Giappichelli: Università Europea di Roma
«Competition law enforcement in digital markets». Digital markets and competition law. Interdisciplinary project for European judges
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 320
Financial innovation tra disintermediazione e mercato
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2021
pagine: 240
Modelli di gestione collettiva a tutela dei diritti d'autore. Itinerari tra dinamiche concorrenziali ed interferenze di diritto sovranazionale
Maria Letizia Bixio
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 288
«Il tema della gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi appare oggi sempre più al centro di un serrato dibattito internazionale. Con crescente accelerazione si moltiplica la letteratura in materia e le conseguenti proposte di sistemi in grado di conciliare e di mettere ordine nella selva dei modelli compresenti (e concorrenti), che pretendono una loro legittimazione. Corre l'obbligo, pertanto, di interrogarsi sul perché e sugli obbiettivi di tale accelerazione. Il tema delle collecting, come è noto, in sé non è nuovo, ma certamente nuovi sono i problemi che oggi si affacciano alla ribalta della storia e che determinano la necessità di un'inedita e rinnovata riconsiderazione dell'argomento. Si pensi al ruolo che giuoca l'Europa nei confronti delle sovranità nazionali e all'auspicata, quanto talvolta lontana, armonizzazione di talune prassi nazionali, ove, solo grazie alla convergenza, alla coerenza e alla non contraddizione delle stesse, pare potersi approdare ad un buon funzionamento della nuova strutturazione del mercato (...)» (dall'introduzione)
Fairness e innovazione nel mercato unico digitale
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2020
pagine: 224
«La conformazione giuridica degli ordinamenti "occidentali" fa perno su due grandi vicende: libertà e diritti, da intendersi — questi ultimi — come interessi protetti e immediatamente azionabili, ossia libertà che gli ordinamenti ritengono di giuridificare nel loro esercizio attraverso presìdi di tutela. Fino a una trentina d'anni fa i consumatori, in quanto tali, non erano titolari di diritti soggettivi, nel senso che la loro libertà economica e consumeristica fosse assistita da azione giudiziaria. Piuttosto, la legittimazione ad agire in giudizio era attribuita alle sole imprese con riferimento al rispetto delle regole della concorrenza. I diritti dei consumatori si limitavano al campo civilistico, nella loro veste di acquirenti; nessuno o, comunque, scarso rilievo invece nella loro veste pubblicistica di attori del mercato. Questa è la dinamica di gran parte dei Paesi di civil law, in Italia con l'art. 2598 c.c.: atti di concorrenza sleale, dove l'interesse collettivo recupera terreno attraverso fattispecie che implicano la violazione della correttezza professionale; ma per il codice del 1942 non è il consumatore che può recarsi dinnanzi ad un giudice bensì l'impresa che trascina anche, eventualmente, l'interesse dell'utente, in quanto una volta ristabilita la concorrenza violata, questi avrà di nuovo più scelta, più prodotti e servizi nel suo paniere (...)» (dalla prefazione di Alberto Maria Gambino )
L'affermazione del principio dell'eguaglianza nei rapporti tra privati. Profili costituzionali
Filippo Vari
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2017
pagine: XV-142
Il libro non costituisce la prima occasione d'incontro del giovane giuspubblicista col diritto privato; gli siamo già debitori, per l'interesse avvertito al tema e l'arricchimento che ne abbiamo ricevuto, di una monografia sulla procreazione medicalmente assistita e la posizione giuridica del nascituro, un saggio a cui Giuliano Vassalli appose una prefazione nutrita di sincero apprezzamento per le idee espresse e la chiarezza della forma, due qualità ora dall'autore confermate pienamente. Stavolta Filippo Vari affronta un tema di serio impegno critico che richiede cultura ed equilibrio, e altresì la capacità di resistere alle facili suggestioni che hanno indotto molti studiosi, soprattutto dell'area civilistica, a sostenere la diretta applicazione del principio costituzionale di eguaglianza di fronte alla legge nelle relazioni tra privati, e in particolare la rilevanza, nell'esercizio dell'autonomia negoziale e come limite insuperabile posto alla libertà dei singoli e dei gruppi, dei fattori che la norma enumera quali fatti di discriminazione conosciuti in superate epoche storiche ma non più consentiti dall'ordinamento democratico di una società moderna.