Tracce e Ombre
Erode amore
Valerio Ragazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2025
pagine: 90
Malato e logorato da un dolore che né la ricchezza né il potere sono in grado di alleviare, Erode il Grande è alla fine dei suoi giorni. Avverte distintamente il disprezzo del popolo, dei propri collaboratori più fidati, ma soprattutto la voce di Mariamne – la moglie che ha mandato a morte – inchiodarlo ai propri errori, senza mai dargli tregua: è la coscienza personificata, una catena che lo inchioda e condanna per gli orribili crimini che ha commesso. Nel frattempo, nel caldo soffocante del palazzo di Gerico serpeggiano complotti, menzogne, occhi che si abbassano per non incrociare lo sguardo del re, e soprattutto vibra l'attesa per la sua imminente morte. I figli superstiti tramano per la successione al trono, Roma, stanca dei continui tumulti, sembra propensa a imporre un maggiore controllo sul territorio, una volta scomparso il re. Erode amore offre il ritratto di un uomo che ha fondato la propria grandezza sulla crudeltà, incapace di amare, e per questo condannato alla più tragica delle solitudini. Un romanzo che fruga nei panni sporchi del potere, nelle fragilità di chi lo detiene.
Aneddotica. Episodi di vita reale fortemente sconsigliati a rozzi, incolti e politicamente corretti
Francesco Maiello
Libro
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2025
pagine: 148
C'è chi crede che la cultura viva soltanto nei saggi, nei trattati, nelle grandi opere. Ma spesso la sua forma più autentica si nasconde negli aneddoti: brevi lampi di vita in cui affiorano il carattere delle persone, i vizi di un’epoca, le verità che resistono al tempo. Un aneddoto non è mai solo un piccolo fatto: è uno scatto improvviso che rivela più di quanto sembri, una scheggia di verità che illumina chi racconta e chi ascolta. In questa raccolta, episodi quotidiani e incontri memorabili si intrecciano con riflessioni folgoranti su cultura, accademia, amore, religione, politica e costume. Il tono è ironico e affilato, ma anche capace di improvvise accensioni liriche: tra Parigi e Napoli, Vienna e Uppsala, nei salotti colti come nei supermercati di provincia, la vita si svela attraverso frammenti che oscillano tra il divertito e il disincantato. Ne emerge un mosaico sorprendente: un autoritratto in filigrana e, al tempo stesso, una cronaca intellettuale del nostro tempo. Un libro che si legge come una conversazione colta e vivace, da cui si esce con la sensazione che siano proprio i dettagli, gli episodi minimi, a custodire la profondità della letteratura e della memoria.
L'insostenibile sostenibilità dello sviluppo. Apologia del mutamento d'ordinamento sociale
Guido Cosenza
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2025
pagine: 186
Su cosa si basa il concetto di “sostenibilità”? Su una chiara e lungimirante visione del futuro, fondata su comprovati dati scientifici, o piuttosto su un nulla volto al mantenimento di un sistema economico e politico profondamente autoreferenziali? Il questo saggio, il professor Guido Cosenza analizza con estrema lucidità e disincanto l’evoluzione storica dei modelli sociali e produttivi, sostenendo che occorre proprio partire da essi per scongiurare non solo l’aggravarsi e l’incontrollabilità della crisi ambientale e climatica, ma anche di correlate e pericolose catastrofi economiche. Il complesso delle argomentazioni esposte converge verso la conclusione che, nell’affrontare le numerose disfunzioni, in progressivo peggioramento, dell’attuale sistema mondo, occorra cambiare urgentemente punto di osservazione e rivolgere l’attenzione ai processi, ancora a livello embrionale, di transizione a una nuova e totalmente rivoluzionata articolazione dei rapporti produttivi e sociali.
Effimere illusioni. Novelle ungheresi tra Ottocento e Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 358
Sette decenni di realtà ungherese (1870-1930) riflessi in quindici novelle, non per offrire un panorama completo, ma solo per illustrare attraverso questi frammenti la ricca varietà di un periodo significativo della narrativa realista magiara. Sette autori difficili da classificare sotto un unico genere – prosatori, poeti, saggisti, critici e traduttori allo stesso tempo – che con realismo psicologico, con diverse esigenze filosofiche, con raffinate combinazioni di tecniche rappresentative, naturalistiche e impressionistiche, ci hanno consegnato una serie di memorabili ritratti della società ungherese del loro tempo, registrando i continui cambiamenti della storia e intrecciando la tradizione del passato e l'intuizione del futuro.
Non mi sia dato mai il pensarti
Maria Pia Damiani
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 130
Un titolo che è già di per sé una piccola poesia e nel contempo una sorta di provocazione a quel “tu” (immaginario oppure reale) a cui si rivolge l’autrice. Potremmo paragonare i versi di Maria Pia Damiani a onde di mare che si rincorrono e confondono per poi erodere scogli che sembravano inamovibili, oppure per lambire spiagge renose definendone i nuovi confini. I temi toccati, apparentemente tra loro diversi, compongono nel loro insieme un mosaico sfaccettato che va a rappresentare l’interiorità dell’essere umano, con le sue contraddizioni, timori, aspettative, sogni, delusioni e tormenti. Addentrandosi nella lettura, poesia dopo poesia, si scopre che nulla di quello che potrebbe sembrare un caso lo è davvero: ritmo, metafore, emozioni e immagini colpiscono con forza, senza mai essere urlati o buttati lì, bensì proferiti in punta di penna, non con la pretesa di dire la verità, ma solo di sussurrarla. Una mezza voce che ti entra dentro, come il mare, come Genova, come l’eco di un ricordo assopito. E così il voluto richiamo ai grandi classici della poesia si fa occasione di una nuova rielaborazione personale, con aperture di inaspettati orizzonti lirici.
De rerum tortura
Emanuele Buresta
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 124
Al di là dell'evidente richiamo alla celeberrima opera di Lucrezio, De rerum tortura è una rappresentazione del cinismo e dell'indifferenza umani, che con grottesca ironia avvolge il lettore in un vortice, talvolta surreale, di efferatezza e blasfemia. Al posto degli esametri troviamo gli endecasillabi e, in luogo di un'apologia dell'epicureismo, la descrizione dissacrante e trasgressiva di un abisso melmoso dal quale esalano atrocità e malvagità. Il disprezzo per l'individuo, architetto di una società malata, inveterata serva del dogma, della religione e del perbenismo, si traduce nel tormento per un mondo privo di amore che affoga i valori nell'interesse personale, riducendo a brandelli il senso di umanità. È questo il deprecabile sostrato da cui ha origine l'emarginazione delle "mele marce", di coloro che rifiutano di omologarsi agli standard comuni e al mito di un progresso che disumanizza e distrugge l'essenza stessa del vivere umano. Questo malessere, unito al rifiuto di una morale soggetta al conformismo e a false retoriche, trasuda nelle pagine con odio, angoscia e turbamento verso la vita.
Con vero diletto
Salvatore Stefanoni
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 332
In un Salento selvaggio, chiuso tra le onde del mare e irti boschi arsi dal sole, si prepara uno scontro devastante tra la potente casata di Lapo Capece e don Jorge Ayala, duca spagnolo venuto a rivendicare la sovranità sul meridione italiano a nome di re Carlo V. Intorno ai due rivali ruotano, con dovizia di spasimi, ansimi, i corpi desiderati e desideranti di Alfrida, Ghita e Perla. Pure carnalità, tentazioni perenni, a cui i protagonisti si abbandonano in un carnascialesco inseguimento che ha per unico limite il cerchio magico fra eros e thanatos. Teatro, dunque, teatro tragico, che alla trama classica sovrappone il grottesco di un’accozzaglia fra pupi, in cui ogni legnata, ogni offesa, ogni stilettata, fa scorrere, prima che il sangue, fiumi di parole. Laboratorio di sperimentazione linguistica, questo romanzo postumo di Salvatore Stefanoni, eredita, sulla scia di scrittori amatissimi a partire da Stefano d'Arrigo, una lingua composita e polifonica, aulica e blasfema al tempo stesso, irta di idiotismi popolari tratti dalle parlate del meridione e da varie lingue straniere, sapientemente e ironicamente salentinizzate.
Come smettere di stirare in due settimane. La vendetta del ferro da stiro
Claudia Maschio
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
Un tempo – ma è davvero passato? – si pretendeva che le mogli stirassero. Una di loro, confusionaria e assolutamente a disagio nel ruolo di massaia, trova la forza di ribellarsi al giogo delle convenzioni e anni dopo decide di raccontare la sua storia, con uno stile graffiante, ironico e autoironico, a tratti dissacrante e con virate nel surreale. Tramite quelle che in apparenza sembrano confessioni autobiografiche o farneticazioni dovute a una birra di troppo, si è posti dinanzi a uno specchio del nostro mondo. E ci viene chiesto, seppure implicitamente, se vogliamo continuare a fissarne la superficie o, come Alice, fare un passo in più e osare attraversarlo.
Dentro mia madre
Michele Branchi
Libro
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 432
Genova, 22 febbraio 1995. Silvia Noli, medico pediatra, dopo aver attraversato un tunnel con la propria auto scopre di essere stata sbalzata indietro di oltre quarant’anni, e di essere non sé stessa, ma Gina Canessa, la propria madre. Conoscerà così da moglie suo padre, ex capo partigiano comunista, e fatti e segreti terrificanti che coinvolsero i suoi genitori l’anno prima che nascesse. Silvia, e con lei il lettore, si ritrova a muoversi nell’atmosfera del dopoguerra italiano, dove spesso gli ideali si confondono con la rivalsa personale o vengono deturpati da compromessi e tradimenti. Il cammino a ritroso rappresenta per Silvia una sorta di discesa agli inferi, dove alla fine dovrà fare i conti non tanto con la madre, quanto con la Grande Madre, archetipo femminino ancestrale che racchiude in sé l’angelico e il demoniaco, e che tutto ingloba: la nascita, la morte e la rinascita. Una lotta letale e inesorabile, nel corso della quale affrontando la suprema avversaria le chiederà: «L’inferno esiste?». E la risposta sarà glaciale: «No, ma il tuo sì».
Geco e altre racconti d'eros e d'amore
Serena Corrao
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2024
pagine: 122
I racconti di Serena Corrao sono un’esplosione di sensualità. «Un eros fantastico ed elegante che anima di passione vitale la raccolta. Un eros mai banale; dolcissimo quanto più si fa violento, delicatissimo quanto più si fa bramoso. A volte erudito, a volte ironicamente sfrontato» (Javier L. Valcárcel). Ma tante sono le declinazioni dell'eros, a seconda dei racconti. In "Lettera a Sergio", il desiderio alimentato dalla distanza fisica si traduce in una bruciante metafora, allusiva e conturbante, che si fa cifra poetica, come nella tradizione archetipica provenzale. Più scoperto il linguaggio del sesso in altri racconti, sempre però stemperato da un tocco di leggerezza e una composta armonia, nutrita di rimandi colti, fra mito e letteratura. Emblematico il racconto che chiude la raccolta, "Creazione", in cui Dio lascia il posto a Eva, creatrice di se stessa e del proprio complemento, Adamo. Una riscrittura del "Genesi" che rende esplicita la chiave di lettura/scrittura dell’intera raccolta e che può essere riassunta così: l'eros è potenza creativa e ne è portatrice la donna; l’uomo da lei deriva e la riconosce come giuda principale dell’evoluzione esistenziale di entrambi.
Il diavolo a Helsinki
Giorgio Tricarico, Giuseppe M. Vadalà
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2023
pagine: 182
Chi è Pietari Jakola, l'inquietante individuo che Matteo incontra nel centro di Helsinki, in un freddo venerdì di dicembre? Matteo è un uomo del terzo millennio che non si riconosce nel tempo in cui vive. A partire da quella che lui definisce un'"esperienza Giobbe", cioè l'esperienza di un carico di dolore che eccede una quantità tollerabile, inizia a cercare con rabbia un senso al "dolore del mondo". Proprio allora compare Pietari, che sardonicamente spariglia e rovescia i faticosi tentativi di Matteo di cercare un senso al male, di mettere ordine nel caos, di intendere l'incomprensibile. Il racconto si snoda nell'arco di soli tre giorni, tra riflessioni e dialoghi sulle relazioni umane, sul nostro mondo malato e sulle domande di sempre dell'essere umano: da dove viene il male, perchè il dolore, che senso ha la morte. Nel racconto non trovano posto risposte definitive; solo ipotesi insature e un tragitto di ricerca che chiama altri viaggiatori a unirsi, per poter fare una differenza.
La veglia dei corpi
Valerio Ragazzini
Libro: Libro in brossura
editore: Tracce e Ombre
anno edizione: 2023
pagine: 102
Vi è nei racconti di Valerio Ragazzini l'inquietante presenza di una vita che si dissolve colpo su colpo. Uomini, cose, ambienti conoscono una loro parabola obbligata, dallo sfacelo a un nuovo, più cupo sfacelo. È il putridume dei corpi, una dimensione che non ha nulla di filosofico. Non esiste evoluzione, prospettiva, presa di coscienza che in qualche modo elevi il quadro alla dimensione dello spirito. Nessuna redenzione è possibile. Domina l'inverno, il freddo pungente, la caligine intrisa di miasmi delle lande paludose, in cui si aggirano branchi di ragazzetti malati che frugano nei rifiuti di chissà quale cataclisma dimenticato. Oppure, all'estremo opposto, una siccità che non dà tregua, che sfinisce e suscita nuove superstizioni, feticci mostruosi a cui sacrificare offerte sacrileghe. Il "Santo", emerso inaspettato da una torbiera, potrebbe forse fare il miracolo, riportare la primavera, ma a quale prezzo? Non c'è scampo. La terra partorisce nuovi corpi, la terra se li riprende, o li lascia vagare senza meta, fino alla fine. Una metafora potente, proposta senza sconti, in una prosa secca e diretta.

