Edizioni di Storia e Letteratura: Biblioteca di storia sociale
Tra ideale e reale. La vedova (in)dipendente nella trattatistica e nei carteggi italiani (secc. XV-XVII)
Paolo Pucci
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2024
pagine: 316
Sottrattasi suo malgrado alla supervisione del consorte, la vedova era considerata una minaccia allo status quo patriarcale. Godeva, anche grazie al beneplacito della legge, di un'autonomia decisionale che la poneva tuttavia al margine dell'archetipo comportamentale femminile, basato com'era sulla conformità alla volontà maschile, quella del padre prima e il marito poi, a difesa dell'onore familiare. Attraverso importanti documenti dell'epoca, questo studio analizza il processo idealizzante a cui la figura della vedova viene sottoposta nella trattatistica soprattutto del Cinquecento, per colmare il vuoto dell'autorità causato dalla morte del marito e dà prova di come alla vedova non fossero soltanto dirette norme limitative dell'indipendenza conquistata. Nel contesto della revisione controriformistica dei ruoli femminili, le vengono anche affidate responsabilità familiari e sociali, che la elevano a paladina dello stesso ordine che contemporaneamente ella contribuiva a turbare.
Tra storia della pietà e sociologia religiosa. Gabriele De Rosa e la religiosità delle plebi rurali
Giuseppe Maria Viscardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 348
Gabriele De Rosa ha inaugurato, alla fine degli anni Sessanta, una nuova storiografia: la storia sociale e religiosa, che rompeva con gli schemi della tradizionale storia ecclesiastica, preoccupata quasi esclusivamente delle istituzioni e delle élite clericali, dei grandi problemi teologici, nonché dei rapporti tra Stato e Chiesa, ma dimentica del tutto della grande massa dei fedeli che era in fondo la destinataria di prescrizioni e divieti provenienti dai vertici della Chiesa universale e locale. De Rosa ha infatti percorso una «via italiana» tutta sua della storia religiosa, nella quale la dimensione sociale ha un posto di rilievo, di pari dignità. Compulsando le fonti ecclesiastiche, specialmente quelle conservate negli archivi ‘periferici’, con i suoi studi e le sue ricerche ci offre una visione d'insieme, complessa, della società religiosa in età moderna e contemporanea, in un rapporto dialettico fecondo tra la dimensione istituzionale e quella popolare, tra strutture ecclesiastiche e vissuto religioso.
La morte confortata. Riti della paura e mentalità religiosa a Roma nell'età moderna
Vincenzo Paglia, Pompeo Serni
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: XX-336
La morte confortata - la cui prima edizione risale al 1982 - affronta il tema della pena di morte partendo dal ruolo che, tra XVI e XVIII secolo, ricoprì a Roma la Confraternita di San Giovanni Decollato nella gestione delle esecuzioni delle condanne. Questa seconda edizione riporta in aggiunta l'intero testo di Pompeo Serni, Trattato utilissimo per confortare i condannati a morte per via di giustizia, il quale offriva ai "confortatori" - ossia a coloro che dovevano stare accanto ai carcerati dal momento della sentenza esecutiva fino all'esecuzione - un bagaglio di temi biblici, spirituali e psicologici utili a guidare i condannati verso la conversione e comunque ad accettare l'inevitabile esecuzione. Attraverso una ricca documentazione d'archivio, l'autore indaga su un tema poco studiato, la storia della pena di morte, che apre importanti squarci sulla cultura, la religiosità, la mentalità della società d'epoca moderna nella sua costante tensione tra "giustizia" e "misericordia". Ma soprattutto rappresenta un utile momento di riflessione generale sulla morte, occultata da una società – quella moderna e contemporanea - che l'ha come "esculturata" dal suo orizzonte. L'autore, che ha pubblicato nel frattempo altri due volumi sul tema, Sorella morte, la dignità del vivere e del morire (Milano 2016), e Vivere per sempre, l'esistenza, il tempo e l'Oltre (Milano 2018), ritiene indispensabile tornare a riflettere sulla morte per ricomprenderla nell'orizzonte dell'esistenza umana. E quanto è stato vissuto in passato ne è parte decisiva.
Identità nobiliare tra monarchia ispanica e Italia. Lignaggi, potere e istituzioni (secoli XVI-XVIII)
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2020
pagine: XXIII-284
L'aristocrazia di antica stirpe e i nobili di più recente origine contribuirono alla costruzione di una comune identità nobiliare che perdurò nei secoli XVI, XVII e XVIII, nell'ambito di un esteso spazio di interazione costituito dai territori delle possessioni europee e ultramarine della monarchia ispanica, dell'Italia spagnola e filospagnola. I sedici saggi che formano questo volume indagano le molteplici strategie, pratiche e strumenti che permisero la costruzione di una comune identità nobiliare europea, offrendo - sotto diversi punti di vista - un inedito sguardo complessivo, utile a comprendere i processi di creazione e affermazione di questo comune sentire che permise, durante l'età moderna, il trionfo della nobiltà e dei suoi modelli politici, sociali, istituzionali.
Una confraternita femminile a Roma. La Compagnia di Sant'Anna nella chiesa di S. Pantaleo tra XVII e XVIII secolo
Alessia Lirosi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XVI-288
Rari sono gli studi sulle confraternite di età moderna composte esclusivamente da donne. La Congregazione di Sant'Anna sorse nel 1640 presso la chiesa di San Pantaleo a Roma su iniziativa di Giuseppe Calasanzio, già fondatore degli scolopi. Il sodalizio fu aperto all'ammissione di donne di qualsiasi ceto sociale, laiche o religiose, ed ebbe tra i suoi scopi il culto alla Madre della Vergine ma anche l'assistenza a vedove povere, ragazze 'pericolanti', prostitute e neofite. Sebbene sottoposte al controllo del padre generale degli scolopi e del cardinal vicario di Roma, le 'sorelle' di Sant'Anna dimostrarono una forte volontà di gestire autonomamente la propria confraternita, ricoprendo cariche importanti, occupandosi dell'organizzazione delle attività, e votando risoluzioni da mettere poi in pratica, attraverso un continua negoziazione con le autorità maschili deputate a supervisionarle. Prefazione di Blythe Alice Raviola.
Vita sociale e mentalità religiosa in Basilicata. Istituzioni ecclesiastiche, santità e devozioni (secoli XVI-XX)
Giuseppe Maria Viscardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XVII-284
Come si presentavano la società e la mentalità religiosa nella Basilicata d'Antico Regime e come sono cambiate nel passaggio all'età contemporanea? Quale ruolo vi hanno svolto le istituzioni ecclesiastiche, gli ordini religiosi e le confraternite? Sono ancora valide la 'sentenza' di Levi che Cristo si è fermato a Eboli e la tesi del «familismo amorale» di Banfield per comprendere l'arretratezza meridionale? A queste ed altre domande cerca di rispondere questo volume, attraverso una approfondita indagine storica su una regione per certi versi ancora poco esplorata. Prefazione di Jean Delumeau.
Parroci e contadini nel Veneto alla fine dell'Ottocento
Angelo Gambasin
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2014
pagine: XII-316
Donne sole, modelle, prostitute. Marginalità femminili a Roma tra Sette e Ottocento
Ginevra D. Tonini Masella
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 245
Questo libro affronta un tema complesso e attuale: il valore e il peso della reputazione delle donne in relazione al mestiere, alla qualità civile e sociale, al ruolo nella comunità. La Roma di fine Settecento, popolata da artisti e viaggiatori stranieri e stravolta dai mutamenti politici del biennio repubblicano (1798-1799), fa da sfondo alla ricostruzione del complicato e altalenante rapporto delle donne con le istituzioni, con la comunità di appartenenza e, soprattutto, con il genere opposto. Partendo dallo studio dei documenti processuali degli archivi romani, l'autrice affronta la questione della valutazione della reputazione femminile dinanzi ai tribunali romani: le modelle che posavano nude per denaro negli ateliers e nelle accademie, le donne senza uomini che gestivano la propria vita prive della tutela maschile, le prostitute di strada che usavano il corpo come risorsa immediata, incorrevano in processi e denunce il cui perno era sempre il peso del "buon nome", bene prezioso e volatile legato tanto al comportamento pubblico e privato quanto al mestiere, alle relazioni e alla qualità sociale della famiglia di origine.
Ritratti. La dimensione individuale nella storia (secoli XV-XX). Studi in onore di Anne Jacobson Schutte
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2012
pagine: 384
Vite al bando. Storie di cingari nella terraferma veneta alla fine del Cinquecento
Benedetto Fassanelli
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2011
pagine: 243
Le vite al bando, di cui, attraverso fonti processuali, si ricostruiscono alcuni momenti, sono quelle dei membri di una delle tante compagnie di zingari che vive, nei decenni a cavallo tra XVI e XVII secolo, nell'area padana. Vite di uomini e donne alle prese con l'ordine di espulsione, banditi ma ciò nonostante inseriti in contesti sociali e relazionali che, pur segnati da una diffusa ostilità, svelano una realtà quotidiana diversa da quella descritta dalle retoriche criminali, dagli stereotipi e dagli immaginari che proprio nel corso del XVI secolo vengono 'stabiliti' e fissati in forme che resteranno valide per i secoli a venire. Le storie degli zingari narrate permettono quindi di indagare il significato profondo della condizione di bando, il suo essere strumento principe di un potere che si afferma ordinando lo spazio geografico in interno ed esterno e definendo le condizioni umane e politiche come "fedeli" o pericolose. Un bando smentito dalla presenza cingara consolidata e a suo modo radicata - che ci interroga, ancora, sui limiti e sul senso delle relazioni tra "minoranze culturali" e società maggioritarie e sui processi di costruzione degli immaginari identitari.