Graphot: Dietro l'obiettivo
Perfette sconosciute. Leonilda Prato
Libro: Libro in brossura
editore: Graphot
anno edizione: 2022
pagine: 120
Leonilda Prato (Pamparato 1875-Torino 1958) fu tessitrice, figlia ribelle, musicista di strada, viaggiatrice, sposa di Leopoldo, madre di quattro figli. Era l'inizio del Novecento quando incontrò - senza cercarla - l'arte della fotografia, e se ne innamorò. Ne apprese i rudimenti e le tecniche, ne fece suo il segreto. Quindi continuò a viaggiare, ma nulla era più lo stesso: filtrata dalle lenti dei suoi obiettivi, la realtà prese nuova vita e forme nuove. Nei paesi che attraversò e nella sua terra d'origine le persone divennero il suo orizzonte, i ritratti la sua cifra. Centinaia di uomini e donne, impettiti nelle pose di rito, la videro sparire sotto al drappo nero dove il contatto umano assumeva un valore metafisico: in un istante di pura connessione uno scatto valeva l'eternità. Leonilda amò i suoi soggetti e tra loro specialmente le donne, che appartenevano al suo mondo e nelle quali si riconosceva. Le guardò come sapeva che avrebbero desiderato essere guardate, con tenerezza ed empatia, rese i loro gesti aggraziati, mise foglie e fiori tra le loro mani e provò a farsi regalare un sorriso. Fotografò bambine, fanciulle vestite con l'abito buono, madri attorniate da figli, signore con gli ombrellini, donne indecifrabili come creature soprannaturali restituendoci la potenza di un contatto umano profondissimo. Documentò il mistero del femminile e si fece testimone di un tempo, di un mondo destinato a dissolversi. Questo libro di ritratti è un tributo a Leonilda, fotografa ambulante che amò la vita con passione mutando pelle al bisogno, adattandosi ai tempi e alle circostanze. Ed è un omaggio a quelle - per noi - "perfette sconosciute" capaci di raccontarci tanto di sé semplicemente lasciandosi ammirare.
Pompiere, fotografo di guerra. Domenico Scrigna
Libro: Copertina morbida
editore: Graphot
anno edizione: 2023
pagine: 240
Domenico Scrigna (Alpignano 24 gennaio 1901 - Torino 9 febbraio 1957), pompiere di Torino, fu autore di un'eccezionale raccolta di fotografie, oggi custodite presso l'Archivio Storico dei Vigili del Fuoco della città: migliaia di scatti dal 1930 al 1955 che ne compongono il corpus principale. Accompagnato dalla sua inseparabile Leica, produsse nei soli anni di guerra circa 5.000 fotogrammi in bianco/nero che raccontano Torino durante i bombardamenti: la collezione più esaustiva e straordinaria in assoluto oggi esistente sull'argomento, dalla quale percepiamo la realtà di una città piegata ma non vinta dai duri attacchi aerei. Queste fotografie, che rivelano il duro lavoro dei vigili del fuoco, raramente ci mostrano i volti dei pompieri. Li possiamo osservare di schiena, rivolti verso il campo d'azione e con i corpi nel fumo; oppure curvi sulle macerie e protesi verso le vittime da soccorrere. Possiamo quasi percepire tutta la disperazione e l'angoscia che provavano davanti a quelle enormi volute di fiamme, ai crateri grandi come case, ai muri insormontabili di macerie da scalare e conquistare a mani nude. Fu anche presente nei giorni che segnarono la fine del conflitto e continuò a scattare fotografie con la passione che lo contraddistingueva fino alla metà degli anni Cinquanta, realizzando migliaia di immagini che documentano una comunità che torna alla vita. Tra le pagine di questo libro prendono vita straordinarie azioni professionali e momenti di intensa partecipazione collettiva che Domenico Scrigna seppe cogliere, fissandoli per sempre sulle sue pellicole ed entrando di diritto nel novero dei più grandi fotografi documentaristi.
Gian Carlo Dall'Armi. Ritratti in studio
Libro: Libro in brossura
editore: Graphot
anno edizione: 2023
pagine: 108
Gian Carlo Dall'Armi (Trieste 1880-Torino 1928) è stato uno dei maggiori fotografi, a livello nazionale, della prima parte del Novecento. Lascia l'impero asburgico per la Torino sabauda nel 1906, con un ricco patrimonio di conoscenze e di esperienze in campo fotografico ed editoriale. Nell'ex capitale del regno, Dall'Armi, dopo un impiego in banca di breve durata, torna alla sua passione preminente. La sede principale del suo studio sarà in via Po 20 e negli ultimi anni della sua esistenza riuscirà ad aprirne una anche a Milano. In poco tempo la sua fama di ritrattista si diffonde e lo studio viene frequentato dalla Torino bene dell'epoca, da imprenditori, politici, amministratori, militari, attori, artisti fino ai membri di casa Savoia e allo stesso duce… Nel corso della sua vita il fotografo verrà ad instaurare un intenso rapporto di collaborazione e di amicizia con un'importante personalità dell'epoca: Riccardo Gualino. Ma Dall'Armi diventa presto noto anche per le sue riproduzioni di opere d'arte conservate nelle chiese e nei musei. Non solo: quando la rivalutazione dello stile barocco è ancora ben al di là da venire, pubblica, a partire dal 1915, una serie editoriale consacrata ai palazzi barocchi di Torino. Determinante per il raggiungimento di simili traguardi è la figura di Maria Giovanna Andrate, la sua seconda moglie, che porterà avanti per anni con successo l'attività dello studio in via Po 37, dopo la repentina scomparsa del coniuge. Questo libro propone una ricca serie di scatti in cui i ritratti femminili rivelano uno sguardo poliedrico: donne in posa davanti all'obiettivo, eleganti e abituate allo sguardo del fotografo, donne sorridenti circondate dai figli, donne intente al lavoro.