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Libri di Mario Jessie White

Della vita di Alberto Mario

Della vita di Alberto Mario

Mario Jessie White

Libro: Libro in brossura

editore: Antilia

anno edizione: 2025

pagine: 312

25,00

Napoli ad occhi aperti

Napoli ad occhi aperti

Renato Fucini, Mario Jessie White, Pasquale Villari

Libro: Libro in brossura

editore: Francesco D'Amato

anno edizione: 2020

pagine: 232

Il volume intende ripercorrere, in forma antologica e in una veste destinata al grande pubblico, uno spaccato del percorso che la letteratura e il dibattito politico italiano di fine Ottocento hanno dato relativamente alla definizione dell’identità geografica e culturale di Napoli e del Mezzogiorno come territorio di frontiera e realtà problematica, su cui si sperimentavano i limiti di un intervento ancora tutto da sviluppare da parte del nuovo Stato Unitario. L’origine del dibattito si fa risalire al libro dello storico Pasquale Villari Lettere meridionali (1875): il meridionalismo di Villari, indubbiamente nutrito di una forte dimensione analitica, di una volontà di disamina dei problemi di un mondo arcaico in termini sociali ancor prima che economici, fece scaturire l’idea di una nuova testualizzazione della città che condusse, per sollecitazione e sostegno dello stesso studioso, alla pubblicazione della Miseria di Napoli (1877) di Jessie White Mario, singolarissima e spesso misconosciuta documentarista inglese, e di Napoli a occhio nudo (1878), opera ben più nota del verista toscano Renato Fucini.
12,00

Le inchieste sociali

Le inchieste sociali

Mario Jessie White

Libro: Copertina morbida

editore: Antilia

anno edizione: 2015

pagine: 524

25,00

La grande imitatrice. Sifilide e questione femminile

La grande imitatrice. Sifilide e questione femminile

Anna Maria Mozzoni, Giuseppe Mazzini, Josephine Butler, Mario Jessie White, Agostino Bertani

Libro: Libro in brossura

editore: La Vita Felice

anno edizione: 2019

pagine: 167

Anche quando della sifilide si ignorava quasi tutto, almeno due cose erano chiare: infliggeva al corpo danni simili a quelli della lebbra; la sua trasmissione aveva a che fare con il contatto sessuale. Con il diffondersi della paura si cerca sempre qualcuno su cui sfogarla. E non si tardò a trovarlo nell’anello debole della catena sociale: la donna, e soprattutto la prostituta. Le implicazioni non solo sanitarie della sifilide divennero sempre più evidenti, ma fu nell’Ottocento che la sua valenza sociale acquistò rilievo e si presero provvedimenti di sorveglianza igienica e regolamentazione della prostituzione le cui conseguenze in Italia sarebbero durate un secolo: dal Regolamento Cavour (1860) alla legge Merlin (1958). Gli scritti di questo volume fotografano un momento storico in cui i riflettori sono puntati sulle donne e sui primi tentativi di affermare i loro diritti. Gli autori, legati da amicizia e condivisione di ideali civili, sono tra le voci più autorevoli dell’Ottocento. Anna Maria Mozzoni, nei due scritti "Sul regolamento sanitario della prostituzione" e "Alla signora Giuseppina Butler", dialoga con la collega Butler sugli effetti del controllo statale del meretricio e sulla condizione femminile. Giuseppe Mazzini, nella lettera "L’uguaglianza è libertà" incoraggia le donne a lottare per l’abrogazione delle leggi che proteggono il vizio, mentre Josephine Butler è "Una voce nel deserto" che invita le compagne ad alzare la testa e a ribellarsi. Le fa eco Jessie White Mario, denunciando ne "La prostituzione" un sistema coercitivo e ipocrita che trova nelle donne il capro espiatorio della sua inettitudine. Chiude il volume "La prostituzione patentata e il regolamento sanitario", la lettera aperta ad Agostino Depretis in cui Agostino Bertani sferra un duro attacco al governo e al ministro che «fa da cassiere ai lupanari».
13,50

La miseria in Napoli

La miseria in Napoli

Mario Jessie White

Libro: Libro in brossura

editore: Ediz. Storia e Studi Sociali

anno edizione: 2015

pagine: 208

"La miseria in Napoli", opera di denuncia e di studio tra le più significative dell'Italia postunitaria, si articola in quattro sezioni, la prima dedicata alle condizioni di vita degli strati più bassi della popolazione napoletana, la seconda alla descrizione del funzionamento, assai precario, delle opere pie e degli istituti di carità, la terza e la quarta infine dedicate ai possibili rimedi, agli esperimenti filantropici già in atto e al confronto con le esperienze straniere e in particolare con quelle inglesi. Nel descrivere le realtà più problematiche di Napoli, Jessie White Mario rifugge dalla tentazione di una narrazione coloristica, proponendo invece un testo modellato secondo i canoni dell'inchiesta sociale e giornalistica, già sperimentata da Villari e, sulla sua scorta, da Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino.
16,00

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