'acquisizione della Bosnia-Erzegovina da parte della monarchia danubiana. Al di là degli elementi "leggendari" e di colore, i Bosniaken, divenuti in breve tempo unità d'élite del multietnico esercito che servirono con ineguagliata lealtà e devozione, si segnalarono per il loro ardimento e per la rara tenacia dimostrata nelle circostanze più difficili e per le gesta compiute sul fronte italiano nel primo conflitto mondiale, distinguendosi in special modo nella guerra di montagna. Questo volume fornisce un apporto inedito alla conoscenza di questi reggimenti - etnicamente i più coesi della k.u.k. Armee - che combatterono nella fase crepuscolare della monarchia bicipite.
I soldati ebrei nell'esercito asburgico
Erwin A. Schmidl
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 140
Inizialmente visti con estrema diffidenza, gli Ebrei vennero inseriti nell'ir. Esercito multinazionale Austro-ungarico fin dal Settecento. Superando una serie di difficoltà legate alle rigide disposizioni della propria religione, gli Ebrei tuttavia dimostrarono nel tempo un sincero attaccamento ai colori degli Asburgo, fino a compiere veri e propri atti di eroismo e svolgendo carriere di assoluto vertice.
Operazioni speciali nell'età della cavalleria 1100-1500
Yuval N. Harari
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 320
Le operazioni speciali (spionaggio, sabotaggio, infiltrazione, controinformazione ecc...) sono oggetto di studio dell'arte della guerra soprattutto a partire della Seconda guerra mondiale. Questo studio innovativo getta una luce del tutto originale sulla pratica delle operazioni di guerra non convenzionale presenti già nel Medioevo.
Wagram. L'ultima vittoria di Napoleone
Gunther E. Rothenberg
Libro: Copertina morbida
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 283
"Il fuoco è tutto; il resto non ha importanza", affermò Napoleone alla vigilia della battaglia di Wagram, ribadendo una convinzione da tempo elaborata. Di fatto, il cruento scontro che il 5 e 6 luglio 1809 oppose su un fronte di 22 chilometri gli eserciti francese ed austriaco (una forza complessiva di 300.000 uomini), fu il più imponente combattimento delle guerre napoleoniche, un fatto d'armi che da ambo le parti vide un impiego del fuoco d'artiglieria senza precedenti. La campagna danubiana del 1809, risultato della rinnovata aggressività bellica dell'Austria dopo le ripetute sconfitte culminate nella rotta di Austerlitz del 1805 e le conseguenti perdite territoriali a vantaggio dei francesi, si caratterizzò per l'alternarsi delle fortune dei contendenti. In una prima fase, dopo l'occupazione di Vienna, Bonaparte cercò con risolutezza l'annientamento dell'Armata principale dell'arciduca Carlo, finendo però col subire uno scacco ad Aspern-Essling nel mese di maggio: gli austriaci avevano fatto propria la tattica dei sistemi di corpi d'armata ideata da Napoleone, sicché per l'imperatore diventava arduo assestare il colpo definitivo al nemico. Tale stato di cose condusse allo scontro d'attrito dei due giorni di Wagram, che segnò una svolta fondamentale nella conduzione della guerra in generale, preannunciandone i suoi sviluppi moderni.
Bisanzio e il suo esercito 284-1081
Warren Treadgold
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 320
La guerra marittima dell'Austria-Ungheria 1914-1918
Hans Sokol
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
La guerra del Friuli. Altrimenti nota come guerra di Gradisca o degli Uscocchi
Riccardo Caimmi
Libro
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 232
Dal 1615 al 1617 l'esercito della Repubblica di Venezia e quello dell'arciduca Ferdinando d'Austria si affrontarono sul territorio che dalla Val Canale giungeva a Monfalcone, sull'Adriatico, insistendo per un lungo tratto lungo il fiume Isonzo. Trecento anni dopo, sui medesimi luoghi, si sarebbero scontrati nel corso della Prima guerra mondiale Italiani ed Austriaci. Combattuta anche in Istria e Dalmazia, nel corso di questa guerra Venezia lottò per mantenere il dominio del Golfo e per riconquistare i territori perduti durante la guerra contro la lega di Cambrai, gli Arciducali per difendere il Südland isontino ed affermare le proprie aspirazioni sull'Adriatico. In questo aspro conflitto, caratterizzato da scorrerie, assedi, combattimenti e colpi di mano, più che da vere e proprie battaglie campali, si distinsero alcuni tra i più brillanti condottieri del secolo, tra i quali Wallenstein; gli stessi Generali comandanti le contrapposte armate, Pompeo Giustiniani ed Adamo di Trautmannsdorf, trovarono una gloriosa morte sul campo. Dopo le cronache di pochi autori seicenteschi ed alcuni successivi contributi, per lo più ispirati ai loro scritti, questo lavoro basato su ricerche d'archivio traccia per la prima volta un chiaro, equilibrato ed esaustivo quadro degli eventi, ponendo altresì all'attenzione del lettore aspetti rimasti sino ad oggi ignoti.
La Battaglia d'Algeri dei Servizi Speciali francesi. 1955-1957
Paul Aussaresses
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 152
Quando, tra il 2000 e il 2001, prima con un'intervista rilasciata a "Le Monde" e successivamente con la pubblicazione del presente volume di ricordi sull'esperienza nella guerra d'Algeria, il generale in congedo Paul Aussaresses decise di rompere il silenzio e di esporsi in prima persona rivelando i brutali metodi repressivi impiegati dall'esercito francese (e dei quali egli fu uno degli esecutori) nella lotta ai "ribelli" del Fronte di liberazione nazionale algerino (FLN), la Francia fu investita da una forte ondata emotiva e i vertici militari ne furono sensibilmente allarmati. La domanda che allora ci si pose era perché, a oltre quarant'anni di distanza, uno dei fondatori dello SDECE (Servizio di documentazione estera e di controspionaggio), tra i responsabili di spicco dei servizi di intelligence che operarono in Algeria tra il 1955 e il 1957 e in prima linea nelle sanguinose battaglie di Philippeville e di Algeri, rese noti particolari così sconvolgenti riguardanti l'uso sistematico della tortura e delle esecuzioni sommarie contro gli insorti? L'autore fornisce una risposta che può essere sintetizzata tanto nell'atteggiamento al tempo assunto dalle massime sfere governative parigine (l'allora presidente Pierre Mendès France dichiarò che la Francia non avrebbe mai trattato con i ribelli); quanto nell'augurio che egli esprime alla fine del libro, ossia che ai giovani francesi non debba mai toccare di fare quello che egli "dovette" fare in Algeria.
Soldato fino all'ultimo giorno
Albert Kesselring
Libro
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 373
Prima di Caporetto. La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo
Gianni Baj-Macario, Anton von Pitreich
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 250
La decima e l'undicesima battaglia dell'Isonzo, le ultime due "spallate" di Cadorna narrate da due testimoni diretti di quei drammatici episodi, da essi seguìti in qualità di ufficiali di Stato Maggiore all'interno di due osservatori privilegiati: il Comando della XXVII Divisione del Generale Badoglio e quello della Isonzo-Armee di Boroevic´. La professionalità dei loro ruoli si riverbera in una prosa asciutta, da "relazione ufficiale": in quella del Baj-Macario, in particolare, percorsa a tratti da valutazioni personali e spunti polemici su fatti e protagonisti, ispirati - non è difficile immaginare - dallo stesso Badoglio, già superiore diretto dell'Autore. L'essenziale narrazione del von Pitreich è arricchita nel finale da pagine cariche di pathos, tratte dal diario di un soldato austriaco che descrive gli estremi, inani sforzi italiani per aver ragione del San Gabriele, il "Monte della Morte", l'ultimo baluardo che sbarrava loro il passo sulla soglia di Gorizia. La sofferta conquista italiana della Bainsizza segnò lo sforzo massimo profuso dai combattenti e dalla Nazione, ormai stanchi della guerra, ma anche gli austro-ungarici, ormai consapevoli che non sarebbero più stati in grado di sostenere da soli una dodicesima spallata, rivolsero un'accorata richiesta di aiuto all'alleato tedesco. Due opposti stati di prostrazione che, come indica il titolo della presente opera, recano in sé i germi di Caporetto.

