Europa Edizioni: Chronos. Autobiografie di cittadini

Un'esistenza che muta spesso, la protagonista si adegua, lotta e va avanti. Porta il suo messaggio di cambiamento con ironia, leggerezza e tanta forza di volontà. Chi scrive forse nemmeno appartiene a questa terra, ma da quando è nata cerca di riappacificare tutti gli esseri viventi che le sono intorno. Nel mezzo ci sono tante coincidenze, solo apparenti, a ben vedere rientrano tutte in uno schema predefinito che passo dopo passo si va ricostruendo. Una trama di relazioni infinite che si amplia ogni giorno, anche mentre la si racconta.

Questa autobiografia non è solo il racconto di una vita straordinaria: è un inno alla libertà di scegliere, alla capacità di reinventarsi, al coraggio di seguire la propria voce interiore. È una testimonianza che ci ricorda come non sia mai troppo tardi per cambiare strada, per lasciarsi sorprendere, per danzare la vita. Leggendo queste pagine entrerete nel mondo vibrante di Anna Marzi: una donna che ha fatto del tango non solo una passione, ma una missione; che ha saputo trasformare ogni passo in un atto di libertà e ogni abbraccio in un incontro autentico e unico. Attualmente si occupa in particolare della formazione di aspiranti maestri, per divulgare il suo infallibile metodo di insegnamento frutto di tanto studio e di tanta esperienza. Che il suo viaggio possa ispirare anche voi a trovare la vostra musica e a non avere paura di seguirla fino in capo al mondo.

"Era il 20 aprile, il giorno del mio compleanno. Penso sia stato un caso che sia accaduto proprio quel giorno; forse quello prima avevo speso un po' più energia del solito per riflettere sui festeggiamenti, forse l'aspettativa degli altri mi aveva sovraccaricata, ma non credo serva cercare la spiegazione altrove, più in profondità. Doveva accadere e, semplicemente, accadde allora. Già da diversi anni qualunque festa era un'occasione faticosa, per non dire tragica, che attraversavo coi sentimenti in apnea come dentro a una piscina. Sapevo che se fossi riuscita ad arrivare dall'altra parte, se avessi resistito fino al calare della sera, avrei trovato una sponda su cui appoggiare la testa e riposare, e per quel giorno sarei stata non dico salva, ma perlomeno ferma. E sola, beatamente sola."

Un'esistenza fatta di momenti positivi e negativi che s'intrecciano in pagine dure, ma allo stesso tempo belle, cariche e confortanti. L'autore rivive con noi gli anni, i mesi e i giorni che lo hanno accompagnato fino a oggi. Dalla giovinezza affascinante e dolorosa, vissuta sempre con l'umiltà di chi ha un grande potenziale d'amore, di passione, ma sa che niente gli è stato regalato e ogni volta deve rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo. Permea così un grande senso di dignità, affiancato alla voglia di conoscere e conoscersi, per poi migliorare all'unisono. Non c'è la presunzione di sapere già come andrà a finire, ma di vivere istante dopo istante. Diego lo sa e non ha paura del confronto, d'altronde le sue origini parlano chiaro, ha le spalle sufficientemente larghe per reggere su di sé il peso di certe situazioni. E non importa se poi viene da piangere, anzi forse è meglio, perché subito dopo segue una bella risata che riporta l'armonia.

Ogni giorno era un gradino salito e la sera andavo a letto con la voglia di svegliarmi per raggiungere il successivo, su quella scala che un pezzetto alla volta mi regalava qualcosa in più: qualunque cosa fosse, bella o brutta, era comunque crescita. La nuova me aveva bisogno di un nome, come se stessi rinascendo; ero una farfalla che ci aveva messo del tempo a crepare il bozzolo che la teneva stretta e le toglieva l'aria. Poi, proprio come un parto, quando dopo tanta fatica si risolve tutto, in un istante è nata Lady Coach. L'ho sentita mia, era subito diventata parte di me, no anzi, non "parte" di me: ero proprio io.

Essere genitori è un viaggio straordinario, fatto di gioie immense e sfide inaspettate. L'autrice, madre di due figli con autismo, psicologa, psicoterapeuta e analista del comportamento certificata, ci guida attraverso la sua esperienza personale e professionale. Questo libro è più di una semplice storia di vita: è un invito a riflettere su una condizione, sull'inclusione e sul valore di ogni individuo "normabile". È in questo modo che l'autrice ama descrivere le persone, ciascuna delle quali presenta proprie capacità. Ogni persona, nella sua specificità, è un valore aggiunto per il mondo. Con sensibilità e competenza, l'autrice racconta il suo percorso tra emozioni profonde, difficoltà quotidiane e piccole ma grandi conquiste, offrendo al tempo stesso strumenti pratici per chiunque voglia intraprendere questo viaggio e comprendere al meglio i/le bambini/e e i/le giovani con autismo, compresi/e i/le loro caregiver. Un libro che emoziona, informa e ispira, per giungere a un cambio di prospettiva, sia nello sguardo con cui indaghiamo il mondo che nelle scelte che vi operiamo.

Un padre scrive al figlio. Gli scrive col cuore in mano, attraversando i ricordi di una vita fatta di stazioni, treni persi e ritrovati, incontri illuminanti e silenzi che pesano più delle parole. In questo libro delicato e profondo, l'autore ci accompagna in un viaggio intimo tra le calli di Venezia, le stanze di un ospedale, le salite e le discese dell'adolescenza. Racconta la malattia, la diversità, le difficoltà della crescita e la forza silenziosa dell'amore paterno. È una lunga lettera che parla a tutti: ai genitori in cerca di senso, ai figli che cercano un posto nel mondo, a chiunque sappia quanto sia importante, a volte, guardare la vita da un'altra prospettiva. Un libro vero, toccante, che lascia il segno.

Può il dolore rendere incapaci di coltivare i propri sogni? La risposta a questa domanda è la forza di Tina, una donna che si trova ad affrontare la malattia e la scomparsa della figlia, ancora bambina, e del marito. Sullo sfondo, una famiglia d'origine in cui i non detti e malintesi causeranno allontanamenti e sofferenze, fino al triste epilogo di perdersi del tutto. Con la separazione dai fratelli, Tina lascerà il lavoro di una vita, scelto con determinazione a soli tredici anni, rinunciando ai suoi sogni, per mettere al primo posto il valore della famiglia. La protagonista di "Non c'è mai una fine" ci accompagna con un linguaggio diretto e senza fronzoli attraverso i luoghi del dolore, della sofferenza, nel buio della depressione. E quando sembra che la vita non abbia più niente da offrirle, forte come un ariete, Tina riuscirà a ricostruirsi, un pezzo alla volta, a riscattare il dolore, a continuare a sognare. Le pagine di questo libro sono un invito a fermarsi, a guardare negli occhi l'altro e riscoprire la potenza della solidarietà umana.

Non è possibile prevedere quando la nostra vita cambierà e non è di certo piacevole avvenga nel reparto di un ospedale. Questa è la storia di una donna che racchiude in sé la sorte di una famiglia, la quale, di fronte a una dolorosa realtà, trova la forza di mettere in discussione tutte le sue certezze e accettare un destino che non ha scelto. Non c’è rabbia nelle parole di Eleonora, ma una gratitudine alla vita e un sentimento di fiducia nei confronti di chi la accompagna nel cammino. Questo libro vorrebbe essere d’ispirazione per tutte le persone che affrontano una patologia nella speranza di infondere luce sul loro percorso e per coloro che non si sono mai trovati in una situazione simile: ragazzə, godetevi con spensieratezza i rapporti e il tempo che vi è stato regalato.

Da piccola credevo che il mondo fosse magico. Pensavo che, soprattutto noi bambini, fossimo protetti da una presenza magica superiore. Tutti i miei sensi erano sempre in allerta, alla ricerca di qualcosa che mi si sarebbe rivelato per provare la mia teoria. Osservavo le ombre che si muovevano tra le fronde degli alberi per cercare di scovare le fate che sapevo si nascondevano nei boschi. Credevo nell'esistenza del coniglio pasquale, di Babbo Natale, di Gesù Bambino. Vivevo in totale spensieratezza, dando per scontato che la vita si sarebbe presa cura di me. Dopotutto, avevo una madre, un padre, due sorelle e un fratello che mi avrebbero protetta. Cosa poteva succedermi?

Un viaggio sincero e provocatorio attraverso l'universo delle emozioni e delle relazioni che orbitano intorno al mondo delle PR. Gabriele, con la sua esperienza di vita appassionata e uno sguardo ironico ma profondo sul presente, e Luna, con il suo fascino magnetico e un passato ricco di colpi di scena, ci raccontano storie di incontri memorabili, passioni travolgenti e sorprendenti connessioni, con lo sguardo rivolto al futuro. Dalla suggestiva atmosfera di Villa Sperelli alle più folli avventure dell'età matura; dai tormentati amori in Sicilia, alla tanto agognata stabilità professionale, questo libro esplora non solo il fascino e i segreti di un mondo spesso frainteso o ignorato, ma anche la ricchezza emotiva e le grandi occasioni di crescita che ogni relazione può offrire. Un'opera che combina riflessioni personali, aneddoti curiosi, visioni del mondo che spingono il lettore a confrontarsi con pregiudizi e falsi miti, ma soprattutto a riflettere sul significato di piacere, desiderio e autenticità. Un racconto che intriga, diverte e commuove, al confine tra sentimento e ragione, lavoro e passione, bellezza e complessità dei rapporti umani.

…potrei sbagliarmi, ma sento che ogni esperienza è un tassello perfetto del nostro cammino. Mentre cammina per le strade di un paese in cui è di passaggio, Maurizio resta colpito da un dettaglio: le villette presentano quasi tutte recinzioni molto basse o ne sono addirittura prive. La sua innata curiosità non gli lascia alternativa: deve entrare in quegli spazi non delimitati e conoscerne i proprietari. Chi vive senza barriere non teme nulla oppure è "grato alla vita" e la accoglie quindi così come viene? Questa domanda gli rimbomba dentro l'anima e l'eco arriva da molto lontano, dal tempo in cui a costruire ripari e muri fortificati era proprio lui, per difendersi dalla sindrome dell'abbandono. Ogni volta piombare indietro e sentirsi come un neonato piccolo e nudo, in una cesta davanti a una chiesa, di notte mentre piove e fa freddo; non si tratta soltanto di una metafora, ma è anche la sua essenza, la sua verità più profonda, il dolore ancestrale con cui fare i conti per evolvere in un nuovo divenire. L'uomo in cui si è trasformato ha le sue certezze. Guarda sempre ai fatti in sé stessi, regolandosi in base alle azioni delle persone e non sulle parole senza fondamento. Agisce, scegliendo ciò che per lui è più semplice, naturale e spontaneo, non necessariamente sinonimo di "più facile". Rallenta ogni volta che le sue azioni diventano frenetiche e continuative sino all'automatismo, per ritrovare il "giusto sentire". Noi siamo l'insieme di piccole particelle elementari, la cui composizione apparentemente casuale determina invece una verità scientifica: esistiamo! Il percorso narrativo di Maurizio si propone di andare "Oltre", per arrivare "Altrove"; descrive un viaggio attraverso le sue verità personali e il valore che ha assegnato alla sua vita. Infine spinge il lettore a chiedersi: "Qual è il valore che attribuisco alla mia?".