Il Palindromo: E la mafia sai fa male
L'anima in spalla
Piergiorgio Di Cara
Libro: Copertina morbida
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2022
pagine: 328
Palermo 1992: il caos. Da una confusa nebulosa fatta di terrore e angoscia, prende forma il riscatto. L'ispettore della Squadra Mobile Salvo Riccobono, testimone oculare dell'attentato di via D'Amelio, è in prima linea nella guerra alla mafia condotta negli anni Novanta, una battaglia quotidiana e totalizzante che azzera i ritmi ordinari dell'esistenza e proietta i protagonisti in una dimensione fuori dal tempo: appostamenti, intercettazioni, blitz, notti insonni e adrenalina. Impossibile però dimenticare i corpi dilaniati dei colleghi, un incubo ricorrente che non lascia scampo all'ispettore; un trauma che non è in grado di elaborare ma che, con il suo portato tragico, gli trasmette l'energia fondamentale per resistere. Prefazione di Marco Lillo; in appendice una nota dell'autore e il racconto "È bella la città di notte".
Il pastore di Brancaccio. Don Puglisi la chiesa la mafia
Nino Fasullo
Libro
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2018
pagine: 148
Perché don Puglisi? Non è nella tradizione mafiosa uccidere preti. Per quale motivo allora? Forse perché i preti, dopo il Concilio Vaticano II, si sono fatti più vicini alla gente? O è cambiata la mafia? Don Puglisi conosceva la ferocia della mafia di Brancaccio, non si tirò indietro, ma bisogna evitare di seppellirlo sotto il tumulo della retorica. Perciò è tempo di far propria la sua lezione e assumere una nuova strategia di contrasto alla violenza. La fine della mafia deve diventare responsabilità comune dei non-mafiosi. Per cui non si può continuare a dire solo: “mafiosi convertitevi”. È necessario passare a dire, con verità e umiltà: “convertiamoci”. In appendice al libro sono contenuti importanti documenti sul dibattito interno alla chiesa seguito alla strage di Ciaculli del ’63.
Vorago e Vertigo
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2017
pagine: 120
"Vorago et vertigo" è un racconto metaforico sulla deflagrazione che ha segnato la storia d'Italia. Il 23 maggio del 1992 rappresenta l'anno zero per un intero popolo, quello siciliano, e per la nazione tutta. Marcello Benfante attraverso la letteratura esorcizza una memoria dolorosa, proiettando in una dimensione narrativa onirica il sentimento di smarrimento e di claustrofobia di quei giorni. Un incubo da cui non si riesce a uscire seguendo i principi razionali che guidano le scelte degli individui; una voragine di paura troppo profonda in cui è precipitato l'inconscio collettivo, disintegrato insieme a quel boato immondo.
La parola è un rasoio. Ballate d'amore civile
Salvo Licata
Libro: Copertina morbida
editore: Il Palindromo
anno edizione: 2016
pagine: 182
"La parola è un rasoio" raccoglie una parte significativa della produzione letteraria e militante di Salvo Licata (Palermo, 1937-2000), giornalista, regista, scrittore, autore di teatro; in questo libro la forma poetica si contamina con il teatro e diventa qualcosa di nuovo. Il filo rosso che lega i componimenti è l'impegno civile, la militanza di un uomo che è stato insieme giornalista, scrittore e artista e che ha raccontato con diversi linguaggi Palermo. Una città in cui - insegna proprio Licata - la parola può assumere di colpo le sembianze di un'arma, tagliente come il più affilato dei rasoi. Chiude il volume una sezione di memorie, fotografiche e scritte, con interventi della figlia Costanza, di Roberto Alajmo, Gian Mauro Costa, Salvo Piparo e Luigi Burruano. "La parola è un rasoio" raccoglie per la prima volta in volume una silloge di poesie, il Codice Levi, e quattro componimenti poetici e teatrali: Il Passero Sbirro, l'Orazione per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Il patto delle tortore e La città Azolo.