Edizioni dell'Ippogrifo: Historiae
Il sindaco desaparecido. Battipaglia, 1953: la scomparsa di Lorenzo Rago. Ombre di mafia e depistaggi. Un mistero italiano
Massimiliano Amato
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Ippogrifo
anno edizione: 2024
pagine: 224
La notte del 20 gennaio 1953 il sindaco di Battipaglia in carica da 5 anni, Lorenzo Rago, ex qualunquista sostenuto da una maggioranza socialcomunista, scompariva per sempre. Vittima di un clamoroso caso di “lupara bianca” tuttora senza mandanti né esecutori. A distanza di 18 anni dall’uscita della prima edizione, la ricostruzione di uno dei più appassionanti misteri del primo Dopoguerra torna sugli scaffali con una seconda edizione aggiornata con quanto è emerso da nuove ricerche storiografiche. Rispetto alla prima, ha diversi paragrafi in più, un capitolo nuovo di zecca in cui viene dipanato l’intreccio che a cavallo tra la primavera e l’estate del 1954 si creò tra la scomparsa di Lorenzo Rago e il caso Montesi e, in appendice, un’intervista a Enrico Giovine, avvocato e storico esponente della politica battipagliese mancato nell’aprile del 2023 a 91 anni, che ricostruisce il clima dell’epoca. Mescolando lo stile e il linguaggio del noir con quello della ricerca storica, Amato ha smontato e poi rimontato pezzo per pezzo il caso Rago. Arrivando a interessanti (e inedite) conclusioni su genesi, dinamica e causale di un crimine che scosse profondamente l’opinione pubblica italiana e individuando, in controluce, i possibili mandanti e le autorevolissime coperture di cui riuscirono a godere. Prefazione di Giovanni Cerchia.
Salonicco 1943. Agonia e morte della Gerusalemme dei Balcani
Nico Pirozzi
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ippogrifo
anno edizione: 2019
pagine: 232
A dispetto del tempo che scorre e degli uomini che dimenticano, per una parte degli abitanti di Salonicco quel villino di inizio Novecento, dallo stile marcatamente neobarocco, l'hanno continuato a chiamare Oikía Salém: la casa di Emmanouíl Rafaíl Salém, il facoltoso avvocato tessalonicese di origini ebraiche che, nel 1907, ne affidò la costruzione a Xenofón Paionídis, uno dei più famosi architetti del suo tempo. Per gli autisti della Oasth, l'azienda di trasporto urbano di Salonicco, che dalle cinque di mattina a mezzanotte passata attraversano Leoforos Vassilissis Olgas, la fermata in prossimità del civico contrassegnato dal numero 20 è, da quarant'anni, Palió italikóproxeneío: il vecchio consolato italiano, che sul finire degli anni Settanta traslocò in una più modesta dimora. Della sontuosa casa di Salém e di quel lembo d'Italia in terra di Macedonia, carico di storia e di ricordi, oltre al toponimo sopravvive solo un giardino invaso da arbusti ed erbacce e una vecchia palazzina con le persiane semidivelte, le ringhiere corrose dalla ruggine e gli intonaci scoloriti e cadenti.