Europa Edizioni

Ironia e memoria da elefante. Bastano per cavarsela nella vita? Potrebbero sembrare due elementi gradevoli, ma non indispensabili. Ora, probabilmente, nella vostra testa sta prendendo forma un pensiero semplice e definitivo: "conosco tanta gente che se l'è cavata senza ironia e senza particolare memoria". Certo. L'argomento di discussione può essere ciò che si intende per "cavarsela". Qui stiamo parlando di una vita che vale veramente la pena vivere. Ovvio che non c'entrano nulla quei pochissimi privilegiati della razza umana che sembra non conoscano il dolore. Ce n'è eccome. Ma se siete capaci di prendere tutto con lo spirito di Lido Gedda, la vita sarà uno spasso, alla faccia del dolore!

È nato lì, in Egitto, e ci ha vissuto fino a diciotto anni. Quando è rientrato in Italia, Aldo Prinzivalli aveva portato con sé un bagaglio immenso. Conteneva ricordi, profumi, scorci, angoli e sensazioni. Ha rimesso piede nei luoghi natii soltanto quarant'anni dopo. Oggi quelle stesse sensazioni sono in questo libro. Un libro che va aperto come si aprirebbe uno scrigno, un forziere di quelli in cui ci si aspetta di trovare un tesoro prezioso, ma soprattutto antico. Il modo di raccontare dell'autore, però, ha un'altra particolarità. Perché "cinefilo"? Perché lungo le pagine, uno dopo l'altro, perfettamente inseriti nel contesto, compariranno i film che hanno fatto la storia del cinema. O meglio, la sua storia col cinema.

Densi paesaggi onirici ma anche profonde riflessioni sulla vita e le sue numerose contraddizioni. L'arte calata nella quotidianità e la quotidianità trasformata e trasfigurata. Ne viene fuori una raccolta di liriche in cui la "visione" ha un ruolo centrale. Dimitri trasforma il mondo reale in una realtà affascinante e sa creare immagini di forte impatto, quasi visibili...

"Allora non immaginavo lontanamente di trovarmi accanto all'uomo che sarebbe diventato, da lì a poco, il Duce d'Italia". Al giorno d'oggi, dopo quasi un secolo, il personaggio di Benito Mussolini continua ad essere più controverso che mai. Gli Italiani si dividono ancora tra coloro che lo rimpiangono e coloro che vorrebbero cancellarlo dalle enciclopedie. I "moderati" sono sempre stati pochissimi. Per coloro che, invece, desiderano semplicemente sapere qualcosa di più su tutto il contesto che ruotava attorno all'importante figura storica, questo libro può riservare molte sorprese. Rino Fossati ci propone l'esclusiva testimonianza del nonno materno, persona molto vicina a casa Mussolini. Anzi, più che vicina. Leopoldo Re, maggiordomo e, con il tempo, grande amico del Duce, ha raccontato la sua storia a orecchie che hanno saputo ascoltarla. E trascriverla...

Paesi, culture e valori a confronto in un lasso di tempo che dal secondo dopoguerra giunge alle porte degli anni Novanta. Il primo atto della drammatica vicenda familiare raccontata da Elvira Sciurba si svolge tutto in Sicilia, a Galluzio, un paesino in provincia di Palermo. Due giovani fidanzati, Vito e Maria, stanno per coronare il loro sogno d'amore con un matrimonio fortemente voluto da entrambe le famiglie, quando un inaspettato evento sconvolge ogni progetto; certo, il responsabile è Vito, ma questo non basta a placare le ire del padre di lei, don Totò Calascibetta, uomo di gran rispetto, il cui onore non può piegarsi alle richieste che il giovane, oberato dai debiti di gioco, avanza per "risolvere" il problema. La storia sembra destinata a chiudersi con l'incontrollabile atto d'ira di don Totò avverso l'arrogante rampollo dei Colajanni, ma l'autrice, con abilità ammirabile, ricuce la trama spezzata in un altro mondo, il Nuovo Mondo: l'America. Qui, in quello che potremmo definire il secondo atto della tragedia, un giovane migrante siciliano giunge per ricostruirsi una vita: ma il destino di un uomo talvolta è come un anello, un cerchio con un punto di origine, che è lo stesso di quello della fine. Un romanzo ricco di storie nella storia, di personaggi non protagonisti ma determinanti rispetto all'evolversi dei fatti e degli eventi, che affronta numerose questioni sociali, focalizzando l'obiettivo sui sentimenti più profondi che albergano nel cuore degli uomini.

In tutte le aziende, qualsiasi siano le loro dimensioni, una buona gestione e direzione del personale rappresentano una delle maggiori opportunità per la crescita produttiva. Questo volume, come scrive lo stesso autore nell'Introduzione, ha lo scopo di "proporre alcuni suggerimenti ai capi di tutti i livelli, per rendere più produttivo, proficuo e, si spera, meno stressante il loro lavoro e quello dei loro collaboratori, per guadagnarne la fiducia e, tramite i risultati, prosperare e crescere insieme all'azienda. Non si parlerà quindi di pura gestione delle persone, ma soprattutto di comportamenti e azioni manageriali che le influenzano, che si riflettono sul loro comportamento e che ne determinano il rendimento". Il linguaggio chiaro e la puntuale concatenazione dei pensieri, espressione di una decennale esperienza fatta sul campo, fanno di questo saggio una lettura interessante e formativa per chiunque voglia approfondire i temi della Produttività e del Management aziendale, operatori del settore, studiosi ma anche curiosi lettori "occasionali".

Miriam è un avvocato di successo. Vive a New York, dove fa convivere la sua brillante carriera con un matrimonio sereno ed appagante. Sarebbe una vita ideale, non fosse per quel maledetto giorno e per quella maledetta telefonata. Suo marito è in coma, affetto da un morbo misterioso contratto a Cuba. Cosa ci faceva, suo marito, a Cuba? Doveva essere a Miami! È lo spiraglio che si apre affinché gli occhi di Miriam scorgano progressivamente sempre più dettagli di un intreccio di proporzioni gigantesche.

Uterus è un mondo ideale che oggi ci sembra ancor più irraggiungibile. Tutto si basa sul rispetto reciproco, nella convivenza serena e pacifica indipendentemente dalla religione, dal proprio credo o dalla cultura. Ad abitare in questo mondo lontano, non solo nel tempo ma anche nella perfezione delle regole, sono gli ute, un popolo che ha fatto tesoro della scuola di vita, degli orrori di guerre e di discriminazioni religiose. I padri fondatori hanno stabilito delle regole di reciproco rispetto: ogni essere è un mondo a sé con la sua cultura e il proprio carattere. Il rispetto delle idee altrui e della fede deve essere reciproco, con qualunque nome si chiami l'essere Supremo è sempre lo stesso per ogni creatura, sotto il cielo, tetto del mondo.

Alansyr è famoso, ma vorrebbe esserlo per altri motivi. La celebrità non lo aiuta in questo obiettivo per cui, stanco e desideroso di libertà, lo vedremo organizzare una vera e propria fuga che lo condurrà sul mare. Rocambolesco? Su un'altra barca dietro di lui, inamovibile, Vincenza Salaminico, la donna che lo sta pedinando, giorno e notte, da molto tempo. Uno dei due non supererà la tempesta, ma noi faremo un lungo passo indietro per scoprire cosa si nasconde dietro questa storia. Scopriremo anche i retroscena di una quantità di personaggi, a volte più vicini, altre più lontani dalla voce narrante, anch'essa parte della vicenda in un ruolo che scopriremo soltanto al momento giusto. E poi lasceremo anche la voce narrante, leggeremo una tra le più spettacolari lettere post-mortem concepibili e ci concederemo qualche ultimo chiarimento sulla storia, sul modo in cui si intreccia al volume precedente e sul vero scopo di tutto. Più di un'appendice, più di un racconto, una sorta di piccolo add-on, utile per apprezzare nuovi risvolti di una vicenda che ci ha già appassionati una volta e che sta per farlo di nuovo.

È bello perdersi nei piccoli dubbi che ci vengono in mente quando leggiamo le prime righe di questo imponente romanzo. Si accenna al destino, alle coincidenze, ed è bello distrarsi e pensarci un po' su. D'altra parte, quando Gino e Junior si incontrano, è difficile non chiedersi cosa porterà questa strana fusione di culture. Forse perché è stato proprio il pensiero che ci ha accompagnati dall'inizio. Ma Vito Errico si prende spazio, sappiamo già che possiamo aspettarci tutto. Tutto ciò che deve succedere, succede. Dai temporali delle Murge alla guerra, dall'America alle sorprendenti discendenze. Mentre il vento caldo delle Murge porta via i pensieri...

Ferenc parla la lingua francese come un madrelingua. Nessuno sospetta che le sue origini siano ungheresi ed è proprio per questo motivo che viene scelto per una delicata ed importante missione in qualità di infiltrato. Nel suo cuore, la giovane Anna, un motivo meraviglioso per andare avanti. Si ritroveranno entrambi coinvolti in qualcosa di estremamente pericoloso e più grande di loro, per cui dovranno far ricorso a tutte le loro risorse.