Gilgamesh Edizioni

“Come dice il testo che, appunto, si intitola Il pompiere salta cavallerescamente il kamikaze, non si tratta né dell'eroe che spegne le fiamme o salva la vittima, né del notturno distruttore che ha la vocazione della morte, ma di due illustri (ai loro tempi) giocatori di calcio, l'uno milanista (Gunnar Nordhal, centravanti, pompiere), l'altro interista (Giorgio Ghezzi, portiere, kamikaze): spericolati entrambi, entrambi cavallereschi; e i nomi con cui furono famosi, per antonomasia, derivano dai mezzi di comunicazione di massa di allora: la radio, i giornali sportivi. … Il poeta è ora il pompiere che agisce e opera per acquietare e riordinare le violenze, le drammaticità, le miserie, le angosce fino alla disperazione e alla tentazione della distruzione e dell'autodistruzione. Il poeta poi si mostra come il kamikaze che affronta il rischio della sconfitta del mondo e con il suo coraggio, che sembra follia, lo salva e conserva l'onore inviolato della metaforica rete.”  (dalla prefazione di Giorgio Barberi Squarotti)

Come la sabbia di una clessidra, gli istanti della nostra vita sembrano dissolversi irrimediabilmente in un passato che ci sfugge. Eppure, in questa raccolta poetica intitolata "Istruzioni per la memoria", Alvaro Torchio ci svela un percorso fatto di piccoli gesti, frammenti di infanzia, memorie familiari: istruzioni gentili ma ferme, capaci di illuderci — e di convincerci — che ciò che è stato possa ancora pulsare nel nostro presente. Senza alcuna retorica e con straordinaria delicatezza, i versi di questa silloge intrecciano il filo teso tra lo scorrere del tempo e la forza del ricordo. La memoria diventa così uno strumento di resistenza, l’argine poetico che salva i nostri volti amati, le stanze, le attese e le fughe: un manuale intimo e universale. Non c’è solo nostalgia, ma un invito a ricercare la trama nascosta dei giorni che furono, a riconoscere lo splendore di un gesto domestico, la potenza silenziosa di una carezza, il battito leggero di un pensiero mai del tutto scomparso. Ogni poesia è un’istruzione che ci insegna a non smettere di ricordare. A dispetto dell’inesorabile sabbia che scorre, possiamo ancora dare corpo e voce ai nostri frammenti più preziosi.

"La poesia di Sichenze è alla ricerca di parole scabre e dirompenti, tenendo a mente l'altissima lezione di poeti che la guerra e la persecuzione le hanno vissute realmente, distillandone il succo velenoso e ricavandone bellezza e pietà." (Paolo Gera)

Qual è il peso specifico del piombo? La risposta di sicuro la sa Paolo, lui che il piombo se lo porta nell'anima. Lui che lotta insieme ai suoi compagni immaginando un paese nuovo. Lui che il grilletto non lo preme mai, ma ha le mani macchiate di sangue come gli altri. Durante l'inverno più lungo di Torino, datato 1979, un giovane studente del Politecnico, pieno di sogni e ideali, si trova coinvolto negli attentati che stringono d'assedio il capoluogo piemontese e i suoi abitanti da ormai troppo tempo. Al ritmo delle note di De André e dei Ramones, Paolo scriverà un diario dove darà libero sfogo ai suoi crucci e alle sue paure. Quarant'anni dopo, quelle pagine e il loro drammatico racconto arriveranno fortunosamente nelle mani del  commissario Stefano Cavalli, che si adopererà, tra non poche difficoltà, fino a scoprire la verità: chi sono i veri responsabili di quelle atrocità?  Hanno pagato il prezzo delle loro azioni? E, soprattutto, dov'è finito Paolo? Luigi Schifitto, in una continua danza tra presente e passato, realtà e finzione, malinconia e ironia, ci fa immergere con brillante perizia negli anni più bui della storia recente italiana, che hanno ancora il colore e il sapore del piombo.

Che fosse proprio quello il Paradiso? Proprio così vicino, così a portata di mano? Il mare di una Gallipoli degli anni Ottanta vede Eva bambina, poi adolescente, infine giovane donna, crescere assieme al fratello in una famiglia benestante circondata dall'amore di un padre che la sostiene in tutte le sue aspirazioni, e una madre che, invece, vorrebbe per lei un futuro di fama e successo, incapace di accettare per la figlia traguardi alla portata di tutti. Sì, perché lei è Gloria Harress, bellissima donna in carriera che ha saputo costruire un impero con tenacia, lavoro e dedizione; sarà però una rara malattia che colpirà improvvisamente Eva a stravolgere in un momento la vita della famiglia, ridisegnando il destino di ognuno di loro. Scritto con una prosa evocativa e ricca di sensibilità, "Le Lacrime del Fiore di Loto" è una narrazione intima, di crescita e scoperta, un'ode alla bellezza delle piccole cose e alla forza degli affetti familiari.

Il potere della magia è nelle mani di chi sa custodire i segreti... Derek Harris è un ragazzo come tanti, o almeno così crede. Tra le normali giornate di scuola, le amicizie e le piccole avventure quotidiane, una scoperta inaspettata cambierà per sempre la sua vita. Un antico libro, ereditato dal nonno bibliotecario, nasconde misteri legati alla leggendaria Tavola Rotonda di re Artù e a un magico calice di cristallo dai poteri straordinari. Quando Derek e il suo migliore amico Jim iniziano a esplorare il contenuto del libro, non immaginano che quel testo antico li trascinerà in una vera e propria avventura. Insieme dovranno proteggere il segreto del calice dalle oscure trame di maghi potenti e di nemici insidiosi, come la perfida Morgana. Ma non saranno soli: nuovi alleati, come il misterioso Galaad e un drago dai poteri sorprendenti, si uniranno a loro in questa lotta per la giustizia e la verità. Derek e la magia del calice di cristallo è una storia avvincente, che unisce il fascino delle leggende medievali alla freschezza delle amicizie tra ragazzi, in un'avventura magica fatta di coraggio, mistero e scoperta. Attraverso le sue pagine, i giovani lettori si immergeranno in un mondo dove la lealtà e l'onore sono valori da difendere a ogni costo, e dove la magia può essere trovata anche nei cuori più puri. Età di lettura: da 10 anni.

Quando Leonardo Bacchetta riceve un'eredità dal vecchio amico Manolo, accompagnata da una misteriosa lettera scritta da questi prima della sua morte, non sa che la sua frenetica vita da manager sarà stravolta per sempre. Lo spagnolo della libreria gli rivela infatti un segreto sconcertante che lo ha tormentato per più di mezzo secolo, implorandolo di occuparsi di una delicata faccenda in sospeso che condurrà il giovane fino alle aspre sponde della Costa della Morte, in Galizia. L'enigmatico volto di quella terra e la reticenza dei suoi abitanti mettono però a dura prova le convinzioni del protagonista, che si trova, in modo del tutto inaspettato, a dover anche fare i conti con una parte di se stesso rimasta per anni sopita nelle profondità del suo io. È così che, tra villaggi di pescatori sperduti, rivelazioni sconvolgenti e improbabili alleati, ha inizio la folle crociata di Leonardo verso la ricerca di una verità in cui solo lui sembra credere, ma che pare mutare costantemente tra le sue dita come gli eterni moti dell'oceano che scandiscono il suo cammino. "Il mio Marlin" è un giallo intimistico avvincente e carico di suspense, dove ogni risposta porta a nuovi enigmi e il passato non trova mai pace.

L'amore qui descritto è lì, dietro l'angolo. Arriva quando meno te lo aspetti. Non sempre è sincero e spesso è persino confuso. Ti trascina in un turbinìo di emozioni e sentimenti e stati d'animo come la passione, l'amicizia, la gelosia, l'illusione, il compromesso, il tradimento, la tentazione, la perversione, la nostalgia, l'odio, l'infatuazione, la vendetta. Trenta storie di mariti e mogli infedeli e gelosi, fidanzati sul punto di dividersi, amicizie stravolte, amanti che svaniscono e ricompaiono, coppie in crisi alla ricerca di evasioni, e persone sole per scelta; personaggi in cui il lettore agevolmente può riconoscere i suoi vicini, i suoi conoscenti e amici, o addirittura se stesso. La scrittura è quella che caratterizza ormai lo stile dell'autore: ironico, scanzonato, umoristico.

Azzurra, una donna dal cuore generoso e dall’animo forte, vive un matrimonio apparentemente sereno con Corrado, il suo “principe azzurro”. Ma le fiabe, a volte, nascondono ombre e dubbi, e il tempo sarà l’unico giudice capace di svelare la verità dietro la maschera di Corrado. Dalla loro unione nascono due figlie, Melissa e Celeste, e la vita sembra scorrere tra gioie e difficoltà quotidiane, finché un singolo gesto non infrange ogni equilibrio. Quel momento spezza il cuore di Azzurra, sconvolge le sue certezze e indebolisce la sua tenace voglia di vivere. Pensieri oscuri, mai prima d’ora nemmeno immaginati, la trascinano verso il baratro della disperazione. Eppure, non tutto è perduto. Grazie all’amore puro delle sue figlie, inconsapevoli dell’incubo che la madre sta affrontando, e al sostegno di Miranda, una vicina di casa dal ruolo materno e rassicurante, Azzurra troverà la forza di non cadere oltre l’abisso. Sarà il destino, infine, a offrirle una via di fuga, permettendole di trasformare l’orrore in un ricordo sbiadito, da lasciarsi alle spalle.

Perché, oggi, in occidente, tante persone cercano la propria via spirituale nelle pratiche orientali e sudamericane? Perché non cerchiamo più le risposte nella spiritualità occidentale? Viviamo un’epoca nella quale ci stiamo allontanando sempre più dalla fede cristiana. Siamo di fronte a uno smarrimento religioso dilagante, troppo spesso convergente all’agnosticismo o all’ateismo. Resta vivo, però, il bisogno di spiritualità e connessione interiore, al quale la religione cristiana sembra non dare più risposte. Il lavoro di ricerca proposto rappresenta un tentativo di voler dimostrare che il Cristianesimo era, in origine, prima della sua metamorfosi storica, una disciplina puramente spirituale, tra le più elevate, per cui, se interpretato con le giuste chiavi di lettura, può diventare una pratica ascetica meravigliosa. L’esigenza di scrivere il saggio nasce dalla volontà di rendere questo percorso di crescita interiore accessibile a tutti, con linguaggio semplice e senza la necessità di avere un bagaglio di conoscenze pregresse [...]

Iris è una ragazza come tante: vive in un tranquillo paesino di campagna, frequenta la terza superiore e trascorre le giornate tra scuola e chiacchiere con la sua migliore amica Diletta. Ma la sua vita ordinaria è sconvolta da incubi misteriosi che la tormentano ogni notte e da un incontro che cambierà per sempre il suo destino. Un giorno, nella sua scuola, arriva Martin, un ragazzo enigmatico e affascinante, con uno strano tatuaggio a forma di stella sull’avambraccio e un segreto incredibile da custodire. Martin, infatti, non è un semplice studente: dietro il suo sorriso sicuro e i modi spensierati, si nasconde una verità sconvolgente. Martin può trasformarsi in una fenice, una creatura leggendaria dotata di poteri magici, e sta fuggendo da cacciatori che danno la caccia a esseri come lui. Iris, suo malgrado, si ritrova coinvolta in un’avventura straordinaria quando scopre di possedere la “magia spenta”, un potere latente ereditato dai suoi antenati. Solo lei può aiutare Martin a sfuggire al suo destino e a trovare il modo di cancellare i suoi poteri per sempre [...] Età di lettura: da 10 anni.

"Mi feci poeta per esprimere i sentimenti della giovinezza, con l'inequivocabile tono fresco e fantasioso caratteristico della gioventù, aiutato dai fidati discepoli Carta e Penna, mentre la natura mi fu a fianco a dettar." (dalla premessa dell'autore)