Gammarò Edizioni: Giano
Con Garibaldi alle porte di Roma
Anton Giulio Barrili
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 192
Barrili ci informa che avrebbe voluto intitolare Scampagnata epica questo libro - scritto venticinque anni dopo la presa di Roma, dunque per festeggiare l'anniversario di un evento tanto atteso e sofferto -; e sebbene l'idea venne poi scartata per il timore di mancare di rispetto ai tanti che in quella scampagnata avevano lasciato la vita, pure lo spiritello che l'aveva ispirata resta a informare le pagine di una narrazione che ha assai poco di militaresco e molto, piuttosto, delle "note di viaggio": Barrili racconta infatti l'itinerario da Genova verso Roma con frequenti indugi - più da gita turistica che da marcia militare di trasferimento - su luoghi, personaggi, memorie storiche e letterarie.
Da Quarto al Volturno e noterelle d'uno dei mille
Giuseppe Cesare Abba
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 248
Negli ultimi trent'anni di vita Abba si adoperò generosamente per far conoscere le imprese e i personaggi del Risorgimento non solo nelle cerimonie alle quali era invitato come oratore ufficiale, ma anche con numerose opere scritte in particolare per il popolo e per i più giovani, come l'antologia Uomini e soldati, Letture per l'esercito e per il popolo (1890) e Storia dei Mille narrata ai giovinetti (1904). Quanto più tempo però era trascorso dalle imprese garibaldine, tanto più era aumentato in Abba il risentimento per la progressiva indifferenza delle autorità nei confronti di quanti al seguito del Generale avevano combattuto e si erano sacrificati: questi spunti polemici saranno accentuati nei suoi ultimi scritti: da Vita di Nino Bixio (1905) a Cose garibaldine (1907) alle postume Pagine di storia (1912-13).
Sull'Oceano. Dagli Appennini alle Ande
Edmondo De Amicis
Libro: Libro in brossura
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 300
Sull'Oceano, uscito nel 1889, ebbe un notevole successo raggiungendo la 25a edizione nel 1906. Il libro racconta la navigazione, intrapresa dall'autore nel 1884 su sollecitazione dell'editore Treves, a bordo del piroscafo Nord America, sulla rotta Genova-Montevideo. Insieme allo scrittore erano imbarcati 1800 emigranti, provenienti da quasi tutte le regioni italiane che si recavano in America latina nella speranza di trovarvi condizioni di vita migliori di quelle offerte dalla povera Italia di allora. Con Sull'Oceano De Amicis offre non solo una eccellente e ancor oggi coinvolgente documentazione sull'emigrazione italiana, ma un'opera narrativa tra le sue più equilibrate e mature: priva dei toni pedantemente didascalici o insistentemente patetici di tante sue opere precedenti e vivacizzata invece da un'acuta ed equilibrata sensibilità nell'osservare e ritrarre un campione di umanità in quella irripetibile sospensione della normale quotidianità rappresentata da un lungo viaggio sull'Oceano. Lo scrittore si è ormai lasciato alle spalle alle spalle l'impegno edificante e celebrativo per avviare quella fase finale della sua attività letteraria caratterizzata da una sempre più decisa denuncia dei problemi sociali.
Il cappello del prete
Emilio De Marchi
Libro: Copertina morbida
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 248
Un best-seller di fine Ottocento, un classico della letteratura d'appendice riproposto in un'edizione curata dal prof. Francesco De Nicola (Università di Genova). Nello scenario di Napoli e della sua periferia De Marchi colloca la storia di un delitto. I due protagonisti, U barone e U prevete, sono entrambi esseri abbietti: l'assassino è il barone Carlo Coriolano di Santafusca, un nobile decaduto vizioso, dissoluto e dedito alle pratiche più immorali accennate, sia pure piuttosto pudicamente, nel capitolo intitolato "L'orgia" dove, tra l'altro, si legge che l' "onda bionda e spumosa" della Sciampagna "spruzzò i seni delle ragazze" e dove "donne sdraiate e seminude [...] fumavano le loro sigarette"; ma oltre a ciò il nobile libertino è anche un darwiniano e acceso materialista, ma anche forte del suo privilegiato ruolo sociale per ritenersi al di sopra della giustizia e delle leggi dello stato. L'assassinato invece è don Cirillo, un prete ricchissimo grazie al lotto e all'usura, pure chiacchierato perché i numeri giusti per vincere al lotto li dà alla bella moglie del cappellaio... Sono in scena, insomma, due squallidi personaggi che rappresentano il peggio della nobiltà e della chiesa, gli istinti più meschini e sfrenati.