Venti d'arte

Il volume testimonia, attraverso la fotografia, lo straordinario patrimonio culturale del Novecento in Friuli Venezia Giulia e in Slovenia, ritraendo musicisti, attori, letterati, pittori, scultori, fotografi, architetti e designers. Donne e uomini ripresi singolarmente, in gruppo o ritratti di famiglia, dietro i quali, nonostante la naturalezza dei gesti e delle pose, s’intuisce la mano dell’autore, capace di comporre la scena in modo tale che emerga ogni singola storia. Nelle immagini non emerge alcuna indicazione di movimento: è espressa una staticità che sospende il tempo e sembra richiamare il quadro classico, con un sapore scenico, quasi teatrale, caratteristico di tutto il lavoro fotografico dell’artista. La monografia fa parte di un corposo progetto realizzato da marzo a luglio 2017, composto da sette mostre svoltesi in Italia e in Slovenia, da concerti, incontri culturali e proiezioni multimediali, i quali hanno offerto un chiaro spaccato della cultura contemporanea mitteleuropea e, nel contempo, hanno omaggiato Maurizio Frullani, curioso e intellettualmente poliedrico.

La monografia "Kusterle. Il corpo eretico / The Heretic Body", con testi in italiano e in inglese, documenta l'antologica dedicata al lavoro fotografico di Roberto Kusterle, esposizione a cura di Francesca Agostinelli e Angelo Bertani promossa dal Comune di Pordenone in collaborazione con l'Associazione Culturale "Venti d'arte" (Galleria Harry Bertoia, Pordenone, 18 aprile - 9 agosto 2015). Natura, corpo, psiche, anima: sono questi i territori attraversati, percorsi ed esplorati con grande sensibilità e attenzione dalla "staged photography" di Roberto Kusterle nella quale traspare il desiderio di immergersi nel mondo della natura e riconoscere, con nuova consapevolezza, il proprio essere animale. Nella monografia sono pubblicati saggi di Francesca Agostinelli, Mario Benedetti, Angelo Bertani, Valentino Casolo, Guido Cecere, Mario Cresci, Cristina Feresin, Erica Kusterle, Mauro Pascolini, Alberto Princis, Ludovico Rebaudo e Pier Aldo Rovatti che analizzano, con approccio originale e multidisciplinare, il lavoro del fotografo goriziano. La sezione del volume dedicata agli apparati comprende la biografia dell'artista, l'elenco delle esposizioni e la bibliografia.

La monografia "Vidoni. Tracce di esistenza / Traces of Existance", integralmente tradotta in lingua inglese, documenta il progetto che l'Associazione Culturale "Venti d'arte" ha dedicato all'artista Carlo Vidoni nel corso del 2015. Questo catalogo illustra approfonditamente cinque diverse esposizioni personali realizzate in gallerie pubbliche e fondazioni, ciascuna con specifiche peculiarità e caratteristiche espressive. Il "filo rosso" che ha unito le diverse mostre è stato la ricerca del rapporto fra i segni lasciati dall'azione dell'uomo e le tracce ritrovate dall'artista in ambito naturale. Queste due visioni da sempre interagiscono nell'opera di Vidoni, descrivendo il rapporto sia conflittuale, sia cooperativo tra sfera antropologica e natura. Nel volume sono pubblicati saggi di F. Agostinelli, A. Bertinetto, A. Delneri, V. Gransinigh, R. Loffreda ed A. Vianello, che descrivono, con un approccio originale e multidisciplinare, il lavoro dell'artista. La parte iconografica del catalogo si compone delle riproduzioni fotografiche delle opere, mentre la sezione dedicata agli apparati comprende le schede catalografiche, la biografia, l'elenco delle esposizioni e la bibliografia.

Il volume esplora un ciclo di 37 fotografie, "I segni della metembiosi", che Roberto Kusterle, artista e fotografo goriziano, ha realizzato fra il 2012 e il 2013; la pubblicazione è stata edita in occasione di due mostre allestite fra aprile e giugno 2014 presso la Galleria Regionale d'Arte Contemporanea "Luigi Spazzapan" di Gradisca d'Isonzo (GO) e il Museo Civico del Territorio di Cormòns (GO), dove è stata esposta un'accurata selezione di opere. La pubblicazione si compone di tre saggi a firma di Giuseppe O. Longo, Simone Furlani e Alessandro Minelli, che illustrano, con un approccio dal taglio antropologico, filosofico e naturalistico, la "metembiosi", neologismo coniato da Giuseppe O. Longo per spiegare una sorta di metamorfosi, di migrazione e trasmigrazione fra uomo e animale, protagonista del ciclo in questione. Conclude la parte dei testi la trascrizione della conversazione fra l'artista e Annalia Delneri. Il catalogo delle opere si compone delle riproduzioni delle fotografie, corredate dal titolo e dall'anno di esecuzione. La sezione degli "Apparati" comprende le schede catalografiche delle opere, la biografia dell'artista, l'elenco delle esposizioni e la bibliografia.