Il Poligrafo: Quaderni di composizione architettonica
Ricostruzione Inventario Progetto-Reconstruction Inventory Project
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2018
pagine: 184
Nel corpo della città la distruzione sospende il tempo e, nella simultaneità di sguardi che la rovina produce, nasce la visione della ricostruzione come ricerca di potenzialità ancora inespresse. I contributi raccolti nel libro prendono le mosse dal tema della ricostruzione per affrontare il problema più ampio della definizione di immaginari capaci di assumere i conflitti come parte attiva di un nuovo disegno, dove le condizioni relazionali costituiscono la trama per una narrazione discontinua, ma radicata nello spazio. La forza produttiva della memoria alimenta il pensiero progettuale, innestando gli interventi su un terreno trattato non come suolo inerte, bensì come sistema stratificato di segni, rintracciabili e misurabili attraverso un inventario operativo. La catastrofe è intesa come momento di distruzione materiale, ma anche, etimologicamente, come rivolgimento o rottura di un equilibrio morfologico e strutturale. In essa è così compresa la possibilità di permanenza dell’immateriale e dell’immaginazione produttiva, che dal frammento, come impossibilità di ripetere l’origine, costruisce nuovi ordini, architetture, città e territori.
Invenzione della tradizione. L'esperienza dell'architettura
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2017
L’idea che la tradizione non sia una nozione statica ma un concetto che viene “inventato” di volta in volta fu introdotta nel 1983 da Eric J. Hobsbawm e Terence Ranger nel volume The Invention of Tradition – ma già E.N. Rogers aveva posto la questione della tradizione nell’esperienza dell’architettura, esplorando il rapporto tra invenzione e memoria al di là delle contrapposizioni ideologiche fra tradizionalismo e internazionalismo architettonico. Non è un tema astratto: la prima implicazione connessa al concetto di “invenzione” è che la nozione intrinsecamente statica della tradizione viene a cadere e con essa la netta distinzione fra tradizione e modernità. La seconda è che il concetto di “identità” può essere rivisto non più come radicamento da ritrovare e difendere ma come costruzione da realizzare. Considerando che è nella forma che l’architettura trova il suo principale veicolo di espressione, il concetto di “invenzione della tradizione” fa emergere il problema della costruzione del linguaggio dell’architettura come espressione di una cultura e come operazione di simbolizzazione di significati culturali. I saggi di questo volume vanno in quella direzione.