Ediz. Storia e Studi Sociali: Questioni storiche
Mafia e delinquenza in Sicilia
Giuseppe De Felice Giuffrida
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2014
pagine: 100
Giuseppe De Felice Giuffrida, socialista e tra i maggiori animatori del Fasci siciliani, scrive questo saggio e lo pubblica nel 1900, mentre è in corso alla corte d'assise di Milano il processo per l'assassinio di Emanuele Notarbartolo. Ancorandosi all'analisi di Franchetti, l'autore ravvisa l'origine della mafia nei ritardi economici dell'isola. Contesta inoltre le analisi di livello razzistico della scuola antropologica italiana e le impostazioni culturalistiche.
La miseria in Napoli
Mario Jessie White
Libro: Libro in brossura
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2015
pagine: 208
"La miseria in Napoli", opera di denuncia e di studio tra le più significative dell'Italia postunitaria, si articola in quattro sezioni, la prima dedicata alle condizioni di vita degli strati più bassi della popolazione napoletana, la seconda alla descrizione del funzionamento, assai precario, delle opere pie e degli istituti di carità, la terza e la quarta infine dedicate ai possibili rimedi, agli esperimenti filantropici già in atto e al confronto con le esperienze straniere e in particolare con quelle inglesi. Nel descrivere le realtà più problematiche di Napoli, Jessie White Mario rifugge dalla tentazione di una narrazione coloristica, proponendo invece un testo modellato secondo i canoni dell'inchiesta sociale e giornalistica, già sperimentata da Villari e, sulla sua scorta, da Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino.
La Sicilia nel 1876. Le condizioni politiche e amministrative
Leopoldo Franchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2013
pagine: 328
Alla sua uscita, nel 1877, il testo di Leopoldo Franchetti non suscitò molti entusiasmi nell'opinione pubblica. Ma le riflessioni dello studioso toscano sono divenute un punto di riferimento negli studi sul fenomeno mafioso, e tanto più oggi rivelano la loro lungimiranza. In un'epoca in cui le analisi di Tocqueville sulla democrazia americana appaiono indebolite dalle derive oligarchiche di questa nazione, la lucida analisi di Franchetti non sembra più in sintonia con un mondo soggetto a derive mafiose che appaiono inarrestabili? Da decenni si parla di "meridionalizzazione" del Nord, per sottolineare l'importanza crescente assunta dal "modello siciliano". In realtà, sembra proprio che ovunque valga la triste legge di Gresham: la moneta cattiva scaccia sempre quella buona. Se Tocqueville fu allora il profeta del secolo americano, Franchetti non fu, per certi versi, il profeta delle derive criminali del nostro tempo?