Franco Angeli: Politica-Studi
Beyond fake news. Governments, press and disinformation through international history
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 266
La constructive relationship del Regno Unito in Sudafrica. Il primo mandato Thatcher (1979-1983)
Alessio Zuddas
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 192
					La fine del regime di apartheid in Sudafrica è stata lunga e travagliata, così come lo sono stati i rapporti tra Londra e Pretoria fin dall'inizio dell'Ottocento. Per avere un quadro delle decisioni e dei protagonisti del governo britannico che hanno reso possibile la liberazione di Nelson Mandela e degli altri prigionieri politici sudafricani, è importante analizzare tutte le fasi che hanno portato all'inizio di un nuovo corso per il Sudafrica. Un periodo chiave è rappresentato dall'inizio degli anni Ottanta; l'arrivo di Margaret Thatcher al n. 10 di Downing Street nel maggio del 1979 fu percepito dal governo sudafricano come un'occasione di rilancio interno e internazionale. Tuttavia, le aspettative furono presto deluse dalle costanti richieste del governo Thatcher di porre fine al regime di discriminazione attuato dal governo guidato da Pieter Willem Botha. Tra legami economici, commerciali e politici, il governo britannico optò per una politica di approccio costruttivo nota come "constructive relationship". Le strategie politiche, basate in passato sull'hard power, nel periodo analizzato hanno, invece, privilegiato misure di soft power. In piena Guerra Fredda, tra pressioni internazionali, colloqui segreti e difficili equilibri nel Commonwealth e in Europa, il governo di Londra dovette destreggiarsi su diversi fronti, nel tentativo di proteggere i propri interessi e quelli dei paesi alleati, sia pro sia contro le sanzioni economiche. L'analisi del punto di vista del governo britannico vuole essere un contributo alla comprensione del processo decisionale che ha spinto il governo di Londra a prediligere la strategia di relazione costruttiva nel rapporto con il Sudafrica.				
									L'antipolitica come professione. Un'interpretazione della crisi della Seconda Repubblica
Michele Prospero
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 334
					L'attuale sistema politico italiano è il risultato di una stratificazione di diverse ondate di antipolitica. La prima, negli anni Novanta, pose termine alla Repubblica dei partiti facendo emergere un nuovo personale di governo che avanzava in nome della società civile con l'obiettivo della democrazia immediata. La seconda ondata, nel 2013, ha demolito gli equilibri politici precari che vent'anni prima avevano delimitato i confini del bipolarismo maggioritario, determinando un tripolarismo paralizzato grazie all'azione di un famoso comico che intimava ai ceti politici postpartitocratici già invecchiati di "andare tutti a casa". Una terza ondata, nel 2018, ha visto il declino degli attori che avevano guidato la rivolta contro la partitocrazia negli anni '90 e il trionfo alle urne di due populismi che hanno dato vita al "governo del contratto". L'antipolitica che vince alle elezioni però non riesce a governare e per questo, di fronte alla crisi di sistema, il passaggio del governo tecnico segna la regolarità dell'ultimo trentennio repubblicano.				
									ONU: una storia globale
Marco Mugnaini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 246
					«Se non ci fosse l’Organizzazione delle Nazioni Unite bisognerebbe inventarla», è un’affermazione che dal 1945 a oggi è stata riproposta più volte da diversi protagonisti della realtà internazionale. L’ONU è però poco frequentata dagli studi storici e conosciuta solo superficialmente dalle opinioni pubbliche; due carenze alle quali fanno invece da contrappunto i frequenti riferimenti all’ONU nell’agenda diplomatica globale. Tenendo presente queste considerazioni, il volume fornisce un contributo allo studio dello UN System nella prospettiva della storia delle organizzazioni internazionali e ne ricostruisce i cambiamenti dalla sua fase formativa sino a oggi nel contesto delle trasformazioni della comunità internazionale. Nello studio dei rapporti tra l’ONU e il sistema internazionale in cui opera, un’attenzione particolare è dedicata alla globalizzazione dello UN System nella sua evoluzione storica, dalla questione dei membri originari alle trasformazioni nel periodo della guerra fredda e della decolonizzazione, alle novità del post guerra fredda. La prospettiva globale adottata nel volume consente di cogliere il significato storico e il ruolo diplomatico dell’ONU anche rispetto a quelli delle IFI di Bretton Woods che interagiscono nei processi di globalizzazione.				
									La leadership nelle relazioni internazionali. Fonti, tipologie e prospettive disciplinari
Herman Salton, Michael Foley
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
					Cosa accomuna l’Onu, l’Isis, Gandhi, gli Stati Uniti, il Papa, e Hitler? Questo mélange eclettico di persone, organizzazioni e Stati sembrerebbe avere poco in comune. Eppure, un denominatore comune esiste ed è dato dal contesto in cui questi attori operano (o hanno operato). Tutti, infatti, esercitano (o hanno esercitato) una forma di leadership internazionale, intesa come capacità di identificare, pianificare e raggiungere obiettivi che sono condivisi al di là dei confini nazionali. Nel chiedersi cosa significa ‘leadership’ in un contesto internazionale, come si manifesta, chi la esercita, e quali sono i suoi tratti distintivi, questo libro presenta ai lettori un fenomeno di difficile individuazione e i dibattiti che ne seguono. Nell’era delle emergenze permanenti (sanitaria, ma anche terroristica e ambientale), che sono per loro natura globali, il bisogno collettivo di leadership internazionale non è mai stato così forte e la sua presenza, allo stesso tempo, così sfuggente. E non sempre la leadership è necessariamente positiva, come dimostra l’inclusione di Hitler o dell’Isis nell’elenco di chi la sta, ancora oggi, esercitando. In questo senso, leadership ed etica sono due fenomeni distinti, in quanto le azioni di un leader possono non essere condivisibili, né universalmente condivise. Ma non c’è leadership senza che ci siano followers, e anche se può sembrare ‘eccentrica’ e in certi casi persino riprovevole, è fondamentale domandarsi di che tipo di leadership si tratta, da chi viene esercitata, e perché.				
									Should I stay or should I go? Il referendum del 1975 nel Regno Unito. Londra e Bruxelles tra diplomazia e propaganda
Christian Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
pagine: 182
					L'avvicinamento del Regno Unito alle Comunità europee è stato lungo e graduale. Si è passati da un iniziale rifiuto alla consapevolezza di aver commesso un errore di valutazione a non partecipare e, infine, alla richiesta di adesione. Quando si pensa a questo percorso, tuttavia, raramente ci si sofferma sulle motivazioni che ne hanno comportato lunghezza e problemi. Il Regno Unito infatti, per ragioni di politica interna e internazionale, subito dopo l'adesione avrà un ripensamento rispetto alla collocazione del paese nel progetto comunitario. I problemi sottesi sono, in definitiva, quelli che avevano causato un processo di ammissione così lungo e che, non risolti, sono poi riaffiorati, portando Londra a chiedere di rivedere i termini di accesso proprio per quei punti controversi che si stagliano ancora prepotentemente sulla scena: il bilancio, i rapporti con il Commonwealth e la Politica Agricola Comune. Le diatribe di politica interna contribuiscono a deteriorare il quadro politico e conducono a un referendum sulla permanenza o meno nella Cee. Una consultazione che andrà spiegata ai cittadini e ai partner europei e internazionali. I negoziati si concludono, i britannici votano per rimanere nella Comunità, ma i problemi di fondo vengono risolti solo in parte. E il referendum non mette la parola fine all'indecisione britannica sul suo posto in Europa.				
									Momenti di storia internazionale del Novecento. Diplomazia geopolitica, soft power, cooperazione
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2021
					I saggi contenuti in questo volume sono il frutto di ricerche che gli autori hanno presentato ancora in itinere in occasione dell’VIII Convegno annuale della Società Italiana di Storia Internazionale (Sisi), tenutosi a Cagliari nell’estate del 2019. Nell’ambito di molteplici sessioni dedicate a tematiche tradizionali e innovative nel campo della storia internazionale del Novecento – dalla diplomazia geopolitica del primo dopoguerra ai temi securitari in epoca di guerra fredda, fino al soft power di fine millennio – i partecipanti hanno discusso dello stato della ricerca nei settori della storia delle relazioni internazionali e delle storie d’area di Europa, Africa, Asia e Americhe. Al termine di un’opera di revisione e ampliamento, i contributi presenti offrono uno spaccato di quel dibattito e, ancor più, l’immagine di come la storia internazionale abbia saputo evolvere metodologia e contenuti, attraverso prospettive multidisciplinari coerenti rispetto al mutare dei tempi e dei caratteri del mondo contemporaneo. Prefazione di Antonio Varsori.				
									Il Parlamento europeo e le sue sfide. Dibattiti, proposte e ricerca di consenso
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 274
					Il volume offre un’analisi del ruolo del Parlamento europeo rispetto alle riforme istituzionali e alla politica estera dell’Unione europea, e del suo contributo alla costruzione di una sfera pubblica europea. Partendo dall’analisi delle posizioni assunte dai gruppi parlamentari e da singoli deputati rispetto alle tematiche di natura istituzionale, dal Progetto Spinelli del 1984 fino al Trattato di Lisbona, vengono ricostruiti e valutati il dibattito parlamentare, la coesione dei gruppi e le dinamiche delle relazioni tra il Pe, da un lato, e le altre istituzioni dell’Ue e i governi nazionali, dall’altro. Viene poi analizzato il contributo del Parlamento rispetto alla costruzione dell’azione esterna dell’Ue e del suo ruolo nel mondo, con particolare riferimento alla politica estera, di sicurezza e difesa, alla politica per lo sviluppo e alla politica ambientale internazionale. Infine, nella terza parte, l’attenzione è focalizzata sulle elezioni europee del maggio 2019, con particolare rilievo dato ai temi del populismo e del sovranismo, anche con l’obiettivo di verificare l’esistenza di un adeguato collegamento tra il dibattito dei gruppi politici e la comunicazione ufficiale del Pe, nel suo rapporto con l’opinione pubblica e la società civile organizzata.				
									Storia del diritto d'asilo in Italia (1945-2020). Le istituzioni, la legislazione, gli aspetti socio-politici
Nadan Petrovic
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 188
					Il volume ripercorre l’evoluzione politico-istituzionale della legislazione e delle prassi di governo della tutela del diritto d’asilo in Italia, dalla Seconda guerra mondiale fino ai giorni nostri, con un approccio storico-comparativo e mettendo in evidenza il processo di armonizzazione comunitaria volto alla creazione del Sistema Europeo Comune d’Asilo. Oltre al doppio binario nazionale ed europeo, l’analisi si articola su più piani fra loro interconnessi – da quello storico-istituzionale a quello giuridico e sociologico – in modo da inquadrare e descrivere i molteplici aspetti che definiscono la complessità di questo fenomeno. Il testo affronta infine gli aspetti critici della governance del diritto d’asilo, sia sotto il profilo della perenne contraddizione tra le politiche di contrasto all’immigrazione irregolare e quelle di non-refoulement dei rifugiati, sia sotto il profilo dei limiti di governance istituzionale degli aspetti relativi all’accoglienza e all’integrazione (a favore di un accentuato approccio “assistenzialista” in materia).				
									I nuovi movimenti migratori. Il diritto alla mobilità e le politiche di accoglienza
Cristina Giudici, Catherine Wihtol De Wenden
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 200
					Quale ruolo rivestiranno le migrazioni nell’evoluzione demografica mondiale ed europea? E quali saranno le politiche che i Paesi europei dovranno adottare per far fronte alle nuove sfide demografiche e sociali? Il volume si propone di rispondere a queste domande, disegnando un quadro del fenomeno migratorio attuale e accompagnando il lettore in una riflessione sui temi della popolazione e dello sviluppo.In un mondo che sta sperimentando trasformazioni demografiche e sociali senza precedenti, 272 milioni di persone sono migranti. Si tratta di un fenomeno non nuovo, ma che vede emergere nuove categorie migratorie, quelle dei migranti ambientali, dei minori stranieri non accompagnati, dei migranti in transito, dei nuovi rifugiati. Volontarie o forzate, le nuove migrazioni sono composte da uomini e donne che vedono nell’Europa una terra di pace, di sicurezza, dove esiste un futuro per loro e per i loro figli. Ma quale ruolo rivestiranno le migrazioni nell’evoluzione demografica mondiale ed europea? E quali saranno le politiche che i Paesi europei dovranno adottare per far fronte alle nuove sfide demografiche e sociali?				
									Aristotele e il synoran. La visione globale tra politica e storia, tra retorica e diritto
Elisabetta Poddighe
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2020
pagine: 138
					Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un’argomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran, ovvero la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d’insieme. Una prerogativa che però non deve essere pensata come esclusiva del filosofo. Il volume mette a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappresentazione sintetica della realtà nello spazio dell’azione concreta del politico, del retore e del giudice. Quando si voglia conoscere, descrivere, costruire intorno a un dato tema un’argomentazione dialettico-retorica, lo strumento indispensabile è quello che Aristotele chiama synoran: è la facoltà di vedere quel tema con uno sguardo d’insieme. Sbaglieremmo a considerare la facoltà del synoran come una prerogativa esclusiva del filosofo che rivolge il proprio impegno conoscitivo a una solitaria attività di creazione intellettuale. Il politico come il retore, il giudice come lo storico sono ugualmente chiamati a vedere la realtà in un’ottica complessiva e perciò a potenziare la facoltà della visione globale. «Tutti entro un certo limite si impegnano a esaminare e sostenere un qualche argomento, o a difendersi e ad accusare» considera Aristotele al principio della Retorica e la facoltà del synoran appare certamente parte integrante di quel sillabario della ragione che Aristotele giudicava indispensabile strumento di conoscenza e di persuasione. Negli organi decisionali, in assemblea o nei tribunali popolari, la facoltà di vedere e far vedere la realtà attraverso una visione unitaria e sintetica è, secondo Aristotele, risorsa essenziale dell’argomentazione retorica. Gli scritti riuniti in questo volume mettono a fuoco la funzione che Aristotele assegna a questa facoltà di comprensione e rappresentazione sintetica della realtà nello spazio dell’azione concreta del politico, del retore e del giudice.				
									Beni comuni urbani
Antonio Putini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2019
pagine: 186
					Il volume ripercorre gli sviluppi delle differenti teorie aventi per oggetto i beni comuni, intesi nella loro variante urbana. Quali beni sono considerati “comuni” nei contesti urbani e da parte di chi? La loro gestione collettiva è in grado di determinare dei mutamenti rispetto al difficile rapporto fra amministrazione e cittadinanza? Quali effetti sono in grado di produrre sulla cittadinanza e sulle comunità delle città in cui vengono riconosciuti e gestiti? Questi alcuni degli interrogativi cui il volume intende fornire risposte. Il volume, suddiviso idealmente in due parti, ricostruisce nella prima le caratteristiche dello sfondo appena delineato per poi addentrarsi nei principali approcci teorici sui beni comuni. La seconda parte, di taglio empirico, si basa su casi di studio di due città italiane (Bologna e Napoli), e si propone di analizzare le caratteristiche dell’uso e della gestione dei beni comuni urbani alla luce dei riferimenti tracciati nella prima parte. Cosa sono dunque i beni comuni urbani? Come e da chi vengono utilizzati? Possono, e in che modi, avviare una ridefinizione dei rapporti fra cittadini e amministrazione locale? Quale ruolo ricoprono tali istituzioni nei confronti dei beni comuni urbani? Come possono queste pratiche fondate sull’agire collettivo incidere, in termini più generali, sui regimi democratici locali? Che possibilità consentono di praticare per contrastare i fenomeni politici e le dinamiche economiche alla base dell’attuale crisi? Questi alcuni degli interrogativi dai quali muove la ricerca contenuta nel presente volume e ai quali si è cercato di fornire delle prime, parziali, risposte.				
									
