Sizaa

Questo libro autobiografico racconta la vita di Melissa Moramarco, nata prematura e con una paraplegia spastica. Con voce diretta e intensa, Melissa narra le sue sfide e le conquiste, la forza della famiglia, i viaggi di cura trasformati in momenti di scoperta, le battaglie per i diritti. Una testimonianza autentica che trasforma la fragilità in coraggio e invita a guardare alla vita con speranza e resilienza.

Ambientato nella Basilicata e nell’Italia degli anni Settanta, “Come un cielo di sera” racconta la storia di Matilde, una ragazza dai capelli rossi che sogna un futuro diverso, sospesa tra il desiderio di libertà, l’amore assoluto e la ricerca di sé. Dalle aule dell’Istituto Magistrale alle piazze delle proteste studentesche, dalle prime esperienze di lavoro fino al trasferimento a Milano, Matilde affronta passioni travolgenti, delusioni e rinascite. Attorno a lei ruotano amicizie indimenticabili, ideali rivoluzionari e un’Italia in fermento, segnata da cambiamenti sociali e culturali. Un romanzo di formazione e di passione che intreccia la storia di una giovane donna con quella di una generazione intera, capace di sognare, lottare e reinventarsi, proprio come un cielo che, al calar della sera, cambia colore ma non smette mai di incantare.

Questo volume nasce dal desiderio di raccontare, con rigore e passione, il cuore pulsante della sanità pubblica: la cura. Attraverso un’attenta narrazione delle attività cliniche e di ricerca dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza, il testo valorizza l’impegno quotidiano di medici, ricercatori, infermieri e operatori sanitari nei reparti di Oncologia, Ematologia, Ginecologia, Neurologia, Reumatologia e nel Centro Regionale di Fibrosi Cistica. Un libro che sensibilizza, informa e ispira, ponendosi come veicolo di comunicazione tra istituzioni e cittadini.

Il testo autobiografico narra la storia di una donna che ha vissuto diversi anni di infertilità, caratterizzati da un importante investimento fisico, emotivo ed economico per provare a realizzare il sogno della maternità. Il cammino da “diversamente fertile” ha rimodellato l’essere di Ambra e le ha permesso di riconoscere la generatività e la vita in altri ambiti e aspetti del quotidiano. Scopo del testo è certamente quello catartico, ma lo stesso si mescola all’intenzione di “abbracciare” le donne che vivono la medesima condizione, con il desiderio di infondere in loro il seme della consapevolezza e della speranza.