LG Editore

La Storia di Santa Teresa Gallura dal 1808

Anna Senette Sotigia. Dorgalese, pittrice e poetessa, in questa raccolta di poesie esprime tutto il suo amore per la vita.

Anna Senette Sotgia. Dorgalese, pittrice e poetessa, in questa raccolta di poesie esprime tutto il suo amore per la vita.

Tredici Gennaio 2012. La Costa Concordia, con a bordo oltre 4.000 persone, urta uno scoglio in prossimità dell'Isola del Giglio. Marco Giunzioni, in crociera con la sua famiglia, narra l'avventura "indimenticabile" del naufragio vissuto in prima persona.

Il Grigio é stato un gatto molto amato, perché la sua vita aveva una scadenza già stabilita dalla malattia. Stringete forte i vostri amici quando la tempesta si farà dirompente. Catturate nella memoria i loro ultimi istanti, non lasciateli soli nel momento dell'addio. La loro presenza al nostro fianco è una grazia, un dono. Il grigio, il rosso e il nero più che gatti sono stati figli.

Caro cervello non ti addormentare e se ti addormenti… ti saprò svegliare.

Questo libro è pura fantasia. Tutti i personaggi sono immaginari. Qualsiasi riferimento a labbra, lingue e monti di venere è puramente casuale e fortemente sensuale. Prefazione di Antonio Rezza.

Almeno una volta nella vita, si deve avere il piacere di trascorrere con loro parte del nostro tempo. Con loro non ti annoi mai, comprendi cosa vuol dire amare, donarsi, senza rinunciare a sé stessi.

Raffigurati, attraverso un percorso che ci fa conoscere ben 5 generazioni, due mondi a confronto diversi per estrazione sociale ma accomunati dagli stessi valori. Perché è di princìpi che si parla: di senso di appartenenza, di Famiglia, di rispetto per la gerarchia familiare e per il proprio nome. Si affronta il tema dello scandalo, del disonore, ferita più dolorosa della morte stessa. Sono proprio i loro valori che fanno grandi sia i Belmonte che i De Florio, due famiglie diverse ma entrambe con la ‘F’ maiuscola! Indirettamente, e solo come sfondo, viene dipinto il periodo storico assai ampio che abbraccia sia la Prima che la Seconda Guerra Mondiale.

"Camminavo per strada con le mani in tasca senza un lavoro né una donna. A casa ancora non volevo andare ed entrai in un bar. Non avevo mai preso whisky con ghiaccio, lo odiavo, ma mi andava qualcosa di fresco. Mi sedetti al banco, come nei film e non lo avevo mai fatto, non bevevo mai da solo se non in ufficio. Musica, colori bassi, poche persone e un barista estremamente socievole tanto che cominciammo a parlare e ad un certo punto, mentre mi dava il secondo bicchiere, dissi: “Versa, versa, che tanto non ho nulla da perdere, oggi ho già perso tutto”. “La donna scommetto”. “La donna e il lavoro. Non so cosa mi trattenga dal disperarmi”. “Non ne vale la pena amico, bevi un goccio e ricomincia."

“No so se devo giustificare il mio lavoro? Chi ha intuito, intuisca; chi ha fantasia assecondi la mia… Il mio lavoro non si spiega con parole. Se piace meglio. Diversamente possono voltare la testa e guardare altrove, ma io continuerò ad interrogarli.” (A. G.)