FBE: La bicicletta

"Volevo scrivere un romanzo che diventasse il mio western immaginario preferito. Ho pensato al Cavaliere della valle solitaria, Mezzogiorno di fuoco e Sfida infernale. E a un adolescente, Petit Jeanne, distrutto dalla vendetta e dalla solitudine. Ho voluto che crescesse nella folle decadenza della New York della fine dell'800, circondato da prostitute dal cuore grande, poeti torturati, un elegante fuorilegge e un prete che ha abbandonato la tonaca. Petit Jean diventerà grande; metamorfosatosi in John Little, attraverserà l'Oklahoma."

Adriano, giornalista di professione e scrittore nel tempo libero, scopre improvvisamente la mezza età. Il risultato di questo shock è una frustrazione suicida e una fuga, senza speranza, verso Macao. La vita scorre come un gioco estremamente crudele e lui tenta di rincorrerla "seduto sulla sponda di un fiume opaco, fumando la pipa e mordendo un filo d'erba che sapeva di fieno"... A Macao scopre un passato che non avrebbe mai sospettato di avere e vive il passaggio angoscioso e sorridente dell'imminente reintegrazione alla Cina. Ma la "perla d'Oriente" gli riserva un'altra sorpresa: immischiato brutalmente in un intrigo cruento, Adriano si vede obbligato a dimenticare le riflessioni pessimiste sulla vita e il mondo, per cedere all'istinto primitivo di lottare per la sua sopravvivenza.

Un astronomo che si affligge per la morte della moglie; un medico asiatico americano che attraversa in bicicletta la campagna dove curava i soldati in fin di vita; le parole delle canzoni dei Beatles cantate in un campo di lavoro cambogiano; un giovane rock-a-billy che si agghinda i capelli in un villaggio ucraino; un gruppo di casalinghe che fuma sigari e gioca a carte, mentre un tornado si avvicina alla loro città e un naufrago nativo americano che intarsia visi sugli alberi sono i protagonisti dei racconti che Mitch Cullin raccoglie in questo libro. Un'affascinante parafrasi su una serie di eventi che si sono svolti dalla Seconda Guerra Mondiale in poi; sono storie d'isolamento, ricordi di esperienze passate e dell'inaccurata natura della memoria. Cullin esamina persone che sono sopravvissute a momentanee e spesso orribili agitazioni sociali, dove le relazioni e la quotidianità sono improvvisamente scosse da circostanze impreviste.

Gràcia, il quartiere nel cuore di Barcellona, è un milione di cose. È un universo popolato da studenti stranieri in piena diaspora giovanile, vissuto dalla gente che vi abita da tutta una vita e che si confronta con i propri piccoli problemi quotidiani. Una carrellata di personaggi che raccontano la loro storia giorno per giorno: il nipote spacciatore che vive con le due anziane ziette; gli squatter disobbedienti; il vecchio sognatore che vive di utopie o la pescivendola pettegola. Oppure Javi, Judith e la piccola Vane, la giovane famiglia che decide di lasciare il loro piccolo appartamento della moderna Trinitat Nova per andare a vivere in un quartiere che vuol essere territorio di libertà per tutti i sognatori.

Nel 1971 gli Stati Uniti erano un Paese diviso. Con un forte sentimento di alienazione Terry Tarnoff decide di prendere uno zaino partire alla volta del mondo. Viaggia per otto anni attraverso Africa, Asia ed Europa. Fuma il chillum con i lebbrosi in India e si schianta in un campo di papaveri in Tailandia per colpa di un tassista kamikaze. La sua corsa piena di ideali lo porta a scoprire mondi e culture a lui completamente ignoti prima. "Il venditore d'ossa di Benares" è un emblema della scoperta interculturale che copre e distanze temporali e che si rivolge ai lettori giovani e a coloro che hanno vissuto quell'epoca.

Dall'India all'Occidente: quindici storie appassionate, dal 1919 fino ai giorni nostri, raccontano le esperienze di vita di altrettante donne indiane. Dal circolo chiuso della propria famiglia al lavoro quotidiano in un ufficio della City o all'università, queste donne raccontano come è cambiata la loro esistenza e come siano riuscite a fondere la loro cultura e il loro pensiero con lo stile di vita della società occidentale. Alcune con il silenzio: dicendo poco, sono riuscite a conoscere molto più di quel che si crede. Altre, costrette dal silenzio, hanno soffocato il proprio sapere. Altre ancora hanno usato l'intelligenza per affrontare gli oppressori. Altre, infine, hanno sfruttato il potere per raggiungere la libertà. Un libro per scoprire il mondo femminile indiano, o più precisamente Sikh, assai più complesso di quello stereotipato cui siamo abituati.

Stanca di Londra, insoddisfatta del suo lavoro, delusa del suo partner, nel 1997 Miranda Innes prese suo figlio e partì per l'Andalusia. Tutto ciò che le rimaneva da fare era vendere la sua casa in Inghilterra, riorganizzarsi il lavoro e fuggire verso il sole. Ma non aveva fatto i conti con un nuovo uomo nella sua vita, i progetti dell'Arsenal Football Club di demolire la sua casa per costruire un nuovo stadio e le pratiche burocratiche per trasferire tutti i risparmi di una vita. Un infervorato racconto della doppia storia d'amore di Miranda per un uomo e per un Paese. Una terra dove picchi rocciosi frastagliati si stagliano su piccoli terreni coltivati e paesini dalle case bianche che si sdraiano come zollette di zucchero sotto le colline.