La Lepre Edizioni: Le strenne della lepre
Facce in tre righe
Valerio Maria Trapasso
Libro: Libro in brossura
editore: La Lepre Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 171
Biografie brevi, brevissime, totalmente inventate, ma plausibili, “avvolgono” come altrettanti incantesimi le foto di perfetti sconosciuti, ritrovate dall’autore sulle bancarelle dell’usato. Quei volti vengono così sottratti al loro crudele e totale anonimato e viene loro restituita vita e profondità da storie che vorremmo fossero vere, e forse lo sono. Adottando come spiriti guida Félix Fénéon (lo scrittore di romanzi in tre righe) e Alphonse Bertillon (l’inventore della foto-segnaletica criminale), ma anche i più illustri autori di vite immaginarie come Schwob, Borges, Casares e Wilcock, Valerio Trapasso ha creato un caleidoscopio fisiognomico di storie e di facce; ritratti detentori e detonatori di vite rinnovate; a volte esistenze traslocate lontano nello spazio e nel tempo, al di fuori di ogni contesto. Le vite attribuite ai volti, agli sguardi e ai corpi di questi sconosciuti sono qui pensate per essere a volte eccessive, altre inopportune; sicuramente improbabili. Prefazione di Daniela Collu.
Poesie per Maia
Raniero Gnoli
Libro: Libro in brossura
editore: La Lepre Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 110
Ogni vero poeta, questo l'assunto da cui muove Raniero Gnoli, è ispirato dal Genius dei Latini e dal Daimon dei Greci. Le sue liriche, quindi, non dovrebbero essere ascritte a un individuo particolare, perché provengono da un luogo della coscienza situato al di là del tempo e dello spazio, dove abita un solo, unico Poeta. Anche la Musa a cui le poesie si rivolgono non è una donna particolare, ma lo stesso Eterno Femminino, una Dama "sempre giovane e bellissima" attraverso i secoli, da cui ogni amore e ogni poesia traggono ispirazione. Così la prosa disincantata e venata di sottile ironia di Gnoli ci guida in un viaggio attraverso la poesia nei secoli, in cui si alternano le opere di molti autori – da Petrarca ad Ariosto, da Metastasio a Carducci, da D'Annunzio all'Abate Parini, da Leopardi a Capuana, da Dante a Trilussa, da Gozzano a Guerrini, allo stesso Raniero Gnoli – tutte da attribuire idealmente a uno stesso Poeta. La Dama oggetto delle liriche ha ora sembianze nobili, ora vili, è ora evocata dall'entusiasmo, ora dalla disillusione, ora da uno slancio vitale, ora dal "dolce di morir desio", è sfuggente come il riflesso della luna sulla superficie di un lago e cambia forma come le figure di un caleidoscopio. E attraverso ogni sua metamorfosi assolve sempre al suo compito fondamentale: ispirare il Poeta.