Europa Edizioni: Chronos. Autobiografie di cittadini

Con Dafne, il Filo che ci unisce ci immergiamo nelle profondità dell'anima di una donna il cui percorso è stato intessuto di sfide e trionfi, di sorrisi e lacrime. Un racconto intimo e toccante con cui l'autrice ci consegna un'eredità preziosa: le risposte alle domande che hanno plasmato la sua esistenza. Una scrittura delicata e avvolgente come un abbraccio ci accompagna tra gli incontri e gli scontri che hanno costellato il suo cammino. Le sue esperienze si trasformano in preziosi insegnamenti, offrendo non solo una testimonianza del proprio vissuto, ma anche una guida per affrontare l'oggi. Attraverso ogni pagina, emerge il legame indissolubile, un filo eterno e indistruttibile che unisce una madre ai propri figli. Un filo invisibile ma che attraversa le generazioni e rimane saldamente legato al cuore. Un viaggio emozionante attraverso il tempo e lo spazio, un tributo alla forza dell'amore e alla bellezza della vita, illuminato dalla saggezza di una donna che ha un coraggio da vendere, e che ha trovato la sua voce tra le parole di questo libro.

Lucia, una donna dal carattere forte e deciso, si trasferisce in un nuovo paese dopo aver sposato Carlo. La sua nuova casa e la sua nuova famiglia la metteranno di fronte a situazioni difficili da gestire, avvilenti e completamente inattese. Ne uscirà grazie al suo intuito ed alle notti in cui sognerà sua madre, che le indicherà la giusta via.

«La vida es un fluir constante, no para…» Rosa María nace en el Día Internacional de la Mujer y crece en el seno de una familia feliz, en un pueblito bucólico, rodeada y protegida por el amor de toda su comunidad. No obstante, la vida no es fácil y, por eso, pronto su familia se muda a la ciudad, en busca de un futuro mejor. Desde entonces, su vida nunca será la misma y, muy pronto, Rosa María, tendrá que aprender cómo sobrevivir a las corrientes impetuosas de una sociedad aún profundamente patriarcal, donde parece no haber espacio para mujeres modernas. La vida sabe es la historia de una vida y de la reinvención que una mujer valiente se ha hecho a sí misma, siempre fiel a sus ideales y lista para tratar con todo lo que la vida pueda reservar.

Pogradec, Albania, anni Settanta. Un uomo gobbo si innamora di una donna bellissima. Sembra una storia già letta, ma è l'inizio di una melodia tutta nuova. Una melodia che si compone di tre note: mi-re-la, come il nome della figlia di questo amore. Mirela è una bambina abbandonata, "senza identità", alla continua ricerca di una verità sfuggente. La sua è una storia non facile, dura e delicata al tempo stesso, che trascina il lettore nel cuore di un'avventura dal ritmo serrato. Il lago di Ohrid, il suo fonte battesimale, è lo specchio nel quale Mirela si riconosce e legge la sua vita. Così le sponde del lago, la villa paterna, la fabbrica, il mare, la strada, la comunità delle Suore Adoratrici di Santa Micaela sono solo tappe di un percorso alla ricerca di un posto da chiamare casa. Ma Mirela scoprirà che casa è tra le braccia di coloro che la amano.

La vita di Romana è attraversata da un imperativo categorico: seguire sempre il proprio cuore, non forzarsi mai a vivere un'esistenza che rende infelici, anche a costo di far soffrire qualcuno. Le scelte che ha compiuto nel corso della sua vita sono state sempre guidate dall'amore per il proprio bene e in seguito per i figli, in un'avventura che l'ha portata alla scoperta dei propri e altrui limiti, attraverso una storia d'amore durata vent'anni ma mai realmente finita, in un viaggio per ritrovare se stessa, dopo aver pensato di dover rinunciare per sempre alla felicità.

L'autore e attore racconta principalmente la sua carriera artistica e ci spiega come realtà e finzione s'intersecano nella sua vita. Quanto costa realizzare i propri sogni? È una domanda a cui il lettore è sottoposto continuamente, dopo aver letto e visto il prezzo di ogni singola esperienza. Daniele Griggio non vuole lesinare la commiserazione di nessuno, descrive la sua carriera tra cadute e risalite, tra amori e separazioni. Una soggettiva lunga cinquant'anni che racconta un importante spaccato del teatro italiano, a cavallo tra due secoli, o meglio tra due mondi: uno vecchio e uno nuovo. Il volume vuole essere una testimonianza tangibile di come si possano rincorrere i propri sogni senza dover rendere conto a nessuno dei propri insuccessi o successi. L'uomo diviene artefice del proprio destino in tutta la sua totalità, attraverso un racconto a tratti ironico e scanzonato ma con punte di dolore fino al raggiungimento dell'acme umana e attoriale.

"La neve in primavera" è la storia di Blerta, una donna messa duramente alla prova dal dolore, ma che è riuscita a non affogarci dentro. L'infanzia felice in Albania, l'adolescenza segnata dalla perdita delle certezze, dalle improvvise partenze, dallo smarrimento. Riservata e timida, Blerta si immerge nelle sue amate letture e sogna l'amore descritto nei libri, fino a quando le scelte degli adulti non la richiamano bruscamente alla realtà. Un matrimonio combinato, quando lei non è ancora pronta, la scoperta graduale e insperata di avere a fianco un grande amore e la speranza di una vita serena ritrovata. Di colpo, la malattia, i tradimenti, l'abbandono, la lotta contro le ingiustizie, il sogno mai sopito di trovare la salvezza in Italia. Gli sforzi per far sì che il male non distrugga tutto, contando solo sulle proprie forze. Ma il destino è crudele e tutto si infrange, quando la morte allunga la sua ombra e rende ogni sforzo vano. Crescere due figlie da sola diviene difficile, perché la sofferenza ha segnato tutte e tre in pari misura. Da quella sofferenza, però, Blerta riesce a cavarsi fuori, scoprendo in se stessa un'indicibile forza data dalla fede e dalla consapevolezza che, al di là del dolore, c'è sempre un motivo per gioire. La vita di Blerta è un inno alla resistenza, al rigetto dell'odio, nonostante tutto e tutti, all'importanza di riuscire a rimanere a galla dopo la tempesta per poi volgere lo sguardo al sole.

Le spiagge assolate di Tenerife rappresentano per Serena e la sua famiglia un nuovo punto di partenza. I giorni che da anni scorrono sempre uguali cominciano a starle stretti e le Isole Canarie diventano per la donna simbolo di rinascita. È già tutto pronto, non resta che prenotare i biglietti, e poi lei, suo marito e suo figlio potranno finalmente lasciarsi il passato alle spalle. Ma proprio quando il suo sogno più grande sembra sul punto di realizzarsi, giunge un messaggio inaspettato sul suo cellulare, che cambierà per sempre le sue prospettive: suo marito è stato trattenuto in commissariato e ha urgente bisogno di lei. È proprio a partire da questa notizia, gelida e inaspettata come una doccia fredda, che ha inizio il viaggio di Serena attraverso il suo vissuto. La meta è incerta, ma l'obiettivo, in cuor suo, è chiaro: poter raggiungere finalmente la "serenità", una vita tranquilla e spensierata fatta su misura per lei.

Tutti ormai conoscete Gianni Ascione, per chi lo conosce da più tempo, Giannino. Grazie al durissimo e lungo lavoro, alla sua passione e alla sua dedizione è riuscito a restituire la meritata dignità a un prodotto straordinario e unico delle falde del Vesuvio: il pomodorino del Piennolo, il prodotto grazie al quale è divenuto uno dei protagonisti assoluti nel panorama agricolo della Campania, ora in continua e costante espansione. Unendo tradizione e innovazione, genuinità e lungimiranza, promozione massiccia e fidelizzazione stretta di chi ha scelto di dargli fiducia e che a oggi non è mai rimasto deluso dal suo prodotto, Giannino è divenuto Tomato's Man, sinonimo stesso del pomodoro che produce e vende, e che tante soddisfazioni gli ha dato e continua a dare.

È tra gli sguardi fugaci di un autobus affollato, in una giornata quasi anonima, che Paola accarezza i ricordi degli ultimi anni trascorsi con suo padre. È l'inizio di un viaggio, quello che tutti, inevitabilmente, affrontano nella propria vita, ed è così che Antonio, Marco, Danila e don Alessio diventano alcuni dei personaggi attraverso i quali la storia si dipana tra passato e presente. Otto luoghi, otto viaggi, otto personaggi, otto temi, prima di giungere al capolinea. Mettersi a nudo è arduo e pericoloso; un tornare a Itaca dopo aver naufragato tra i pensieri, i sentimenti, il proprio vissuto. Paola Magrini si fa dunque Cicerone in una riflessione profonda della propria esistenza nel mondo che ci appartiene. Ma se la maturità degli anni accoglie con sé un principio di saggezza, l'autrice si fa generosa condividendo la sua esperienza di vita con gli altri. In un'amletica riscoperta di se stessa alle porte di una nuova età, Paola Magrini, alle prese con la sua seconda esperienza letteraria, si lascia andare a una scrittura leggera ma potente, capace di mettere nero su bianco il valore esistenziale di una vita vissuta e onorata sempre con dignità e rispetto. PassiPonti è una narrazione coraggiosa, capace di arrestare le azioni e liberare il pensiero per attraversare, nonché vivere, i passiponti di ognuno di noi.

Felice di conoscermi è un viaggio nella memoria per la conoscenza e riscoperta di sé stessi. L'autrice, partendo dai suoi trascorsi familiari, ripercorre alcune tappe più importanti della sua vita, rivivendo la ricerca di una propria identità conquistata grazie a un forte impegno personale, all'amore per l'arte, all'apertura verso le altre culture, senza porsi confini e limiti dettati dalle convenzioni. Grazie al suo percorso e alle persone che l'hanno accompagnata, il lettore può immergersi in riflessioni ed esperienze universali, conoscere il diverso e, forse, scoprirsi a propria volta. Quale sarà la destinazione di questo viaggio? La scoperta è tra le pagine di questo prezioso volumetto.

Pier Carlo Fabio Ricci fa una vera e propria disamina degli eventi più importanti della sua vita, accompagnando e condividendo con il lettore ogni analisi, alla ricerca di un dialogo che aiuti entrambi a trarre degli insegnamenti per maturare, migliorarsi ed evitare errori dolorosi. Proprio per questo l'autore stila un vero e proprio elenco degli errori che gli hanno nuociuto grandemente, invitando il lettore e se stesso a far tesoro di queste esperienze. Pier Carlo Fabio Ricci è un uomo ancora giovane la cui energia, vitalità e creatività gli riserveranno sicuramente tante sorprese interessanti e momenti elettrizzanti, di cui, chissà, forse vorrà renderci partecipi in futuro.