Laterza: Tempi nuovi
Processo al nuovo
Marco Damilano
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 149
Grandi riforme, palingenesi giudiziarie, rivoluzioni liberali, rivolte in Rete, rottamazioni, referendum epocali. Per decenni l'Italia ha inseguito il mito del nuovo inizio. Il Nuovo ha modellato tutte le identità politiche: la sinistra, la destra, il centro. È comparso negli anni Ottanta, si è espresso in tutta la sua potenza all'alba degli anni Novanta, dopo lo scatto felino della storia provocato dalla caduta del muro nel cuore dell'Europa. Ed è diventato senso comune con la Seconda Repubblica: il restyling dei nomi e dei simboli, i modernizzatori contro i conservatori, gli innovatori contro i nostalgici. Nuovo si è presentato il Cavaliere dell'eterno presente. Nuovi i tecnici come Mario Monti. Nuovissimi i cittadini scelti dalla Rete nel Movimento 5 Stelle. E ancor più nuovo il renzismo della rottamazione dove tutto doveva apparire mai visto, mai udito, senza precedenti. Il Nuovo è stato la via italiana al governo e alla politica. Ora sembra smarrito, per incapacità di elaborazione, fragilità culturale, inconsistenza progettuale. Ma nessuna restaurazione del passato è possibile. E l'Italia ha bisogno di una nuova politica, per uscire da questo limbo senza riforme e senza partiti, senza destra e senza sinistra, senza vecchio e senza nuovo. Serve un Nuovo che sia ricostruzione, rigenerazione.
Volgare eloquenza. Come le parole hanno paralizzato la politica
Giuseppe Antonelli
Libro
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 126
L'epoca in cui viviamo si definisce post-ideologica. È il tempo della post-politica e della post-verità. Ovvero (cambiando l'ordine degli addendi, la somma non cambia) politica e verità da post. Parole e slogan virali che fanno il giro della rete propagandando spesso opinioni su fatti mai esistiti. Quello a cui ci si riferisce con questa sfilza di post è, in realtà, un pensiero prepolitico. E la lingua che lo veicola, più che una neolingua, è una veterolingua che invece di mirare al progresso vorrebbe farci regredire, riportandoci agli istinti e alle pulsioni primarie. Indietro, o popolo! Dal «Votami perché parlo meglio (e dunque ne so più) di te» si è passati al «Votami perché parlo (male) come te». Come la pubblicità, come la televisione, anche la politica alimenta il narcisismo dei destinatari, i quali - lusingati - preferiscono riflettersi che riflettere. Il meccanismo del ricalco espressivo innesca una continua corsa al ribasso. Un circolo vizioso che toglie al discorso politico qualunque forza propulsiva, qualunque dinamismo. Non una risposta ai bisogni degli italiani, ma pura ecolalia: ripetizione ridondante. Così le parole stanno paralizzando la politica.
Documenti della rivolta studentesca francese (rist. anast. Bari, 1969)
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 277
"C'è in noi un potenziale di vitalità che, a forza di frustrazione, passa sul piano dell'atto aggressivo." In pochi giorni, in maggio, nasce un grande movimento rivoluzionario. Rivoluzionario perché contesta i fondamenti, i postulati primi della nostra società. E tutta una civiltà cui si ingiunge di spiegarsi. Dalle commissioni di lavoro, dai comitati di base, dalle assemblee generali nascono nuove forme di intervento e un linguaggio politico originale: la volontà di affrontare di petto i problemi essenziali, di procedere a una revisione totale, senza debolezza, senza cedimenti di fronte all'inerzia e all'abitudine. Istigato anche dalla repressione, il movimento trova la sua unità nella contestazione. Contestazione dell'università oppressiva per i suoi metodi, arcaica nelle sue strutture, inadatta nel suo contenuto. Contestazione di una società insipida nelle sue ambizioni, inumana nei suoi rapporti, alienante nella sua organizzazione.
Le voci degli hippies (rist. anast. 1969)
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 318
"Guardati dai capi, dagli eroi, dagli organizzatori, da tutta questa roba. Guardati dai tipi del sistema: non hanno alcuna capacità di capire. Sappiamo che il sistema non funziona, poiché viviamo in mezzo alle sue rovine. Sappiamo che i nostri capi sono dei buoni a nulla, poiché hanno saputo portarci soltanto a questo presente, i buoni capi come quelli cattivi. (...) Quel che il sistema chiama organizzazione - organizzazione lineare - è soltanto il modo di ingabbiarci sistematicamente, che limita arbitrariamente il campo del possibile. Non ha mai funzionato. Ha soltanto prodotto questo presente." C'è tutta la cultura hippie in questa antologia della stampa underground americana, i fogli del dissenso e della controcultura giovanile che, a cominciare dal "Greenwich Village Voice" di New York, entro la metà degli anni Sessanta si erano diffusi a tutti gli Stati Uniti, e specialmente in California. Ingenui, idealisti, provocatori, ribelli, gli articoli raccolti in questo volume raccontano in presa diretta il farsi di un movimento epocale, che ha cambiato per sempre il corso della storia. I capelloni, con le loro chitarre, l'amore libero, le droghe, il misticismo, il pacifismo, la lotta non violenta contro ogni tipo di censura e convenzione borghese, la critica radicale verso gli aspetti degenerativi della società repressiva del benessere, evocano nuovamente in queste pagine il loro sogno di un mondo nuovo e migliore, quell'aspirazione che è stata all'origine dello youthquake.
Femminismo per il 99%. Un manifesto
Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 84
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.
Somiglianze. Una via per la convivenza
Francesco Remotti
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 374
Obiettivo del nostro tempo può essere una mera coesistenza? L'identità è divisione, dicotomia. Separa 'noi' dagli 'altri', tagliando alla radice i rapporti di somiglianza. La diversità si trasforma così in alterità, con cui coesistere o (se è minaccia) da eliminare. Ma, prima di ogni divisione, gli 'altri' non sono forse simili a 'noi'? E, dopo ogni divisione, le somiglianze non rispuntano forse con la forza della loro inattesa resilienza? A partire da queste ipotesi, Francesco Remotti si inoltra in una impegnativa ricerca sui fondamenti della convivenza, ritenendo che la somiglianza sia una dimensione prioritaria e irrinunciabile. Dai filosofi dell'antichità a quelli della modernità, da momenti significativi del pensiero scientifico ai modi in cui in altre società sono concepite le persone, ciò che viene fatta emergere è una teoria delle somiglianze, che - prima di ogni divisione - induce a cogliere legami e intrecci non solo tra le cose, ma entro le cose. In questo modo, insieme all'identità, viene meno anche il concetto di individuo. Come già in biologia, al suo posto troviamo il 'condividuo', un soggetto che, oltre a condividere con altri somiglianze e differenze, è esso stesso espressione di una vera e propria simbiosi interna, a partire dalla quale dovrebbe risultare più facile pensare alla convivenza con gli altri.
Retrotopia
Zygmunt Bauman
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 180
La direzione del pendolo della mentalità e degli atteggiamenti pubblici è cambiata: le speranze di miglioramento, che erano state riposte in un futuro incerto e palesemente inaffidabile, sono state nuovamente reimpiegate nel vago ricordo di un passato apprezzato per la sua presunta stabilità e affidabilità. Con un simile dietrofront il futuro, da habitat naturale di speranze e aspettative legittime, si trasforma in sede di incubi: dal terrore di perdere il lavoro e lo status sociale a quello di vedersi riprendere le cose di una vita, di rimanere impotenti a guardare mentre i propri figli scivolano giù per il pendio del binomio benessere-prestigio, di ritrovarsi con abilità che, sebbene faticosamente apprese e assimilate, hanno perso qualsiasi valore di mercato. La via del futuro somiglia stranamente a un percorso di corruzione e degenerazione. Il cammino a ritroso, verso il passato, potrebbe trasformarsi in un itinerario di purificazione dai danni che il futuro ha prodotto ogni qual volta si è fatto presente.
La metamorfosi del mondo
Ulrich Beck
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: XIV-227
È innegabile che viviamo in un mondo sempre più diffìcile da decodificare. Non sta semplicemente cambiando: è in metamorfosi. Ciò che prima veniva escluso a priori, perché totalmente inconcepibile, accade. Sono eventi globali che passano generalmente inosservati e si affermano, al di là della sfera della politica e della democrazia, come effetti secondari di una radicale modernizzazione tecnica ed economica. Basta pensare alla serie di avvenimenti accaduti negli ultimi decenni: la caduta del Muro di Berlino, gli attentati dell'11 settembre, il catastrofico mutamento climatico in tutto il mondo, il disastro del reattore di Fukushima, fino alle crisi della finanza e dell'euro e alle minacce alla libertà create, come ci ha rivelato Edward Snowden, dalla sorveglianza totalitaria nell'era della comunicazione digitale. Ulrich Beck, in questo libro, ci parla dello stato di choc in cui viviamo. Perché la metamorfosi del mondo produce un'esplosione che manda all'aria le certezze su cui si fonda la società contemporanea, quelle che finora sono state le costanti antropologiche della nostra vita e della nostra concezione del vivere comune.
Documenti della rivolta universitaria (rist. anast. 1968)
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: VII-415
Tra il 1967 e il 1968, la crisi dell'università, in cui si rispecchiano crisi ben più vaste e laceranti, è esplosa quasi in tutto il mondo. Con caratteristiche e metodi di lotta svariati da paese a paese, ma su di un unico fronte rivendicativo globale e intransigente. Quello dato dall'insofferenza totale, dalla negazione, dalla opposizione decisa e assai spesso violenta, ispirata da un giacobinismo che non ammette compromessi, verso una struttura didattica e pedagogica ove si riflettono le strutture stesse di una società in cui i giovani non sono disposti a lasciarsi integrare. In Italia non c'è università che non abbia avuto la sua occupazione. Questo libro raccoglie i documenti più significativi che siano stati elaborati dagli studenti nel corso di questa fase della lotta: le analisi del sistema sociale nel suo insieme e nelle sue implicazioni accademiche, le proposte di riforma - viste però in funzione transitoria sulla via del mutamento radicale del sistema - e le elaborazioni tattiche concernenti la lotta. Tutto il materiale viene pubblicato così come è stato elaborato e ordinato dagli stessi protagonisti del movimento.