Lithos (Castelvetrano)

I profondi interrogativi che si poneva l’uomo preistorico, le domande di senso alle quali cercavano di rispondere gli uomini delle antiche religioni nella Terra tra i due fiumi (Mesopotamia), nella valle del Nilo, nell’antica Grecia e nelle colonie della Magna Grecia, a Roma e nelle varie regioni dell’Impero romano, così come nella valle dell’Indo, in Cina, in Giappone, in Africa, Oceania, Amazzonia, Messico, Perù… sono gli stessi interrogativi che si pone l’uomo che usa le tecnologie digitali.

Un oceano divide non solo il vecchio dal nuovo continente, ma anche gli immigrati dalla terra natìa, dalle origini, dagli affetti. Una madre attende nella sua amata Sicilia, il ritorno del figlio, il quale emigrato in America è diventato insieme alla moglie una celebrità nel panorama delle ballroom di Broadway.

L'opera offre un ritratto umano del poeta attraverso oltre 220 immagini, di cui molte a colori, di persone e luoghi a lui cari. Grazie alla collaborazione con alcune Istituzioni, vengono pubblicati i controversi certificati di morte di Leopardi, la cui esistenza era stata messa in dubbio. Inoltre, gli Autori rivelano che Leopardi abitò quattro case a Napoli, contraddicendo le biografie recenti che ne menzionavano solo tre.

Le vicende umane narrate nei racconti che Vito Surdo ha incluso in questa raccolta portano il lettore di oggi a rivivere fatti e personaggi che hanno il sapore del tempo passato. Di un tempo in cui le cose venivano pensate e fatte con un modus vivendi et operandi molto diverso da quelli di questi nostri tempi. Nel passato, anche non molto lontano, i valori educativi come il rispetto e l’onore erano virtù che non mancavano quasi mai di fare capolino tra i rapporti interpersonali, anche se riguardavano vicende di umili lavoratori e di persone appartenenti ai ceti sociali più bassi.

"Cunta", racconti di una vita vissuta tra scuola, cultura, letteratura, politica e teatro, con riferimento particolare alle vicende familiari e a quelle di una Sicilia in parte oggi scomparsa, ma portata sempre nel cuore dall’autore, anche nel periodo vissuto nel Nord più profondo del nostro Paese. Presentazione di Giuseppe L. Bonanno. premessa di Rosario M. Atria.

Delineazione dei monumenti selinuntini, templi ed altari, al fine di una maggiore e più approfondita conoscenza. L'opera si articola in un testo descrittivo e in tavole raffiguranti fotografie, disegni, schemi e immagini in tre dimensioni, che meravigliano per i colori utilizzati anticamente che abbellivano queste realizzazioni. Grazie alle nuove tecniche applicate alla ricostruzione virtuale 3D si sono realizzate delle visioni quasi fedeli delle costruzioni originali dal punto di vista strutturale-architettonico e nella restituzione dei materiali e dei colori.

Il libro esplora la cultura e le tradizioni della Sicilia, attraverso le storie della famiglia di origine dell'autrice, offrendo non solo un'analisi della sua struttura sociale, ma anche un viaggio culinario attraverso ricette antiche e nuove, apprese anche fuori dalla penisola; arricchito da una sezione dedicata ai proverbi siciliani. L'opera ripercorre le tappe più significative dell’evoluzione dello stile di vita degli Italiani a partire dal boom economico degli anni ’60, fino all’impatto con la tecnologia sempre più avanzata.

Attraverso il racconto dei pazienti, l’Autrice rivolge l’attenzione alla dimensione psichica del fenomeno mafioso, con un viaggio nei cunicoli della sofferenza che la mafia scava nella psiche di chi gli sta accanto.

La Sicilia dopo essere stata invasa dai Vandali nel 440, ancor prima della caduta ufficiale dell’Impero Romano d’Occidente del 476, viene riconquistata nel 535 dall’Impero Romano d’Oriente, altrimenti detto Impero bizantino. La stessa capitale dal 663 al 668, fu spostata da Costantinopoli a Siracusa. L’Isola rimase bizantina fino alla conquista araba iniziata nell’827; in seguito arriveranno i Normanni. Il volume si sofferma sulla lingua greca e la cultura siciliano-bizantina, nonché sulle architetture e le arti del periodo, con particolare riferimento alla parte orientale della Sicilia.

Correva l’anno 1823, quando, nel mese di marzo, gli architetti britannici William Harris e Samuel Angell rinvenivano tra le rovine dei templi di Selinunte alcune delle Metope che nell’antichità avevano ornato gli stessi templi. Il libro, nel suo insieme, ripercorre il ritrovamento ed il tentativo dei britannici di portarle a Londra; inoltre, esplora la battaglia per proteggere il patrimonio archeologico dell’Isola e l’impegno delle Autorità siciliane per preservare le Metope di Selinunte.

L'arte di cucinare, dalla rigorosa impronta antica, esposta da un “autodidatta” cultore della cucina semplice, legata a una zona della Sicilia dove le popolazioni hanno meglio metabolizzato, facendole proprie, caratterizzandole e spesso migliorandole, le tradizioni gastronomiche dei popoli che, nei secoli, l’hanno abitata. Le ricette si completano con l'abbinamento dei vini curato dal sommelier P. Caravella.

Questa guida mira a facilitare la visita del sito con un angolo di lettura prevalentemente archeologico e archivistico: presenta informazioni sui diversi settori e sui loro monumenti, tenendo conto della storia della ricerca a Selinunte dall’inizio fino ad oggi.