Joker: Libri dell'arca
Rifrazioni e altri scritti
Giuseppe Zuccarino
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 146
Il libro riunisce una serie di testi brevi, suddivisi in tre sezioni. La prima ospita articoli su temi insoliti, ma in vario modo connessi a dei miti moderni: l’idea che la paura sia più utile che dannosa in rapporto alla scrittura; il sogno dell’artista di guardare il mondo con occhi infantili, cioè non prevenuti e ancora disponibili allo stupore; la convinzione che i libri sarebbero più efficaci ed equamente valutabili se non recassero il nome dell’autore; il sospetto che a un testo poetico importante o originale si possa giungere grazie all’apporto del caso; la credenza che non soltanto le parole ma anche le singole lettere alfabetiche siano dotate di un valore semantico autonomo. La seconda sezione include recensioni di libri francesi (quasi tutti finora non disponibili in traduzione italiana) dovuti a scrittori o filosofi quali Simon, Jabès, Derrida, Blanchot e Quignard. Infine, la parte conclusiva è costituita da un’ampia silloge di frammenti dal titolo "Rifrazioni". Si tratta di note sulla scrittura e la critica, marginalia a libri letti o a quadri visti, impressioni di viaggio, pensieri in accordo o in disaccordo con quelli espressi da poeti, prosatori, artisti e pensatori.
Vocazioni
Luigi Sasso
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 216
Da dove viene il desiderio di scrivere, di creare immagini, di raccontare storie, di comporre, con le parole o con le note musicali, una sequenza di frasi? A quale necessità obbedisce un artista, un narratore, un critico, quale forza lo spinge, esponendolo al rischio di un esito fallimentare, a misurarsi con i propri limiti, a ricominciare ogni volta da zero tentando di afferrare le parole rimaste sulla punta della lingua? Gli undici saggi raccolti in questo volume - composti in un arco molto ampio di anni, dal 1999 al 2016 - partono tutti, in maniera diretta o indiretta, da questi interrogativi, cercando soprattutto nelle pagine di scrittori come de Maupassant o Pieyre de Mandiargues, Walser o Bernhard, Nabokov o Sebald (per fare solo qualche esempio), ma in qualche caso anche di artisti (Dubuffet, Pollock), le tracce di una possibile risposta. Si delinea in tal modo un percorso in cui il lettore sarà indotto a ripensare la propria idea di opera, di identità, di scrittura, fino a rendersi sempre più chiaramente conto di come tracciare segni su un foglio non rappresenti né un inutile passatempo né il ripetitivo esercizio di un mestiere, ma un destino, una vocazione.
La parte muta del canto. Vite ritrovate di musicisti
Giorgio Galli
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 102
Una raccolta di ritratti, di vite di musicisti “ritrovate” e mai del tutto afferrate. Un tentativo di frugare nel rapporto fra le opere e il rovello psicologico e storico che le precede, di avvicinarsi al momento insondabile in cui la forma prende forma trascendendo tutto ciò ch'è altro da se stessa. È nella tensione fra il canto e ciò che resta fuori del canto, nel modo in cui l’artista la risolve che cerchiamo il nucleo caldo della sua ispirazione. Questi “ritratti” provano ad avvicinarsi a quel nucleo, sapendo di non poterlo toccare. "La parte muta del canto" ha anche un senso più storico. I musicisti non sono esseri astratti. Hanno affrontato, come noi, il difficile di essere contemporanei. Hanno vissuto guerre e dittature, rivalità e rovesci di fortuna. Come Hans Rott, il giovane amico di Mahler, talentuoso ma troppo ingenuo per non farsi inghiottire dalle guerre musicali ottocentesche. Come Andrea Luchesi, che sparì, con tutta la sua musica, dalle cronache del Settecento. Come Franco Ferrara, direttore sublime ma che cadeva dal podio, e che si espresse insegnando ad altri a dirigere. Parti mute del canto, luce diversa su vite più grandi e più celebri.
Robert Walser. La grazia e l'abisso
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 132
Critici e scrittori, in questo libro collettivo, si interrogano sulla natura di Robert Walser, indagano i suoi ultimi anni di vita, i suoi microgrammi, la sua "singolare" follia, che è stata anche una forma di ritiro dal mondo. Allo scrittore di Bienne è ben presente l'abisso in cui sprofonda la ragione. Ma per Robert Walser è necessaria anche la grazia con cui traversare un mondo ostile e comunque accettarlo. L'abisso e la grazia. La grazia e l'abisso. Robert Walser è l'acrobata "grazioso" che mantiene la scrittura come una corda tesa ma lieve sull'orlo del precipizio.
Perturbamento
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 228
Come scrive Baudelaire: «L’arte è essenzialmente demoniaca». Nel senso che ipotizziamo, "demoniaco" significa "perturbante": qualcosa che irrompe, intruso e inatteso, a sovvertire i canoni noti. L’arte, non conciliante e non prevedibile, ci fa correre il rischio della follia, per eccesso di utopie, progetti, emozioni, dolori, e ci porta a fallire. Ma esiste un’"altra follia" che consente, come direbbe Andrei Tarkovskij, il compito impossibile: «scolpire il tempo». Dare forma, non effimera, a qualcosa che traversa, ammutolisce e toglie la ragione. Non la "follia della forma" ma la "forma che la follia detta" – scarabocchio stravagante e adeguato, pericoloso “perturbamento”, così come Thomas Bernhard descrive e spalanca questo concetto: «in ogni testa d’uomo è insita una catastrofe commisurata a quella testa». Questo volume collettivo di traduzioni, saggi, poesie, prose sulla musica e sull'arte visiva, vuole essere una scia di perturbamenti diversi che minacciano la ragione, la percezione, l’emozione – minacce che rendono fragile e potente l’individuo offrendogli nuove architetture di pensiero.
La persuasione e la rettorica
Carlo Michelstaedter
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 172
Perché una nuova edizione de "La persuasione e la rettorica"? La domanda, ineludibile e diretta, trova risposta nella necessità di offrire al lettore la possibilità di confrontarsi con il manoscritto di Michelstaedter, attraverso un'opera che ne racconti il lungo percorso editoriale nel secolo scorso. L'operazione rivelerà la coerenza e la distanza che le pubblicazioni anteriori evidenziano rispetto al manoscritto autentico, e quindi le eventuali cause di un'eccessiva od ingombrante impronta "ideologica", da parte dei curatori. Con la presente edizione pertanto non si vuole soltanto tornare al testo originale per usufruirne in modo chiaro, ma ipotizzare che l'infedeltà al manoscritto, plausibilmente, abbia indotto a conclusioni teoretiche spesso condizionate a causa della disinvoltura di cui sopra. La pubblicazione dunque ha come proposito di sottolineare la frattura filologica e concettuale tra manoscritto originale ed opere (Vallecchi, Formiggini, Sansoni, Marzorati, ed in parte Adelphi) che non si evince solamente da scelte incoerenti, ma da un ingiustificato o eccessivo esercizio correttivo e sostitutivo.
Qualcuno nella stanza comincia a parlare. Poesie e prose scelte
Claude Esteban
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 150
"Une voix qui ne vient de nulle part". In questo verso Claude Esteban sembra voler tracciare insieme il ritratto della propria poesia e di se stesso: il poeta e la sua poesia non esibiscono un Io protagonistico, sembrandoci entrambi inafferrabili, ineffabili e semplici al tempo stesso, talvolta quasi ingenui. Sono una voce che non viene da nessun luogo. "Une voix qui ne vient de nulle part". Anche altri titoli della sua opera suggeriscono un'atmosfera calma, segreta e di attenta sospensione. "Poeta cortese" lo definisce il critico Jean-Michel Maulpoix: "...in lui c'è una vigilanza intellettuale realizzata con una misura e un pudore sempre presenti. Sia che commenti l'opera di Octavio Paz o Yves Bonnefoy, Tal Coat o Chillida o traduca Jorge Guillén e Francisco de Quevedo o scriva dei versi in proprio, Claude Esteban accorda la sua voce con sorvegliato rigore alla separazione, al vuoto, alla distanza, all'irreparabilità".
La furia di quel piccolo niente. Poesie 1991-2007
Serena Olivari
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2013
pagine: 56
Chaussures vides (scarpe vuote)
Sylvie Durbee
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2013
pagine: 80
E voleva le ali ai piedi
Alice Marinoni
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2013
pagine: 60
La fine del mondo. (Poesie 1942-1991). Ediz. francese e italiana
Ghérasim Luca
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2012
pagine: 146
La poesia di Luca Ghérasim è un "ondeggiamento" del pensiero, che raccoglie l'eredità filosofica e letteraria della modernità e la sovverte. Quest'antologia offre la possibilità di entrare nell'universo creativo di Luca Ghérasim (1913-1994) attraverso un percorso poetico di grande suggestione, che raccoglie i testi di più forte impatto emotivo, senza tralasciare i classici dei suoi recitals, le prime prose poetiche surrealiste, quello che può essere considerato il suo manifesto poetico, inedito in volume ("Il beccheggio della mia lingua"). Il titolo scelto per l'antologia riprende quello del libro uscito nel 1969, dove si trovano testi che costituiscono, secondo le parole di Luca Ghérasim, "un'arte erotica" della poesia.

