Ipoc
Philosophy as life path. An introduction to philosophical practices
Romano Màdera, Luigi Vero Tarca
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 200
Italian lady goes to the Bronx (An)
Marianella Sclavi
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 304
Landscapes of the Psyche Sandplay in Jungian Analysis
Paolo Aite
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 348
The smell of smoke. Auschwitz and the pedagogy of annihilation
Raffaele Mantegazza
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 192
Polenta and goanna
Emilio Gabbrielli
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 240
My stomaco hurts! A journey toward a different kind of school
Lydia Dovera
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 152
Science & governance. Taking european knowledge society seriously
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2008
pagine: 168
Landscapes of the psyche figures
Paolo Aite
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2007
pagine: 24
Il pieno è il vuoto? Imparare con il teatro. Manuale per pedagogisti
Pasquale D'Ascola
Libro: Copertina morbida
editore: Ipoc
anno edizione: 2007
pagine: 228
Il teatro è finito, viva il teatro! La fine del teatro non è né prossima né ventura: è in atto. È una morte infinita. Se per teatro si intende il deadly theatre stigmatizzato da Peter Brook, il teatro d'oro, porpora e velluto in cui far morire le signore e tutte le loro camelie. Ma il teatro è un'altra cosa. Non si deve confondere con l'edificio che ospita una spettacolo, né con una prassi esecutiva fondata sulla ripetizione, la riproduzione, il sogno, il tic. Questo piccolo libro non è fatto per teatranti o per aspiranti tali; si tratta di un'indicazione alla pratica di una pedagogia fondata sul teatro come incontro di persone (Ingmar Bergman). Ciò che scaturisce da questo incontro, come lo si può preparare, e soprattutto apprendere in corpore vili, mettendosi in discussione, invece di celebrarsi come docenti, educatori, terapeuti e alla fine della licenza, teatranti, è la pretesa di questo volume: per essere attori di se stessi. Ciascuno giudichi se è pieno o se è vuoto, e come e perché.
Un'aria d'ombre
Bruno De Maria
Libro
editore: Ipoc
anno edizione: 2007
pagine: 156
Un uomo che porta il nome ibseniano di Gabriele Borkman, dongiovanni sul viale del tramonto, ironico osservatore dell'ipocondria che lo circonda e lo affligge, è tormentato dal dubbio di essere la versione kitsch di se stesso, e s'inoltra nei segreti di una famiglia votata a un'occulta, "musicale" dissipazione. Sotto forma di diario, il protagonista racconta lo sforzo alla ricerca dei contesti che hanno formato e strutturato i suoi genitori prima, e lui stesso in seguito. L'insoddisfazione e la sensazione di vestire abiti non propri, la propria capacità di resistenza che si attua in forma passiva attraverso nausee e crampi, lo spingono alla ricerca del dialogo con i propri genitori per rivelare a se stesso le aspettative manipolatorie e le visioni di mondo che sono diventate le sue stesse visioni di mondo, tanto inconsapevoli quanto insoddisfacenti.
L'isolachec'è
Lydia Dovera
Libro
editore: Ipoc
anno edizione: 2007
pagine: 84
È possibile, nel corso della propria vita, tentare di districare la matassa dei pensieri che ci hanno pensato, delle approvazioni che ci hanno fatto agire, delle certezze che ci hanno impedito di stupirci? La protagonista, senza nome e senza età, si ad-ventura in un viaggio che è molto più di un susseguirsi di tappe attraverso l'Europa: è la forma che assume la necessità di annullare il tempo, di svincolarsi dall'idea di futuro come condizione per vivere il presente. Quando il "dove sto andando?" perde d'importanza, quando conta il percorso e non la meta, allora la mente riduce la presa, e si apre la possibilità di assaporare ogni passo, di stupirsi dell'incontro con l'Altro natura o persona, di vedere l'anima di chi ce la offre con sguardo amico. E il corpo ritorna protagonista offrendoci la possibilità di sentire la vita accarezzarci la pelle, le emozioni ci restituiscono il senso del nostro essere al mondo, corpo e mente sono una cosa sola. L'isola c'è: si può tentare di essere. "Senza paura. Senza fretta". Come in una danza.