Nuova Gutemberg

Il M° Pierluigi Di Lallo, nel suo apprezzato intervento alla presentazione pubblica dell’intrigante thriller del nostro Vittorio, ‘Il Ragno Tatuato’, esordì con una domanda rivolta all’autore: “Ma come ci hai pensato!?”. Io, invitato a introdurre questo nuovo lavoro del mio amico dell’età matura, per iniziare non trovo nulla di meglio che replicare il menzionato quesito. È vero, chi segue la straripante produzione artistico-letteraria dimechiana, concentrata in poco meno di vent’anni, non dovrebbe più provare meraviglia davanti ad ogni nuova idea realizzativa, tanta è la varietà delle proposte concepite da quella mente: dopo il lacerante romanzo d’esordio, estremamente realistico, si è inventato una inconsueta modalità di dialogo tra mondi non materialmente connessi, quindi incompatibili tra loro, calata con successo in due opere successive, nelle quali hanno trovato ospitalità anche le sue prime composizioni in versi; proprio il linguaggio poetico presto ha impegnato in misura preminente la sua vena espressiva guadagnandosi dignità tipografica autonoma e ripetuta, oltre che affermazioni e riconoscimenti in prestigiosi concorsi e rassegne.

Questa simpatica guida ha il compito di accompagnarvi alla scoperta del Museo Archeologico di Lanciano e di farvi capire meglio cos’è l’archeologia. L’archeologo è colui che ricostruisce la storia degli uomini del passato, attraverso la scoperta di siti e la raccolta e lo studio dei resti materiali, i famosi reperti archeologici.  Lo scavo archeologico si definisce stratigrafico, cioè una volta individuati gli strati nella terra, ognuno corrispondente ad un’azione dell’uomo o della natura, si scavano uno alla volta, dal più recente al più antico, cercando di ricostruire la storia di un evento o di una costruzione. Immaginate una grande torta con tanti strati di panna, creme e pan di spagna, l’archeologo invece di tagliarla in verticale come fa la vostra mamma, toglie dall’alto uno strato alla volta per scoprire cose c’è sotto. Età di lettura: da 7 anni.

«Ho conosciuto Nicola Scutti qualche mese fa, proprio grazie a questo libro e mi sono subito affezionata alle vicende e ai personaggi del suo romanzo breve che ha tutte le caratteristiche di una saga familiare; oggi per me è molto lusinghiero scrivere questa prefazione. Pur essendo ambientato a Selva di Altino, luogo in cui l’autore vive, “Il tegame di terracotta” non è un’opera autobiografica ma un racconto di fantasia che narra le vicende di una famiglia contadina nell’arco temporale di quattro generazioni, esattamente dal 1950 fino agli anni del primo decennio del nostro secolo, intrecciandole con i cambiamenti di mentalità e di costume avvenuti in quel lungo periodo storico.»

"Questo libro potremmo definirlo una biografia/agiografia monumentale del Santo. Esso infatti oltre a riportare la storia della sua vita facendo un confronto minuzioso e capillare delle fonti antiche e moderne che ci parlano di Lui e fermandosi alla sua morte, dedica la sua attenzione pure a tutto quello che lo riguardano anche dopo la sua morte, fino ai nostri giorni. Un’opera completa sul Caracciolo, che permetterà al lettore di conoscere a fondo la sua vita, unica e irripetibile, le sue opere e il grande messaggio d’amore che ci ha lasciato".

Per comprendere e poter analizzare l’opera di Monk è necessario delineare alcuni concetti generali e la sua collocazione storica. Oggi occorre considerare la musica come una grande pianta con tanti rami e tante radici, ma con un unico tronco forte e robusto. Il jazz è parte fondamentale e vitale del novecento.

In una società in cui tutto può essere ridiscusso e nessuna opzione è definitiva, l’unica scelta irreversibile rimasta è quella di avere un figlio. La strada della maternità e della paternità non concede inversioni nel senso di marcia o uscite laterali: per questo è decisivo lo spessore, professionale e soprattutto umano, dei medici chiamati ad assistere coloro che decidono di diventare genitori. E il medico protagonista dei racconti che compongono questo libro, il Dottor Giuseppe Salvatore, di umanità e di capacità empatica ne possiede in sovrabbondanza, tanto da potergli permettere una relazione profonda ed autentica con ognuna delle aspiranti e future mamme, rapporto di cui le pagine del volume rappresentano una potente e coinvolgente testimonianza.

I paese di Tollo, il nostro paese, ha probabile origine etrusca, popolo che ha dal medio oriente portato sul suolo italico la coltivazione della vite, così come suggerito dall’illustre Prof. Raffaele Di Virgilio, grande e noto ricercatore linguista e storico, circostanza questa confermata altresì dal riferimento con altre cittadine, quali Porto Tolle nella Romagna, e Maso Tollo, nel Trentino, cittadine queste la cui origine etrusca è assolutamente accertata e confermata. L’inclinazione alla produzione di ottimi vini nel nostro paese, che ha radici storiche, è altresì riferita dal poeta Frate Bernardo Valera che nel 1750 circa, pubblicando una raccolta di poesie, alcune delle quali saranno riportate in pubblicazione, indicava il vino di Tollo, in un panorama nazionale, come quello che ha fra tutti la corona.

Tanto tempo fa, e parliamo del 1980, nacquero due bambini, che furono portati in Italia da persone provenienti da un mondo parallelo al nostro. Erano umani ma con la differenza che loro avevano sviluppato poteri straordinari. I bambini furono adottati da famiglie molto diverse tra loro, una molto ricca e l’altra povera. Età di lettura: da 7 anni.

Jim Morrison, a causa dello stile di vita disordinato e tumultuoso che ha caratterizzato gli ultimi anni della sua permanenza terrena, è comunemente menzionato come l’oltraggioso leader dei Doors, uno dei più famosi gruppi musicali americani rock degli anni sessanta del secolo scorso. Della notorietà postuma che il destino gli aveva serbato, inconfutabilmente, Jim Morrison doveva essere pienamente edotto: l’artista statunitense non avrà dovuto faticare molto per figurarsi l’interesse e le attenzioni che la sua produzione avrebbe ricevuto dopo la sua morte. L’entità della sua produzione, la vastità dei suoi interessi e la pluralità dei temi che ha affrontato, fanno sì che alcuni aspetti dei suoi lavori e del suo pensiero siano ancora poco conosciuti o, quantomeno, approfonditi.

Metodo progressivo per imparare a suonare il basso partendo da zero.

Questa raccolta è una carrellata di espressioni, detti e proverbi che, nella loro perspicacia, esprimono mirabilmente lo spirito schietto e diretto della gente di questa terra. La scelta del “materiale” è stata fatta sull’onda dei ricordi, che mi hanno permesso di compiere un piacevole viaggio a ritroso e di tornare, anche solo per pochi istanti, in alcuni “luoghi dell’anima” per gustarne, attraverso la rievocazione, sapori, odori e suoni ad essi correlati. Attraverso la riscoperta del ricco patrimonio espressivo della mia gente, ho potuto piacevolmente rivivere ricordi, emozioni, suggestioni, districare i molteplici fili della memoria e far scorrere, senza alcun vincolo, il nastro del tempo per ricomporre, con la serenità acquisita negli anni, il variegato tessuto del mio mondo in relazione a quello della mia collettività.