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Marinotti

La cultura della pittura

La cultura della pittura

Giusy Petruzzelli

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2013

pagine: 211

"La cultura della pittura" è un libro in cui si guarda all'arte in modo interdisciplinare, con un occhio alla letteratura, alla filosofia, alla scienza, allargando gli orizzonti oltre gli specialismi di ciascuna disciplina. L'ipotesi di fondo è che le opere siano elementi culturali: assieme agli studi iconologici, che nutrono la ricerca, si è compiuto un passo decisivo verso la considerazione dei prodotti artistici quali strumenti di conoscenza storica e sociale dell'epoca cui appartengono. Protagonisti del libro sono gli artisti - non solo con i loro dipinti ma anche con le loro scritture - i teorici dell'arte e i trattatisti, in un viaggio lungo tre secoli in compagnia di Raffaello, Pontormo, Canova, Goethe... Il testo restituisce la parola agli artisti (che tacciono di solito per convenzione), creando dei circoli virtuosi fra la pratica dell'arte e il pensiero, in un fecondo gioco di rimandi fra la letteratura e le immagini.
22,00

Madre materia

Madre materia

Fernando Espuelas

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2012

pagine: 212

"Vuoto e materia formano la polarità di base dell'architettura": con queste parole iniziava il precedente libro di Fernando Espuelas, che sul "Vuoto" come ambito specifico della disciplina architettonica si esprimeva. Ora, a otto anni di distanza da quel fortunato libro, l'attenzione di Espuelas si sposta invece sulla seconda metà di quella dicotomia, la "Materia", indagata qui nella sua essenza primaria, prima cioè che venga trasformata dall'uomo in materiale da costruzione. Il titolo stesso del nuovo lavoro di Fernando Espuelas è eloquente nell'evocare il rapporto ancestrale dell'uomo, prima ancora che dell'architetto, con la materia: Madre Materia. Dalla materia, e in architettura soprattutto, nasce ogni cosa; madre materia come Madre Terra. Dice l'autore: "La necessità di occuparsi della materia in una società dominata dall'immagine può sembrare una forma di resistenza. Questa mia indagine risponde all'esigenza di ristabilire una sorta di giustizia nel sempre vivo dualismo tra immagine e fisicità, tra forma e materia. Il testo che qui si presenta oscilla tra filosofia e architettura, tentando di quando in quando di fonderle con gli impagabili apporti dell'arte".
23,00

Geopolitiche dell'arte. Arte e critica d'arte italiana nel contesto internazionale dalle neoavanguerdie a oggi

Geopolitiche dell'arte. Arte e critica d'arte italiana nel contesto internazionale dalle neoavanguerdie a oggi

Michele Dantini

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2012

pagine: 222

La storia postbellica dell'arte italiana è profondamente segnata dagli equilibri geopolitici e culturali della guerra fredda, e da quello che potremmo chiamare il marketing delle identità locali. Come confrontarsi con una tradizione illustre, la propria, se si appartiene a una nazione che si scopre bruscamente periferica? E come ripristinare dialoghi cosmopoliti dopo decenni di isolamento? La "mutazione" si compie tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento: se un artista come Fontana rimane fedele a un mondo la cui capitale è Parigi, e il cui faro indiscusso è Picasso, Manzoni apre a geografie artistiche transatlantiche. Intende la citazione non come mera ripetizione o gioco culturale, ma come pratica distorsiva, satirica e fantastica. "Plagio" e "furto" iconografico, ai suoi occhi, sono modi attraverso cui la Periferia può tornare a parlare di sé e modificare gli svantaggiosi rapporti che la legano al Centro egemonico. I processi di "modernizzazione" culturale introducono, in Italia, I'insidia della subalternità e, per contro, dell'irriflessivo corteggiamento dell'Antico. Negli artisti che oggi ci sembrano più rilevanti la dimensione "internazionale" coabita con fantasmi storico-artistici e eco di illustre tradizione. Al tempo stesso evocazioni e "messe in scena" dell'Antico sono pienamente comprensibili solo in chiave modernista.
24,00

L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura

L'altra modernità. Considerazioni sul futuro dell'architettura

Rafael Moneo

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2012

pagine: 160

Maestro riconosciuto dell'architettura spagnola, docente ad Harvard, Madrid e Barcellona, Bafael Moneo è anche il professore operante che ha saputo edificare la sua teoria con la costruzione di grandi opere. A partire dai monumenti che costituiscono la sua Madrid contemporanea, uno per tutti il recente ampliamento del Museo del Prado, passando attraverso la costellazione di architetture civili che ha diffuso in ogni città della nuova Spagna, fino alla realizzazione di biblioteche, musei, cattedrali, banche, auditorium, aeroporti in ogni parte del mondo, da Stoccolma a Los Angeles, da Houston a San Sebastian. Questa selezione di scritti palesa un'attitudine teorica costantemente intrecciata con la pratica concreta del progetto: un'attenzione particolare è rivolta alle virate che la cultura architettonica ha effettuato negli anni recenti, con una precisa volontà di individuarne gli indirizzi e di vagliarli criticamente, fino a formulare proposte alternative per un'architettura intesa come vocazione alla durata. Pochi architetti hanno saputo vivere nel presente: molti si sono rifugiati in nostalgici passati o in fantasiosi futuri. Nel caso di Moneo lo sguardo colto dell'architetto progettista permette di leggere l'attualità e di dare una risposta concreta ai temi che la complessità contemporanea presenta.
18,50

La piazza. Significati e ragioni nell'architettura italiana

La piazza. Significati e ragioni nell'architettura italiana

Dina Nencini

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2012

pagine: 140

Nell'epoca dello "slow food" e della decrescita felice, del tempo lento contro l'ipervelocità globale, le piazze italiane, oscillanti tra nostalgiche immagini di un tempo perduto e attraenti spot televisivi, rimangono i luoghi deputati alla manifestazione dell'identità del nostro straordinario Paese. Capaci di resistere al furore disidentitario della globalizzazione, le città italiane racchiudono questi spazi preziosi che permangono immutabili al passare del tempo. Questo libro intende delineare i tratti salienti della piazza quale luogo permanente e specifico dell'architettura italiana, ma anche l'influenza che le piazze italiane hanno avuto nella cultura urbana europea, il libro approfondisce anche i motivi che rendono la piazza ancora oggi il riferimento principale nel quale la città si riconosce. D'altro canto la cultura architettonica italiana ha espresso i propri orientamenti e la propria condizione proprio nei progetti di piazze, in particolare nel Novecento. L'immagine dello spazio aperto che suggerisce la piazza ci fa comprendere non solo lo spazio urbano in cui viviamo ma, soprattutto, quello in cui ognuno di noi aspira a vivere, il mondo cui desideriamo appartenere. Le piazze, nella loro inattualità, ci offrono una indispensabile chiave di lettura utile a riformulare i nuovi paesaggi urbani, contro il degrado, la dispersione, la irriconoscibilità dello spazio contemporaneo.
15,00

L'immaginazione costruttiva

L'immaginazione costruttiva

Peter Rice

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2012

pagine: 176

Peter Rice (1935-1992) è forse il più grande e il più noto tra gli ingegneri del secondo Novecento, il cui apporto ha reso possibili alcune delle architetture più innovative del secolo e il cui ruolo è stato determinante soprattutto in quelli che vengono considerati i più importanti edifici anche dal punto di vista simbolico: le vele dell'Opera di Sydney o il Beaubourg a Parigi ormai assunte a icone della modernità architettonica. Numerose sono le opere in cui la sua immaginazione costruttiva ha contribuito in maniera paritetica a quella degli architetti progettisti: dalla Galleria d'arte contemporanea Menil a Houston con Renzo Piano, al palazzo dei Lloyd's a Londra con Richard Rogers, alla passerella del parigino Parco de La Villette con Bernard Tschumi, fino al Padiglione del Futuro con Oriol Bohigas all'Expo di Siviglia, per non dire di tutte le altre collaborazioni che Peter Rice ha dato in modo diretto a molti altri protagonisti dell'architettura contemporanea: da Norman Foster a Jorn Utzon e molti altri. Anche in Italia la sua audace creatività è stata fondamentale nella costruzione dello stadio di Bari e del Santuario di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, entrambi di Renzo Piano, così come la sua esperienza alla Fiat alla fine degli anni Settanta nella progettazione della "Ritmo", modello tanto amato anche dal giovane Barak Obama.
23,00

Idee di architettura. Scritti e conversazioni

Idee di architettura. Scritti e conversazioni

Jorn Utzon

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 106

Il libro raccoglie sette scritti di Jorn Utzon, nome di primo piano nell'architettura del Novecento, che propongono un preciso punto di vista sulla natura dell'architettura, sul suo specifico campo di azione e sugli obiettivi che dovrebbe porsi. Scritti in un periodo di oltre cinquant'anni, questi sette saggi possono apparire di numero esiguo, come pure poche sono le architetture costruite da Utzon nel corso della sua carriera (tra le opere più famose vi è certamente l'Opera House di Sidney). Testi e architetture limitati nel numero, ma ricchi di contenuti, meditati, semplici e densi al contempo, sempre alla ricerca dei significati ultimi e delle verità elementari, contrari ad ogni inutile sofisma. I saggi, scritti con un linguaggio semplice, colloquiale, non dogmatico, ironicamente schietto e solo apparentemente ingenuo, esprimono una visione del tutto personale dell'architettura, che intende essere vicina non tanto alla ristretta cerchia di coloro che la "pro-ducono", quanto a tutti gli altri, veri fruitori degli spazi che dalle matite degli architetti nascono. Costruttore di fama, Utzon si dimostra in questi saggi anche autore intenso e appassionato, capace di parlare con la voce dell'esperienza e di vedere con gli occhi di un bambino. Con un inedito di Rafael Moneo.
13,00

La metafisica della bellezza

La metafisica della bellezza

Nick Zangwill

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 268

La bellezza pervade la nostra vita quotidiana: è oggetto di desiderio, è criterio di scelta, è contrassegno di status e addirittura strumento di eccellenza ed emancipazione. È qualcosa che tutti vorrebbero possedere e rispetto alla quale essere giudici competenti. Eppure, forse proprio per questo e a dispetto di una millenaria tradizione, la bellezza è diventata negli ultimi decenni - soprattutto nell'arte - un argomento intellettualmente sospetto. Filosofi, pensatori, artisti, hanno preso a trattare l'esperienza del bello con estrema diffidenza, preferendo di gran lunga un rigore antiestetico al rischio di una troppo volgare demagogia. Nick Zangwill - in questo testo che è già diventato un classico nel mondo anglosassone, e non solo tra i filosofi - mira a riconciliare l'interesse del senso comune e il rigore dell'analisi intellettuale, difendendo le "pretese" della bellezza e la sua attualità, tanto contro gli scetticismi di molta moderna sociologia, quanto dai fraintendimenti teorici più diffusi. Con grande chiarezza, a costo di sembrare impopolare, e non senza ironia, a costo di sembrare irriverente, Zangwill si misura con le domande fondamentali di fronte alle quali tutti, prima o poi, ci siamo trovati in imbarazzo: perché qualcosa ci piace più di qualcos'altro? Come possiamo dire che qualcosa è bello e qualcosa no? Con quali argomenti possiamo difendere le nostre convinzioni soggettive? Possiamo fare a meno di dare giudizi del genere?
27,00

Lo spazio nella forma. La scultura di Oteiza e l'estetica basca

Lo spazio nella forma. La scultura di Oteiza e l'estetica basca

Gillermo Zuaznabar

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 204

La grande tradizione della scultura europea delle avanguardie ha un interprete importante nell'artista basco Jorge Oteiza. La sua opera scultorea, sviluppata in gran parte nella seconda metà del Novecento, coniuga neo-plasticismo e costruzione geometrica con la tradizione della sua terra. Caratteristica principale del suo lavoro scultoreo è l'indagine del vuoto, della delimitazione dello spazio. I grandi maestri della cultura architettonica spagnola hanno da sempre attribuito il giusto ruolo all'importanza ed alla coerenza del suo lavoro ed ora questo volume ne permette finalmente la diffusione ad un pubblico più vasto. Al culmine della sua carriera infatti, Oteiza decide di interrompere il suo proposito sperimentale per intraprendere un difficile cammino di interpretazione dell'anima basca, politicamente impegnato nella difesa dell'identità popolare basca. Il suo voler essere a tutti i costi un artista "scomodo" ha impedito il giusto riconoscimento del suo valore artistico, nonostante il fatto che la sua opera e la sua influenza sulla cultura basca abbiano fondato le basi della "scuola della scultura basca". Questo libro, che fra l'altro riporta in appendice un inedito su Oteiza di Carlos Martì Arìs, si presenta oggi come un importante strumento interpretativo dell'intera sua opera, analizzando nel dettaglio le opere del grande artista basco, attraverso la dettagliata lettura dei molti strumenti espressivi che lo stesso Oteiza aveva forgiato.
23,00

La macchina del tempo. Leggere la città europea contemporanea

La macchina del tempo. Leggere la città europea contemporanea

Elena Granata, Carolina Pacchi

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 232

La città europea è un viaggio nel tempo. A Venezia come a Budapest, a Praga come a Parigi, entro un tessuto storico di origine romana o medievale, la forma delle strade e degli edifici, il colore delle pietre, i materiali rendono possibili "incursioni" nelle epoche storiche che ci hanno preceduto. Gli occhi curiosi di un viaggiatore possono ancora scorgere dietro le immagini del presente l'intreccio di epoche e di tempi lontani, il lavoro di uomini e società che hanno dato origine al paesaggio contemporaneo. Leggere le permanenze e le trasformazioni avvenute è un esercizio che può aiutarci a comprendere la città contemporanea. Come una macchina del tempo il testo esplora la città europea nel suo farsi, attraverso il crollo della romanità, la costruzione della città medievale, il cambiamento di prospettiva rinascimentale e la rottura degli orizzonti del barocco, l'avvento della città industriale. Riconoscere le forme e i mutamenti, cogliere i nessi (quando ancora) esistenti tra spazio e società, non può essere oggi solo una competenza di cui dispongono i tecnici e i professionisti, gli studiosi e gli storici. È un attitudine che coinvolge il nostro essere cittadini di questo mondo e di questo tempo. Riconoscere questo codice culturale e trasmetterlo alle nuove generazioni è un'urgenza etica prima ancora che estetica, un modo per capire il tempo presente ma anche per immaginare possibili futuri.
23,00

La trascendenza dell'ego

La trascendenza dell'ego

Jean-Paul Sartre

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 100

Scritto al suo rientro dal viaggio in Germania, dove aveva studiato la fenomenologia di Husserl, "La trascendenza dell'Ego" è il saggio che segna l'esordio filosofico di Jean-Paul Sartre. Questo scritto è di un'importanza fondamentale: non solo contiene in nuce tutti i temi del futuro esistenzialismo sartriano, ma costituisce una pietra miliare nella storia del pensiero filosofico del Novecento. Sartre vi critica il residuo idealistico presente nella filosofia del maestro. Rivolge un attacco definitivo alla nozione di Io e a tutta la mitologia dell'"interiorità", così cara ad una certa cultura francese del tempo. L'Io è in realtà una "cosa" come le altre "cose" del mondo. Esiste fuori dalla coscienza, come l'albero e la casa. Non coincide con la coscienza ma rappresenta un punto di opacità nella coscienza, la quale, in prima battuta, è rigorosamente impersonale. Purificare la coscienza dall'Io è, per Sartre, l'operazione fondamentale per la creazione di un nuovo materialismo che sia all'altezza dei tempi. Gilles Deleuze farà di queste pagine il fondamento del proprio pensiero e Jacques Lacan le utilizzerà per ripensare lo statuto del discorso psicoanalitico e la nozione freudiana di inconscio. Per i nuovi orientamenti materialistici, che caratterizzano il più vitale pensiero filosofico del terzo millennio, questo testo di Sartre è un'opera che apre un nuovo e ancora inesplorato orizzonte del pensiero.
15,00

Nuova fenomenologia. Un'introduzione

Nuova fenomenologia. Un'introduzione

Hermann Schmitz

Libro: Libro in brossura

editore: Marinotti

anno edizione: 2011

pagine: 154

L'uomo europeo moderno concepisce se stesso come un soggetto individuale, in possesso di un proprio privato mondo interiore. Ma l'individualità è possibile solo su fondamenti che egli non considera, condizionato in ciò da una tendenza all'oggettivazione tanto antica quanto moderna. Tra questi fondamenti si possono annoverare il corpo, la comunicazione corporea, il coinvolgimento affettivo, le situazioni significative, i sentimenti come atmosfere, i fatti irriducibilmente soggettivi. Chiarendo questi fondamenti, Hermann Schmitz espone qui in sei lezioni le tesi principali della Nuova Fenomenologia, contrapponendo al pensiero scientifico dominante, che addomestica la realtà riducendo tutto a sostanze e accidenti, un più complesso "pensiero in situazioni". Alla luce di questo nuovo modo di pensare, il modello dualistico, di un mondo oggettivo composto da corpi solidi da un lato e di un mondo soggettivo segregato in uno spazio interno (anima) dall'altro, perde fatalmente tuttaja propria apparente ovvietà. Questa Introduzione - la prima opera disponibile al lettore italiano di Hermann Schmitz - tocca succintamente i principali temi della Nuova Fenomenologia.
16,50

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