Edizioni dell'Ateneo: Testi e commenti
L'esilio (Pap. Vat. G. 11 verso)
Favorino di Arelate
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2007
pagine: 274
Il De exilio di Favorino di Arelate, tramandato sul verso del Pap. Vat. Gr. 11, è un brillante esempio dell'oratoria della Seconda Sofistica. Costruita su topoi della letteratura consolatoria di stampo cinico-stoico, l'opera offre tuttavia una sincera testimonianza autobiografica non attestata da altre fonti antiche. L'esilio di Favorino, collocato fra il 131 e il 138 d. C. sullo sfondo di un Impero unificato sul piano politico e culturale, è un indizio del disagio di intellettuali che, greci per formazione e non per nascita, in nome dell'antica paideia reclamavano per sé un ruolo di primo piano, spesso in contrasto con il progetto di ellenizzazione di Adriano. Dopo l'editio princeps di Norsa-Vitelli e dopo il lavoro del Barigazzi, la revisione autoptica del papiro ha permesso una ricostruzione più fedele del testo, il cui chiarimento è affidato ad un commento puntuale, dove si discutono questioni testuali e letterarie. Precede un'ampia introduzione che presenta la storia, poco nota, del ritrovamento e dell'acquisto del papiro da parte dei primi editori e in cui sono forniti dati bibliotecnici e bibliologia del manufatto: descrizione del rotolo e della scrittura, impaginazione del testo sul verso, datazione della copia letteraria e ipotesi sul numero delle colonne iniziali perdute.
L'esilio (Pap. Vat. G. 11 verso)
Favorino di Arelate
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2007
pagine: 274
Il De exilio di Favorino di Arelate, tramandato sul verso del Pap. Vat. Gr. 11, è un brillante esempio dell'oratoria della Seconda Sofistica. Costruita su topoi della letteratura consolatoria di stampo cinico-stoico, l'opera offre tuttavia una sincera testimonianza autobiografica non attestata da altre fonti antiche. L'esilio di Favorino, collocato fra il 131 e il 138 d. C. sullo sfondo di un Impero unificato sul piano politico e culturale, è un indizio del disagio di intellettuali che, greci per formazione e non per nascita, in nome dell'antica paideia reclamavano per sé un ruolo di primo piano, spesso in contrasto con il progetto di ellenizzazione di Adriano. Dopo l'editio princeps di Norsa-Vitelli e dopo il lavoro del Barigazzi, la revisione autoptica del papiro ha permesso una ricostruzione più fedele del testo, il cui chiarimento è affidato ad un commento puntuale, dove si discutono questioni testuali e letterarie. Precede un'ampia introduzione che presenta la storia, poco nota, del ritrovamento e dell'acquisto del papiro da parte dei primi editori e in cui sono forniti dati bibliotecnici e bibliologia del manufatto: descrizione del rotolo e della scrittura, impaginazione del testo sul verso, datazione della copia letteraria e ipotesi sul numero delle colonne iniziali perdute.
I discorsi per le feste e per i giochi (Ars Rhet. I e VI Us.-Rad.)
Pseudo Dionigi di Alicarnasso
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2005
pagine: 188
Tra i discorsi epidittici inclusi nell'"Ars Retorica", erroneamente attribuita a Dionigi di Alicarnasso, il "Panegirico" e il "Protrettico per gli atleti", entrambi destinati ad occasioni di festività solenne, offrono spunti di interesse culturale e documentario. Il "Panegirico", erede delle orazioni di illustre tradizione di Gorgia, Lisia, Isocrate, documenta la natura celebrativa dell'oratoria nell'età imperiale, che ha fatto anche il suo ingresso nel programma uf?ciale dei giochi. Il "Protrettico" attesta l'esistenza di un'orazione inaugurale nelle manifestazioni agonistiche che dedica ampio spazio alle esortazioni da rivolgere agli atleti prima delle gare, perché mirino alla vittoria e gareggino in maniera corretta.
I discorsi per le feste e per i giochi (Ars Rhet. I e VI Us.-Rad.)
Pseudo Dionigi di Alicarnasso
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2005
pagine: 188
Tra i discorsi epidittici inclusi nell'"Ars Retorica", erroneamente attribuita a Dionigi di Alicarnasso, il "Panegirico" e il "Protrettico per gli atleti", entrambi destinati ad occasioni di festività solenne, offrono spunti di interesse culturale e documentario. Il "Panegirico", erede delle orazioni di illustre tradizione di Gorgia, Lisia, Isocrate, documenta la natura celebrativa dell'oratoria nell'età imperiale, che ha fatto anche il suo ingresso nel programma uf?ciale dei giochi. Il "Protrettico" attesta l'esistenza di un'orazione inaugurale nelle manifestazioni agonistiche che dedica ampio spazio alle esortazioni da rivolgere agli atleti prima delle gare, perché mirino alla vittoria e gareggino in maniera corretta.
Elegie
Sesto Properzio
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2005
pagine: 424
La tradizione manoscritta ci ha conservato i quattro libri di "Elegie" del poeta umbro Sesto Properzio, attivo a Roma nell'età di Augusto e associato al circolo letterario fiorito attorno alla figura di Mecenate (insieme con poeti del calibro di Virgilio e Orazio). L'opera poetica di Properzio, di cui qui si presenta l'edizione completa, rappresenta, con le elegie di Tibullo e Ovidio, il momento di più felice perfezione formale del genere elegiaco-erotico in Roma antica. Il volume, corredato da un'ampia introduzione in cui si dà ragione dei criteri seguiti nella pubblicazione, presenta i testi in lingua originale con traduzione a fronte.
Elegie
Sesto Properzio
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2005
pagine: 424
La tradizione manoscritta ci ha conservato i quattro libri di "Elegie" del poeta umbro Sesto Properzio, attivo a Roma nell'età di Augusto e associato al circolo letterario fiorito attorno alla figura di Mecenate (insieme con poeti del calibro di Virgilio e Orazio). L'opera poetica di Properzio, di cui qui si presenta l'edizione completa, rappresenta, con le elegie di Tibullo e Ovidio, il momento di più felice perfezione formale del genere elegiaco-erotico in Roma antica. Il volume, corredato da un'ampia introduzione in cui si dà ragione dei criteri seguiti nella pubblicazione, presenta i testi in lingua originale con traduzione a fronte.
Troiano. Or. XI
Dione Crisostomo
Libro: Copertina rigida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2003
pagine: 216
Il volume presenta la prima traduzione italiana moderna e l'edizione critica aggiornata dell'orazione "Troiano", di Dione di Prusa, autore greco vissuto in età imperiale che ebbe occasione di frequentare, come ambasciatore, i principali centri culturali dell'impero, svolgendo anche delicate missioni diplomatiche nelle province orientali per conto dell'imperatore Traiano. L'orazione, una delle più lunghe del corpus dioneo, intende dimostrare che Troia non era stata conquistata dai Greci e che non questi, bensì i Troiani, erano stati i veri vincitori del conflitto.
Troiano. Or. XI
Dione Crisostomo
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Ateneo
anno edizione: 2003
pagine: 216
Il volume presenta la prima traduzione italiana moderna e l'edizione critica aggiornata dell'orazione "Troiano", di Dione di Prusa, autore greco vissuto in età imperiale che ebbe occasione di frequentare, come ambasciatore, i principali centri culturali dell'impero, svolgendo anche delicate missioni diplomatiche nelle province orientali per conto dell'imperatore Traiano. L'orazione, una delle più lunghe del corpus dioneo, intende dimostrare che Troia non era stata conquistata dai Greci e che non questi, bensì i Troiani, erano stati i veri vincitori del conflitto.