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Edizioni Pendragon: Amo Bologna tascabili

Tortellinata. Storia, evoluzione e ricette dal Medioevo a oggi

Tortellinata. Storia, evoluzione e ricette dal Medioevo a oggi

Napoleone Neri

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2023

pagine: 127

"Tortellinata" è un’immersione completa e totalizzante nel mondo del tortellino: la storia, gli aneddoti e soprattutto le ricette che nei secoli, dal Medioevo a oggi, hanno reso questo piatto protagonista assoluto nelle tavole della Grassa Bologna. Un percorso alla riscoperta degli antichi sapori emiliani, che regala spunti culinari per preparare gustosi manicaretti alla maniera dei cuochi del passato. Tra storia e leggenda, tutte le curiosità sulla straordinaria pasta ripiena modellata sulle forme dell’ombelico di Venere.
17,00

Mé a dscarr in bulgnais. Manuale di dialetto bolognese

Mé a dscarr in bulgnais. Manuale di dialetto bolognese

Daniele Vitali

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2022

pagine: 332

Questo manuale si articola in lezioni di complessità progressiva, ciascuna utile per capire quelle che seguono: s’inizia con una lettura che vede protagoniste persone di diverse generazioni, i loro animali, le loro avventure e la stessa città di Bologna, e si continua con una sezione grammaticale che spiega il materiale linguistico presentato nella lettura. Ogni lezione si conclude con un glossario delle parole fin lì utilizzate e con una serie di esercizi. Il contenuto di ogni lettura può essere ascoltato in rete inquadrando il codice QR pubblicato all’inizio di ogni lezione: si sentiranno le voci di due parlanti nèd in dialàtt, cioè di madrelingua. Al termine del libro, le appendici contengono dei testi per esercitarsi durante o a fine corso, un promemoria grammaticale, le chiavi degli esercizi e tabelle con tutti i verbi utilizzati nel volume. Prefazione e consulenza linguistica di Luigi Lepri. Tavole verbali di Roberto Serra.
22,00

La guâza stra l dîda-La rugiada tra le dita. Poesie racconti zirudelle in dialetto bolognese con traduzione a fronte

La guâza stra l dîda-La rugiada tra le dita. Poesie racconti zirudelle in dialetto bolognese con traduzione a fronte

Elio Manini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2022

pagine: 142

Una raccolta di versi, ma non solo, dialettali: poesie racconti, zirudelle, in bolognese con traduzione a fronte in bolognese che affronta i temi più disparati. Dai ricordi di infanzia e gioventù, quelli di una vita contadina molto dura ma ricca della bellezza che le infonde il passato, all'attualità e la memoria all'attualità, lo sport e l'amore per la natura. Nonché la sofferenza per la malattia della compagna, affetta da Alzheimer, cui dedica liriche struggenti. Un'antologia "di alta poesia", come Fausto Carpani la definisce, che solo un artista totale può esprimere. Prefazione di Gianni Cascone. Nota di Sergio Rotino. Commento di Fausto Carpani.
12,00

E té cum t ciâmet? I cognomi di Bologna

E té cum t ciâmet? I cognomi di Bologna

Luigi Lepri, Daniele Vitali

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2022

pagine: 156

Il cognome delle persone è una faccenda piuttosto seria, che viene registrata all’anagrafe e scritta su documenti ufficiali. Vari studi ci dicono che i cognomi sono nati nel corso di un processo sociale storicamente determinato che, proprio per la sua serietà, si è “svolto in latino o in italiano”. Tuttavia, in ambienti socio-professionali conservativi, quando già i soprannomi erano caduti in disuso ma il dialetto bolognese ancora resisteva bene in alcuni strati della popolazione, anche i cognomi venivano utilizzati nella loro forma dialettale, persino rivolgendosi a colleghi o amici venuti da fuori. Questo libro contiene i cognomi usati a Bologna, anche di diverse origini, nella loro forma dialettale, per soddisfare legittime curiosità ma anche per aiutare chi scriva in dialetto a dare generalità pienamente bolognesi ai propri personaggi, senza forzature: l’applicazione parziale a questo settore delle regole fonetiche rende le forme effettive dei cognomi non semplicemente “indovinabili”, e obbliga a verificarle alla luce dell’uso effettivo che ne facevano i dialettofoni (o, in certi casi, che si può presumere ne avrebbero fatto questi parlanti abituati a sentire la loro lingua “dal di dentro”).
15,00

Cresciuti a pane e teatro. Bologna in scena dal 1968 ai giorni nostri

Cresciuti a pane e teatro. Bologna in scena dal 1968 ai giorni nostri

Claudio Cumani

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 312

Cinquant’anni di teatro a Bologna. Cinquant’anni di spettacoli, attori, storie, luoghi, visioni. Un periodo che inizia nel 1968, l’anno della rivolta sociale ed estetica che ribalta i codici tradizionali della messa in scena, e che arriva agli ultimi tribolati mesi del 2021, il periodo della solitudine e della lontananza dai palcoscenici, causa pandemia. In mezzo una sterminata quantità di volti, voci, emozioni, aneddoti. Claudio Cumani, giornalista culturale al «Resto del Carlino» da oltre 40 anni, che a pane e teatro è cresciuto, racconta questo mezzo secolo mescolando riferimenti documentari, citazioni, testimonianze dei protagonisti, appunti ma soprattutto ricordi. Ne esce una narrazione articolata, appassionata e puntuale che, per la prima volta, restituisce una lunga pagina culturale di una città che è anche specchio di quanto accaduto nell’intero Paese. I primi gruppi di ricerca (Teatro Evento, Nuova Edizione, Gruppo Libero), l’arrivo dei maestri (il Living, l’Odin, Grotowski), il Dams e i suoi figli. Poi i comici di “Bologna Sogna”, la fabbrica sperimentale del Link, i lustrini del Cassero. E ancora, i teatri ufficiali e le loro vicissitudini (Arena, Duse, Dehon), la lezione di Leo de Berardinis, la poesia declamata dalla torre degli Asinelli da Carmelo Bene. Cinquant’anni passati a capire che forse il teatro è solo il sogno di una vita migliore.
20,00

L é méi dîr acsé. Le frasi giuste del dialetto bolognese

L é méi dîr acsé. Le frasi giuste del dialetto bolognese

Luigi Lepri

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 157

Oggi, al posto dell’originale lingua bolognese, ne sta nascendo un’altra che non ho timore di definire abusiva, priva di colori, gremita di orrendi strafalcioni e sgrammaticature. La mostruosa abitudine va sempre più diffondendosi, ma non è tutto. Si è imposto anche l’uso di abbandonare il nostro originale modo di esprimerci, fantasioso, arguto e colorito, a favore di una fraseologia piattamente adagiata sull’italiano. Così facendo, si contribuisce semplicemente a uccidere il nostro dialetto. Per dire “È un ragazzino debole” ci si appoggia pigramente su un facile L é un ragazlàtt dàbbel, ignorando espressioni genuine e di bellezza lessicale ben superiore, come L é un ragazlàtt scarnécc’, oppure L é un pôver agnusdèi o Al bàvv in una lómm. Dunque, la “battaglia” non deve essere soltanto verso gli errori evidenti, relativi a vocaboli, sparsi qua e là da chi il dialetto non lo conosce ma anche per difendere e salvare la qualità fraseologica del dialetto autentico, riconquistando e valorizzando le belle espressioni originali della tradizione. Ecco dunque, in questa ennesima piacevole fatica, una raccolta di frasi caratteristiche del dialetto bolognese presentate partendo dall’italiano, considerato l’attuale costante regresso del numero di dialettofoni. Le ho inventariate, certo senza pretendere di essere esaustivo, per soddisfare legittime curiosità e – perché no – per aiutare chi ancora volesse parlare o si ostinasse a scrivere usando la lingua di Bologna.
15,00

Ciò che resiste. Opere di Antonella Cinelli

Ciò che resiste. Opere di Antonella Cinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 64

In occasione del 25 aprile 2021, 76° anniversario della Liberazione, L'ANPI provinciale di Bologna e il Comune di Bologna hanno voluto regalare alla città un ideale abbraccio di 12 partigiani della Resistenza bolognese: i loro ritratti, dipinti dalla pittrice Antonella Cinelli, sono stati montati su altrettante porte monumentali cittadine. Questo è il catalogo della mostra all'aperto realizzata attraverso tali installazioni.
12,00

Dieci anni nel governo della città: 1980-1990

Dieci anni nel governo della città: 1980-1990

Giancarlo Pavoni

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2021

pagine: 95

Giancarlo Pavoni, iscritto al partito comunista a partire dal 1964, ha dedicato un decennio della sua vita all'amministrazione della città di Bologna. Partito dall'esperienza dei quartieri (Costa-Saragozza), viene eletto in consiglio comunale nel 1980, anno in cui il sindaco Renato Zangheri lo chiama a ricoprire il ruolo di assessore con delega all'Economato e ai Tributi. Poi, a partire dal 1983 e fino al 1989, con Renzo Imbeni come sindaco, è sempre stato in giunta con deleghe di carattere economico, finanziario e tributario. In queste pagine ripercorre la sua esperienza politica in una sorta di diario che oltre che personale diventa diario cittadino, perché scandisce i momenti più importanti vissuti da Bologna, in quegli anni, non solo a livello politico ma anche sociale e culturale. Pagine che descrivono con rapide pennellate e immediatezza narrativa un'importante stagione di cambiamenti e progresso.
10,00

Ades a t al degg me. «Da dove viene»: etimologie divulgative. Vocaboli genuini da preferire

Ades a t al degg me. «Da dove viene»: etimologie divulgative. Vocaboli genuini da preferire

Luigi Lepri

Libro

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2020

pagine: 142

"L'etimologia suscita curiosità. Così ho pensato non fosse inutile raccogliere un certo numero di vocaboli della lingua bolognese cittadina, indicando l'origine di ciascuno in modo elementare e non specialistico, con esclusivo intento divulgativo e senza un taglio scientificamente linguistico per il quale sarebbero necessarie competenze specifiche. Ho consultato dunque le opere di alcuni tra i più noti linguisti, ai quali sono quindi da attribuire le ipotesi etimologiche, che ho raccolto al fine di fornire al lettore un rapido strumento di consultazione. Nella seconda parte del libro, considerati questi tempi di cosiddetta ‘italianizzazione selvaggia', ho raccolto un repertorio di lemmi dialettali che indicasse come si dice troppo spesso nella parlata odierna influenzata dall'italiano e come si direbbe usando invece un corrispettivo originale non preso a prestito dalla lingua nazionale." (Luigi Lepri)
14,00

2 agosto 1980 ore 10,25

2 agosto 1980 ore 10,25

Libro

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2020

pagine: 176

Alle ore 10,25 di sabato 2 agosto 1980 una tremenda esplosione squarciava l'ala sinistra della stazione Centrale di Bologna. La sala d'aspetto della seconda classe, il ristorante adiacente, gli uffici del piano superiore furono letteralmente disintegrati. Il treno Adria-Express fermo sul primo binario fu investito dalla valanga di macerie e di detriti che in pochi istanti avevano soffocato decine di uomini, donne e bambini. I soccorsi furono rapidi ed efficienti. Il dolore e la pietà immensi. Tragico il bilancio delle vittime: 85 morti ed oltre 200 feriti. Fin dalle prime ore del pomeriggio di sabato una folla silenziosa aveva riempito la piazza Maggiore di Bologna. Le fonti ufficiali non ancora si erano pronunciate ma il popolo già aveva scartato ogni ipotesi di disgrazia accidentale e riconosciuta la natura dell'attentato. Giunsero in seguito le conferme ufficiali e il 6 agosto, giorno dei funerali, alla presenza del Presidente della Repubblica, una folla immensa manifestò esecrazione per gli assassini, fiducia nelle istituzioni democratiche alle quali centinaia di migliaia di donne e di uomini chiesero che giustizia fosse fatta con la massima rapidità e il massimo rigore. Questo volume vuole ricordare quelle ore e quei giorni di dolore, di rabbia, di lotta civile e democratica. Suo scopo è far sì che ciascuno di noi sfogliandone le pagine e osservando le immagini della strage tremenda rinnovi in se stesso, accanto alla condanna per gli assassini e la violenza omicida del terrorismo, la richiesta di giustizia, la fede nella democrazia. L'amministrazione comunale di Bologna ringrazia quanti hanno reso possibile questo lavoro ed in particolare i fotografi e i fotoreporter che hanno messo a disposizione il risultato del loro lavoro.
20,00

Il 2 agosto è di tutti. Quarant'anni di impegno civile

Il 2 agosto è di tutti. Quarant'anni di impegno civile

Miriam Ridolfi, Maurizio Minghetti

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2020

pagine: 141

«Gli anniversari fanno riflettere. In particolare il quarantesimo della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 coincide quest'anno con l'evento straordinario del Covid-19 che ci ha costretti per circa tre mesi a un completo isolamento sociale. C'è stato più tempo per pensare, per riflettere sulla memoria, sulle nostre memorie, sulla Memoria. Così, poiché non ho mai smesso di fare memoria attiva insieme all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980 con le mie "storie" mi sono anche chiesta se era tutto vero quel che ricordavo, per lo più immagini, come il mutismo del padre e nonno di Maria e Angela Fresu; le lacrime per il vestito da sposa della sua Antonella di quella madre dolente di Ravenna che poi ho visitato per anni; l'appello della nonna di Asti, nel ventennale, perché scrivessi per i nati dopo 1'80; il dipinto di Munch, L'urlo, che in cartolina ho inviato nel trentennale; l'ansia per gli esiti delle tante operazioni chirurgiche di Marco Bolognesi; l'impotenza di ogni parola per la rabbia di Montani; l'impossibilità di attenuare il dolore di Gallon e di suo figlio allora adolescente; e poi il mio pianto senza fine quando tornai a riabbracciare i miei figli la sera del 6 agosto (e tanto ho capito la fatica — che si sente solo quando ti fermi — di medici e infermieri in campo per questo virus e tanto ho ricordato, per le mascherine di oggi, quelle bianche dei soccorritori in stazione per l'irrespirabile polvere). Così ho riaperto la scatola dei documenti di quel 2 agosto, impolverata e sepolta da tanti altri piccoli archivi, e ho ritrovato i giornali e i documenti di quel Centro di coordinamento che dalle 10.40 di quel sabato 2 agosto non smise mai di funzionare, dando vita nel giugno 1981 all'Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto 1980, con gli indimenticabili Torquato e Lidia Secci. E ho affidato al professor Maurizio Minghetti, che ha sempre lavorato su questi temi nel liceo Righi, l'incarico, l'onere di "ricostruire" quegli avvenimenti, mentre io riprendo il filo del lavoro che ho impostato nello scorso anno: portare la mia testimonianza per una "staffetta di memoria" che solo i bambini e i ragazzi possono fare, convinta che la solidarietà ha bisogno di coordinamento e di continuità; deve diventare, cioè, modo d'essere di ogni comunità per i suoi beni comuni.» (dalla prefazione di Miriam Ridolfi). Con un racconto per bambini di Anna Grotto.
12,00

Buttami in pentola. La cucina degli avanzi per trasformare le zucche in carrozze

Buttami in pentola. La cucina degli avanzi per trasformare le zucche in carrozze

Bruno Damini

Libro: Libro in brossura

editore: Edizioni Pendragon

anno edizione: 2019

pagine: 109

Quarantadue cuochi, pasticceri e un gelatiere rievocano per le Cucine Popolari ricette e ricordi dell'infanzia, di una cucina familiare dove per regola nulla andava sprecato. Questo menu eterogeneo, idealmente ispirato alla cucina sostenibile, cosiddetta "no-spreco" o del "riciclo", insomma "degli avanzi", è il racconto di un'Italia che rivendica con orgoglio le proprie radici contadine, quando erano vivi la coscienza e il rispetto per il mangiare (non il cibo, come si direbbe oggi), e le prime reggitrici della cucina e dell'intera economia alimentare domestica erano le nonne, "zdaure" capaci di trasmettere alle nuove generazioni saperi e sapori racchiusi nella sapienza delle mani, come risulta da molte delle proposte e dai ricordi che evocano. Sono ricette che celebrano ingredienti poveri all'apparenza, da trasformare e arricchire con preparazioni di semplice realizzazione, dove il pane vecchio la fa da padrone, ma anche le carni riciclate a nuova vita e gli scarti delle verdure. Non limitatevi a leggerle per il loro valore testimoniale, come reperti "d'antan", adottatele piuttosto nelle vostre pratiche quotidiane di buona e sana cucina perché in esse il passato si proietta in un futuro sostenibile.
12,00

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