Franco Angeli: Psicoanalisi contemporanea: sviluppi e prospettive
Verità psichica, psicoanalisi, senso di giustizia. Trasformazioni e costruzioni della verità nel campo analitico
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 146
La verità potrebbe essere definita come un “concetto limite” perché la realtà oggettiva si sottrae alla vista. La verità non può essere contemplata pienamente. È un ideale verso cui convergono le nostre narrazioni per tentare di rappresentare qualcosa la cui conoscenza completa è di per sé sfuggente. La verità non è pensabile: può essere espressa solo parzialmente. Ancor più difficile è il contatto con la verità oggettiva quando gli individui sono affetti da problematiche di origine psichica che possono far predominare nella mente la negazione, il diniego, l'autotomia, la scissione e la distorsione, con più o meno gravi limiti del “Sé”. In queste particolari situazioni, occorre molto lavoro per noi psicoanalisti per riuscire ad aiutare i pazienti a rapportarsi innanzi tutto con la loro verità psichica e, elemento ancora più complesso, accostarsi alla verità oggettiva e poi, nel caso fossero coinvolti in vicende che riguardano il Tribunale, a quella giuridica. Un testo fondamentale sia in ambito psicoanalitico, per allargare la prospettiva fra paziente e analista, sia in ambito giuridico, per meglio comprendere le dinamiche e le variabili che possiamo e dobbiamo considerare quando cerchiamo la verità nei vari ambiti, provando a comprendere che cosa sia presente nella mente quando le persone entrano in contatto con “l'altro da sé”, nella complessa dinamica fra realtà psichica e realtà oggettiva.
Distruzione e disaffiliazione. Psicopatologia della violenza adolescenziale
Maurice Corcos
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 264
L'oggetto di questo libro è la violenza dei preadolescenti, degli adolescenti e dei giovani adulti, con particolar riguardo ai contesti svantaggiati. Più che una semplice angoscia di fronte alle avversità della vita, ciò che sottende i loro comportamenti violenti è innanzitutto la paura, fino al terrore di esistere, l'incertezza di essere pienamente e l'ossessione dell'abbandono. L'inglobante melanconia in cui la morte è più forte dell'amore e della capacità depressiva mobilitante. Ciò che caratterizza questi comportamenti è una vera e propria disaffiliazione identitaria, in un rifiuto radicale della parentela più prossima, rinnegata in passaggi all'atto etero- o auto-aggressivi suicidari, ma senza volontà di distruggere o morire: come ultimi tentativi di affermazione di sé quando i legami e l'identità sono minacciati. Frutto di una forte esperienza clinica e personale, questo libro si propone come un paziente e sistematico tentativo di elucidazione, innanzitutto della logica della disperazione che porta l'adolescente all'odio di sé e della propria filiazione. In secondo luogo, della logica dell'indifferenza dove l'altro è cosificato - come l'adolescente ritiene di essere stato lui stesso trattato - per arrivare all'eliminazione dell'altro, come di sé, in una strana lotta per esistere nonostante tutto. Un viaggio fino al fondo della sofferenza umana che è importante innanzitutto poter pensare, prima di elaborare misure di prevenzione e modalità di presa in carico.
Decostruire il femminile. Soggettività in transizione
Leticia Fiorini Glocer
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 160
"Decostruire il femminile" affronta questioni relative alle concezioni essenzialistiche del femminile, all'amore, al desiderio sessuale, alla maternità, alla bellezza e al trascorrere del tempo personale, riesaminando il binarismo di genere e le relazioni di potere sottostanti. Sulla constatazione dei grandi cambiamenti sociali e culturali riguardo la varietà delle scelte sessuali e di genere, delle nuove composizioni familiari e sulla base delle sue esperienze cliniche, l'autrice pone la questione femminile al centro del dibattito psicoanalitico, mettendo in discussione argomenti controversi, come quello dello statuto naturalistico o costruttivistico-sociale di alcuni fondamenti teorici. In particolare, viene investigata la genealogia dei costrutti inerenti il binarismo maschile/femminile, in parte di ascendenza filosofica classica, in parte costrutto storico-ideologico, in parte, frutto di relazioni di potere che generano e organizzano relazioni binarie.
Il narcisismo. Per una evoluzione della teoria psicoanalitica
René Roussillon
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 198
Il narcisismo non riguarda solo la patologia psichica ma tutti noi, la nostra vita, il nostro rapporto con noi stessi, con i nostri amori, i nostri genitori e i nostri figli. Non c'è ambito del nostro funzionamento psichico e sociale che non sia interessato dalla questione del narcisismo. René Roussillon esplora le conseguenze dell'introduzione del concetto di “narcisismo” sulla metapsicologia psicoanalitica e in particolare sulla teoria delle pulsioni in relazione all'Io. L'autore ripercorre l'evoluzione teorica del concetto a partire da Freud, avvalendosi di un'ampia letteratura scientifica, e mette in luce le tensioni e i paradossi che attraversano la psicoanalisi postfreudiana, rimodellando la nostra comprensione del mondo psichico. Il testo propone a clinici e ricercatori una riflessione approfondita sui mutamenti della soggettività e le loro implicazioni attuali nelle pratiche di cura psicologica.
I limiti dell'interpretazione. Saggi su Bion e il campo analitico
Giuseppe Civitarese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 208
I limiti dell'interpretazione spalanca una finestra su territori inesplorati dell'opera di Wilfred Bion, offrendo una raccolta di saggi che gettano nuova luce su aspetti noti e meno conosciuti del suo pensiero. Il lettore viene guidato attraverso concetti complessi e originali come le allucinazioni visibili-invisibili, gli oggetti bizzarri e una radicale rilettura del complesso di Edipo – non più incentrato su incesto e parricidio, ma sull'arroganza e la volontà di sapere. Si esplorano temi quali il concetto di O e di legame, il sognare schizofrenico, la patologia del tempo, la relazione tra intuizione e rêverie, il passaggio dalla psicologia dei gruppi al concetto di campo e l'adozione della prospettiva del “noi” nell'interpretazione. Al cuore del libro risiede la comprensione di come il pensiero di Bion sia animato da una profonda tensione etica, opponendosi a ogni forma di moralismo che rischi di trasformare insidiosamente la psicoanalisi da strumento di emancipazione a mezzo di alienazione. Concentrandosi sui saggi del periodo kleiniano di Bion, l'opera dimostra quanto essi siano fondamentali per cogliere l'interezza del suo pensiero e quanto siano innovativi rispetto alla psicoanalisi freudiana e kleiniana, al punto da chiederci se Bion sia mai stato veramente un kleiniano. L'autore ci conduce in un viaggio interiore, intrecciando la propria esperienza con una lettura personale degli scritti di Bion. Invita il lettore a intraprendere un percorso di scoperta, incoraggiando una riflessione profonda sul ruolo della psicoanalisi nel mondo contemporaneo. Questa prospettiva unica ci permette di comprendere non solo le idee di Bion, ma anche come esse plasmino quello che molti considerano il paradigma più vivace della psicoanalisi attuale: la teoria post-bioniana del campo analitico. I limiti dell'interpretazione è un'opera indispensabile per chi desidera approfondire la comprensione di uno dei pensatori più influenti del panorama psicoanalitico e per chi è alla ricerca di nuove prospettive sulla mente umana.
Elementi di psicoanalisi nei gruppi terapeutici
Claudio Di Lello
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 270
Questo libro è pensato non soltanto per gli psicoterapeuti di giovane o consolidata formazione psicodinamica, ma anche per gli specializzandi in Psicoterapia, Psicologia Clinica e Psichiatria e per gli studenti universitari di Psicologia e di altre facoltà contigue. Ancora più in generale si rivolge a tutti i professionisti dell'aiuto che, ispirandosi ai fondamenti della psicoanalisi, desiderano rispondere alla crescente domanda di competenze gruppali che proviene oggi dagli enti, dalle organizzazioni, dalle associazioni, dalle aziende e, in generale, da tutte le istituzioni impegnate nell'area della salute, dell'istruzione, dei servizi alla persona e delle risorse umane. Nella sua struttura manualistica orientata all'apprendimento, ma continuamente arricchita da rilievi e interrogativi di più ampio respiro votati alla ricerca e alla riflessione clinica, intende colmare una lacuna tra i testi dedicati alla terapia psicoanalitica di gruppo. Il volume affronta con omogeneità di linguaggio e di riferimenti il vasto repertorio esistente di conoscenze in materia, con particolare riguardo non soltanto per l'opera di Bion, ma anche per le formulazioni più significative di Foulkes e dei più importanti autori italiani e non. A capitoli di valenza più specificamente didattica, come quelli sulle diverse forme di intervento psicoanalitico in setting gruppale (terapia di gruppo classica, terapia della famiglia e della coppia, gruppi omogenei, psicodramma) e sul gruppo nella storia delle idee, delle scienze umane e della psicoanalisi, si affiancano capitoli di approfondimento su argomenti fondamentali come il tema dei fattori terapeutici nella psicoanalisi individuale e gruppale e le finalità ultime della cura analitica. L'idea guida sottesa all'intera opera è che il lavoro terapeutico nei gruppi possa adottare nei suoi elementi essenziali lo stesso “metodo” psicoanalitico utilizzato nel setting duale. La trattazione, corredata da un approfondito indice analitico, si sofferma soprattutto sulla prassi della conduzione di gruppi a orientamento psicoanalitico, pur senza trascurare i principali elementi di teoria ad essa correlati, approfondendo l'utilizzo della “cassetta degli attrezzi” analitica (Ungar, 2015) e la conoscenza della tecnica terapeutica, delle sue buone pratiche, dei suoi artifici, dei suoi usi consolidati e, se possibile, empiricamente verificati.
Come parlare ai nostri pazienti. Dalla parola cognitiva alla parola affettiva
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2025
pagine: 150
"Come parlare ai nostri pazienti. Dalla parola cognitiva alla parola affettiva" è il quarto della serie di volumi dedicati alla relazione psicoanalitica, prodotto del lavoro di ricerca del Centro Psicoanalitico di Bologna, caro a quella cultura psicoanalitica che favorisce uno "stile terapeutico" che colloca in primo piano il rispetto e l'ascolto del paziente, facendosi ugualmente carico degli aspetti più dolorosi e regressivi. I diversi lavori contenuti nel volume, siano essi di autori italiani o stranieri, affrontano il tema dell avoro poietico, della parola che spiega, seguendo la radice etimologica della parola pòiesi, il fare come anche lo sviluppare e il creare qualcosa di nuovo nel corso del dialogo analitico. Il parlare può unire l'atto stesso del "fare" ad un fare che trasmetta emozioni e sentimenti capaci di toccare il mondo dell'ascoltatore in modo da sollecitare un contatto affettivo profondo. Dalla parola cognitiva il processo poietico dell'analisi consente di arrivare alla parola affettivizzata, cercando di sviluppare e costruire col paziente forme di linguaggio personalizzato, su misura rispetto alle sue capacità espressive e psicologiche. A questo si aggiunge l'importanza dell'esperienza somato-sensoriale che appartiene al registro poetico all'interno della logica affettiva dell'ascolto analitico. Questi sono i temi che il volume affronta, in una prima parte, dal punto di vista della teoria della tecnica, nella seconda parte, partendo dall'esperienza viva dell'incontro con i pazienti.
L'ora non è finita. Per una metapsicologia concreta: eros e arbeit
Ezio Maria Izzo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 168
La teoria freudiana non si presenta come una dottrina unitaria, ma come un insieme di investigazioni e di congetture. Il primo fondamentale punto oscuro fu il rapporto teoria-prassi. Ma altrettanto importante fu il dubbio di Freud stesso sull'identità epistemologica della psicoanalisi, dubbio che troviamo sia nel Progetto (mai pubblicato) sia negli scritti della Metapsicologia. Tutti gli scritti teorici di Freud sono però da leggere come un work in progress e da tempo è giunto ormai il momento di parlare di una Metapsicologia concreta, cioè operante. La psicoanalisi, oggi più che mai, deve fare un bilancio, su richiesta del MUR ma soprattutto dei pazienti che vogliono chiarezza sulla possibilità di avere una terapia allargata a tutte le diversità della patologia e non solo alle nevrosi. Il bilancio della psicoanalisi non può che essere positivo, ma i freudiani in gran parte si sono rifugiati in una posizione egemonica che rappresenta un rischio per la disciplina. Nessuno può avere dubbi sull'efficacia dell'ascolto e sul rispecchiamento psicoanalitico anche al di là della nevrosi. Ma come ciò abbia modificato la prassi è ancora cosa non ben definita. Da qualche decennio si incontrano poi i pazienti delle nuove generazioni che affrontano la rivoluzione digitale, la quale ha reso ancor più problematico l'incontro con l'altro divenuto virtuale, dalle macchine (che però non sono pensanti e mai lo potranno essere) fino alla IA. Chiude il libro una lunga intervista di Izzo a Chat GPT 3.5. L'uomo, afferma l'autore, non deve temere la macchina, ma piuttosto, come i fisici che progettavano la bomba atomica, deve temere se stesso, quella pulsione di morte che Freud chiamòthanatos, dichiarandola inestirpabile come eros. Prefazione di Anna Maria Nicolò.
La passione dell'odio. Il pozzo avvelenato
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 150
L'odio, pur facendo parte della natura umana, può sfociare in una vera e propria psicopatologia del singolo o collettiva e può appartenere a tutte le età della vita. Può contenere aspetti creativi quali la possibilità di separazione, ma anche rappresentare contenuti tossici ed altamente distruttivi per il singolo e la collettività. Ma come è possibile affrontare e riparare ferite così profonde e a volte antiche? Gli autori del libro, con diversi approcci, si confrontano fra loro e ne studiano i risvolti nel legame di coppia, nel rapporto fra genitori e figli e nei gruppi allargati. Ne affrontano le radici sociologiche e filosofiche e come la sua estensione possa influenzare ampi gruppi sociali, per approdare ad un esame dei risvolti psicopatologici del risentimento e della vendicatività. Il tema dell'odio non viene dunque qui analizzato soltanto per ciò che accade nella stanza d'analisi, ma viene studiato in quanto "passione" che fa parte della natura umana, come dimostrano storia e letteratura. Anche Dante, ad esempio, fra gli altri, ha tratteggiato profondamente questa tematica. Un testo ricco e profondo, pieno di suggestioni, che aiuta a comprendere un tema complesso e quanto mai delicato.
La cura psicoanalitica. In un intreccio interdisciplinare tra fisica quantistica, filosofia e neuroscienze
Benedetto Genovesi
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 144
In maniera semplice e sintetica, si tracciano percorsi di interconnessioni interdisciplinari tra filosofia, neuroscienze, psicoanalisi e non solo. A volte ci viene in aiuto anche la letteratura. Si prendono in considerazione i vari ribaltamenti di pensiero e la rivoluzione nel modo d'intendere la scienza e di vedere il mondo. Per cui, ogni cosa può esistere solamente nella relazione con un'altra cosa. Nella relazione tra analista e analizzando si co-genera una terza area comune che è il campo analitico. Così, l'osservatore entra a far parte del campo osservato. Interconnessioni che possono tornarci utili nei processi terapeutici e nella comprensione dei fenomeni. Si prendono in esame le caratteristiche della psicosi e della dissociazione correlata al trauma. Si amplia il campo di osservazione di un fenomeno che, come detto, deve tenere in considerazione il ruolo dell'osservatore. Si amplia il campo della scientificità di un fenomeno che non sempre può essere previsto precisamente per come era atteso. A volte esso ci può sorprendere, consentendoci di vedere qualcosa che prima non eravamo in grado di vedere. Prefazione di Tonia Cancrini. Postfazione di Giuseppe Civitarese.
Il linguaggio di Winnicott. Dizionario dei termini e dei concetti winnicottiani
Jan Abram
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2013
pagine: 386
Donald Woods Winnicott (1896-1971) è una figura eccezionale nel panorama della psicoanalisi contemporanea ed ha lasciato una eredità di concetti, idee ed osservazioni la cui importanza continua a crescere. L'originalità del suo pensiero si rispecchia nell'uso dei termini e delle parole con cui egli ha proposto le sue formulazioni cliniche e teoriche. Il linguaggio di Winnicott ne è la prima guida comprensiva ed affidabile. È un vero e proprio dizionario del lessico winnicottiano, profondamente aggiornato in questa nuova edizione con nuove voci fondamentali, che esamina in modo sistematico, con ampio uso di citazioni e riferimenti testuali, i concetti chiave del suo pensiero. Ognuna delle voci, a sua volta, è articolata in una molteplicità di sottovoci collegate tra loro da riferimenti incrociati. In questa edizione il volume è corredato dai lemmi originali inglesi per facilitare il lettore ad unificare il linguaggio winnicottiano. Se il volume nel suo insieme ripercorre in modo ragionato le vie attraverso cui si è andato sviluppando il pensiero di Winnicott in più di quarant'anni di lavoro clinico e teorico, la sua struttura a più entrate lo rende uno strumento maneggevole ed indispensabile per l'accesso al suo contributo: per lo studente che non ha ancora incontrato Winnicott è un avamposto per attingere alla ricchezza di pensiero che l'attende; per lo psicoanalista e lo psicoterapeuta può essere una fonte di nuovi insight che possono illuminare la pratica clinica; per lo studioso è una miniera di dati bibliografici e tematici. Il volume è corredato inoltre da una bibliografia dei volumi di Winnicott curata da Harry Karnac, e da una bibliografia cronologica completa curata da Knud Hjulmand. Come ha scritto André Green, "ci sono molti libri su Winnicott. L'originalità di questo volume è che esso è vicino ad una enciclopedia. Molte persone usano spesso in modo inappropriato le espressioni di Winnicott (per esempio 'falso Sé') o gli attribuiscono in modo erroneo interpretazioni di concetti di base della psicoanalisi (per esempio a proposito della sessualità). Grazie a Jan Abram questo non passerà più inosservato e non sarà più possibile fraintenderlo allo scopo di supportare altre concezioni alle quali egli stesso si opponeva. Per me, una cosa è certa: Winnicott è senz'altro la mente più grande della psicoanalisi dopo Freud. Jan Abram lo prova in modo eccellente". Presentazione di Vincenzo Bonaminio.
L'inconscio e l'implicito tra metapsicologia e clinica
Amedeo Stella
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2024
pagine: 228
La profonda riflessione teorica sull'inconscio è il passaggio ineludibile per accedere a una definizione della dimensione dell'implicito, liberando il campo da un fitto intreccio di teorie e ambiguità che ne rendono difficile la comprensione e l'utilizzo clinico. Superato questo punto e acquisita una visione distinta dell'implicito è possibile dirigersi verso l'obiettivo dello studio, che è l'opportunità di rivisitare il concetto di azione terapeutica e l'approccio clinico, alla luce della consapevolezza che esiste un livello imprescindibile del Sé legato alla dimensione dell'implicito. Questa parte del Sé si colloca nello spazio-intersezione tra il corpo, gli affetti e l'interazione sociale, e con gli strumenti disponibili in questo spazio sperimenta, evolve e comunica. Di qui nasce l'esigenza che l'analista sviluppi la capacità di svolgere la sua funzione anche in questo spazio intersoggettivo, integrando, ma soprattutto interiorizzando, una visione unitaria dei tre principali punti di vista in cui questo spazio può essere esplorato e conosciuto: la psicoanalisi, le neuroscienze affettive e l'epigenetica. La comunicazione e l'ascolto rivolti simultaneamente al paziente, a sé stesso e al campo intersoggettivo possono mettere a disposizione dell'analista un'esperienza ed una visione capaci di farsi carico delle situazioni cliniche più complesse e insidiose, come le patologie ad esordio precoce, o le situazioni in cui è presente un breakdown o uno stato regredito.

