Editoriale Jouvence: Volti d'Islam
L'ultima generazione dei Sufi
Sulamī
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2025
pagine: 142
L’ultima generazione dei sufi presenta la biografia e le massime dei 24 maestri che chiudono il Kitab Tabaqat al-Sufiyya di Abd al-Rahman al-Sulami. Consegnare questa traduzione si configura come un’operazione antropologica. La forma di scambio che intercorre tra gli attori della conoscenza evoca le tre regole: dare, ricevere, ricambiare, che strutturano il principio di reciprocità esposto in Essai sur le don di Marcel Mauss, tre momenti chiave che guidano le relazioni umane e disciplinano le dinamiche che si instaurano in uno scambio libero e volontario. Sulami dona un’opera sul tasawwuf che noi riceviamo e ricambiamo con una traduzione ed un tentativo di diffusione per rendere giustizia alle intenzioni dell’autore e sensibilizzare il lettore ad accogliere l’eredità spirituale di Sulami consolidata nel suo vocabolario sufi. Il confronto con tale eredità è un impegno attuale da non rimandare. Nell’epoca dell’estetizzazione del sacro in cui si mescolano religioni fai da te, pratiche terapeutiche finalizzate al benessere e culto delle immagini, il rischio è quello di divulgare letture superficiali del sufismo omettendo secoli di pietà religiosa.
La prima generazione dei sufi
Sheikh Al Sulamî
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2023
pagine: 164
La prima generazione dei sufı offre la biografia di 20 Maestri presenti nel Kitab Tabaqat al-Sufiyya di ‘Abd al-Rahman al-Sulamı, lo storico del sufismo. Restituire i detti e le sentenze della prima generazione del tasawwuf ha l’indubbio vantaggio di permettere al lettore di accostarsi direttamente all’ancestrale ossatura del vocabolario sufı introducendo quei lemmi che nel tempo sono stati ripresi, rielaborati e riformulati, cristallizzando la letteratura del sufismo nei primi voluminosi tomi giunti fino a noi. È il caso della meditazione, fikr, dell’affidarsi a Dio, tawakkul, o dello stato spirituale, ha il sapere e le virtù dei Santi della prima generazione permette anche di affondare nella distinzione dei due domini costitutivi del tasawwuf: la dottrina e il metodo, l’esoterismo e l’iniziazione, la Verità interiore e la Via spirituale, haqlqa e tarlqa, ricorrendo all’apparato visionario in Bistamı, corifeo del sufismo della scuola orientale del Hurasan, al sogno in Du al-Nu n o alla Via iniziatica di Šaqıq bin Ibra-hım. L’opera certifica l’impegno di Sulamı nel collocare il sufismo all’interno del canone ortodosso placando le critiche di quanti hanno ritenuto la dimensione sufı avulsa dalle radici coraniche.
Sama'. L'ascolto e il concerto spirituale nella tradizione sufi
Giovanni De Zorzi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2021
pagine: 282
Il termine sama' significa letteralmente ascolto, audizione e, per esteso, concerto spirituale. Esso appare inizialmente in trattati composti in ambienti sufi verso la metà del X sec. d.C. nell'area di Baghdad: durante quei primissimi sama' si ascoltava innanzitutto la cantillazione del Corano, gradualmente affiancata da poesia di carattere amoroso/mistico alla quale poteva poi intrecciarsi il suono di strumenti musicali. Da questo ascolto potevano sorgere negli assorti partecipanti degli intensi stati interiori e degli irrefrenabili movimenti fisici. Poco a poco il sama' divenne una delle pratiche tipiche del tasawwuf ("sufismo") e fiorirono svariati repertori e generi tra le molte confraternite sufi del vasto mondo islamico che giunsero sino al presente e che questo volume prende in esame in alcuni suoi casi specifici.
I fratelli della purità. Introduzione e commento ai 52 trattati degli Ikhwan As-Safa
Alessandro Bausani
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2021
pagine: 284
Parlavano di filosofia, come di astrologia, ermetismo, alchimia e di ogni branca del sapere giunto dalla tradizione antica, per meglio comprendere gli insegnamenti spirituali del Corano. Non erano tuttavia semplici studiosi, curiosi di approfondire il loro sapere attraverso la lettura dei libri. Come i misteriosi Sabei di Harran – così vicini e simili a loro – avevano una liturgia e la parola e i gesti diventavano preghiera e meditazione. La struttura della loro organizzazione e l’identità dei membri non vennero mai chiarite, eppure il loro pensiero e le loro dottrine sono stati citati, nei secoli, da tutti i grandi filosofi e i maestri spirituali dell’Islam (da al-Farabi ad Avicenna e Ibn ’Arabi). Alessandro Bausani espone le loro dottrine e presenta in forma sintetica i 52 trattati (o "epistole") che compongono il lascito di questa misteriosa comunità. Come recita un loro testo: "In questa Fratellanza, il proprio essere è dimenticato; tutti agiscono con l’aiuto di ciascuno, tutti si affidano a ognuno per aiutarlo e consigliarlo e, se un Fratello vede che sarà buono per un altro nel sacrificare la propria vita per lui, la darà volentieri".
I Naqshbandi. Uomini, storia e dottrine di un ordine sufi
Demetrio Giordani
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2019
pagine: 225
La Naqshbandiyya è attualmente uno degli ordini sufi più diffusi nel mondo islamico, soprattutto nella sua parte orientale. In Turchia, Siria, Iraq, India, Pakistan, Indonesia e nell’Asia Centrale la presenza dell’ordine ha sempre avuto effetti concreti su vari aspetti della vita sociale, sulla formazione delle élite politiche, sull’educazione e soprattutto sulla vita spirituale di migliaia e migliaia di uomini e donne. La storia dell’ordine inizia con la nascita dell’Islam e continua durante i secoli fino ai tempi attuali; un tempo veniva chiamata Tariqa-yi Khwajagan, “La Via degli antichi maestri”, ma acquisisce il suo nome caratteristico dopo il magistero del grande santo di Bukhara Khwaja Baha’uddin Naqshband (m.1389), che dotò l’ordine di regole precise e di una identità più definita. Il libro descrive la storia della branca indiana dell’ordine naqshbandi-mujaddidi-mazhari, dall’origine fino ai giorni nostri, seguendo il filo della letteratura agiografica tradizionale, includendo alcuni capitoli più specificamente descrittivi delle dottrine di Shaikh Ahmad Sirhindi, il “rinnovatore del secondo millennio” dell’Islam (m.1625), figura centrale dell’ordine, e del suo pronipote Shah Abu Said Faruqi (m.1835).
Aquile e dervisci. L'autorità sufi nell'Albania post-socialista
Gianfranco Bria
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2019
pagine: 140
“La religione degli albanesi è l’albanismo”: questa nota espressione risorgimentale ben incarna la concezione pubblica e istituzionale della religione nel Paese delle Aquile, soprattutto da quando, nel 1967, il regime comunista di Hoxha decise di vietare qualsiasi forma di culto. Il sufismo, componente storica del vario mosaico religioso del Paese, soffrì più di altri la secolarizzazione coatta socialista. La rinascita sufi, dopo anni di autarchia e isolazionismo, fu un processo complesso, influenzato dall’intervento di attori esteri (wahabiti, Gülen hareketi, turuq kosovare), dalle istanze laiche governamentali e dalla religiosità critica e individualizzata dei fedeli. Ne è seguito un costante riaggiornamento pratico e dottrinale delle turuq che, schiacciate dal peso della globalizzazione (pluralismo e umma virtuale) e dal monopolio Bektashi, hanno cercato nuovi spazi e pratiche di legittimazione (di)mostrando una straordinaria capacità adattiva rispetto all’ideologia di Stato e alle domande di santità delle popolazioni locali. Prefazione di Nathalie Clayer.
La pittura islamica dalle origini alla fine del Trecento
Maria Vittoria Fontana
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2019
pagine: 273
La pittura e la scultura non trovano, nell’ambito dell’arte islamica, la medesima collocazione di cui queste espressioni artistiche godono in altre culture sia occidentali sia orientali. La pittura in particolare, poiché non è tridimensionale come la scultura e quindi, a differenza di questa, “non getta ombra”, è molto più diffusa nei territori musulmani di quanto una presunta iconoclastia non faccia pensare. Questo volume prende in considerazione la pittura islamica sino alle soglie del Quattrocento, cioè sino a quel periodo che demarcherà, nelle aree occidentali dell’islam, una delle più grandi rotture con il passato nello sviluppo dell’arte musulmana e creerà, nelle aree orientali, i presupposti per la grande pittura safavide e poi qajar. La pittura a cui viene fatto riferimento, assenza di pittura su tela e su tavola, è quella murale: quella figurata dei grandi cicli pittorici palaziali ma anche quella di decorazione architettonica che troviamo sia in aggiunta alla pittura figurata sia, molto spesso, quale unica espressione pittorica. Prefazione di Ernst J. Grube.
Luci sull'islam. 66 voci per un lessico
Dario Tomasello
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2018
pagine: 323
Il "Lessico" di Tomasello offre al lettore un serrato confronto fra l’islam tradizionale e ciò che si è soliti chiamare “fondamentalismo”. Più volte, nel corso del volume, il lettore vedrà smentite le tesi di quei musulmani moderni e di quegli occidentali che confondono l’ideologia politico-sociale di questo fondamentalismo con l’autentico messaggio del Corano. La tradizione islamica è tutt’altra cosa, e soprattutto essa è ancora viva nelle società islamiche, che in larga maggioranza rifiutano questo genere di devianze, così lontane dallo spirito della loro religione. Le voci di questo libro ci sembrano sufficienti a sgombrare il campo da ogni equivoco, mettendo in chiaro risalto la differenza che corre fra il fine ultimo della rivelazione musulmana, orientato eminentemente verso obiettivi ultramondani, e il progetto tutto secolare del radicalismo contemporaneo. Le fonti alle quali Tomasello si è ispirato in questo suo lavoro sono soprattutto quelle della tradizione classica, con copiose citazioni dei suoi esponenti più autorevoli. Prefazione di Alberto Ventura.
Il santo sufi della valle del Nilo. Sayh Muhammad 'Utman 'Abduhu al-Burhani (1904-1983) e la tariqa Burhaniyya
Francesco Alfonso Leccese
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2018
pagine: 151
"Il Santo Sufi della Valle del Nilo. SayhMuhammad 'Utman 'Abduhu (1904-1983) e la tariqa Burhaniyya" analizza una tra le figure più carismatiche del Sufismo del Ventesimo secolo nella regione della Valle del Nilo, un esempio emblematico della persistenza del pensiero e della devozione sufi all'interno delle società arabe. Al centro del libro è il ruolo del maestro sufi come modello di perfezione per i propri discepoli nella società araba contemporanea: il processo storico di consolidamento e diffusione del Sufismo tra Egitto e Sudan, l'elemento dottrinale, il metodo e gli adattamenti pratici scaturiti dal cambiamento sociale. La vita e l'insegnamento di sayh Muhammad 'Utman 'Abduhu — per i discepoli, Fahr al-Din, ossia «Orgoglio della fede» — si distinguono per ricchezza e unicità nella storia del Sufismo presente nei territori attorno al Nilo, consentendo di ripensare stereotipi e semplificazioni sulla sopravvivenza dell'insegnamento sufi nel mondo odierno. La biografia del maestro sudanese rappresenta, pertanto, un caso paradigmatico di compimento del sentiero sufi, oltre che di perseveranza dell'iniziato teso a percorrere la via fino a diventare maestro e a far rivivere una tra le più consolidate tradizioni sufi della Valle del Nilo.
Cristiani e musulmani nell'Italia dei primi secoli del medioevo. Percezioni, scontri e incontri
Luigi Andrea Berto
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2018
pagine: 247
L'espansione dei musulmani nel Mediterraneo occidentale ebbe una notevole influenza anche per la storia italiana nel Medioevo. Oltre a conquistare la Sicilia, essi infatti fecero sentire la loro presenza in gran parte del Mezzogiorno e in alcune zone del resto della Penisola. Le fonti a nostra disposizione sono per la maggior parte opere narrative e si concentrano soprattutto sugli eventi bellici e pertanto l'immagine dell'avversario tratteggiata in esse è negativa, ma l'idea di un continuo stato di belligeranza tra musulmani e cristiani è fuorviante. Senza minimizzare la portata delle distruzioni avvenute in quei secoli, questo studio ha come obiettivo innanzitutto l'analisi delle caratteristiche di quelle immagini tenendo conto dell'esistenza di alcune sfumature. Oltre alle descrizioni degli effetti immediati di guerre e di incursioni, il libro esamina che cosa comportava avere vicini di questo tipo, che cosa si conosceva "dell'altro" e le caratteristiche dei rapporti in tempo di pace.
L'ascensione del profeta. Al cuore della mistica musulmana
Sheikh Al Sulamî
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2018
pagine: 77
I primi studiosi del sufismo si mossero con l’intento di tramandare l’insegnamento dei loro precedenti maestri – pratica che si è sviluppata dal X secolo in poi –, e tra questi nomi illustri c’è quello di al-Sulami. L’autore è storicamente riconosciuto tra i grandi teorici del sufismo: la sua attività, a cavallo fra X e XI secolo, gli ha fatto guadagnare il merito di aver riunito la produzione letteraria dei primi maestri e i trattati sufi fondamentali, risalenti al V secolo. Così è stato, ad esempio, per la tematica del viaggio notturno, che per i maestri rappresentava il contatto diretto con Dio, senza mediazione alcuna. Grazie all’opera di al-Sulami il viaggio ha assunto un significato simbolico più profondo, divenendo rappresentazione dell’ascensione del Profeta verso il cielo e modalità simbolica di rivelazione dell’esperienza mistica.
Nel nome di Allah. L'autorità religiosa nell'Islam
Elisa Giunchi
Libro: Libro in brossura
editore: Editoriale Jouvence
anno edizione: 2017
pagine: 276
Mistici, giuristi, predicatori, imam, santi: sono alcune delle figure che per secoli hanno esercitato autorità religiosa nel mondo musulmano, elaborando, custodendo e trasmettendo la dottrina. Gradualmente subordinati allo Stato moderno, gli esperti del sacro sono stati affiancati nell'ultimo secolo da altre figure – autodidatti in materia religiosa che si ergono a guida della comunità dei fedeli e contestano sia l'islam ufficiale sia quello "tradizionale". I new media, pur dando visibilità a queste nuove voci, non fanno che amplificare un'eterogeneità pre-esistente. Come spiegare, allora, il declino degli esperti del sacro e la parallela proliferazione di voci alternative che oggi è così evidente? Il libro cerca di rispondere a questa domanda ripercorrendo l'evoluzione delle figure "tradizionali" di autorità dal VII secolo fino alla proclamazione del califfato nel 20I4.