Volumnia Editrice
Trompe l'oeil. L'inganno dell'occhio. Catalogo della mostra (Perugia, 25 maggio-15 settembre 2013)
Cristina Galassi
Libro: Copertina morbida
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 2013
pagine: 88
Alle Gallerie dei Gerosolimitani, in via della Sposa a Perugia, Rob Smeets organizza, dal 25 maggio al 15 settembre 2013, una mostra dedicata alle meraviglie del Trompe l'oeil, espressione artistica entrata in voga nell'Ottocento. Il Trompe l'oeil è una tecnica pittorica naturalistica basata sull'uso del chiaroscuro e della prospettiva che riproduce la realtà in modo tale che appaia come un'illusione del reale, un inganno dell'occhio. Frequente nei paesi nordici nei secoli in cui la capacità evocativa della natura morta creava spesso distinzioni fra la realtà apparente e quella nascosta, il Trompe l'oeil ha origini che si perdono nell'antichità e ha avuto un seguito principalmente nella storia della pittura italiana, olandese, francese e americana fino ai giorni nostri. Vengono in mente pittori come Mantegna, Bramante, Ceruti, van Kessel, Hoogstraten, Gysbrechts, Biltius, Brizé, Pierson, Remps, Ring, Chardin, Boilly, Magritte, Haberle, Harnett...
I cacciatori del Tevere (9 settembre 1860-13 agosto 1863)
Lamberto Marchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 2010
pagine: 40
Le strade ferrate in Umbria dalle origini ai giorni nostri
Adriano Cioci
Libro
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 2001
pagine: 284
Due secoli di massoneria a Perugia e in Umbria (1775-1975)
Ugo Bistoni, Paola Monacchia
Libro
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 1975
pagine: 588
Pietro Perugino. Documenti e fonti
Libro: Libro in brossura
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 664
Che Perugino sia stato il più grande protagonista del Rinascimento in Umbria è un dato scontato, di secolare certezza; ma ch'egli sia stato anche, e per oltre un quarto di secolo, "il meglio maestro d'Italia" è invece una verità storica rimasta in ombra per lungo tempo. Almeno fino a questo V centenario dalla scomparsa del pittore, occasione nel corso della quale è stato dato nuovo impulso alla ricerca e alla valorizzazione del ruolo di questo grande attore della scena artistica italiana a cavallo tra XV e XVI secolo, rompendo così una tradizione di studi storico critici che nei suoi confronti era stata spesso ingenerosa, quando non addirittura ingiusta. Strumento essenziale per documentare il doveroso riscatto storico e storiografico di Pietro Vannucci da Castel della Pieve è la ricerca che Federica Romani, Giulia Mancini e Alessandra Donati hanno portato a termine negli archivi pubblici e privati italiani dove si conservano documenti riferibili alla vita o all'attività di Pietro Vannucci. Il censimento e la trascrizione dei documenti rintracciati sono frutto di un puntuale lavoro condotto su vasta scala destinato non solo a costituire un caposaldo per chi da qui in avanti si confronterà con l'opera del Perugino ma, più in generale, a rappresentare un riferimento bibliografico ineludibile per tutti gli studiosi dell'arte del Rinascimento italiano. I documenti presentati nel volume abbracciano un arco temporale che coincide con la vita attiva di Pietro ma si estende per secoli, fino al 1822, seguendo dopo la morte del pittore le tracce delle sue opere. Il contenuto di queste carte, che apre uno spaccato sul contesto artistico dell'Italia rinascimentale chiarendo i rapporti fra i diversi maestri, le modalità organizzative del lavoro e delle botteghe, i termini contrattuali ed economici che regolavano le relazioni tra i committenti e gli esecutori, fa luce anche sulla personalità dell'uomo, di Pietro: un carattere rustico e testardo, a dispetto della capacità, sublime, di dipingere la grazia, l'equilibrio e quel sentimento misurato che definiamo armonia.
La via Lattea. Maternità e infanzia dall'antichità alla Collezione Bellucci
Libro: Libro in brossura
editore: Volumnia Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 304
L'iniziativa, di cui questo volume costituisce il catalogo, rientra appieno fra i compiti istituzionali di un luogo di cultura, secondo la nota definizione di Museo formulata dall'ICOM e recepita dalla normativa italiana: si tratta di un progetto convintamente sostenuto, oltre che dal Ministero della Cultura, anche dai più prestigiosi Enti locali, quali Fondazione Perugia, Università degli Studi e Comune di Perugia, che vede il coinvolgimento (e la fattiva collaborazione) di istituzioni pubbliche e private, incentrato su tematiche di grande attualità, quali Maternità e Infanzia, analizzate in modo ampio e inclusivo, che hanno consentito una piena valorizzazione del patrimonio culturale del Museo Archeologico Nazionale dell'Umbria, in riferimento ai contenuti e agli argomenti trattati, inerenti sia al Mondo Antico sia alla Collezione Bellucci, ricchissima raccolta di amuleti contemporanei.