Il Margine
Nannetti
Paolo Miorandi
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2012
pagine: 112
Dopo quindici anni nessuno ricorda il motivo per cui Oreste Fernando Nannetti si trovi nel manicomio di Volterra. Nannetti è un uomo dimenticato che non conosce le proprie origini e per questo le inventa. Lunghi elenchi di un improbabile albero genealogico, arricchito da descrizioni di caratteri somatici e date di ricorrenze, scritti sul muro del manicomio, incisi nell'intonaco con la fibbia del gilet. Il racconto scorre veloce nell'intrecciarsi delle voci di Nannetti, del narratore che visita anni dopo i padiglioni abbandonati e di Aldo, l'infermiere che con pazienza certosina riscrive e rende leggibili i testi scolpiti sul libro di pietra o ricamati su cartoline postali. Una cronaca poetica della straziante banalità dei manicomi, dell'orrore vissuto da chi vi entrava per caso e trascorreva un'esistenza intera da recluso, in una dimensione così estranea al "fuori" da trasformare i limiti invalicabili dell'ospedale psichiatrico nei confini della propria sicurezza, da cui poter soltanto immaginare il mondo esterno. Dopo le intense terzine di "Ospiti" sui congedi dalla vita nelle case di riposo, Paolo Miorandi torna a occuparsi di un universo "recluso". E della persona che ci vive dentro.
Nessuna notizia di Parsifal ancora
Marco Furgeri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 120
Bussare più forte alla porta per farsi sentire. Scoprire ciò che si è perso. Capire, con fatica, quello che manca. Sapere cosa abbiamo dimenticato. Riuscire a fermare, addirittura, il tempo! Aspirare all'interezza. Sopportare il peso del vuoto. Sono questi i referti. Poi vengono le domande. E se il cavaliere tanto atteso fosse già dentro di noi e non lo sapessimo? Perché non ci guarisce dagli affanni? A cosa serve tutta la ricchezza di cui disponiamo? Non saranno, i nostri beni, semplici inganni? I traguardi che ci siamo posti sono sbagliati? Dove andremo? Neppure Google Maps ci potrà servire? (dalla prefazione di Eraldo Affinati). Uno dei 91 epigrammi. Eloquente: Il dubbio rimane, anche / dopo accorta disamina: /dove gettarla, l'anima? ( Raccolta differenziata) "E se fossimo noi stessi il castigo che ci meritiamo? Senza Itache. Senza rimpianti. Senza passati remoti. Senza più terre. Se andassimo giù a piombo, in un solo istante e non sapessimo neppure in quale raccolta differenziata gettare l'anima? In quel caso, risponde Marco Furgeri con stupore non privo di malinconia, alla maniera di Terrence Malick nell'ultima grande scena di The Tree of Life, non ci resterebbe che credere nei miracoli. Balzeremo sulle acque, avendo alle spalle il mondo sconosciuto e davanti quello ignoto. Il cuore scelto fra i sassi" (Eraldo Affinati).
Ferruccio Busoni. Trascrivere in musica l'infinito
Giuseppe Calliari
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 168
La musica è come un bambino che ha imparato a camminare, ma deve ancora essere guidato. Sono parole di Ferruccio Busoni (1866-1924), musicista e musicologo, empolese di nascita, triestino per discendenza materna e tedesco di adozione, natura di confine tra due mondi geografici - l'Italia e la Germania - e due mondi culturali - il classicismo e l'avanguardia - nonché straordinario interprete di una "giovane classicità". Se Arnold Schönberg, il grande teorico della dodecafonia e della musica atonale, con cui Busoni intrattenne un significativo carteggio, sosteneva che "l'arte è l'invocazione angosciosa di coloro che vivono in sé il destino dell'umanità", Busoni replicava che "gli avvenimenti esteriori si svolgono dinanzi ai nostri occhi, quelli interiori sono percepiti dal nostro orecchio" e che proprio in questo "consentire" la percezione profonda del mondo interiore consiste la funzione della musica. Nel suo libro, Giuseppe Calliari ripercorre con raffinata competenza e avvincente partecipazione il percorso umano, estetico e musicale di Busoni. Un percorso dal quale emerge nitidamente la concezione della musica come di un elemento vivente, la cui essenza è quella di dispiegarsi verso la tensione che porta l'uomo, nella finitezza della sua condizione, a non negarsi sforzi per rendersi capace di trascendenza. Un itinerario rivolto a tutti gli appassionati e cultori di musica e a tutti coloro che avvertono in sé il desiderio di provare a "trascrivere l'infinito".
Aldo Capitini. Le radici della non violenza
Fabrizio Truini
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 240
Cinquant'anni fa, il 24 settembre del 1961, Aldo Capitini si metteva alla testa della prima Marcia per la Pace e la fratellanza dei Popoli, un corteo nonviolento lungo le strade che da Perugia portano ad Assisi. Da allora ogni anno il movimento nonviolento ripercorre il sogno di Aldo Capitini:"Aver mostrato che il pacifismo e la nonviolenza non sono inerte e passiva accettazione dei mali esistenti, ma sono attivi e in lotta nelle proteste e nelle denunce aperte, è un grande risultato della marcia". Fabrizio Truini ci riconsegna, con una scrittura appassionata, la voce e la vita del padre della nonviolenza in Italia, dalla sua formazione letteraria alla sua strenua lotta contro il fascismo, dai suoi primi esperimenti politici con la creazione dei Centri di Orientamento Sociale, al suo assiduo lavoro come docente universitario e rettore dell'Università per stranieri a Perugia, alla battaglia per l'obiezione di coscienza, alla ricerca religiosa con la creazione dei Centri di Orientamento Religioso fino alla fondazione del movimento nonviolento. Truini lascia la parola a Capitini tenendosi nelle retrovie ma dipingendo un orizzonte di grandi ideali, dove si muovono altri protagonisti della storia italiana del Novecento, da Mazzolari a don Milani, da padre Balducci a Giorgio la Pira, da Pietro Pinna a Norberto Bobbio, da Danilo Dolci a Pietro Nenni...
Storia della parocchia di Caldonazzo. Riti, liti e identità tra il XVIII e XX secolo
Emanuele Curzel
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 224
Perché un villaggio chiede di avere una chiesa, un prete stabile, la celebrazione delle feste e dei sacramenti? Cosa succede quando tutto questo è prerogativa del paese vicino, e non del proprio? Quali dinamiche si scatenano, attraverso quali mezzi si agisce? Un percorso che affonda le radici nel medioevo e che arriva fino al XX secolo. Nelle vicende di Caldonazzo e Calceranica, paesi della Valsugana, si riflettono questioni di ben più ampio respiro: il rapporto tra la comunità civile e quella ecclesiale, tra lo Stato e la Chiesa, tra il diritto canonico e la prassi pastorale, tra l'ambizione personale e il senso di responsabilità, tra l'orgoglio di campanile e le diverse possibilità di definire la propria identità. Vicende che ci appaiono lontane solo perché non ci riflettiamo abbastanza.
Il cerchio di Panikkar
Francesco Comina
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 192
«Raimon Panikkar non era una linea, è un cerchio». Con queste poche parole Francesco Comina tenta una definizione di uno dei più complessi e prolifici pensatori del nostro tempo. Il libro non è solo una introduzione alle affascinanti visioni e intuizioni di Panikkar. È molto di più. È un libro che intreccia i fili di un'amicizia nata venticinque anni fa ad Assisi e proseguita poi attraverso incontri, meditazioni, conferenze in varie parti d'Italia, scambi di idee, lettere e biglietti. Un pensiero, quello di Panikkar, che apre un nuovo discorso sull'uomo, su Dio e sul cosmo. Perché per salvare la realtà è necessario uno sforzo supremo per una metanoia radicale, cioè una vera conversione di mente, anima e corpo. Vanno rimessi in discussione gli ultimi seimila anni di esperienza umana, la ragione dev'essere disarmata, il tempo va riportato alla sua natura reale, alla sua tempiternità. Al posto dell'ecologia va maturata una ecosofia, che consideri la terra come parte del corpo. Più che la politica si deve inseguire l'orizzonte metapolitico. E poi il dialogo intra-religioso, l'inter-in-dipendenza, il non-dualismo, il principio trinitario, la sapienza dell'amore.
Alla ricerca di luoghi ritrovati. Racconti, riflessioni, impressioni
Piero Stefani
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 160
Riscoprire il senso nascosto di piazze, di palazzi, di giardini e di città è come fare un viaggio dentro se stessi attraverso l'intrecciarsi del presente con il passato, della memoria con l'attualità. Da Trento a Monreale, da Firenze a Porto Tolle un percorso suggestivo, sorprendente e stimolante conduce il lettore nell'anima nascosta del nostro Paese. Attraverso racconti, riflessioni e impressioni di viaggio i luoghi ritrovati diventano una incessante ricerca di significato al confine tra etica e estetica, tra natura e cultura, tra fede e laicità.
L'esperienza della morte
Paul-Louis Landsberg
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 124
Uno spiraglio sul mistero ci è dischiuso dall'esperienza della "morte del prossimo", quando si spezza il "noi" che avevamo costituito con una persona amata. L'esperienza della morte (1937), di cui viene qui presentata per la prima volta la traduzione italiana dall'edizione tedesca, è il libro più conosciuto di Landsberg e ormai un vero classico della letteratura sul tema. Con stile chiaro e suggestivo, a tratti poetico, l'autore ci introduce nel mezzo della problematica rappresentata dal senso della morte e dalla speranza nel suo superamento. Come il toro nell'arena è destinato a soccombere al matador, così l'uomo vive la sua vita in un tempo circoscritto dalla morte. E tuttavia un fondo di speranza permane, ineliminabile. Partendo da questa speranza, connaturata alla persona umana, Landsberg accompagna il lettore verso un ulteriore compimento, che ha la sua radice in una relazione personale trascendente, a cui lo apre la fede.
A Trento con Chiara Lubich. Le parole dei luoghi
Franco De Battaglia
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 104
A Trento via Prepositura è vicina alla Basilica di Santa Maria Maggiore, quella del Concilio della controriforma: lì è nata, nel 1920, col nome di Silvia Lubich, quella che sarebbe diventata l'amatissima Chiara, fondatrice del movimento dei Focolari diffuso in tutto il mondo. La giovane Chiara non abitava più lì quando, nel settembre 1943, caddero le bombe alleate che miravano alla ferrovia e massacrarono trecento persone inermi. Ma proprio quelle bombe, quell'assurdo scenario di morte spinsero la giovane maestra trentina a diventare una rivoluzionaria dell'amore. Tre mesi dopo quel bombardamento, il 7 dicembre 1943, Chiara sarebbe salita al seminario dei fratini Cappuccini, alla Cervara, per consacrarsi a Dio. Nel ritorno a casa avrebbe comprato in piazza Fiera tre garofani rossi, rari a trovarsi in un inverno di guerra.Un giornalista di razza, Franco de Battaglia, ricostruisce la mappa geografica e l'itinerario esistenziale e spirituale di una delle figure più importanti del mondo cattolico del Novecento, e del primo nucleo del suo straordinario movimento.
Italiani anche noi. Manuale di lingua italiana per stranieri (e non solo)
Eraldo Affinati, Anna Luce Lenzi
Libro
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 424
L'arcivescovo deve morire. Oscar Romero e il suo popolo
Ettore Masina
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 376
Trent'anni fa moriva, ammazzato mentre celebrava la messa dagli squadroni della morte armati dai latifondisti, il vescovo di San Salvador Oscar Arnulfo Romero. La sua colpa? Essersi lasciato convertire dai poveri. Essere diventato, dal prete conservatore che era, la voce più coraggiosa di denuncia delle atroci violenze subìte dai campesinos, dagli operai, dagli stessi preti, dalle donne che stavano dalla parte del popolo. E che così diventavano nemici da schiacciare, per i padroni della terra, il governo appoggiato dagli Usa, l'esercito e i carnefici delle bande paramilitari. 15 anni dopo la prima edizione (Gruppo Abele), mentre è in corso il processo di canonizzazione che porterà alla proclamazione della santità del vescovo dei poveri, ritorna riveduto e aggiornato con le ultime notizie sui retroscena del suo omicidio il "classico" di Ettore Masina. "Dobbiamo essere riconoscenti a Ettore Masina, al suo stile fluente, per averci comunicato un'immagine storica, spoglia di trionfalismi e profondamente evangelica, di questo santo del popolo, dei "dannati della Terra". (Leonardo Boff, dalla prefazione)
Gehen-andar via. Flavio Faganello. Ediz. italiana e tedesca
Florian Kronbichler
Libro: Libro in brossura
editore: Il Margine
anno edizione: 2011
pagine: 140
Pochi mesi prima di morire Flavio Faganello, il grande fotografo trentino dei contadini e della montagna, ha proposto all'amico giornalista sudtirolese Florian Kronbichler di fare insieme "unultimo libro". Per il quale aveva già trovato il titolo: "Andar via - Gehen". A cinque anni dalla morte dell'artista, in dieci intensi medaglioni dedicati ad altrettanti modi di "andar via" (dai pellegrinaggi ai funerali, dall'emigrazione al camminare dei bambini) Kronbichler interpreta con finezza e originalità lo sguardo di Faganello sulla realtà rurale e paesana del Trentino-Südtirol e dei suoi abitanti. La vedova, Licia Faganello, lieta che si realizzi il desiderio del marito scomparso, ha consentito a Kronbichler il libero accesso all'intero materiale fotografico, sia pubblicato sia inedito. Abbondanza di immagini (70 fotografie di grande formato), concisione e incisività nei testi. Rispettando la volontà del convinto amico del Tirolo vecchio stampo, quest'ultimo Faganello secondo Kronbichler ha un testo bilingue, italiano e tedesco.